Friuli Venezia Giulia: viaggio “gourmet”alla scoperta degli chef e delle ricette friulane

( Italian and English versions)

Vi piace viaggiare? Visitare luoghi incantevoli? Scoprire ristoranti gourmet?

Puntate verso il Friuli Venezia Giulia dove gli amanti dei viaggi e dell’alta cucina troveranno un concentrato delle loro passion e potranno scoprire la ricca biodiversità di un territorio che cambia radicalmente dalle cime della Carnia fino al mare Adriatico che lambisce Trieste.


Sarà un vero e proprio viaggio all’interno della tradizione enogastronomica regionale, ricca di piatti che gli chef locali sanno proporre facendo esprimere al massimo le materie primefrico

Piatti tipici della cucina friulana

La tradizione sulla tavola friulana

Gnocchi al montasio di patate conditi con latte, farina, formaggio montasio e noce moscata..
Salàm tal asêt: fette di salame cotte nell’aceto.
Fertae cui urticions: frittata con le cime del luppolo.
Pitina all’aceto polpetta affumicata di carne di capriolo, pecora, capra, rosolata nel burro e sfumata con aceto.
Frico, popolare tortino di formaggio, un piatto della cucina povera che utilizzava gli avanzi di formaggio

Il frico, storico piatto della cucina povera che utilizzava gli avanzi di formaggio

Radicchio col poc ripassato in padella con i ciccioli e un po’ di aceto.
Jota,  zuppa  con ingredienti poveri e di riciclo, soprattutto fagioli e cavoli cappuccio marinati sotto sale.
Toc in braide, polenta molto morbida guarnita con fonduta di latte e formaggio e condita poi con farina di mais rosolata nel burro.
Crespella con sclopit, crepe farcita con silene rigonfia, una gustosa pianta erbacea spontanea.
Musetto e brovada, lunga macerazione di rape e vinaccia servite con il tipico cotechino locale.

la “brovada” e il musetto

i mitici “cjarsons”

Sono gli storici ravioli ‘poveri’ che venivano fatti con quello che offriva il momento: patate. verdure, talvolta frutta, zucchero, cannella e servito con burro ricotta affumicata grattugiata e cannella. Un autentico piatto della tradizione il cui ripieno varia da paese a paese, da valle a valle, da cuoco a cuoco… come lo dimostrano Eddi Riotto (Alla Tavernetta) Stefano Basello (Al Fogolar 1905 ) e Massimiliano Sabinot (Vitello d’Oro), tre top chef di Udine che lo interpretano ognuno a modo proprio.

Da sinistra: Massimiliano Sabinot, Stefano Basello, Eddi Riotto

I “cjarsons” nelle versioni dei 3 chef:: ripieni di patate, erbe, salsiccia e ricotta, alla moda di Fusea, rigorosamente servito su piatto di legno e alla ” Carnica”,

Le Stelle Michelin nel firmamento friulano

Seconda stella per l’Harry’s Piccolo di Trieste guidato dallo chef Matteo Metullio, giovane interprete del territorio, del mare, dell’orto di stagione, fino a preparazioni e sapori evocanti il lontano est.

Matteo Metullio

A Ruda, a pochi chilometri dal mare, troviamo lo Chef Alessio Devidè. al timone della l’Osteria Altran un ristorante apparentemente rustico ma in realtà deliziosamente romantico in una tenuta vinicola immersa nel verde. Cucina in stile contemporaneo che punta su ingredienti di alta qualità e un’attenta preparazione.

Osteria Altran  con lo Chef Alessio Devidè

 Il viaggio prosegue salendo lungo dolci colline fino ad arrivare a Cormons, dove scorirete la Trattoria Al Cacciatore e la cucina territorial dello chef Alessandro Gavagna  che ci sa stupire con una eccezionale reinterpretazione della tradizionale butada, una pasta contadina

Alessandro Gavagna

Viaggiando tra i vigneti si arriva a Dolegna del Collio nella cucina di Antonia Klugmann che, in un ex mulino ristrutturato ha aperto L’Argine di Vencò: i suoi piatti trovano spesso le radici in un orto ed un frutteto intorno al ristorante affiacciato sul verde.

Antonia Klugmann

A Colloredo di Monte Albano lo chef Ivan Bombieri è al timone de La Taverna, composto da orangerie, serre e suggestivi ambienti d’epoca I suoi piatti valorizzano le materie prime, rispettano la stagionalità dei prodotti e i ritmi della natura.

Ivan Bombieri

Da ben 9 anni due stelle brillano sui Ristorante Agli Amici 1887 a Godia (Udine).
In cucina troviamo i fratelli Michela e Emanuele Scarello, attenti a perpetuare la tradizione di ospitalità e a far scoprire i vini di piccoli e contemporaneamnte abili a rinnovare il repertorio tradizionale, portando alla ribalta i prodotti della regione, dove il mare e la montagna si uniscono con tocchi di originalità.

Michela e Emanuele Scarello,

A pochi chilometri da Pordenone, troviamo La Primula, un locale che vanta oltre 140 anni di attività, famoso per i piatti di terra e di mare dello chef Andrea Canton.

Andrea Canton

Saliamo a Sappada Vecchia , meravigliosamente circandata dalle spettacolari Dolomiti. Qui impera la chef stellata Fabrizia Meroi e il suo ristorante Laite, due piccole e romantiche stanze, all’interno di una tipica casa di montagna.

Fabrizia Meroi

Marco Talamini La Torre , Spilimbergo. Nei suoi menu vincono territorio, meticolosa selezione delle materie prime, cura a stagionalità, attenzione al gusto e alla sobrietà degli ingredienti.

Marco Talamini

… e le osterie?

Da Alvise, Sutrio
Ai cacciatori, Cavasso Nuovo
Borgo Poscolle, Cavazzo Carnico
Al Castello, Fagagna
Stella d’oro, Verzegnis
Rosen Bar, Gorizia
Ivana & Secondo, Pinzano al Tagliamento
Sale e Pepe, Stregna
Da Afro, Spilimbergo

In Friuli gli enoturisti non possono non visitare San Daniele  conosciuto a livello internazionale per la produzione di un prosciutto frutto di una tradizione millenaria e di un microclima unico.

Un prosciutto San Daniele servito al Ristorante El Fogolar 1905. Proviene dalla Casa dek Prosciutto “Alberti 1906″‘ uno dei pochi piccoli artigiani rimasti

Fino a Ottobre…

La Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia offre più di 150 esperienze enogastronomiche integrate per passare una giornata all’insegna del gusto e della scoperta delle tradizioni food&wine. Scoprirete vigneti, cantine, malghe, riserve naturali, lagune,il golfo di Trieste, oltra ai frutteti e uliveti dove nascono le eccellenze del territorio.
E alcuni dei borghi più belli d’Italia come Strassoldo e Valvasone

Strassoldo e Valvasone

Per chi ama la natura e…il buon vino
Harvest & Taste
si rivolge agli amanti della natura che, fino a settembre potranno conoscere il mondo delle api, creare un erbario, entrare in contatto con gli animali oppure mparare a cucinare il tradizionale dolce gubana, mentre Cantine & Vigneti vi porterà a assaporare la viticoltura regionale.

INFO
Ristoranti: per info, menu, indirizzi, orari, cliccate sul nome in rosso.
PromoTurismo Friuli Venezia Giulia
Cantine & Vigneti
Harvest & Taste

e per finire in dolcezza…

Cividale del Friuli. Una delle pasticcerie storiche è la Ducale di Paolo Zorzenone, famosa per la sua ‘gubana’ ,  un pane dolce di origine contadina che veniva arricchito con di frutta e miele.

La “gubana” di Paolo Zorzenone

Ricetta semplice, ma che può essere elaborata con la vostra fantasia e diventare “gourmet”
Curiosi di conoscerla?  Girate pagine, Cliccate Next>

LA RICETTA DELLA GUBANA DI PAOLO ZORZENONE

Ingredienti per 8 persone:

250 gr. Farina , 0, 80 gr. Burro, 70 gr. Zucchero, 30 gr. Miele, 1 uovo, 1 tuorlo d’uovo, 50 gr. Latte, 10 gr. Lievito di birra, 2gr. Sale, 150 gr. Pinoli, 100 gr. amaretti, 100gr. uvetta, 1 limone, 1 albume d’uovo, 3 gr. Cacao amaro, 10 gr. Olio di semi d’arachide
Liquori: marsala, grappa, vermouth, amaretto, rum q.b.. Canella q.b., Vaniglia q.b.
Procedimento:
Prima di iniziare con l’impasto si prepara l’uvetta, si mette in ammollo l’uvetta con i distillati si copre per bene e si lascia in ammollo per 2 – 3 giorni.
Impastate la farina (meta del peso) con lievito di birra, il latte, 10 gr. zucchero. Aggiungete poi l’uovo, il tuorlo e un pizzico di sale.
Impastate con vigore fino ad ottenere una pasta morbida. Lasciatela lievitare per 1 ora.
Aggiungete l’altra metta della farina, 40 gr. di burro e 20 gr. di zucchero, amalgamate tutto per bene e lasciate lievitare per 12 ore.

Per il ripieno:
Tostate i pinoli con 10 gr. Burro. Una volta raffreddati, aggiungete la frutta secca tritata: mandorle, noci; amaretti, pizzico di sale, vaniglia, cannella, canditi, scorza di limone, e l’uvetta sultanina (precedentemente mesa in ammollo) Amalgamate tutto per bene il tutto bagnando con il marsala di tanto in tanto diventando un ripieno morbido e non asciutto. Fate riposare per 24 ore.
Stendete l’impasto creando una forma rettangolare, ungete la pasta con un po’ di burro sciolto e poi distribuite il ripieno generosamente su tutta la superficie.
Arrotolate il tutto sigillando bene le due estremità. Allungate il rotolo ottenuto e arrotolatelo.
Posizionate la Gubana in uno stampo imburrato e lasciatelo lievitare. Spennellate la superficie con l’albume sbatuto e aggiungete in cima un po’ di zucchero semolato. Infornare a 180gradi per 45 min. Fate raffreddare per circa 6 ore e dopo sarà pronta per essere servita.

INFO

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Cantine & Vigneti

CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative.
Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

For the english version, just Click Next>

Do you like to travel? Visiting enchanting places? Discover gourmet restaurants?

Head towards Friuli Venezia Giulia where lovers of travel and haute cuisine will find a concentration of their passions and will be able to discover the rich biodiversity of a territory that changes radically from the peaks of Carnia to the Adriatic Sea that laps Trieste. .

t will be a real journey into the regional food and wine tradition, full of dishes that local chefs know how to offer, making the raw materials best expressed
Typical dishes of Friulian cuisine
Montasio potato gnocchi seasoned with milk, flour, montasio cheese and nutmeg. Salàm tal asêt: slices of salami cooked in vinegar. Fertae cui urticions: omelette with hop tops. Pitina with vinegar smoked meatball of venison, sheep, goat, browned in butter and blended with vinegar. Frico, popular cheesecake, a poor cuisine dish that used leftover cheese The frico, a historic dish of poor cuisine that used the leftovers of cheese Radicchio con poc sautéed in a pan with cracklings and a little vinegar. Jota, a soup with poor and recycled ingredients, especially beans and cabbage marinated in salt. Toc in braide, very soft polenta garnished with milk and cheese fondue and then seasoned with corn flour browned in butter. Crepe with sclopit, crepe stuffed with swollen silene, a tasty spontaneous herbaceous plant. Musetto and brovada, long maceration of turnips and marc served with the typical local cotechino.

la “brovada” e il musetto

the mythical “cjarsons”
They are the historic ‘poor’ ravioli that were made with what the moment offered: potatoes. vegetables, sometimes fruit, sugar, cinnamon and served with grated smoked ricotta butter and cinnamon. An authentic traditional dish whose filling varies from town to town, from valley to valley, from cook to cook … as demonstrated by Eddi Riotto (Alla Tavernetta) Stefano Basello (Al Fogolar 1905) and Massimiliano Sabinot (Vitello d’Oro ), three top chefs from Udine who interpret it each in their own way.

Da sinistra: Massimiliano Sabinot, Stefano Basello, Eddi Riotto

The “cjarsons” in the versions of the 3 chefs :: stuffed with potatoes, herbs, sausage and ricotta, in the style of Fusea, strictly served on a wooden plate and “Carnica” style.

The Michelin Stars in the Friulian firmament
Second star for Harry’s Piccolo in Trieste led by chef Matteo Metullio, a young interpreter of the territory, the sea, the seasonal vegetable garden, up to preparations and flavors evoking the far east.

 

Matteo Metullion

In Ruda, a few kilometers from the sea, we find Chef Alessio Devidè. at the helm of the Osteria Altran, an apparently rustic but actually delightfully romantic restaurant in a wine estate surrounded by greenery. Contemporary style cuisine that focuses on high quality ingredients and careful preparation
Osteria Altran

Osteria Altran  con lo Chef Alessio Devidè

The journey continues climbing along gentle hills until you reach Cormons, where you will discover the Trattoria Al Cacciatore and the territorial cuisine of chef Alessandro Gavagna who knows how to amaze us with an exceptional reinterpretation of the traditional butada, a peasant pasta

Trattoria Al Cacciatore

Alessandro Gavagna

Traveling through the vineyards you arrive in Dolegna del Collio in the kitchen of Antonia Klugmann who, in a renovated former mill, opened L’Argine di Vencò: her dishes often find their roots in a vegetable garden and an orchard around the restaurant overlooking the greenery.

Antonia Klugmann

 

In Colloredo di Monte Albano, chef Ivan Bombieri is at the helm of La Taverna, made up of orangeries, greenhouses and evocative period settings. His dishes enhance the raw materials, respect the seasonality of the products and the rhythms of nature.

La Taverna

Ivan Bombieri

For 9 years, two stars have been shining on the Agli Amici 1887 Restaurant in Godia (Udine). In the kitchen we find the brothers Michela and Emanuele Scarello, careful to perpetuate the tradition of hospitality and to discover the wines of young and contemporary people capable of renewing the traditional repertoire, bringing to the fore the products of the region, where the sea and the mountains come together with touches of originality.

Agli Amici 1887

Michela e Emanuele Scarello,

A few kilometers from Pordenone, we find La Primula, a place that boasts over 140 years of activity, famous for the land and sea dishes of chef Andrea Canton.

La Primula,

Andrea Canton

We go up to Sappada Vecchia, wonderfully surrounded by the spectacular Dolomites. Here the starred chef Fabrizia Meroi and lei Laite’s restaurant reigns, two small and romantic rooms, inside a typical mountain house.

Laite,

Fabrizia Meroi

Marco Talamini The Tower, Spilimbergo. In its menus, territory, meticulous selection of raw materials, attention to seasonality, attention to the taste and sobriety of the ingredients win.

La Torre

Marco Talamini

… What about the “osterie”?

Da Alvise, Sutrio
Ai cacciatori, Cavasso Nuovo
Borgo Poscolle, Cavazzo Carnico
Al Castello, Fagagna
Stella d’oro, Verzegnis
Rosen Bar, Gorizia
Ivana & Secondo, Pinzano al Tagliamento
Sale e Pepe, Stregna
Da Afro, Spilimbergo

In Friuli, wine tourists cannot fail to visit San Daniele, known internationally for the production of a ham that is the result of a millenary tradition and a unique microclimate. o.

Un prosciutto San Daniele servito al Ristorante El Fogolar 1905. Proviene dalla Casa dek Prosciutto “Alberti 1906″‘ uno dei pochi piccoli artigiani rimasti

Until October …
The Friuli Venezia Giulia Wine and Flavors Route offers more than 150 integrated food and wine experiences to spend a day dedicated to taste and the discovery of food & wine traditions. You will discover vineyards, cellars, huts, nature reserves, lagoons, the Gulf of Trieste, as well as the orchards and olive groves where the excellences of the territory are born. And some of the most beautiful villages in Italy such as Strassoldo and Valvasone

Strassoldo e Valvasone

For those who love nature and … good wine
Harvest & Taste is aimed at nature lovers who, until September, will be able to learn about the world of bees, create a herbarium, get in touch with animals or learn how to cook the traditional sweet gubana, while Cantine & Vigneti will take you to taste viticulture.regional.…

INFO
Restaurants: for info, menus, addresses, timetables, click on the name in red. .
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Harvest & Taste

and to end up on a sweet note …
Cividale del Friuli. One of the historic pastry shops is Paolo Zorzenone’s Ducale, famous for its ‘gubana’, a sweet bread of peasant origin that was enriched with fruit and honey.

Simple recipe, but which can be elaborated with your imagination and become “gourmet” Are you curious to know her?
Just turn page, Click Next>

La “gubana” di Paolo Zorzenone

THE RECIPE OF PAOLO ZORZENONE’S GUBANA
Ingredients for 8 people:
250 gr. Flour, 0, 80 gr. Butter, 70 gr. Sugar, 30 gr. Honey, 1 egg, 1 egg yolk, 50 gr. Milk, 10 gr. Brewer’s yeast, 2gr. Salt, 150 gr. Pine nuts, 100 gr. macaroons, 100gr. raisins, 1 lemon, 1 egg white, 3 gr. Bitter cocoa, 10 gr. Peanut oil Liqueurs: marsala, grappa, vermouth, amaretto, rum to taste .. Canella to taste, Vanilla to taste
Method:
Before starting with the dough, prepare the raisins, soak the raisins with the distillates, cover them well and leave to soak for 2 – 3 days. Mix the flour (half the weight) with brewer’s yeast, milk, 10 gr. sugar. Then add the egg, the yolk and a pinch of salt. Knead vigorously until you get a soft dough. Let it rise for 1 hour. Add the other metta of the flour, 40 gr. of butter and 20 gr. of sugar, mix everything well and let rise for 12 hours.

For the stuffing:
Toast the pine nuts with 10 gr.Butter. Once cooled, add the chopped dried fruit: almonds, walnuts; macaroons, pinch of salt, vanilla, cinnamon, candied fruit, lemon zest, and raisins (previously soaked) Mix everything thoroughly, wetting it with Marsala from time to time, becoming a soft and not dry filling. Let it rest for 24 hours. Roll out the dough into a rectangular shape, grease the dough with a little melted butter and then distribute the filling generously over the entire surface. Roll it all up, sealing the two ends well. Stretch the roll obtained and roll it up. Place the Gubana in a buttered mold and let it rise. Brush the surface with the beaten egg white and add a little granulated sugar to the top. Bake at 180 degrees for 45 min.Let it cool for about 6 hours and then it will be ready to be served.

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CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Born in Milan, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world. For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights, to meet and interview top chefs from all over the world and to ‘steal ‘their recipes… All of them treasured in his blog, with a “Non Touristy Tourist ”  style

 




Cortina si tinge di rosa per la Festa della donna

Per prossimo fine settimana, quello dedicato alla Giornata Internazionale della donna, Cortina d’Ampezzo è la meta che caldamente consigliamo per un fine settimana di relax, di menù eccellenti, di neve e… Di rosa. Nel weekend dell’8 marzo infatti, hotel, ristoranti, rifugi e pasticcerie di Cortina si uniranno per una grande celebrazione rivolta a tutte le donne, che verranno sorprese con piccole e grandi attenzioni. Un weekend tutto declinato al femminile!

L’Hotel Cristallo Resort & SPA*****L, l’Hotel Cortina****, il Boutique Hotel Villa Blu**** e l’Hotel des Alpes*** riserveranno promozioni speciali alle signore a cui, inoltre, non faranno mancare un’accoglienza floreale in camera e l’invito a partecipare alle attività del Rifugio La Stampa. Il più importante evento itinerante dedicato alla montagna, infatti, arriverà a Cortina proprio il 9 e 10 marzo in occasione della Giornata Internazionale della donna, dando vita a un Rifugio inteso come spazio “aperto” all’informazione e al dibattito sui grandi temi e sulle sfide odierne e future della montagna e della donna.

Gli chef di Cortina prepareranno piatti unici e speciali, sperimentando nuovi accostamenti di sapori pensati appositamente per celebrare le festeggiate.
Il Ristorante Al Camin proporrà Crema di piselli con spätzle di rapa rossa e gambero marinato e, come dessert, Cannoli ripieni con mousse al cioccolato bianco, sorbetto al lampone e crumble al lime. Il Ristorante Baita Fraina servirà Guancette di maialino da latte al porto su specchio di purè alla rapa rossa. All’ LP 26 Cortina, invece, Cupolette di trota di fiume affumicata a bassa temperatura con legno di faggio e timo con formaggio caprino di malga e mele. Lo chef dell’Hotel de la Poste preparerà Ravioli al rosolio con trota del lago bianco e fragoline, mentre presso il ristorante dell’Hotel Bellevue Suites & SPA sarà possibile gustare il Riso acquarello con mousse di rapa rossa e piccole quenelle di salmone marinato alle erbe.

Anche in alta quota i rifugi riservano delle sorprese, come il grande classico del Rifugio Dibona: i Tagliolini mirtillo, mascarpone e speck. Sorprendenti i Casunziei di rape invertiti con ripieno di grana, semi di papavero e burro nocciola, con pasta di rape rosse e salsa di rape bianche del Rifugio Averau; al Rifugio Mietres, infine, Ravioli ripieni di finferli e formaggi di malga su salsa di rapa, petali di tropea e mimosa d’uovo.

Dulcis in fundo, le conturbanti creazioni dei pasticcieri di Cortina. Cremoso all’ananas e cardamomo, mousse al cocco, pasta frolla alle mandorle e dacquoise alla vaniglia: questo dolce-capolavoro della Pasticceria Alverà porta il nome evocativo di “Erotico”; al Bar Pasticceria Embassy, invece, risuonano le note misteriose di “Al Chiaro di Luna”: un Cremoso al maraschino, bavarese alla vaniglia e arrotolato alle mandorle in grado di allietare anima e corpo.

Buon weekend care lettrici!!!




Cortina ricorda la prima Guerra mondiale con tante coinvolgenti proposte

La settimana scorsa vi abbiamo proposto un weekend unico sul tema della prima Guerra mondiale tra rievocazioni storiche e sport a Ponte di Legno. Oggi invece, sulla scia dello stesso argomento, ci spostiamo a Cortina d’Ampezzo.

Il 28 luglio 1914 l’Impero austro-ungarico dichiarò guerra alla Serbia dando così inizio al primo conflitto mondiale. L’anniversario di questa tragica e importate data è alle porte e si fa sempre più forte l’eco dei terribili scontri avvenuti tra le Dolomiti d’Ampezzo. Cortina è testimone di questo momento storico e conserva trincee, fortini e le postazioni che costituiscono attualmente il più esteso Museo all’aperto della Grande Guerra.

Alcuni eventi e attività manterranno viva la memoria del primo conflitto mondiale, come la presenza in Lagazuoi di un rievocatore storico in divisa del III Reggimento dei Tiroler Kaiserjäger, in grado di accompagnare il visitatore in un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso il Museo all’aperto.

Domenica 6 agosto, durante l’inaugurazione dell’ampliamento del Museo all’aperto presso l’area Forcella Nuvolau, il Rifugio Averau proporrà la rievocazione dei fatti bellici del 1917, in compagnia del professor Paolo Giacomel, esperto di storia locale. Nel corso dell’evento verranno distribuiti il “Caffè di Guerra” (surrogato di caffè a base di fichi secchi, inventato dall’esercito imperiale austriaco) e il rancio militare nelle gavette fornite dal comando generale truppe alpine di Bolzano.

Sempre il professor Paolo Giacomel accompagnerà gli interessati in una visita guidata serale al Museo della Grande Guerra delle 5 Torri in occasione delle serate alternative del 4, 11 e 18 agosto che offriranno, inoltre, la possibilità di cenare presso i Rifugi Scoiattoli e Averau per poi scendere in seggiovia.

Il 6 settembre è previsto anche l’appuntamento con i Mercoledì della cultura ladina, organizzati dall’Union de i Ladis d’Anpezo in collaborazione con il professor Giacomel, che si concentrerà sugli anni della prima guerra mondiale nella zona dell’Averau.




Per un’estate diversa con Fabulous Race

#Parte 5

Anche se l’estate è ormai agli sgoccioli, gli eventi in programma per trascorrere una vacanza diversa non sono esauriti.

Fabulous Race 2015_Sfilata Festa delle Bande in Corso Italia

The last but not the least: Fabulous Race una suggestiva gara – non gara per auto  moto speciali.

Dal 26 al 28 Agosto: Fabulous Rase – Cortina d’Ampezzo (BL)

La Regina delle Dolomiti non cessa di stupire. Quest’estate si possono alternare le passeggiate nel Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo, dove  risvegliare i propri sensi, con una suggestiva gara-non gara per auto e moto speciali, moderne ed antiche. È il nuovissimo appuntamento Fabulous Race che propone di ri-scoprire i gioielli più nascosti del territorio viaggiando slow.

Fabulous Race 2015_Sfilata Corso Italia

In programma cene danzanti, photo booth, castelli di caccia, sfilate in Corso Italia e i sorprendenti abbinamenti tra arte e scienza sotto la guida di geologi, castellani ed esperti di cultura locale.

Senza scordare di raggiungere, questa volta a piedi, il rifugio Averau, terrazza panoramica sulle Dolomiti, nonché famoso ritrovo per buongustai.

Un ottima idea per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza!

Fabulous Race 2015_Patrizia Auer e Kristian Ghedina con jeep Willys Guerra Corea




I posti migliori dove vedere le stelle cadenti

Un Asrtovillaggio con meridiane e strumenti 3D ma anche una spiaggia sarda con buio “certificato”: tutti i posti migliori da Nord a Sud dove osservare le Perseidi.

Ecco alcune idee per avvistare le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo, il 10 agosto e nelle notti intorno a quella dataAGOModra_Leonids98. Si sa che in città complice l’inquinamento luminoso, l’impresa di ammirare le meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi è quasi impossibile. Insegne, lampadine, neon e fari delle auto cancellano la trapunta del cielo. Ma è altrettanto vero che spesso spostamenti, per raggiungere luoghi bui, permettono di godere dello spettacolo e di esprimere il fatidico desiderio. Per quest’anno il massimo delle attività delle Perseidi è previsto nella notte tra l’11 e il 12 agosto, dal tramonto della Luna fino alle prime luci dell’alba.

Ecco la classifica degli otto posti certificati, in tutt’Italia da nord a sud, che vi permettono di vedere le stelle cadenti:

Livigno: durate la notte nera a luci spente la festa è a lume di candela.

Cortina d’Ampezzo: per percorre, tra i boschi, il Sentiero dei Pianeti e il Sentiero dell’Universo lungo l’Astro Ring fino all’osservatorio astronomico posto sulla sommità del Col Dursciè (per prenotare le osservazioni tel. 338 6163428).

Val d’Egea: nel primo Astrovillaggio d’Europa (tel. 0471 619500 – www.valdega.com) . da non perdere a San Valentino in Campo, il planetario dove toccare il cielo con un dito grazie a strumenti ottici 3D e a un sistema acustico speciale.

Lago di Garda: a Riva, dove il Lido Palace propone un Pic-Nic “En Plein air chic” americano (tel.  0464 021899 – www.lido-palace.it).

Tra Gubbio e Perugia: all’Hotel Castello di Petroia, antico maniero abbarbicato su una collina, che ha ottenuto la certificazione Gold da Astronomitaly, la prima rete di turismo astronomico (tel. 075 920287 – www.petroia.it).

Parco Nazionale del Gran Sasso: in Abruzzo, al Rifugio Prato Selva 2.0, anch’esso certificato Gold (www.pratoselva.it – te. 0861 95112).

Acquafredda: Maratea, dalla terrazza sul mar Tirreno dell’Hotel Villa Cheta Elite (tel. 0973 878134 – www.villacheta.it).

Spiaggia di Su Giudeo: in Sardegna, a Chia e all’Hotel Acquadulci (tel. 070 9230555 – www.acquadulci.it).

 




A CORTINA TUTTI PAZZI PER LA FAT (E)BIKE

Le fat bike tornano a invadere le piste innevate confermandosi come sport di tendenza per la stagione in corso, dopo il boom nel 2015.

Cortina_FatBike_Inverno_2014_GiacomoPompanin (12)

Al Rifugio Col Gallina di Cortina d’Ampezzo quest’anno c’è una grande novità per gli amanti della disciplina:
la fat e-bike, la bici a ruote grasse con pedalata assistita. Per chi vuole vivere l’emozione della neve sulle due ruote, ma senza sforzo.

Cortina d’Ampezzo, 2 marzo 2016_A Cortina il regno della fat bike è a Col Gallina a 2.055 metri. Progettata per arrivare là dove la MBT non arriva, la fat bike è stata la grande novità della scorsa stagione in alta quota e si conferma nel 2016 come disciplina tra le più in voga.

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A Cortina, chi sceglie di vivere l’emozione delle due ruote – grasse – sulla neve da quest’anno ha a disposizione anche la “fat e-bike”: il nuovo must nel mondo biking, la bicicletta con pedalata assistita.

Fat bike e fat e-bike sono noleggiabili – su prenotazione – presso il Rifugio Col Gallina dove il gestore, Raniero Campigotto, fornirà tutte le informazioni utili per avventurarsi in questa disciplina, che si distingue dalla classica corsa in mountain bike per la presenza di pneumatici molto larghi, che permettono il “galleggiamento” su superfici morbide.

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È possibile salire in seggiovia in cima alla pista per poi scendere su due tracciati creati appositamente, magari esercitandosi prima sul percorso piano che si trova a fianco del rifugio, lontano dagli sciatori. Chi vuole “osare”, può anche salire fino alle piste direttamente a cavallo della bici. Ancora più emozionanti le discese in notturna con prenotazione al Rifugio Col Gallina, organizzate in compagnia di un istruttore MTB e in abbinamento a cene a tema nei rifugi della zona.

La fat bike, sempre a Col Gallina, sarà anche una delle discipline protagoniste della XIII edizione degli European Company Winter Games, i campionati europei dello sport d’impresa, che si terranno a Cortina d’Ampezzo dal 9 al 13 marzo. Le due gare (su circuito e cronometrata) si terranno l’11 e il 12 marzo (ecwgcortina2016.it).

Rifugio Col Gallina | rifugio.colgallina@dolomiti.org | Tel. +39 339 4425105 cortinadolomiti.eu