Dpcm: i musei rimarranno chiusi ma la cultura non si scoraggia

Proprio qualche giorno fa il Presidente del Consiglio Conte si è pronunciato in merito alle nuove direttive del Dpcm: nuovamente però le notizie per l’arte non sono delle migliori. I musei, mostre, teatri, cinema e tutte le istituzioni culturali rimarranno chiusi fino al 15 di gennaio, e questo è quanto. Non ci resta che aspettare il prossimo intervento del governo e, nel mentre, approfondire per conto nostro..che alla fine non è poi così male! Da documentari e visite virtuali ai più amati libri, abbiamo la possibilità di immergerci con la fantasia nei contesti d’arte più belli di sempre. Il nostro consiglio quindi è quello di non sottovalutare il potere della cultura e cercare di godere di quello che si ha (che, ammettiamolo, non è poco)!

Dpcm: i musei rimarranno chiusi fino al 5 gennaio
Dettaglio facciata musei vaticani (RO)

Dpcm: testo e conferenza stampa

Le misure specifiche si trovano precisamente al comma 10 dell’articolo 1 e citano: “sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”. E poi “sono sospesile mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica”.

Durante la conferenza stampa in diretta streaming per presentare il nuovo Dpcm, Conte non ha dato nessun chiarimento specifico in merito alle istituzioni culturali. Non sono state citate nemmeno dai giornalisti per chiedere delucidazioni generali o riguardo la riapertura in futuro. Manca infatti una vera e propria progettazione sulla riapertura. Però non temete, la nostra rubrica Weekend in Arte cercherà in tutti i modi di tenervi compagnia e accompagnarvi nel magico mondo dell’arte e della cultura.

Dpcm: musei chiusi fino al 15 gennaio
Dettaglio interno museo Guggenheim Museum di New York

Vi aspettiamo la settimana prossima con un altro appuntamento della nostra rubrica d’arte. Ma, nel mentre, se ve lo siete persi la settimana scorsa è uscita una piccola guida ai regali di Natale per gli amanti dell’arte qui. Andate a dare un’occhiata!




I nostri weekend azzerati da quelli che…il virus era una bufala

E invece il virus non era una grossa bufala con le corna, ma era un essere piccolissimo che sa fare molto più male. Un essere che – anche se non lo vedi – ti spedisce a letto e a volte purtroppo al cimitero.

Quelli che quest’estate hanno detto che bisognava aprire le discoteche, sennò l’Italia perdeva tanti soldi. Ed ora  mentre loro (vedi Briatore) vanno al “San Raffaele” e li rimettono in piedi, tanto poveri cristi loro dipendenti chissà dove sono finitI, e se sono ancora vivi. E da quelle discoteche tanti giovani, e meno giovani,  hanno poi infettato l’Italia. Ed ora sì che si perdono tanti soldi.

Quelli che “vieni, bambino, vieni dallo zio che il virus non esiste, respira forte, non dar retta a quei porta nella, vieni bambino, vieni…”.

Quelli che sono medici e dicevano “Ma togli la mascherina, che non serve a nulla, te lo dico io che sono medico…”.

Quelli che sono professoroni e quest’estate sentenziavano in tv: “Il virus è clinicamente sparito”.

Quelli che “Abbassa quella mascherina, che altrimenti respiri anidride carbonica”.

Quelli che “A noi con la testa rasata il virus non fa nulla, è solo un’influenza…sono tutte balle come quando ci dicono che la terra è tonda, e invece è piatta”.

Quella che voleva fare affari comprando e vendendo mascherine che non esistevano. Quelli che negli anni scorsi hanno tagliato i medici di base e che ora vogliono fare affari vendendo camici.

Quelli che prima dicevano che il governo esagerava per farci paura…e ora dicono che doveva far di più.

Vergognatevi e chiedete scusa a noi e a tutto il tessuto economico del weekend.

 




COME VOLARE OGGI : CON DISCIPLINA, SENZA PAURA, MENO STRESS

DI CESARE ZUCCA  –
Si chiama ‘aviofobia’ cioè paura dell’aereo, è piuttosto comune, infatti risulterebbe che 1 persona su 6 abbia paura di volare. Questa paura si manifesta in modi diversi. Per alcuni è la brutta sensazione di perdere il controllo o il timore dell’altezza, per altri è claustrofobia, per altri ancora il terrore di un attacco di panico. Oggi si è aggiunta un’altra paura: il rischio di un  possibile contagio di coronavirus.

Vediamo cosa alcune compagnie aeree hanno studiato e, se saliremo in aereo, come  possiamo viaggiare più sicuri, meno tesi, più rilassati.
Straordinarie disinfestazioni negli aereoporti e a bordo, misurazione della temperatura  oltra a numerose misure per ridurre notevolmente il contatto tra passeggeri ed equipaggio, nonché tra passeggeri.
In molti aerei lo shopping in volo è stato sospeso e il servizio di bordo è stato ridotto in tutte le cabine al fine di limitare l’eventuale contatto a mano. I saponi sanificanti standardizzati sono disponibili nei bagni. Molte compagnie consentono ai membri dell’equipaggio di indossare  mascherine e sempre i guanti.

American Airlines ha iniziato l’assegnazione dei posti seguendo le istruzioni social distancing cioè lasciando lo spazio suggerito tra passeggeri e bloccando tutti i posti centrali e, per evitare contatto con il personale di bordo, sospendendo la distribuzione di cibo nei voli brevi.


Lufthansa ha introdotto ulteriori misure al fine di soddisfare le raccomandazioni di mantenere la distanza fisica durante la crisi del coronavirus.
A partire dal 27 marzo, tutti i posti adiacenti nelle classi Economy e Premium Economy su tutti i voli Lufthansa in partenza dalla Germania, compresi i voli nazionali. saranno bloccati e tenuti liberi. su tutti i voli, ad eccezione dei voli per la Germania, data la massima priorità di riportare in patria quante più persone possibile.


Al fine di evitare affollati trasferimenti in autobus da e per gli aerei, Lufthansa si sta organizzando per far sbarcare i passeggeri vicino alle uscite e se ciò non è possibile, è stato  prediscposto un ervizio che prevede il doppio degli autobus rispetto al solito.
Molte altre compagnie stanno adottando nuovi sistemi di sicurezze, vi terremo informati.

In volo
Durante il viaggio, si devono applicare i corretti comportamenti di “igiene delle vie respiratorie”, come starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino, lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche.


Prima di tutto
Prima della partenza  è raccomandabile di bere molta acqua per prevenire i disagi osservati dalla variazione di altitudine. E’ anche uno dei metodi più efficaci per ridurre il rischio di eventuali trombosi venosi per le donne in gravidanza o passeggeri con problemi di salute.
Evitare bevande eccitanti, niente caffè, the o bevande energetiche, che rischierebbero di aumentare notevolmente lo stato di ansia. Molto meglio una cioccolata o una rilassante tisana.


Con calma…
Arrivare in anticipo in aeroporto Questo permette di non correre, di fare il check-in con calma o, se lo si è già fatto on-line, di abituarsi all’idea che si sta per prendere un aereo.
Lettura e musica
Quel ibro che avete incominciato e mail finito? Ottima soluzione per passare il tempo e una buona idea per distrarsi durante il volo, evitando di prestare eccessiva attenzione a rumori o temere turbolenze. Lo stesso effetto può avere la musica, magari quella che vi ricorda quacosa di piacevole, insomma una complitation relax! Chiudere gli occhi e lasciarsi andare, magare con una mascherina salva occhio e. solo in casi estremi, con ansiolitici in gocce o pastiglie.


Palestra ad alta quota
Mantenersi attivi durante un volo non solo fornisce un’ utile movimentazione  ma aiuta anche a ridurre il rischio di coagulazione del sangue.

Come eseguire un allenamento fitness in volo?
Girate pagina e lo scoprirete….

Come eseguire un allenamento fitness in volo?
Ecco dei suggerimenti che certamente vi consentiranno di sgranchirvi quanto basta per trascorrere in maniera più rilassata il vostro viaggio.


Collo e testa
E’ importante muovere la testa: fate  più volte “sì” e “no” con la testa, poi piegatela a destra e a sinistra, e infine disegnate cerchi prima in un verso e poi nell’altro, un semplice esercizio che aiuta a contrastare la pressione causata dall’alta quota. Aprite e chiudete la bocca ampiamente, sbadigliate, fate le boccacce… beh forse farete delle facce strane e qualcuno vi guarderà incuriosito, no problem… l’importante è che voi vi sentiate meglio.

Mani e braccia
Iniziate con i polsi, fletteteli su e giù, poi alzate entrambe le mani sopra la testa, per quanto possibile. Con una mano, afferrate il gomito del braccio opposto e tirate delicatamente da un lato. Mantenete l’allungamento per 15 secondi. Ripetete dall’altra parte. Per sciogliere le spalle, rotatele avanti e indietro , esercizio molto rilassante.
Mettete la mano destra sopra la spalla sinistra. Posizionate la mano sinistra dietro il gomito destro e premete delicatamente il gomito verso la spalla. Mantenete l’allungamento per 15 secondi. Ripetete dall’altra parte per 15 secondi.

Piedi e gambe 
Siedetevi sul sedile con i piedi piatti, alla larghezza dei fianchi e direttamente sotto le ginocchia. Alzate e abbassate prima le punte, poi i talloni per cinque secondi per una decina di volta, respirando mormalmente .
Allungate le gambe sotto il sedile di fronte. Sollevate leggermente una gamba in modo che sia diritta e ruotate il piede in senso orario alla caviglia 15 volte, quindi in senso antiorario per altre 15 volte. Ripetete questa azione con l’altra gamba.

Esercizio in fila per il l bagno e nel corridoio
Divaricate leggermente i piedi e, se c’è spazio, stendete le mani oppure posizionatele sui fianchi. Piegatevi sulle ginocchia e sieditevi. Ritornate in posizione eretta. Ripetete circa 5 volte. Questo aiuta a flettere le ginocchia e fa fluire il sangue attraverso le gambe e i fianchi.
State in piedi con i piedi uniti e piegatevi verso il basso in vita per toccare i piedi. Questo esercizio  allunga e allevia la tensione muscolare posteriore.
Se il corridoio è vuoto, approfittatene: afferrate i braccioli su entrambi i lati. Stringete gli addominali e sollevate le gambe dritte davanti a voi, usando solo addominali e braccia per sollevare le gambe. Non saltate. Ripetete 10 volte.

Compagni di viaggio
Per chi è ancora vittima di insofferenze a bordo e paranoie in volo, ecco il rimedio: relax! Sono stati inventati un’infinità di gadget anti-stress, come mascherine antiluce fornite di tappi antirumore o formidabili cuscinotti salvacollo che vanno dall’antiallergico all’ergonomico a quello da ancorare al sediel, fino a quello terapeutico imbottito di grano saraceno.Occhio alla pelle
Il volo disidrata e raggrinzisce. Khiel’s, la più antica e rinomata fabbrica americana di creme per il corpo, presente anche in Italia, propone una linea di prodotti a base di ginseng tibetano e fiori di cactus studiati appositamente per il volo, come il midnight recovery concentrate e l’idratante 24/7 activate moisturizer per l’arrivo dopo un lungo viaggio, il facial fuel eye per‘sgonfiare’ gli occhi e poi ancora il first class per le mani, mentre per il viso basterà una spruzzata diel magico spay in-flight refreshing facial mist.

Paurosi… tutti a scuola!
Pare infallibile il corso online “Fearless Flyer (Viaggiatore senza Paura) di EasyJet capitanato, è proprio il caso di dirlo, da un Capitano di Volo della compagnia. Il corso mira a rimuovere le emozioni negative causate dagli aspetti tecnici, come atterraggio, rumori, turbolenze e disturbi psicologici.

E per finire…
Una dritta americana per voi e per i vostri amici timorosi.
“Wear a hat!” Mettiti un cappello! Una ricerca eseguita a Boston, ha scientificamente provato che la semplice azione di indossare un cappellino può ridurre la paura e farvi sentire più al sicuro. Insomma, volare sicuri, sereni e meglio!

INFO

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’

 




A FORLÌ IL VIAGGIO DI ULISSE NON SI FERMERÀ

Di Benedetta D’Argenzio

In coscienza della gravità della situazione, Forlì dice no al coronavirus e comunica la riapertura della mostra “Ulisse. L’arte e il mito”, visitabile tutti i giorni fino al 21 Giugno 2020. Secondo il decreto del Presidente del Consiglio, la riapertura della mostra è garantita a condizione che si assicurino modalità di fruizione tali da evitare assembramenti di persone, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. 

Un messaggio di fiducia e speranza, che definisce la cultura come un modello di comunicazione positiva che non può essere fermato, come il figura leggendaria di Ulisse. 

La mostra 

Allestita nelle sale del San Domenico, la mostra ospita 250 opere suddivise in 16 sezioni, dall’antico al Novecento. 

Il tema affrontato dalla mostra è quello di Ulisse e del suo mito, che da tremila anni domina la cultura dell’area mediterranea ed è oggi universale. Mito che si è fatto storia e si è tramutato in archetipo, idea, immagine. 

Un percorso museale che non solo comprende tutti i tipi di arte (dalla pittura alla scultura, dai mosaici agli arazzi), ma attraverso capolavori di ogni tempo racconta un itinerario senza precedenti. 

A partire dall’Ulisse di Sperlonga, opera in marmo risalente al I secolo, immagine simbolo della grande mostra; si passa alla suggestiva cornice del grande Rubens, raffigurante il Concilio degli dei, fino a Le muse inquietanti di De Chirico, all’Ulisse di Arturo Martini e al cavallo statuario di Mimmo Paladino. 

Un percorso emozionante che racconta di un Ulisse reso specchio di noi stessi; rappresenta infatti le nostre sfide, la nostra voglia di rischiare, di conoscere..insomma il nostro destino. Muovendo alla scoperta di un “al di fuori” sconosciuto e complesso che è dentro di noi.

Prezzo: 15€ – disponibile servizio ticketone 

Collaborazioni

Grazie al fondamentale intervento della Fondazione Cassa dei Risparmi e alla regia di Gianfranco Brunelli, sono state proposte collaborazioni con i più importanti Musei nazionali e internazionali, tra i quali il Musée d’Orsay di Parigi, la Royal Academy di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, il MOMA di New York, i Musei Vaticani, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, Gallerie d’Italia e l’Università di Ginevra, solo per citarne alcuni!

FORLÌ DA SCOPRIRE…

Ricca di chiese, piazze e musei, Forlì possiede molte attrazioni che annualmente attirano turisti di ogni tipo. 

Tra i musei si ha il già citato San Domenico (ingresso 5€), che è un complesso formato da 5 edifici che ospita numerose mostre temporanee e la Pinacoteca Civica. Palazzo Romagnoli invece, dopo essere stato a lungo destinato all’Esercito, oggi ospita le collezioni civiche del Novecento di opere pittoriche e plastiche rappresentative del vasto e composito patrimonio novecentesco forlinese. Villa Mussolini, nota per essere stata appunto residenza di Benito Mussolini, è ad oggi un museo. 

Tra le chiese è consigliabile visitare l’Abbazia di San Mercuriale, in pieno centro, nota come l’edificio più noto della città e uno dei simboli dell’intera Emilia-Romagna. La cattedrale di Santa Croce, o meglio nota come Duomo di Forlì, è la sede del vescovo di Forlì-Bertinoro e ospita la xilografia della Madonna del Fuoco, patrona della diocesi.

Tra una visita e un’altra è impossibile non capitare all’interno di Piazza Aurelio Saffi, poiché si trova al centro dei quattro principali corsi, e quindi nel cuore della città. Di forma trapezoidale, è una delle più grandi piazze d’Italia.

 

…E DA GUSTARE 

La città di Forlì si è trovata ad essere portavoce di una storica e fiera tradizione culinaria contadina, che proprio nel cuore della Romagna trova le sue origini.

La cultura gastronomica quindi gira intorno ai prodotti dell’entroterra collinare che vede principalmente tagliatelle, cappelletti, passatelli, piadine, secondi di carne e ottimi vini rossi a base Sangiovese.

Protagonista indiscusso di tutte le sagre paesane è il bartolaccio (detto Bartlaz), un tortello di sfoglia, a forma di mezzaluna, ripieno con purea di patate, pancetta, parmigiano stagionato, sale e pepe. Viene infine cotto su una particolare lastra di arenaria rovente. 

COME ARRIVARE

In auto è facilmente raggiungibile tramite l’autostrada A1 Milano-Napoli, e A14 Bologna-Bari-Taranto, ‘uscita Forlì’.  

DOVE MANGIARE 

*Osteria del mercato, tel. 0543 034805 e sito http://www.osteriadelmercatoforli.it, offre un’atmosfera intima tipica dell’osteria. A conduzione familiare, si viene accolti a braccia aperte verso la scoperta di sapori locali, tramite piatti abbondanti e tipici della zona. 

*Trattoria Ratatouille, tel. 0543 27959, è un localino in pieno centro che presenta un menù studiato al dettaglio rappresentativo della cucina romagnola

*Osteria enoteca Salumé, tel. 0543 36400, è particolare per le sue piccole dimensioni e per offrire cucina del territorio con interessanti varianti tali da incuriosire, ma da non stravolgere i sapori originali della zona. Da veri intenditori!

DOVE DORMIRE 

****Grand Hotel Forlì, tel. +39 0543.479586 e sito https://www.grandhotelforli.com, è uno dei più votati dai turisti ed è situato alle porte del centro a soli 15 minuti d’auto dall’Aeroporto. Offre camere ultramoderne, un centro benessere, una terrazza all’ultimo piano con vista mozzafiato. 

**Hotel Marta, tel. 0543 28288 e sito https://www.hotelmartaforli.it, si trova nel centro a soli 5 minuti a piedi da Piazza Saffi e a 750 metro dai Musei di San Domenico. Con una reception aperta h/24 offre un ottimo servizio di accoglienza, un’atmosfera famigliare, e una posizione unica.