Volterra, weekend tra storia e sapori

Un passato antico e glorioso, mura imponenti, paesaggi mozzafiato e sapori ineguagliati fanno di Volterrauno dei borghi più belli della Toscana. Nella stagione autunnale i boschi abbondano di funghi e tartufi, ma anche di selvaggina, ingrediente dei piatti più rinomati, come il cinghiale in salmì, le pappardelle di lepre e gli spiedini. Da non perdere anche la trippa e la zuppa alla volterrana, i salumi, i formaggi pecorini freschi e i dolci, tra cui il panfortei cantuccini e gli ossi di morto.

PRIMO GIORNO: il centro di Volterra, tra chiese e antichi palazzi.

La nostra visita al borgo parte dalla centrale Piazza dei Priori, su cui si affaccia il Palazzo dei Priori, il municipio più antico di tutta la Toscana, e Palazzo Pretorio con la Torre del Porcellino. Percorriamo via Turazza fino a Piazza San Giovanni, dove si trovano la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero del XIII secolo. Al suo interno sono conservate opere di Andrea della Robbia e Mino da Fiesole. Il battistero spicca per la facciata decorata in marmo bianco e verde.

 

 

In via Sarti 1, all’interno di Palazzo Minucci Solaini, si trovano la Pinacoteca e il Museo Civico (orario invernale 10-16.30; intero € 8, ridotto € 6). Nella prima si può ammirare la famosa Deposizione di Rosso Fiorentino, la Pietà di Francesco Neri da Volterra e una pala del Ghirlandaio. Nella casa torre del palazzo è ospitato invece lo splendido Ecomuseo dell’Alabastro, che racconta la storia dell’antica tradizione, nota fin dai tempi degli Etruschi, della lavorazione di questa pietra. Nelle vicinanze, si trovano anche il Museo Guarnacci, che espone una collezione di opere in alabastro del periodo etrusco, e la residenza storica di Palazzo Viti.

SECONDO GIORNO: Le antiche vestigia

Il secondo giorno è dedicato alla visita dell’Acropoli etrusca (sab-dom 10-16, intero € 5, ridotto € 3) che si -trova all’interno del Parco Archeologico Enrico Fiumi. Qui si possono trovare i resti di una cisterna romana, di una piscina e di due templi risalenti ai II e III secolo a.C. Sulla collina, in posizione dominante, si staglia l’imponente sagoma della Fortezza Medicea, costruita nel 1474 dopo la conquista della città da parte di Firenze. Oggi ospita una prigione e non è visitabile all’interno.

 

 

È collegata al centro storico dall’arco di Porta a Selci. Chi ha tempo può regalarsi una passeggiata lungo le mura medievali ammirando le sei porte di accesso, tra cui Porta dell’Arco, la più antica, Porta San Francesco con traccia degli affreschi originali, e Porta San Felice, da cui ammirare lo splendido panorama della campagna. Appena fuori da Porta Fiorentina si trova l’Anfiteatro Romano (sab-dom 10-16; intero € 5, ridotto € 3) del I sec d.C, tra i meglio conservati d’Italia. Dietro il teatro ci sono anche i resti delle terme e del foro.

INFO: www.volterratur.it

LA RICETTA: ZUPPA ALLA VOLTERRANA

Ingredienti per 4 persone

  • ½ cavolo
  • 2 carote, 1 cipolla e 1 gambo di sedano
  • un mazzetto di bietole
  • salsa di pomodoro
  • prezzemolo a piacere
  • 2 patate
  • Cotenna di maiale
  • 2 scatole di fagioli cannellini
  • Sale e pepe
  • Olio EVO
  • Pane toscano a fette

Lavate e spezzettate le verdure. In un tegame capiente soffriggete la cipolla, il prezzemolo, le carote e il sedano a pezzetti in olio extravergine di oliva. Aggiungete anche le bietole e le patate, un cucchiaio di salsa di pomodoro, il sale e il pepe e la cotenna. Ricoprite il tutto con acqua e cuocete a fuoco medio per circa un’ora. Aggiungete anche i fagioli cannelli, allungate con un bicchiere d’acqua e fate bollire per altri 15 minuti. Nel frattempo, affettate il pane toscano, mettete le fette in una zuppiera e irroratele con olio di oliva. Vuotate le verdure ancora fumanti e fate riposare per farle assorbire dal pane.

 

COME ARRIVARE  

In auto: da Nord A15 Parma – La Spezia, in direzione La Spezia. Uscire a La Spezia poi A12 Genova-Livorno con direzione Livorno, uscire a Pisa Centro, poi prendere la SGC Firenze-Pisa-Livorno, direzione Firenze, uscita Pontedera, e SS439 per Volterra. In alternativa: A1 Bologna-Firenze, uscita Firenze Impruneta, SGC Firenze -Siena, uscita Colle Val d’Elsa Nord e SS68 per Volterra. Da Sud: A1 Roma-Firenze, uscita Val di Chiana, poi SS326 in direzione Siena, Superstrada Siena-Firenze in direzione Firenze, uscita Colle Val d’Elsa Sud e SS68 per Volterra.

DOVE MANGIARE  

*Le Cantine del Palazzo, via dei Sarti 39, Volterra, tel 0588/80033, www.lecantinedelpalazzo.it ..

*Ristorante Enoteca del Duca, via di Castello 2, Volterra, tel 0588/81510, www.enoteca-delduca-ristorante.it

DOVE DORMIRE   

*Volterra In***, via Porta all’Arco 41, Volterra, tel 0588/86820, www.hotelvolterrain.it.

*Hotel Villa Rioddi***, loc Rioddi, SP Monte Volterrano, tel 0588/88053, www.hotelvillarioddi.it




A Genova addobbi a festa per la Pasqua

Le testimonianze più antiche sulla Pasqua a Genova risalgono al Medioevo, quando era già diffusa la tradizione di addobbare gli altari delle chiese e dei conventi  con fiori, stoffe e con vasi di grano, fili d’erba sottili e pallidi risultato della semina dei chicchi benedetti alla festa di San Biagio e fatti germogliare all’ombra. Una tradizione che ancora oggi porta i fedeli a visitare un numero dispari di chiese con Sepolcri addobbati, girovagando per vicoli e portici antichi verso il mare. Il più visitato è quello della Cattedrale, addobbato con un paliotto d’altare in argento e una cassa del Corpus Domini del 1612, oltre a preziosi broccati e fiori multicolori.

Il Sepolcro della Chiesa del Gesù è invece famoso per la sua forma particolare e per i colori. Da visitare anche il Museo Diocesano che conserva i magnifici “Misteri della Passione” illustrati su metri e metri di tela blu ( la famosa tela “blu di Genova” ovvero la tela jeans). Il cuore antico della città viene poi attraversato dalla Processione del Giovedì Santo, con le  Confraternite che sfilano per visitare il SS. Sacramento esposto nelle sette chiese più antiche di quel centro storico che custodisce quel gioiello che va sotto il nome di Strade Nuove e Palazzi dei Rolli che, dal 2006, è entrato a fare parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.  Il cuore mercantile della città – tra Via Garibaldi, Via Cairoli  e Via Balbi – conserva infatti ancora intatti i Rolli: decine di splendidi palazzi utilizzati tra il Cinquecento e Seicento per accogliere gli ospiti illustri della Repubblica di Genova. Ricche e originalissime residenze nobiliari, che stupirono Rubens a tal punto da convincerlo a ritrarle in disegno, perché fossero di esempio alle grandi famiglie di Anversa. Palazzo Nicolosio Lomellino è celebre per gli inediti affreschi del 1623 di Bernardo Strozzi, mentre  Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi ospitano un complesso di musei dedicato all’arte antica, con opere di artisti come Van Dick, Durer, Guercino, Caracci, Caravaggio e Rubens. La visita alla città non può dirsi completa senza una sosta alla celebre Lanterna, raggiungibile  a piedi attraverso la “passeggiata della Lanterna”, che inizia in Via Milano, vicino al Terminal Traghetti.

SONY DSC

 

Info:  Quattro autostrade collegano la città al resto d’Italia. L’A12 Genova – Rosignano è utilizzabile da chi proviene da Est; l’ A10 dei Fiori Genova – Ventimiglia per chi arriva da Ovest. Chi proviene da nord e da Milano può utilizzare l’26 Voltri – Gravellona e l’A7 Serravalle Genova – Milano. Altre informazioni si www.visitgenoa.it

Dove mangiare. Buona cucina di mare al Ristorante Trattoria La Lanterna, gestita dalla Comunità di San Benedetto al Porto del compianto Don Andrea Gallo. Ambiente informale, piatti semplici e gustosi spesso accompagnati da musica e possibilità di sostenere con il proprio pasto un’impresa sociale. Tel. 010-256425

Dove dormire. Il Clarion Collection Hotel Astoria  è una dimora storica di fine Ottocento situata nei pressi del centro storico. Alcune camere sono state mantenute nello stile classico originario, mentre altre, restaurate di recente, sono caratterizzate da un arredo più moderno.  www.hotelastoriagenova.it