Il Cenacolo di Leonardo: a Milano aperto al pubblico fino al 21 febbraio

La nostra rubrica d’arte oggi cade proprio nel famoso giorno in cui tutti gli innamorati celebrano il loro amore. Se la festa di San Valentino infatti celebra l’amore di coppia, noi oggi celebriamo l’amore per l’arte. Quindi, per chiunque avesse voglia di organizzarsi un weekend a Milano nei prossimi giorni ecco una meta imperdibile: Il Cenacolo (o ultima cena) di Leonardo Da Vinci a Milano. Avete letto bene, proprio il cenacolo del 1494 commissionato da Ludovico il Moro in persona e dipinto da uno degli artisti più famosi di sempre. Che aspettate?

Il Cenacolo di Leonardo: a Milano aperto al pubblico fino al 21 febbraio
Ultima cena, Leonardo da Vinci (1494-1498), MI

 

IL CENACOLO: DURATA, ORARI E BIGLIETTI DELLA MOSTRA

Durata: questo privilegio però non durerà per sempre, poiché il Cenacolo sarà aperto in via transitoria solo fino al 21 febbraio. 

Giorni di apertura: dal martedì al venerdì. Nei sabati e domeniche, salvo modifiche alla attuale normativa di contenimento del Covid, resterà chiuso.

Orari per il pubblico: primo accesso 9.45, ultimo 18.45. 

Biglietti: intero € 15,00 e ridotto: € 2,00 (per i giovani dai 18 ai 25 anni). Gli ingressi potranno essere prenotati online, con prevendita settimanale, date le incertezze sull’evolversi della situazione. Ma i biglietti potranno essere acquistati anche il giorno stesso della visita presso la biglietteria del museo dalle 9.30 alle 18.30, naturalmente sino alla saturazione dei posti disponibili (fino 16 ogni quarto d’ora).

Indirizzo: Corso Magenta, 24 (20123 Milano)

Telefono per info: 02.80294401 e il sito web

Il Cenacolo di Leonardo: a Milano aperto al pubblico fino al 21 febbraio
Dettaglio Ultima cena, Leonardo da Vinci (1494-1498), MI

 

PICCOLO ANEDDOTO SULL’OPERA DI LEONARDO

«Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Di’, chi è colui a cui si riferisce?». Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose allora Gesù: «È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone» (Giovanni 13, 21-26)

L’affresco rappresenta un passo del Vangelo di Giovanni 13:21, nel quale Gesù annuncia che nelle ore avvenire verrà tradito da uno degli apostoli. Lo stile dell’opera si avvicina molto alla tradizione dei cenacoli di Firenze, ma Leonardo riesce rinnovare l’iconografia per dare alla composizione un’atmosfera quasi intima. Viene descritto infatti un momento estremamente delicato dell’episodio religioso, che riesce in qualche modo a trasmettere un sentimento emotivo a chi osserva questo capolavoro. Leonardo infatti, non a caso ha studiato a lungo i moti dell’animo dei singoli personaggi dell’opera, rivelati sconcertati e stupiti dalla notizia. 

Ecco un appunto di Leonardo riguardante l’opera (documentato nell’opera letteraria di Edmondo Solmi): 

«Uno, che beveva, lascia la zaina nel suo sito, e volge la testa inverso il proponitore. Un altro tesse le dita delle sue mani insieme, e con rigide ciglia si volta al compagno; l’altro, colle mani aperte, mostra le palme di quelle, e alza la spalla inverso li orecchi, e fa la bocca della meraviglia. Un altro parla nell’orecchio all’altro, e quello che l’ascolta si torce inverso lui, e gli porge li orecchi, tendendo un coltello nell’una mano e nell’altra il pane, mezzo diviso da tal coltello. L’altro, nel voltarsi, tenendo un coltello in mano, versa con tal mano una zaina sopra della tavola. L’altro posa le mani sopra della tavola e guarda, l’altro soffia nel boccone, l’altro si china per vedere il proponitore, e fassi ombra colla mano alli occhi, l’altro si tira indirieto a quel che si china, e vede il proponitore infra ‘l muro e ‘l chinato.»

Il Cenacolo di Leonardo: a Milano aperto al pubblico fino al 21 febbraio
Dettaglio Ultima cena, Leonardo da Vinci (1494-1498), MI

 




A Passignano di Tavarnelle Val di Pesa (FI) lo splendido “Cenacolo” del Ghirlandaio

Di Benedetta Rutigliano

Non è vero che per incontrare i nomi di grandi artisti e architetture uniche si debbano visitare solo le grandi città. ll piccolo borgo di Passignano, a Tavarnelle Val di Pesa, in provincia di Firenze, con una casa-torre del XII secolo e la chiesa di San Biagio, ospita, incastonata tra le colline del Chianti, la Badia di Passignano, un complesso monastico legato ai Benedettini di Vallombrosa.

Fondata nel 1049 da San Giovanni Gualberto, l’abbazia, a metà tra un fortilizio e un castello medievale per via delle torri angolari merlate, ha avuto una complessa storia di distruzioni e ricostruzioni.

Al suo interno si trova un’antica biblioteca con pergamene e libri antichi, e nella chiesa di San Michele Arcangelo (XIII secolo) campeggiano gli affreschi di Domenico Cresti detto il Passignano (del 1601).

Il vero gioiello è il Cenacolo situato nel refettorio del monastero e simbolo del massimo splendore dell’abbazia, opera realizzata da Domenico Ghirlandaio con l’aiuto del fratello Davide, nel 1476.

Restituito al pubblico solo un anno fa dopo il restauro realizzato grazie alla fondazione americana “Friends of Florence” insieme a Marchesi Antinori, il Cenacolo si presenta come un campionario di espressioni e sentimenti incarnati dai protagonisti dell’ultima cena, mentre sul lungo tavolo, l’accuratezza delle numerose nature morte, svela una profonda conoscenza dell’arte fiamminga.

DOVE MANGIARE

*Osteria di Passignano, via Passignano 33, Passignano (FI), tel 055/8071278, www.osteriadipassignano.com Il menù propone ricette della tradizione toscana, rivisitate da giovani ma esperti chef, con ingredienti freschi e stagionali. La famiglia Antinori possiede i vigneti circostanti l’Abbazia, dai quali produce il Chianti Classico Riserva “Badia a Passignano”, affinato nelle cantine sottostanti il monastero.

*Ristorante La Fattoria, via del Cerro 11, Tavarnelle Val di Pesa (FI), tel 055/8070000, www.ristorantelafattoria-chianti.com. Locale ricavato all’interno di un tipico casolare toscano e serve piatti della tradizione cucinati con cura e amore

DOVE DORMIRE

*Como Castello del Nero Hotel & Spa, Strada Spicciano 7, Barberino di Tavarnelle (FI), tel 055/806470, www.castellodelnero.com/it, è una residenza nobiliare del XII secolo trasformata in hotel di lusso con SPA e camere di design, tra le naturali bellezze del Chianti. All’interno si trova il ristorante stellato La Torre

*B&B L’Antica Pieve, Strada della Pieve 1, Tavarnelle Val di Pesa (FI), tel 055/8076314, www.anticapieve.net, è una deliziosa casa colonica toscana situata sulla famosa via Cassia, dove immergersi nella natura del Chianti e ammirarla da bordo piscina

INFO

www.tavarnellevp.it

www.youchianti.com




Milano: 10 luoghi da non perdere

Capoluogo economico e produttivo dell’Italia, Milano in passato è stata poco considerata come meta turistica; oggi grazie alla vetrina dell’Expo il mondo intero ha potuto ammirare le bellezze, a volte nascoste , della città. Milano non è una palla grigia avvolta da nebbia e smog, ma molto di più: è parchi, divertimento, cultura e innovazione; Milano è la città che accoglie, integra e crea nuove tradizioni.

Per celebrare le sue bellezze vogliamo proporvi 10 luoghi simbolo che non potrete non visitare durante un viaggio a Milano.

#DUOMO : monumento simbolo del capoluogo lombardo, il Duomo di Milano è stato ritenuto una delle 10 meraviglie del mondo secondo gli utenti di Tripadvisor. La caratteristica distintiva del Duomo di Milano, oltre alla forma di compromesso tra verticalità gotica e orizzontalità di tradizione lombarda, è la straordinaria abbondanza di sculture; oggi è possibile “adottare” una delle guglie del Duomo – un vero gesto d’amore per questa istituzione milanese.

http://www.duomomilano.it/it/

#GALLERIA VITTORIO EMANUELE II: è una galleria dello shopping milanese che collega piazza Duomo a piazza della Scala. Per la presenza di eleganti negozi e locali, fin dalla sua inaugurazione fu sede di ritrovo della borghesia milanese, tanto da essere soprannominata il “salotto di Milano”: costruita in stile neo rinascimentale, è tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea e rappresenta l’archetipo della galleria commerciale dell’Ottocento. Al suo interno troverete il mosaico del Toro, la tradizione afferma che ruotare per tre volte su sé stessi col tallone del piede destro piantato in corrispondenza dei genitali del toro ritratto a mosaico sul pavimento dell’ottagono della galleria porti fortuna. Il gesto in origine sarebbe stato eseguito come scherno verso la città di Torino, nel cui stemma è raffigurato il toro, per poi diffondersi semplicemente come rito scaramantico.

http://www.ingalleria.com/it

#TEATRO ALLA SCALA:  è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionalmente riconosciuti, ed è stato committente di opere tuttora presenti nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il pianeta. È situato nell’omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale alla Scala.

http://www.teatroallascala.org/it/index.html

#MONTENAPOLEONE:  è una via del centro di Milano, considerata una delle zone più lussuose e uno dei maggiori centri degli acquisti del prêt-à-porter. Una delle vie più famose al mondo per lo shopping, annovera tra le sue vetrine quelle di Louis Vuitton, Prada, Gucci, Hogan, Dior, Cartier e Bulgari. 

https://www.montenapoleone.luxury/it.html

#CASTELLO SFORZESCO & PARCO SEMPIONE: uno dei principali simboli di Milano e della sua storia, fu costruito nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione risalente al XIV secolo nota come Castrum Porte Jovis. Il castello è circondato dal bellismo parco cittadino: Parco Sempione; il parco – occupa un’area di 386 000 m², completamente cintata e video sorvegliata – collega l’area del Castello con Corso Sempione, dove è ubicato l‘Arco della Pace.

http://www.milanocastello.it/

#PINACOTECA DI BRERA: Il museo espone una delle più celebri raccolte in Italia di pittura, specializzata in pittura veneta e lombarda, con importanti pezzi di altre scuole. Inoltre, grazie a donazioni, propone un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all’arte contemporanea, con capolavori di artisti del XX secolo. Tra le opere più famose che potrete ammirare ricordiamo: “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, “Cristo morto” di Mantegna e la “Cena in Emmaus” di Caravaggio. Situata in uno dei quartieri più caratteristici di Milano, può essere un buon punto di partenza per esplorare la città.

http://www.brera.beniculturali.it/

#SANTA MARIA DELLE GRAZIE & CENACOLO: situata nel cuore di Milano, è un’ imponente opera architettonica, emblema della religiosità cattolica, ed è legata in modo indissolubile all’affresco di Leonardo da Vinci, il Cenacolo, conservato al suo interno, nel refettorio.
La chiesa è stata inserita nel 1980 nella World Heritage List dell’Unesco perché una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, avvalorata dalla presenza dell’eccezionale opera del Da Vinci, eccelso rappresentante del genio creativo umano.

http://www.vivaticket.it/?op=cenacoloVinciano

#SANT’AMBROGIO: è una delle più antiche chiese di Milano e si trova in Piazza Sant’Ambrogio. Essa rappresenta ad oggi non solo un monumento dell’epoca paleocristiana e medioevale, ma anche un punto fondamentale della storia milanese e della chiesa ambrosiana. Essa è tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città di Milano. La Basilica è conosciuta per la leggenda della “colonna del diavolo“. Si tratta di una colonna di epoca romana, qui trasportata da altro luogo, che presenta due fori, oggetto di una leggenda secondo la quale la colonna fu testimone di una lotta tra sant’Ambrogio ed il demonio. Il maligno cercando di trafiggere il santo con le corna finì invece per conficcarle nella colonna. Dopo aver tentato a lungo di divincolarsi, il demonio riuscì a liberarsi e, spaventato, fuggì. La tradizione popolare vuole che i fori odorino di zolfo e che appoggiando l’orecchio alla pietra si possano sentire i suoni dell’inferno.

#SAN SIRO: detto anche La Scala del Calcio, lo stadio – il cui vero nome è Stadio Giuseppe Meazza- fu costruito nel 1925 per volere dell’allora Presidente del Milan Piero Pirelli. Attualmente lo stadi ospita, nel pieno della stagione sportiva, una media di 2 incontri settimanali ed ha una capienza di oltre 80.000 spettatori. Oggi lo stadio ospita un museo dedicato all’Inter e il Milan; è presente inoltre un servizio tour che permette di esplorare lo stadio da vicino.

http://www.sansiro.net/?page_id=295

#NAVIGLI: i “fiumi” di Milano sono uno dei punti migliori dove godere il tramonto; ormai vera e propria patria dell’Happy Hour, ma anche di numerosi ristoranti, sono il luogo perfetto in cui terminare la giornata a Milano.

Ecco qualche idea per la vostra cena, aperitivo e dopo cena:

https://www.weekendpremium.it/wp/il-mondo-a-milano-10-ristoranti-per-4-continenti/

https://www.weekendpremium.it/wp/milano-da-bere-cinque-locali-per-il-vostro-happyhour-a-milano/

https://www.weekendpremium.it/wp/milano-da-bere-5-locali-imperdibili/