10 luoghi infestati per un weekend da brivido

La nostra bella Italia, con la sua storia lunga e tormentata, è ricca di castelli e dimore storiche. Alcune sono ancora abitate, altre sono state abbandonate, altre ancora rifulgono dell’antico splendore. Qualcuna, però, ha qualcosa di particolare, uno o più “inquilini” che non vogliono saperne di abbandonare le antiche mura. Sono tante, infatti, le leggende legate ai fantasmi. Di seguito, vi presentiamo, da nord a sud, dieci dei castelli e delle dimore più infestate d’Italia. È vero, adesso non ci si può viaggiare ma, intanto, vi raccontiamo le loro storie, in attesa che possiate…incontrarli di persona!

1. Moncalieri (TO), Castello della Rotta

A pochi chilometri da Moncalieri, si trova il Castello della Rotta, che ha la fama di essere il più infestato d’Italia. La ragione sarebbe da ricercarsi nella sua lunga storia, risale al IV secolo d.C, e negli eventi cruenti a cui fece da teatro, tra assalti, battaglie, condanne e morti cruente. Molti sostengono di aver visto passeggiare nel cortile gli spiriti dei condannati a morte, altri di avere sentito il rumore degli eserciti in battaglia.

Il sinistro profilo del castello della Rotta

Tuttavia, la leggenda maggiormente legata al castello narra di una giovane nobildonna, andata in sposa al proprietario del castello, più anziano di lei, zoppo e di brutto aspetto. La ragazza, però, fremeva d’amore per un giovane e coraggioso cavaliere crociato. Scoperto l’adulterio, il marito tradito la gettò giù dalla torre. Il giovane innamorato, dopo aver combattuto in Terrasanta, volle essere sepolto vicino all’amata e sarebbe proprio il suo spirito quello del cavaliere a cavallo che molti giurano di avere visto.

Castello della Rotta, particolare di una finestra

Tuttavia, c’è chi sostiene di avere sentito anche i lamenti di una donna e di un bambino. Un’altra leggenda, infatti, racconta che il figlio piccolo del castellano sia stato investito e ucciso da una carrozza mentre era con la governante. La donna, sconvolta, si tolse la vita e gli spiriti di entrambi aleggerebbero ancora nel maniero.

2. Cortenova (LC), Villa de Vecchi

Conosciuta come la Casa Rossa, Villa de Vecchi ha fama di essere una delle case più infestate del mondo. Costruita a metà dell’Ottocento dal Conte Felice de Vecchi, eroe delle Cinque Giornate di Milano, a Bindo, frazione di Cortenova, nel cuore della Valsassina, è subito teatro di una macabra vicenda.

Villa de Vecchi, nota come la Casa Rossa

Si dice che il conte, rincasando da una passeggiata nei boschi, abbia ritrovato la moglie assassinata e la figlia scomparsa. Decide quindi di abbandonare la villa in fretta e furia, ritenendo la villa maledetta. Da allora, si sono ripetuti le manifestazioni di oscure presenze, come il lamento di una donna provenire da una delle finestre, il suono di un piano e perfino uno zampillo di sangue proveniente dalla fontana nel giardino.

Le storie sulla “maledizione” della villa, tuttavia, varcano i confini internazionali quando, nei primi anni Venti, il satanista Aleister Crowley la sceglie come sede della sua setta. Si dice, tuttavia, che dopo aver dormito per un paio di notti nell’inquietante Casa Rossa, abbia levato le tende in fretta e furia. Il motivo non è dato a sapere, ma si presume che c’entrino i suoi fantasmi. Villa de Vecchi è tutt’ora abbandonata e il suo aspetto, sfregiato dal tempo impietoso, oggi è ancora più sinistro.

3. Venezia, il Palazzo di Cà Dario

Al civico 353 del sestiere di Dorsoduro, a Venezia, si trova il Palazzo di Cà Dario, splendida dimora storica che si affaccia sul Canal Grande. Apparentemente, non ha nulla di strano o particolare, ma alle sue mura è legata una leggenda sinistra. Si dice, infatti, che sia maledetto, perché costruito su un antico cimitero dei Templari. Fin dal 1494, infatti, pare che tutti i possessori del palazzo abbiano fatto una brutta fine, a partire dalla figlia del primo proprietario, morta suicida in seguito alla caduta in disgrazia del marito.

Cà Dario, a prima vista non si direbbe “maledetta”

In seguito, molti di coloro che firmarono un contratto d’acquisto per il palazzo sono morti suicidi, di morte violenta o in circostanze misteriose. L’ultima morte “sospetta”, legata alla maledizione, è stata nel 2002, vittima uno sfortunato musicista. Certo è che, conoscendone la fama, i veneziani che passano da qui provano un inspiegabile senso di inquietudine e tendono a cambiare strada!

4. Gropparello (PC), Castello di Gropparello

A pochi chilometri da Piacenza, si trova il Castello di Gropparello , un luogo di grande interesse turistico. Oltre alle visite guidate, infatti, vengono organizzati eventi e cene e tema, mentre per i più piccoli c’è lo splendido Parco delle Fiabe. Non perde, tuttavia, la sua vocazione di antico maniero e, come tutti i castelli che si rispettino, ha il suo fantasma. Si tratta della timida e infelice Rosania Fulgosio, murata viva dal marito Pietrone da Cagnano nel 1200.

Il Castello di Gropparello dove aleggia il fantasma di Rosania Fulgosio

I fatti risalgono a quell’anno, quando Pietrone è lontano dal castello per condurre le sue truppe in qualche azione militare. Sapendo della sua assenza, le truppe avversarie attaccano il castello, ma Rosania riconosce nel capitano dell’esercito avversario un suo indimenticato amore, tal Lancillotto Anguissola. Tra i due scoppia di nuovo la passione, ma appena Lancillotto lascia il castello con i suoi soldati, Pietrone ritorna e, saputo del tradimento della moglie, prima l’addormenta facendole bere del vino drogato, poi la mura viva in un antro ricavato nella roccia delle fondamenta.

Una delle finestre del castello di Gropparello

Qui la giovane muore di stenti, ma il suo spirito continua a vagare tra le mura del castello. Molti, tra proprietari e visitatori, giurano di avere sentito i suoi pianti e i suoi lamenti, mentre qualcuno afferma di avere intravisto una figura diafana, con i capelli scuri raccolti sulla nuca e una tunica bianca.

5. Bardi (PR), la Fortezza

Le sue mura imponenti sorgono su uno sperone di diaspro rosso che domina la valle. La Fortezza di Bardi  ha anch’essa il suo fantasma. Si tratta del cavaliere Moroello che ancora vaga in pena per il suo sfortunato amore per la bella Soleste.

La Fortezza di Bardi sorge su uno sperone di diaspro rosso

Secondo la leggenda, Soleste, figlia del castellano e promessa sposa di un ricco feudatario, si innamora perdutamente, ricambiata, del capitano delle truppe del padre, il coraggioso Moroello. Con l’aiuto della balia, i due riescono a vivere la loro storia d’amore. Ma ben presto Moroello deve partire con le sue truppe per difendere i confini. Soleste si reca ogni giorno sul mastio e lascia spaziare lo sguardo sulle due vallate per scorgere il ritorno dell’amato. Il destino, tuttavia, si accanisce sui due innamorati.

Il castello di Bardi, teatro dell’infelice amore tra Soleste e Moroello

Dopo lunghe settimane di attesa, Soleste scorge un manipolo di uomini a cavallo, ma i colori dei vessilli sono quelli del nemico. Il suo amato Moroello è quindi stato sconfitto. La giovane, disperata, si uccide buttandosi dal mastio. La balia dà la triste notizia al condottiero che, straziato per la perdita dell’amata, si uccide a sua volta buttandosi dagli spalti di Piazza d’armi. Il suo spirito, tuttavia, è stato avvistato più volte nei pressi del mastio. Alcuni ricercatori del Dipartimento di Ricerca del Centro Studi Parapsicologici di Bologna sarebbero riusciti perfino a fotografarlo con l’ausilio di una sofisticatissima termocamera.

6. Cona di Ferrara, Villa Magnoni

La leggenda nata attorno a Villa Magnoni, situata nella piccola frazione di Cona, in provincia di Ferrara, è relativamente recente. Risale infatti agli anni Ottanta, quando quattro giovani in cerca di emozioni, decidono di avventurarsi all’interno della villa abbandonata, che sorge ai margini di un bosco e lontano dal centro abitato. I quattro amici esplorano la villa, ma a un tratto sentono le urla di un bambino.

La facciata di Villa Magnoni, teatro di misteriosi fatti di sangue

Spaventati, escono di corsa, ma in giardino non trovano nessuno. Decidono così di rientrare, ma appena prima di varcare di nuovo la soglia della villa, alzano gli occhi e, da una finestra, scorgono una vecchia che grida loro di andarsene. A questo punto, i quattro si rimettono in macchina, ma finiscono fuori strade e tre di loro perdono la vita. Il superstite racconta tutto alle autorità. Il sindaco fa murare tutte le porte e le finestre, ma qualche giorno dopo, proprio quella da cui si era affacciata la villa è di nuovo aperta!

Da allora, Villa Magnoni è diventata una delle mete più ambite dai ghost hunter, che giurano di avere sentito urla femminili e pianti di bambini, e di avere visto un’ombra scura vicino alla finestra aperta. La villa e tutt’ora disabitata e ogni tentativo di venderla è andato in fumo.

7. Poggio Torriana (RN), Castello di Montebello

Il fantasma di Montebello, è più famoso del castello dove dimora. Si tratta della piccola Azzurrina, sulla cui storia pare si stia girando anche una fiction. Situato su un colle di 436 metri che domina il borgo è noto anche come castello dei Guidi di Bagno. Attorno alla metà del XIV secolo, a Uguccione di Montebello nacque una bambina albina. La sua condizione, all’epoca, era considerata di natura diabolica.

Il Castello di Montebello “casa” di Azzurrina

Per questo, i suoi genitori la tenevano nascosta tra le mura del castello e i maldestri tentativi della madre di colorarle i capelli per nascondere quel bianco spettrale diedero alla chioma della piccola quella sfumatura azzurra che le valse il soprannome di Azzurrina.

La scala che porta ai sotterranei dove sparì Azzurrina

Un giorno, la bambina, inseguendo la palla di stracci con cui stava giocando, si inoltrò nei locali della ghiacciaia e scomparve misteriosamente. Il suo corpo non venne mai ritrovato, ma si dice che il suo spirito vaghi ancora tra le mura del castello e la si senta piangere o chiamare la mamma. La sua manifestazione avverrebbe ogni cinque anni, durante il solstizio d’estate, il giorno in cui morì.

8. Bolsena (VT), Rocca Monaldeschi

In Piazza della Rocca a Bolsena, in provincia di Viterbo, sorge la maestosa Rocca Monaldeschi della Cervara, dal nome della nobile famiglia che ne ebbe per molto tempo la proprietà. E, anche qui, non poteva mancare il suo fantasma. Costruito nel 1156 per volere di papa Adriano IV, il castello è stato ripetutamente teatro di intrighi e omicidi politici, tanto è vero che al suo interno sono state ritrovate delle ossa umane.

Rocca Monaldeschi al tramonto

Si pensa che esse appartengono proprio alla presenza che continua ad aleggiare tra le spesse mura e che non ha ancora trovato la pace. Si ipotizza che lo spirito inquieto sia quello di un giovane nobile, ucciso per essersi ribellato ai voleri del potente cardinale Tiberio Crispo. La sua presenza si avverte sovente nello splendido salotto dalle pareti affrescate, denominata “sala del fantasma”.

L’Isola Martana, al centro del Lago di Bolsena

E, se decidete di visitare il castello, merita una visita anche l’Isola Martana, che sorge al centro del Lago di Bolsena, su cuoi si affaccia il maniero. La leggenda vuole che qui alberghi il fantasma della regina ostrogota Amalasunta, reclusa sull’isola dopo essere stata spodestata. Nel 535 venne strangolata dal cugino, ma, soprattutto nelle giornate di vento e di nebbia, il suo spirito inquieto è stato visto vagare con il suo abito da nobile dama.

9. Castellamare di Stabia (NA), Castello medievale

Situato a cento metri di altezza, alle pendici del Monte Faito, il Castello medievale di Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, oggi splendida location di meeting e ricevimenti, ha anch’esso il suo fantasma. È una figura femminile di mezza età, ma ancora bellissima, che appare spesso davanti all’ingresso, come se fosse in attesa di qualcuno.

Il castello medievale di Castellamare

La presenza sarebbe riconducibile a un fatto accaduto nel 1459, durante il regno di Ferrante d’Aragona. Il castello era assediato dalle truppe di Giovanni d’Angiò e la bella castellana, innamorata di un soldato dell’esercito nemico, avrebbe aperto le porte agli assedianti, consentendo loro di conquistare il castello senza perdite.

L’ingresso del castello medievale

Nonostante questo “enorme favore”, l’amante ingrato la respinse, e così fecero i suoi compaesani, che non le perdonarono il tradimento. La donna, ferita e in preda ai sensi di colpa si uccise ingerendo del veleno. Ma il suo spirito inquieto vaga ancora per le sale del maniero. In particolare la sua presenza ostile, si può avvertire anche nella stanza da letto chiamata, per ironia della sorte, “Stanza degli angeli”.  

10. Trani (BT), il Castello svevo

Nonostante oggi sia un importante centro culturale della Puglia, sede della Direzione Regionale dei Musei e Polo Museale, il Castello svevo di Trani, in provincia di Barletta-Andria-Trani, ospita una misteriosa presenza, la cui identità è ancora oggetto di studi. Costruito nel 1233, sotto il regno di Federico II di Svevia, il castello è stata la dimora anche dell’infelice Armida, costretta a sposare un uomo di cui non era innamorata.

Il Castello Svevo di Trani

La sventurata avrebbe intessuto una storia d’amore con un cavaliere, ma il marito, dopo esserne venuto al corrente, decide di punire gli amanti pugnalando a tradimento il cavaliere e rinchiudendo la moglie infedele in una cella dei sotterranei del castello. Qui la giovane passò il resto dei suoi giorni, ma, dopo la sua morte, il suo spirito, descritto come una figura eterea con lunghi capelli neri, gli occhi azzurri e un abito grigio scuro, vagherebbe ancora tra le mura alla ricerca del suo amore perduto.

Particolare del Castello Svevo

Alcuni studi hanno ipotizzato che Armida sia in realtà la contessa Sifridina di Caserta, tenuta prigioniera nelle segrete del castello dal 1268 al 1279 per aver cospirato contro gli Angioini, signori dell’epoca, e qui morta per essersi ostinata a non tradire il suo credo.




È il weekend di Natale! Ecco che cosa fare

Finalmente è arrivato Natale! La maggior parte di noi le feste le trascorrerà in famiglia, ma per chi volesse approfittarne per un weekend o una gita fuori porta, magari per fare divertire i bambini, o con la propria dolce metà, anche nel lungo weekend che va dalla Vigilia a Santo Stefano, quello del 24, 25 e 26 dicembre, da nord a sud le città sono piene di eventi natalizi per tutti i gusti. Ecco quelli che abbiamo selezionato per voi nella nostra rubrica settimanale, in versione natalizia!

Al Castello di Moncalieri (TO) per un Natale in Controluce

Fino all’8 gennaio, per tutti i weekend, nello splendido Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri, in Piazza Baden Baden, in provincia di Torino, si può assistere a Natale in Controluce, che comprende un suggestivo presepe di luci, ombre e silhouette, forme e colori che riporterà i visitatori alle atmosfere di un tempo, quando le antiche lampade proiettavano immagini colorate e in movimento. Il Giardino delle Rose si trasformerà in un luogo incantato, quest’anno ispirato ai bassorilievi sumeri. Non mancherà nemmeno un grande Albero della Vita, simbolo antichissimo e ricco di significati profondi.

La tecnica dell’installazione è quella del Teatro nero, con l’uso di colori fluorescenti e lampade wood, che sveleranno immagini fluttuanti nel buio e nello spazio della scenografia. Tutti i weekend fino all’8 gennaio il Giardino delle Rose sarà aperto dalle 17 alle 20 per permettere al pubblico di vedere l’allestimento.

INFO: www.castellodimoncalieri.it

A Milano c’è il Villaggio di Natale Disney

Nel cuore di Milano, presso Citylife Shopping District in Piazza Tre Torri, fino all’8 gennaio 2023 si può visitare lo splendido Villaggi di Natale Disney, a ingresso gratuito, per consentire ai più piccoli di vivere una magica esperienza in compagnia dei personaggi Disney, Pixar, Marvel e Star Wars. Al centro del Villaggio, poi, ci sarà un’area dedicata a Make a Wish, l’associazione benefica che da più di 40 anni si impegna per realizzare i sogni e i desideri dei bambini con gravi patologie. Tutti coloro che sosterranno l’associazione con una piccola donazione riceveranno la pallina di Natale “Grow Your wish” con all’interno dei semi da piantare e coltivare una volta a casa.

Il Christmas Village si sviluppa poi su 500 mq ed è suddiviso in cinque aree tematiche coperte. Oltre a quella dedicata Make a Wish si potranno trovare le aree dedicate ai personaggi Disney, a quelli Pixar, Marvel e Star Wars. Nell’Area Disney, per esempio, i più piccoli possono partecipare a laboratori manuali e disegnare, colorare e decorare fogli e cartoncini da portare a casa. Inoltre potranno realizzare delle colorate palline di Natale ispirate a Topolino e Minnie e ritagliare dei fiocchi di neve in stile Frozen da attaccare all’albero di Natale.

Nell’Area Pixar, invece, grazie alla realtà virtuale i più piccoli potranno rivivere le emozioni degli astronauti in orbita, come passeggiare sulla luna, e conoscere i segreti di costellazioni, stelle e pianeti in compagnia di Buzz Lightyear. Insieme ai protagonisti di Monster&Co, invece, potranno attraversare la magica porta che conduce alle camere da letto dei bambini e spaventarli.

Nell’Area Marvel, invece, ci sarà una piccola postazione con elementi robotici realizzati con materiali da riciclo come lattine e cd per spiegare ai bambini che anche la tecnologia debba rispettare l’ambiente. Si potranno anche scattare tante foto in compagnia degli Avengers e colorare il proprio super eroe preferito.

Nell’Area Star Wars si potrà conoscere il potere e l’energia scaturita dai fulmini grazie a sfere al plasma e cristalli colorati e, naturalmente, si potranno usare le spade laser dei Cavalieri Jedi per imparare le mosse con l’aiuto di due animatori. Tutto il villaggio è illuminato da un sistema Led a basso consumo, mentre l’Albero dei Desideri di 10 metri è realizzato in materiale sintetico per ridurre l’impatto ambientale. Orario: fino all’8 gennaio 10.30 -13.30 e 14.30-20.30. 24 e 31 dicembre dalle 10.30 alle 15, 25 e 26 dicembre dalle 14.30 alle 20.30.

INFO: evento gratuito ma è necessaria la prenotazione da effettuare sul sito dell’evento

A Castelnuovo del Garda (VR) per il Gardaland Magic Winter

Per un Natale speciale, fino all’8 gennaio, a Gardaland, il grande parco dei divertimenti di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, c’è Gardaland Magic Winter, che quest’anno festeggia la 20°edizione. Non solo saranno disponibili le principali attrazioni del parco, ma anche sorprendenti nevicate, magici giochi di luce, coinvolgenti spettacoli e un avvolgente profumo di biscotti e marshmallow. Tra le novità, gli allestimenti green, tra ghirlande, festoni e decorazioni naturali, che alla fine dell’evento saranno ricollocati dopo le feste, la Foresta di Ghiaccio e il Bosco degli Gnomi. In Piazza Jumanji, poi, ci sarà un albero di Natale di 8 metri, sotto al quale sorge il parco dello show “Santa Claus is coming to Gardaland”.

Al cinema 4D le novità continuano con “The Polar ExpressTM 4D Experience”, il celebre film di Warner Bross che incanterà grandi e piccini con l’avventuroso viaggio nel regno di Babbo Natale. E, a proposito, si potrà incontrarlo in persona presso il suo Magico Villaggio, in una splendida baita di montagna ricca di sorprese, profumi ed esperienze in tema natalizio.

Presso il Gardaland Theatre, invece, va in scena “Il favoloso Emporio di Natale”, un live musical con un’orchestra dal vivo di 16 elementi. Orario: dalle 10.30 alle 18. Per tutto il periodo natalizio, possibilità di un biglietto combinato per accedere sia al Parco che al Gardaland Sea Life Acquarium, con oltre 5000 creature marine, e alla Miniland di Legoland, l’area rematico che riproduce i monumenti italiani più belli con più di 4 milioni di mattoncini Lego. Da € 25 a persona.

INFO: www.gardaland.it

A Gropparello (PC) la magia del Natale nel Castello Incantato

Un Natale magico, alla scoperta di un vero castello, quello di Gropparello, in provincia di Piacenza, le cui sale saranno addobbate per le feste, negli stili delle varie epoche e con autentici cibi del passato, il 24, il 26 dicembre e poi fino al 9 gennaio, con la guida di personaggi in costume d’epoca. Percorrendo le sale del castello, infatti, si potranno osservare le ricche decorazioni che richiamano gli usi medievali e rinascimentali, tra la cultura pagana, romana e celtica.

Per esempio, la chiesetta sarà addobbata a festa con festoni di eucalipto, fiori bianchi e frutti come nel Quattrocento. Nell’Ala Nobile, si troverà invece il grande albero di Natale alto 5 metri, addobbato con luci, angeli, mele, rose di velluto e pigne del bosco. Nella Sala della Rappresentanza si potranno respirare le vere atmosfere natalizie, tra gli ori della tovaglia, i candelieri, bigné dorati ricoperti di zucchero caramellato, stecche di cannella, arance essiccate e fronde di pino.

Il tutto al suono del clavicembalo. Nella Sala del Camino, si potranno invece trovare le figure del Presepe Francese ottocentesco in biscuit, mentre nel Salotto Francese di epoca Luigi XV ci sarà il prezioso servizio da tè e cioccolata del Settecento e cibo che accompagnavano le bevande, dal panforte ai dolcetti di zucchero e frutta secca, ai biscotti natalizi glassati. Si scende infine nelle Antiche Cucine, dove l’atmosfera si fa più intima e rustica, grazie alla tavola apparecchiata per la servitù la mattina di Natale e al fuoco che scoppietta nel camino.

La visita termina con un salto nel Regno di Babbo Natale, cioè la Stanza dei Giochi Antichi, aperto solo in occasione delle feste, tra bambole d’epoca, una casa di bambole con mobili preziosi, strumenti musicali, libri di fiabe di più di cento anni, la lanterna magica che proietta diapositive e tanto altro. Nel weekend possibilità di pranzo alla taverna medievale con menù invernale.

INFO: www.castellodigropparello.net

A Roma la Mostra dei 100 Presepi

Quinta edizione per la Mostra dei 100 Presepi in Vaticano che si tiene fino al prossimo 8 gennaio sotto il colonnato sinistro di Piazza San Pietro, dalle 10 alle 19. Si tratta di un’esposizione internazionale che ospiterà presepi provenienti da Taiwan, Malta, Croazia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Ucraina, Venezuela e Guatemala promossa dalla Sezione per le questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo. L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione.

A Palermo arriva “Natale in Centro” e “Palermo on ice”

Fino al 30 dicembre torna a Palermo, in Piazza Castelnuovo, “Natale in Centro” con trenta casette in perfetto stile Nord Europa, decorate a tema con luci colorate e addobbi. Ognuna delle casette sarà dedicata a un prodotto artigianale, rigorosamente fatto a mano, o a un prodotto della gastronomia del territorio siciliano. Si potranno così acquistare presepi, manufatti di cucito, ceramiche, cappelli, sfere natalizie, oggetti in pelle e cuoio, amari artigianali, giocattoli in legno e tanto altro. Orario: dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20, venerdì e sabato dalle 10 alle 24.

Spostandosi nel Giardino Inglese, in via Duca della Verdura 3, invece, ci sarà la grande pista di pattinaggio di Palermo on ice, che rimarrà invece aperta fino al 7 gennaio. Dalle 9 alle 24, e nel weekend fino all’una di notte, adulti e bambino potranno indossare pattini, calzini monouso e casco per pattinare sul ghiaccio, in compagnia di un pattinatore professionista. Tutti i pattini saranno igienizzati prima e dopo l’uso e avranno lame su misura. Nella zona del cambio pattini saranno disponibili armadietti a codice univoco per custodire gli effetti personali.