Govone (CN) diventa “Il magico Paese di Natale”

Un’edizione, la 13° che promette scintille, anzi, migliaia di luci, quelle del Natale. Dal 16 novembre al 22 dicembre, Govone (CN) indossa gli abiti della festa e si trasforma ne “Il Magico Paese di Natale”, un luogo fiabesco, dove vivere una magica esperienza natalizia per tutta la famiglia nel contesto di un paesaggio unico, che include due monumenti Patrimonio UNESCO: Il Castello Reale di Govone e il paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato.

Il Magico paese di Natale, che lo scorso anno ha fatto registrare 200 mila visitatori, si sviluppa su una superficie di 45 mila mq e può contare su un Mercatino Natalizio con ben 117 espositori, diventando il primo in Italia per numero di partecipanti.

Non solo, quest’anno, infatti, il mercatino di Govone è candidato ai Best European Christmas Markets come unico rappresentante per il nostro paese. Dal 29 novembre al 10 dicembre, poi, tutti potranno votare per fargli scalare la classifica dei primi venti mercatini di Natale d’Europa. Ma vediamo nel dettaglio le novità dell’edizione 2019.

A Govone, la casa di Babbo Natale e la mostra di Presepi

Che “Paese di Natale” sarebbe senza la casetta di Babbo Natale? Infatti, a Govone non può mancare e rappresenta una delle maggiori attrattive. La particolarità consiste nello spettacolo musicale, sempre diverso di anno in anno, che si ripete dal vivo ogni quarto d’ora. Quest’anno sarà raccontata la leggenda della renna Rudolph.

Nella magica casa, poi, ogni visitatore diventa protagonista, entrando a far parte dello spettacolo e delle scene animate, tra cui quella dedicata a Mamma Natale e quello dell’invio della letterina, per poi culminare nello studio di Babbo Natale, con cui tutti potranno interagire.

E, siccome il Natale è una festa della tradizione cristiana, all’interno del Castello di Govone si può visitare la mostra “Adeste fideles”, che coinvolge maestri e artisti del Presepe provenienti da tutta Italia, con particolare attenzione alla produzione artistica piemontese.

Il Magico Paese di Natale è storico e…sostenibile

Un gradito ritorno, anche in questa edizione, è quello del Treno storico, con carrozze e porte originali degli anni Venti, che non solo darà l’impressione di vivere un viaggio nel tempo, ma di farlo in maniera “green”, risparmiando emissioni dannose per l’ambiente. Due i viaggi a bordo del trenino: il 17 novembre da Torino e il 22 dicembre da Milano, con direzione Govone.

Durante il percorso, poi, figure fatate creeranno un’atmosfera magica, mentre, nel viaggio di ritorno, i viaggiatori saranno allietati da un aperitivo con le bollicine del Consorzio dell’Asti DOCG e i prodotti Valgrana.

Ma l’attenzione all’ambiente non finisce qui. L’evento utilizza infatti energia elettrica a Km 0, grazie a un accordo con Egea, e ha adottato un sistema di raccolta differenziata con uno speciale compattatore per le bottiglie di plastica, in collaborazione con Coripet.

A Govone un Natale tra vino e grandi chef

Per un’esperienza completa che includa anche le bellezze e le peculiarità del territorio, si potrà visitare la Wine Experience di Mondodelvino, che ha sede nella vicina Priocca, uno spazio interattivo tutto da scoprire per approfondire le proprie conoscenze sul vino tra attività divertenti, giochi di abbinamento vino-cibo ed esperienze sensoriali.

Dal 23 novembre, poi, ogni fine settimana sarà dedicato a un tema. Si comincia dalla letteratura per bambini, in collaborazione con la cittadina di Cavalermaggiore che ospita in concomitanza la Fiera piemontese dell’editoria.

Ci sarà poi il Festival del cibo che prevede il coinvolgimento di grandi chef del territorio, tra cui gli “stellati” Crippa e Palluda, oltre alla presenza delle aziende di produzione che racconteranno le loro esperienze.

L’inaugurazione del Magico Paese di Natale è prevista sabato 16 novembre con l’accensione del grande albero luminoso di fronte al castello e il concerto di Rejoicing Gospel Choir.

INFO

www.magicopaesedinatale.com

 




Roero (CN), un panorama (di)vino, tra vigne e castelli

Un itinerario tra le colline del Roero, Patrimonio dell’Umanità Unesco, in occasione della prima edizione di Vitis – I Grandi Bianchi del Roero, che ha visto protagonisti i celebri bianchi autoctoni abbinati a piatti della cucina piemontesi, nella splendida cornice del Castello Reale di Govone.

Al Castello di Govone la prima edizione di VITIS

Tra i vini protagonisti, l’annata 2018 dell’Arneis insieme all’Arneis Riserva, al Moscato Giallo e all’altro vino autoctono, La Favorita, presentati dall’Enoteca Regionale del Roero 2.0 con i suoi 66 afferenti.

Vini che nascono in questo territorio unico, con un suolo di diversa composizione, a tratti argilloso, poi calcareo e sabbioso, e in un’area climatica semi-arida, su terreni collinari con un’altitudine non superiore ai 400 metri.

Durante la serata, ogni vino è stato raccontato e degustato tra storia e proiezioni e in abbinamento a piatto in grado di esaltarlo. Le bottiglie di Roero Arneis Docg Metodo classico, Langhe Favorita Docg 2018, Roero Arneis Docg 2018, Roero Arneis Docg Riserva e Moscato d’Asti Docg Santa Vittoria d’Alba sono stati serviti nascondendo l’etichetta e, alla fine della serata, insigniti del titolo onorario di Vini dell’anno 2019 dell’Enoteca Regionale del Roero.

Govone e il suo castello

L’evento si è svolto nella splendida cornice del Castello Reale, situato nel piccolo paese di Govone, sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, nel cuneese, a metà strada tra Alba e Asti, al confine con il Monferrato e di fronte alle Langhe.

Da vedere il Ponte del Re, fatto costruire da Carlo Felice di Savoia tra il 1819 e il 1820 per evitare il guado della carrozza mentre si recava al Castello di Govone, sua residenza estiva. Merita sicuramente una visita il Castello (www.castellorealedigovone.it) , il cui ingresso è stato realizzato su disegno di Guarino Guarini e decorato con bassorilievi che raffigurano il mito di Ercole.

Entrando nell’atrio, due scaloni gemelli conducono al piano superiore. Prendendo la Galleria di Levante, con affreschi di Andrea Piazza e Carlo Pagani, si arriva agli Appartamenti del Re e agli Appartamenti della Regina. Splendido il Salone d’Onore, affrescano interamente a trompe-l’oil negli anni Venti dell’Ottocento con la raffigurazione del mito di Niobe e altre scene mitologiche.

Simmetrica rispetto al Salone d’Onore, la Galleria di Ponente porta invece alle Sale Cinesi, così chiamate per le tappezzerie di ispirazione orientale, destinate agli ospiti del re e della regina.

Splendido il giardino, dove tra marzo e aprile fioriscono migliaia di tulipani selvatici.

Canale, borgo dei sapori

Facciamo poi tappa a Canale, dove nella centrale via Roma si trova la sede dell’Associazione Enoteca Regionale del Roero 2.0 (www.roeroturismo.it), dove siamo accolti dallo stemma della casata dei Roero per una visita nella storia e nella tradizione del territorio che ne porta il nome.

Nata nel 2017, l’Associazione include 66 afferenti, tutte aziende vitivinicole e nel 2018 ha venduto 9500 bottiglie, dispone di una selezione di 300 etichette e ha generato un fatturato di 256 mila euro. Tra i vini più richiesti, con particolare attenzione dai paesi Scandinavi, dalla Germania e dall’Italia, ci sono il Roero Arneis, seguito dal Roero Arneis Spumante, dal Nebbiolo e dal Roero.

Canale vanta anche un ristorante stellato, il Ristorante l’Enoteca (www.davidepalluda.it) , dello chef Davide Palluda insignito di una stella Michelin, che si trova al primo piano del complesso ottocentesco dove si trova anche la sede dell’Associazione.  Il menù comprende piatti creativi che partono da ingredienti e prodotti piemontesi, ma anche pesce e interpretazioni originali. Più informale, l’Osteria con piatti della tradizione.

Canale è famosa anche per le sue pesche a pasta bianca e buccia spessa, alle quali è dedicata una fiera nel mese di luglio.

Andar per rocche nel Roero

I paesaggi del Roero sono caratterizzati da boschi e vigneti, ma anche da numerose rocche e castelli, che sembrano spuntare all’improvviso tra dirupi, pareti di rocce e burroni, spesso circondati da una fitta vegetazione.

Facciamo tappa nel borgo di Guarene, dove si trova l’omonimo castello (www.castellodiguarene.com), dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il maniero sorge in un meraviglioso punto panoramico, un vero e proprio balcone naturale che consente alla vista di spaziare tra il Roero, le Langhe e il Monferrato.

All’imponenza della costruzione, disposta su tre livelli e per un’altezza di circa 25 metri, fanno da contraltare l’eleganza dei giardini, realizzati nella prima metà del Settecento. Oggi, all’interno del castello è stato ricavato un hotel cinque stelle lusso con ristorante e centro benessere.

A Magliano Alfieri si trova invece un castello che ospita due musei, il Museo dei Soffitti in Gesso e il Museo Teatro del Paesaggio delle Langhe e del Roero. Il castello seicentesco riassume un’armonia di stili tra quello tardo rinascimentale, più sobrio e austero, e quello più elegante e decorativo del barocco.

A Monticello d’Alba facciamo una sosta prima al Castello (www.roerodimonticello.it), tra i più importanti e meglio conservati della zona, pur risalendo al 1372. Ciò è dovuto al fatto che il castello, dalle sue origini a oggi, è sempre stato abitato dalla famiglia dei Roero di Monticello, che vi risiedono anche attualmente. Il castello è caratterizzato da tre torri imponenti e da uno splendido parco. Mozzafiato la vista che si gode dalla sua posizione privilegiata.

Prima di lasciare il Roero, facciamo un’ultima sosta alla Cascina La Pranda che, oltre a produrre un vino totalmente biologico, è anche un laboratorio di bioedilizia, che utilizza solo minerali del territorio, tra pietre e argille, senza l’uso di prodotti chimici.

COME ARRIVARE

In auto, A21 Torino-Piacenza con uscita Asti Est, A22 Asti – Cuneo con uscita Alba, oppure A6 Torino-Savona con uscita Marene.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Scuderie di Govone, Piazza Vittorio Emanuele II, 17 Govone, tel 0173/328096, www.castellodigovone.it

*Osteria dell’Enoteca, via Roma 57, Canale (CN), tel 338/5622924, www.davidepalluda.it

DOVE DORMIRE

*Castello di Guarene *****, via Roero 2, Guarene (CN), tel 0173//441332, www.castellodiguarene.com

*Foresteria Conti Roero***, Piazza San Ponzio 3, Fraz. Villa, Monticello d’Alba (CN), tel 0173/466226

INFO

www.langheroero.it




Govone, tra le antiche mura del Castello Reale (2° giorno)

Nel parco del castello non si può entrare in auto, quindi lasciamo la nostra DS7 Crossback e ci incamminiamo fino al cospetto della meravigliosa facciata, ricca di decorazioni e sculture, affiancata da due avancorpi in mattoni rossi.

La residenza reale si articola su due piani principali e su un terzo di grandezza minore, collegati tra loro da imponenti scaloni e scale che potremo definire “di servizio”. Lascia senza fiato il maestoso scalone d’onore, composto da quattro rampe di marmo fiancheggiate da parapetti e balaustre decorate con telamoni e bassorilievi che provengono dal Castello di Venaria Reale.

Dalla ricostruzione a Patrimonio dell’Umanità

Ogni castello ha la sua storia, e noi ci siamo fatti raccontare quella del Castello Reale di Govone. Veniamo a sapere che la sua struttura attuale è opera del Conte Roberto Solaro prima e successivamente del nipote Ottavio Francesco, che affidarono la ristrutturazione all’architetto Guarino Guarini nel Seicento. I lavori proseguono anche sotto gli eredi, fra cui il Conte Giuseppe Roberto Solaro, che affida l’intervento sulla facciata nord all’architetto di corte Benedetto Alfieri, discepolo di Juvarra.

Nel 1792, con la morte dell’ultimo Solaro, Amedeo Lodovico, senza eredi, il castello passa allo Stato e, successivamente, viene acquistato da Vittorio Amedeo III di Savoia, Re di Sardegna. Tuttavia, dopo la sconfitta subita dai Sabaudi per mano del Francesi, la proprietà diventa francese. Nel 1810 viene messo all’asta per decreto napoleonico e viene acquistato dal conte Teobaldo Alfieri di Sostegno, che lo cede poi, nel 1816, al principe Carlo Felice di Savoia. Nel 1819 cominciano i lavori di restauro, diretti dagli architetti Giuseppe Cardone e Michele Borda.

Nel 1897 il Castello viene acquistato dall’Amministrazione Comunale, che ne fa ka sede del municipio, delle scuole, della biblioteca comunale e della pretura. Nel 1997 l’Unesco ha dichiarato il Castello Reale di Govone Patrimonio dell’Umanità.

Entriamo nelle sale

Ci addentriamo non senza stupore nel salone centrale e ammiriamo gli splendidi dipinti che adornano le parti architettoniche, e gli ornati sulle pareti e sulla volta. Gli affreschi del pittore Luigi Vacca, che si è avvalso della collaborazione di Fabrizio Sevesi, “raccontano” il mito di Niobe, la figlia di Tantalo, che peccò di superbia vantandosi di essere più feconda di Leto, madre di Apollo e Artemide, avendo avuto sette figli maschi e sette femmine. La dea si adirò e ordinò ai due figli divini di uccidere tutta la discendenza di Niobe, che dal dolore si tramutò in pietra.

Sono sempre del Vacca anche gli affreschi che decorano le Sale dell’Udienza degli appartamenti reali. Lo splendido arredamento in legno, invece, è stato realizzato da una famosa equipe di intagliatori e scultori che operava alla corte sabauda, con a capo Giuseppe Maria Bonzanigo.

La camera da letto della Regina e il Salottino sono invece collegati da un’elegante porta decorata con ornamenti scolpiti e dorati, opera di Francesco Novaro. Colpiscono per bellezza le quattro sale con le pareti rivestite da raffinate tappezzerie cinesi che illustrano gli antichi mestieri.

Uscendo dal castello, diamo un’ultima occhiata all’affascinante giardino all’italiana, con il parco settecentesco opera del paesaggista Xavier Kurten, dove spicca lo splendido roseto. Ed è qui che fino al 23 dicembre, Babbo Natale ha “trasferito” la sua Casa, tra spettacoli, canti natalizi, esibizioni di artisti di strada, laboratori culinari e degustazioni.

E, a proposito di buoni sapori, vi lasciamo con la ricetta dei ravioli del plin, come vi avevamo promesso ieri.

Ravioli del plin al tartufo bianco di Alba

Ingredienti per 4 persone

  • 400 gr di noce di manzo
  • 100 gr di cipolla bianca
  • 20 gr di farina 00
  • 200 ml di vino rosso
  • 70 gr di cervella di vitello
  • 50 gr di Parmigiano Reggiano
  • 20 ml di olio extra vergine di oliva
  • Brodo q.b.
  • Sale e pepe

Per la pasta

  • 150 gr di farina 00
  • 100 gr di tuorlo d’uovo (circa 5 uova grandi)

Per il condimento

  • Burro fuso di Langa
  • Tartufo bianco di Alba q.b.

Cominciate dalla sfoglia disponendo la farina a fontana su un tagliere. Mettete al centro i tuorli d’uovo che avrete precedentemente separato dagli albumi e impastate. Ricavate una palla e mettetela a riposare in frigo per circa 30 minuti. Nel frattempo tagliate la carne a pezzetti e affettate la cipolla a julienne. Passate poi la carne nella farina. In una casseruola mettete a rosolare la carne con un filo d’olio. Aggiungete la cipolla e sfumate con il vino rosso. Fate evaporare l’alcool e continuate la cottura aggiungendo il brodo. Unite poi anche le cervella di vitello e spegnete il fuoco quando il liquido sarà ristretto.

A questo punto macinate finemente la carne, insaporite con il Parmigiano Reggiano grattugiato, il sale e il pepe. Togliete la pasta dal frigo e stendetela con il mattarello fino a ottenere una sfoglia sottile. Tagliatela a strisce larghe circa 5 cm. Disponete poi delle piccole porzioni di ripieno distanziandole di circa 1,5 cm. Ripiegate la pasta su se stessa e tagliate dei quadrati con una rondella rigata. Date agli agnolotti la forma del plin. Lessateli poi in acqua bollente e servite con burro fuso e una grattata di tartufo bianco d’Alba.

Il vino: Barbaresco Riserva DOCG Ricossa, un rosso dalle sfumature granato, profumo inteso e sapore asciutto, pieno e armonico.

DS7 Crossback, la nostra compagna di viaggio

Per questo Weekend abbiamo provato DS7 Crossback eletta Auto Europa 2019 dall’Unione Italiana Giornalisti Automotive. A prima vista questo crossover ha un aspetto muscoloso ma allo stesso tempo raffinato. Tra i particolari che catturano l’occhio a un primissimo sguardo, ci sono l’enorme calandra esagonale e il gruppo ottico anteriore. Accendendo DS 7 Crossback, infatti, i fari LED girano su stessi attirando tutte le attenzioni sulla vettura.

Lateralmente le linee della carrozzeria e la silouette dei finestrini accentuano il dinamismo dell’auto. Mentre il posteriore è caratterizzato dai fari 3D a LED diurni e da due enormi scarichi. A impreziosire ulteriormente il look si aggiungono gli eleganti cerchi Tokyo da 20”. Il colore della nostra vettura è grigio metallizzato: tutt’altro appariscente, risulta elegante e nel complesso si addice decisamente a questo modello.

Salendo a bordo si percepisce subito una sensazione di lusso e spaziosità, grazie anche all’apio tettuccio panoramico. Seduti davanti, non si può non notare l’enorme schermo da 12 pollici perfettamente ubicato al centro della plancia. Lo stesso display da 12 pollici compare dietro al volante in funione di quadro strumenti personalizzabile.  Molto curato è l’allestimento della plancia color bronzo, ripreso nei sedili e nei pannelli della porta

Il costo di DS7 Crossback, nella nostra versione di prova con allestimento Gran Chic e motore Diesel BlueHDI 2.0 e 180 Cv con cambio automatico EAT8 ad 8 rapporti parte da 41.350 euro.

INFO

www.castellorealedigovone.it

Continua la lettura con il secondo giorno.




Govone, quando il Natale arriva al castello. Con la DS7 Crossback, Auto Europa 2019 (1° giorno)

Babbo Natale quest’anno ha scelto come dimora un castello. Si è fermato, infatti a Govone, splendido borgo medievale in provincia di Cuneo, dove l’atmosfera natalizia si mescola a quella delle colline di Langhe -Roero e Monferrato, con i suoi paesaggi vitivinicoli eletti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Fino al 23 dicembre, il Comune piemontese si trasforma nel Magico Paese di Natale, un evento straordinario che coinvolge tutta la popolazione e che nella scorsa edizione ha fatto registrare l’afflusso record di 200 mila visitatori. Questa 12° edizione, che ha come tema l’incantesimo che si vive tra sogno e realtà, e si ispira al mondo fiabesco e incantato del Natale negli scritti di F.Baum, autore del Meraviglioso Mondo di Oz, è stata scelta tra gli eventi che celebrano il patrimonio culturale nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

DS 7 Crossback, compagna di viaggio ideale

Arriviamo a Govone percorrendo l’Autostrada dei Fiori A10. Usciamo ad Alessandria e ci immettiamo sulla Piacenza-Torino fino ad Asti e da qui seguiamo per Govone. La nostra compagna di viaggio in questa avventura tutta natalizia è DS 7 Crossback, eletta Auto Europea 2019 dall’Unione Italiana Giornalisti Automotive.

Questo SUV dalla linea elegante si guida molto bene sia in autostrada che in città Le sospensioni elettroniche agevolano infatti il comfort di viaggio e la possibilità di scegliere tra quattro modalità di guida permette di adattare la reattività del motore in base al contesto. Per andare sul sicuro, impostiamo su “Normal”. Davvero ottimo il cambio automatico EAT8 a 8 rapporti, molto rapido nelle cambiate e allo stesso tempo morbido.

Il motore diesel 2.0 da 180 CV è decisamente adatto a DS7 Crossback e i 400 Nm di coppia riescono a dare un bel brio nonostante la massa della vettura.  Tra i sistemi di sicurezza presenti, meritano attenzione il cruise control adattivo e il sistema di mantenimento di corsia che in autostrada è molto utile perché corregge la traiettoria qualora ci si avvicini troppo alla corsia adiacente.

Nel “Magico paese del Natale”

Lasciata l’auto ci immergiamo quindi in una dimensione tra la realtà quotidiana e il mondo incantato dei sogni, in una favola ambientata in luoghi fantastici popolati da personaggi magici, liberando la fantasia e lasciandoci avvolgere da colori e profumi unici.

Nel “Magico paese del Natale” gli adulti possono tornare un po’ bambini e anche i più piccoli sono accompagnati alla scoperta della vera storia di Babbo Natale. La manifestazione, che coinvolge tutta la popolazione del Comune piemontese, è nata quasi per gioco grazie all’Associazione Culturale Generazione: In origine era una mostra di arte sacra affiancata a un’esposizione di manufatti artistici di artigiani locali.

Anno dopo anno, nel corso di un decennio è cresciuta e si è ampliata, fino a diventare uno tra i primi mercatini di Natale per qualità in tutta Italia, oltre ad aver collezionalo importanti collaborazioni con celebri artisti, ospiti illustri e note aziende.

Per tutta la durata della manifestazione si può contare su un ricco e articolato programma che si articola su una serie di attrazioni alle quali si affiancano numerosi appuntamenti collaterali, di tipo culturale, artistico ed enogastronomico. Non dimentichiamo infatti che siamo nelle Langhe, famose per il tartufo, le nocciole, il cioccolato e i rinomati vini.

Passeggiamo nel pittoresco Mercatini di Natale, dove artigiani provenienti da tutta Italia espongono i prodotti della loro arte, dagli addobbi natalizi alle statuine per il presepe, dagli abiti tradizionali alla biancheria per la casa, senza dimenticare golosità e prodotti locali. Arriviamo poi alla Casa di Babbo Natale, che ha la forma di una vera abitazione polare, ed entriamo per assistere allo spettacolo non-stop di animazione e narrazione che racconta la vera storia dell’omone con la barba tanto amato dai bambini.

Raggiungiamo poi la piazza Baratti & Milano dove restiamo ammirati davanti all’antica giostra del carosello torinese, che conquista grandi e piccini. Sempre qui troviamo il Pastry Chef, uno spazio che propone piccole “chicche” di pasticceria sabauda in stile Belle Epoque, un delizioso angolo gourmet che utilizza con creatività materie prime di eccellenza. Per i golosi e, in particolare, per gli amanti del cioccolato di tutte le età. Durante i weekend, poi, sono in programma laboratori del gusto dedicati ai piccoli ospiti del Magico Paese di Natale.

Presepi, sapori e spettacoli per tutte le età

Andiamo poi alla scoperta dei sapori locali. Ai prodotti tipici delle Langhe sono infatti dedicati gli appuntamenti di Street Food, mentre presso l’Enoteca del Magico Paese, siamo accolti in uno spazio dove gustare prelibatezze del territorio del Roero in una golosa “vetrina del gusto” dove i sapori tipici locali sono abbinati ai pregiati vini, grazie alla collaborazione con Mondodelvino.

L’ultima tappa della giornata è al Castello Reale di Govone, dimora sabauda dalle magnifiche sale affrescate, che ospita una mostra di arte sacra e di presepi realizzati da artisti provenienti da diverse tradizioni e da tutta Italia.

Nel cortile del castello, per i più piccoli c’è il mini Parco Avventura con i ponti sospesi, e la bottega dei giocattoli di legno, nata dal progetto Laboratorio Quota Verde. Grazie agli spettacoli itineranti del Teatro Pop Up, invece, si potranno conoscere le diverse manifestazioni del Natale del Mondo.

Infine, per vivere pienamente un’esperienza “tra sogno e realtà”, vi suggeriamo di arrivare a Govone a bordo del Treno Storico, che sarà attivo nelle domeniche 25 novembre e 2 dicembre.

Vi salutiamo qui, ai piedi del maestoso castello di Govone. Domani entreremo per visitare insieme i tesori custoditi tra queste antiche mura e vi sveleremo la ricetta dei gustosi “ravioli del plin”, conditi, naturalmente, con il tartufo bianco di Alba.

COME ARRIVARE

In auto: A21 Torino Piacenza, uscire ad Asti Est, poi prendere la SS 231 in direzione di Alba. Al 18° km svoltare a destra e prendere la deviazione per Govone. Oppure A6 Torino-Savona, uscire a Mondovì, alla rotonda prendere la prima uscita in direzione Alba-Carrù, proseguire fino a una seconda rotonda, prendere la seconda uscita verso Torino-Alba-Bra. Proseguire sulla SP12 per circa 15 km. All’incrocio svoltare a sinistra in direzione Torino-Bra-Alba. Dopo 500 metri svoltare a destra per Alba- Barolo-Novello in direzione Alba. Imboccare la A33 in direzione Asti e uscire a Govone.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Scuderie del Castello di Govone, piazza Vittorio Emanuele 17, Govone, tel 0173/328096, www.castellodigovone.it Locale suggestivo e raffinato, offre piatti rivisitati della cucina delle Langhe Roero e Monferrato, alla carta e attraverso quattro menù degustazione. Prezzo medio alla carta € 60, menù degustazione da € 45 a € 65.

*Trattoria Pautassi, via Boetti 21, Govone (CN), tel 0173//58010, www.trattoriapautassi.it Tipica trattoria con menù casalingo piemontese, realizzato con ingredienti di stagione. Durante i Mercatini di Natale, nel weekend, menù fisso a 24 euro e a 10 per i bambini.

DOVE DORMIRE

*B&B Il Molino, via XX settembre 15, Govone (CN), tel 0173/621638, www.ilmolinoalba.it Piccolo hotel in residenza storica a gestione familiare. Le camere sono arredate in modo da creare un’atmosfera romantica e ospitale. Abbondante colazione con prodotti del territorio e aperitivo di benvenuto con salumi, formaggi e stuzzicheria. Doppia con colazione da € 75.

*Alba Hotel****, Corso Asti 5, Alba (CN), tel 0173/361329, www.albahotelcn.it Appena fuori da Alba, tra le colline delle Langhe Roero questo business hotel offre camere accoglienti e provviste delle migliori tecnologie. A disposizione centro benessere, ristorante, piscina con solarium e giardino privato. Doppia da € 100.

INFO

www.magicopaesedinatale.com

www.comune.govone.cn.it