Audi TT RS, il rombo di 400 CV anche in formato Roadster

Audi TT RS e TT RS Roadster – Già alla fine degli anni ’90, quando venne presentata, la piccola Coupé sportiva del marchio dai quattro anelli colpì per le sue forme rotonde ma sportive, delicate ma che alla sola accensione del motore lasciavano presagire velocità ed agilità.

Audi TT RS Coupé

E con il nuovo modello più sportivo di sempre, denominato RS, Audi ha alzato ancor più l’asticella verso le principali concorrenti (quali Porsche 718 Cayman S e Mercedes-Benz SLC 43 AMG) non solo in termini di prestazioni, ma anche di estetica. Lo si capisce subito dal frontale, con la griglia dalle prese maggiorate che pare poter inghiottire tutto quello che incontra lungo il suo cammino, resa aggressiva dal nero lucido e dalla struttura a nido d’ape. Poi ci sono i fari a LED davanti a dietro, dalla forma acuminata e dallo sguardo imponente. Le pinze freno colorate sono collocate dentro cerchi appositamente studiati da ben 19 pollici, mentre dietro il doppio scarico dalla forma ovale permette di rilasciare tutto il sound proveniente dal motore.

Audi TT RS Roadster

Una meccanica raffinata che ruota attorno al 2.5 litri TFSI da ben 400 cavalli, che promette accelerazioni in un batter d’occhio (3,7 secondi) e velocità di punta esprimibili solo in pista (250 km/h). Ma la TT RS sa essere al contempo accogliente: l’Audi Virtual Cockpit dispone di tutte le informazioni necessarie per un viaggio comodo e senza preoccupazioni, i sedili anteriori sportivi sono rivestiti in Alcantara/pelle, con cuciture a contrasto che ben si intonano ai richiami sportivi provenienti dall’alluminio sapientemente distribuito, dal volante a tre razze piatto sulla base e dai loghi RS su selleria e cruscotto.

Audi TT RS Roadster

E per chi ama le gite a cielo aperto c’è anche la Roadster, con tetto che si apre e si richiude in dieci secondi, anche durante la guida fino alla velocità di 50 km/h. Completano il tutto la trazione integrale Quattro, il cambio automatico sportivo con palette al volante ed il Drive Select, per impostare il carattere della TT RS come meglio si preferisce.




Viaggio con Audi TT Roadster immersi nell’Azzurro

Audi TT Roadster – Ci accomodiamo a bordo in una giornata calda: giusto il tempo di regolare sedile, volante e retrovisori, allacciare le cinture, e sentire l’abitacolo della nuova TT Roadster che si indossa come un abito su misura, con posizione di guida raccolta – secondo i nostri gusti abbassata tutta – e via. Naturalmente con la capote aperta, che scompare dalla linea di fiancata, ripiegandosi appena dietro i roll-bar che proteggono i poggiatesta: pur senza copertura metallica, è perfettamente a filo con la fiancata, esaltandone la pulizia stilistica. L’autostrada A4 da Milano a Peschiera scorre alla velocità consentita dal tutor: le turbolenze sono perfettamente attutite dall’aerodinamica attenta. Massima scorrevolezza in sesta marcia, e consumi da utilitaria, grazie sia al ridotto coefficiente di penetrazione, sia alla leggerezza dell’auto e all’efficienza complessiva del motore.

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Guidare una scoperta, e ancor più una bassa e guizzante roadster, spesso induce a osservare il paesaggio con occhi nuovi e diversi. Usciti dall’autostrada a Peschiera, già sembra che il colore del fiume Mincio sia diverso: l’acqua riflette un cielo che appare più azzurro del solito. Non resistiamo e la prima sosta, non programmata, è ad appena poche centinaia di metri dal casello: un varco nel guardrail permette l’accesso a uno spiazzo sotto le grandi arcate della ferrovia, accanto al fiume dalle acque calme e azzurre, con le fortificazioni ottocentesche sullo sfondo. Costruzioni imponenti che hanno modificato il corso delle acque, suddivise in tre rami per proteggere meglio la città-fortezza che, con Verona, Mantova e Legnago, costituiva il Quadrilatero, elemento difensivo chiave del Lombardo-Veneto austriaco, al quale fu assegnata dal Congresso di Vienna dal 1815. Che la città lacustre sia un luogo gradevole è evidente, con un pregio scoperto fin dall’età preistorica, quando una civiltà palafitticola dell’età del bronzo si insediò per sfruttarne la pescosità, favorita dalle correnti che incanalano il pesce dal lago al fiume. Per gli amanti del turismo in bicicletta, la pista dedicata costeggia il Mincio per 43,5 km fino a Mantova, con inizio sull’altra sponda del fiume, la destra, giusto di fronte a dove ci troviamo noi, per passare poi sulla sinistra alla diga di Salionze, prima di Monzambano: dove si narra che il Papa Leone I avesse fermato Attila.

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Qualche scatto fotografico, poi un rapido passaggio tra ponti, porte e mura del sistema di fortezze che unisce tre isolette, e tornare in una zona che ha per noi un fascino particolare. Usciamo nuovamente dalle mura e, subito oltre l’ultimo ponte sul fiume (prima della rotatoria), imbocchiamo a sinistra Via Lungolago Porto Esterno, che costeggia il canale fitto di imbarcazioni. Al fondo, come si sbocca sul “lago aperto”, in qualsiasi stagione ci si sente immediatamente in vacanza, tra campeggi e turisti. Qualche scatto anche percorrendo lentamente la via che conduce al porto, con vista panoramica sul lago e verso l’abitato di Peschiera. Tornati alla rotatoria, verso sinistra imbocchiamo Via Venezia, dopo un paio di centinaia di metri nuovamente a sinistra e siamo sulla Strada Regionale 249, Gardesana Orientale, che costeggia il lago fino a Riva del Garda. Inizialmente si percorre la zona dei parchi tematici: Gardaland, Movieland e Caneva Aquapark, poi l’abitato di Lazise inviata a una sosta per altri quattro passi dentro e fuori le mura, quindi raggiungiamo Cisano di Bardolino, dove l’Hotel Caesius (nome latino di Cisano), invita alla sosta rigeneratrice, con relax termale.

Secondo Giorno: verso la collina
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Idee e località da visitare attorno al Garda certo non mancano: la mattina del secondo giorno si può iniziare dall’abitato di Bardolino con la sua storia, proseguendo per le cantine e i produttori di olio, per arrivare a Garda. Dove, imboccando Via per Marciaga, dopo qualche piacevole curva e un po’ di salita, per gli appassionati il Golf Ca’ degli Ulivi è in posizione con vista, ventilato per giocare anche in giornate calde, con due percorsi: Championship par 68 e Mirabello par 31. Ritornati sulla costa, oltre l’abitato si trova Punta San Vigilio, uno tra i luoghi più suggestivi e caratteristici dell’intero lago: il suggerimento è di visitare il piccolo approdo accanto alla Locanda, e il Parco Baia delle Sirene. Ripresa la Gardesana che, dopo la Punta si orienta decisamente a nord, anche il paesaggio cambia, con roccia e cipressi. L’aria mossa dai venti è sempre più pulita, e la voglia di assaporare il massimo piacere di guida è facilmente assecondato dalla Audi TT Roadster. Settaggio più sportivo tramite Drive select (opzionale, ha modalità Comfort, Auto, Dynamic, Efficiency e Individual), con sterzo ed erogazione che rispondono in modo più aggressivo, e le sensazioni sportive sono a portata di mano con il volante sportivo multifunzionale in pelle a tre razze, appiattito nella parte inferiore – evidente invito al pilotaggio – e di piede, con la pronta risposta del gas. E lo spoiler posteriore che scaturisce indica che siamo già a 120 km/h. Dal centro di Torri del Benaco abbiamo deviato lungo Via per Albisano (SP 32A) in direzione di Castion Veronese, verso percorsi collinari e montani dove curve e pendenza esaltano l’assetto basso, la leggerezza costruttiva, lo sterzo progressivo di serie: il cui rapporto diventa sempre più diretto con l’aumentare dei movimenti del volante. Inserimenti fulminei, curve che azzerano la percorrenza, passando in modo istantaneo dalla fase di entrata a quella di piena accelerazione in uscita, guizzando sul nastro stradale che sale rapidamente verso le pendici del Monte Baldo, grazie alla struttura delle sospensioni progettate per assorbire separatamente le forze longitudinali e trasversali.

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Il bello della guida è anche nel cruscotto, con tutte le informazioni al centro della strumentazione: ci si abitua rapidamente a non lanciare più lo sguardo al centro della plancia, perché il navigatore – grande e ben visibile da 12,3 pollici – è proprio davanti ai nostri occhi, utile per conoscere in anticipo l’andamento delle curve senza distogliere lo sguardo. Al tempo stesso, per apprezzare l’atmosfera da vacanza, ci godiamo l’efficienza dell’infotainment, con funzioni istintive come in uno smartphone, che Audi phone box permette di collegare rapidamente. E l’audio Bang & Olufsen diffonde il suono con una dozzina di altoparlanti, anche con auto scoperta. Danzando tra le curve, arriviamo alla meta: l’antica costruzione de La Casa degli Spiriti, dove tra vista e accoglienza, degusteremo la raffinata gastronomia. E se anche tirassimo tardi, non ce ne cureremmo troppo: con il calar della luce, uno sguardo alla TT Roadster ne rivela anche l’anima “notturna”, sottolineata dai proiettori xeno plus con luci diurne Led e gruppi ottici posteriori Led con luci freno autoadattanti, per scattare come un felino anche nell’oscurità.

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Di Alexia Ribolla




AUDI TT, IL TERZO CAPITOLO SI FA PIU’ ACCATTIVANTE

La terza generazione della compatta sportiva Audi TT ritorna nelle concessionarie, dall’autunno, e ripropone alcune di quelle intuizioni che i designer avevano “azzeccato” per la prima TT, lanciata sul mercato nel lontano 1998. Calandra più ampia, nervatura a V sul cofano che rievoca la più sportiva R8, proiettori piatti allo Xeno Plus di serie, abbinabili anche all’opzionale tecnologia Matrix Led con indicatori di direzione dinamici (s’illuminano in sequenza nella direzione della sterzata), passaruota bombati, la particolare linea del tetto, la classica forma circolare dello sportellino del carburante, e un baricentro più basso.

Audi TTS Coup

Posteriormente, invece, risaltano la terza luce dello stop, una sottilissima striscia sotto lo spoiler che fuoriesce automaticamente sopra i 120 km/h, e il doppio terminale di scarico rotondo (quattro sulla TTS), un ulteriore richiamo alla TT di prima generazione.

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Tutto questo può essere ancor di più enfatizzato dall’opzionale pacchetto S line exterior. Dalle dimensioni più o meno invariate rispetto al modello precedente, la nuova TT è lunga 418 cm (meno 1 cm), ma ha un passo più lungo di 3,7 cm (ora misura 250 cm), e grazie all’ampio uso di acciaio e alluminio, pesa 50 kg in meno di prima. Inedite le soluzioni adottate per l’abitacolo, decisamente più moderno e dalle linee pulite. Una volta a bordo, spiccano l’Audi virtual cockpit, ossia la combinazione in un’unica unità digitale della strumentazione multifunzione e dello schermo da 12,3 pollici, l’integrazione dei comandi del clima nelle bocchette di aerazione, e i sedili sportivi dalla seduta più bassa e con i poggiatesta integrati.

Audi TTS Coup

Al lancio saranno disponibili tre motori turbo a quattro cilindri a iniezione diretta: il 2.0 TDI da 184 Cv, abbinato al cambio manuale e alla trazione anteriore, e il 2.0 TFSI declinato nei due livelli di potenza di 230 e 310 Cv (quest’ultimo per la TTS). La trazione integrale è impostabile sulle tre modalità d’intervento auto, dynamic, che predilige la distribuzione della coppia al retrotreno, ed efficiency, che scollega l’integrale per contenere i consumi. Da circa 36.000 euro.

 

SCHEDA TECNICA

AUDI TT 2.0 TFSI S TRONIC

Dimensioni: 418/183/135 cm

Potenza: 230 Cv

Coppia: 370 Nm tra 1.600 e 4.300 giri/minuto

Velocità massima: 250 km/h

0-100 km/h: 5,3 secondi

Consumo medio: 14,7 km/l

Emissioni Co2: 159 g/km