Destinazione SANTA FE: arte, shopping, sci, gastronomia, champagne e “chile”mozzafiato!

For the RED HOT CHILE SAUCE recipe in english click here

di Cesare Zucca

Pronti con il vostro taccuino dei “prossimi viaggi del bello e del gusto” ?
Riservate una pagina al New Mexico, la “Terra incantata” nel West-Ovest degli Stati Uniti. La sua storia, le leggende, le bellezze naturali, l’arte, la ricca cucina al sapore di “chile” il peperoncino piccante, l’artigianato, i turchesi e una miriade di attività ed eventi fanno del New Mexico una destinazione da sogno.
La nostra meta è a Santa Fe, la più antica capitale degli Stati Uniti, ufficialmente fondata dagli spagnoli nel 1610. Caratterizzata dalle sue costruzioni in adobe, un antico impasto di argilla, sabbia e paglia  mescolata a erba secca e fango, patrimonio di molte famiglie che si tramandano questa tradizione da generazione in generazione.

Santa Fe e’ una cittadina veramente a misura d’uomo, che merita una visita per scoprire come l’influenza della cultura dei nativi sia ancora forte e capace di personalizzare cucina, arte, cultura, architettura e spirito. Frequentata da artisti e celebrità, Santa Fe è soprattutto un centro internazionale d’arte, un susseguirsi di gallerie e spazi espositivi. Oltre 250 gallerie e una dozzina di festival d’arte in uno dei più grandi mercati d’arte degli Stati Uniti
I weekend sono spettacolarmente animati, tutto l’anno. Dovunque vibra musica dal vivo, canti, balli e fantastiche vibrazioni per gentile concessione di musicisti locali che fanno echeggiare i loro strumenti da ponti, dai balconi, dalle piazze. ARTE!
Imperdibile un giro a Canyon Road dove scoprire tesori nelle numerose e varie gallerie d’arte, ma anche per ammirare i meravigliosi giardini e gli edifici dallo stile unico.
In Luglio, l’annuale  “Art Santa Fe” vede la partecipazione di rinomati galleristi da tutto il mondo.
Visitatissimo il Museo d’Arte Folk.
Vero tempio dell’immagine e della creatività e quindi meta dovuta di una visita a Santa Fe  è il Museo dedicato alla grande artista Georgia O’Keeffe che di queste terre si innamorò, dipingendole con colori e suggestioni indelebili. Accoglie oltre 2.2 milioni di visitatori da tutto il mondo e è il museo d’arte più visitato nello stato del New Mexico e l’unico museo al mondo dedicato a questa artista di fama internazionale.

Un quadro di Georgia O’Keeffe

Anche in inverno !
Ski Santa Fe offre 86 piste diverse a sole 16 miglia dal centro di Santa Fe , magari con una tappa per una birra da Totemoff’s o da Railyard, WinterBre w 2023 dove potrete assaggiare la creazioni di 17 birrifici artigianali del New Mexico
Lensic Performing Arts Center
Costruito nel 1931, lo storico  nel cuore del centro, appena fuori dalla Plaza, ospita ogni tipo di musica, classica, jazz, moderna, di provenienze diverse come flamenco spagnolo, salsa cubana, samba brasiliana, valzer parigino oltre a ospiti celebri come Lyle Lovett a Benise “Il principe Spagnolo della Chitarra”

SHOPPING !
Scopriretei tesori artigianali unici in una suggestiva odissea dello shopping in squisite boutique e affascinanti edifici storici.. Che tu stia cercando moda o mobili, stivali da cowboy o cinture concho, salsa o gioielli in argento e turchese, sarai ricompensato in questo paradiso dello shopping di specialità e meraviglie del sud-ovest da tutto il mondo. Troverete arte popolare locale, nazionale e internazionale, oggetti d’antiquariato, cimeli, tappeti, tessuti, arte tribale e globale e una vasta gamma di gioielli raffinatI.
Sotto il lungo portico del Palazzo dei Governatori troverete botteghe, shops, bancarelle multicolori: ad ogni angolo c’è un posticino dove fermarsi a curiosare e a fotografare! E non c’è  sotto la pioggia o vento o neve che trattenga i venditori a aprire le loro bancarelle per proporre gioielli, ceramiche. oggetti in argento, tutti artiginali. Il Winter Mercado, situato all’interno dell’edificio El Museo de Cultural con la partecipazione di 40 paesi, non è solo un luogo dove fare acquisti, ma una vera esperienza…

A TAVOLA !
La cucina del New Mexico è molto variegata: americana, indigena, messicana e spagnola. Tra le sue specialità troviamo i “burrito” (chili, uova, formaggio e fagioli racchiusi in una tortilla)l le “sopaipillas“, una specie di frittella di pasta che si mangia come contorno agli altri piatti oppure da sola, come dessert, e in questo caso servita con miele.

sopaipillas

Volete davvero sperimentare la cucina newmexicana?
Allora non fatevi mancare un “pozole”,  uno dei piatti più autenticamente messicani. Di origine precolombiana, a base di maiale, arricchito da un trionfo di sapori e fragranze legate a tradizioni antichissime e preparato con tipici ingredienti locali, tra cui mais, chile gajilio, lime, verdure e spezie eccetera. Assolutamente da sperimentare….

Il vero re a tavola è il chile, piccantissimo peperoncino rosso o verde, protagonista assoluto  e condimento storico dei piatto newmexicani. Su tutti i tavoli troverete un vasetto o una bottiglietta di “red hot chili sauce”

La sua ricetta non è complicatissima, ma richiede tempo e un’attenta ricerca di ingredienti…. meglio portarsi a casa qualche bottiglietta per poi goderselo al vostro ritorno. Se proprio volete cimentarvi e fare bella figura con gli amici … troverete la ricetta originale a fine articolo.

A TAVOLA!
Santa Fe è popolata da eclettici ristoranti che propongono la New Mexican cuisine, dove i sapori tradizionali dei nativi indiani incontrano gli ingredienti che gli spagnoli portarono dall’Europa, fino a ricette più innovative, create da chef di fama internazionale.
Nei menù troverete grigliate di carne, pietanze piccanti e piatti  della tradizione, come huevos rancheros, burritos, enchilladas, fajitas, tortillas,tacos e i chimichangas, ripieni di fagioli, pollo, carne macinata.
Tra i ristoranti più conosciuti: Coyote Cafè, SantaFe Cafè, mentre per un’esperienza davvero “New Mexico” , vi consiglio Da Casa Sena dove la specialità è un pesce al cartoccio, avvolto in una vero mattone di “adobe”: il camerie-e ve ne regalerà un pezzetto, quale souvenir portafortuna., mentre per chi ama la carne, Rio Chama serve una bistecca da Oscar.
E nel calice?
Ottimi i vini locali, tra cui un adorabile e davvero poco costoso, mentre una margarita o una buona birra messicana non mancano mai. .Non fatevi mancare un calice di Champagne Gruet Brut  ottimo e davvero a buon prezzo. Fondata nel 1984, Gruet Winery è specializzata in vini spumanti Méthode Champenoise.
Di proprietà e gestione familiare, l’azienda produce spumanti a base di Pinot Nero e Chardonnay e una piccola collezione di vini fermi, con radici originarie della casa di Champagne di Gilbert Gruet a Bethon, in Francia. Più di 25 annate dopo, Gruet Winery ha ottenuto consensi senza precedenti e rimane uno dei preferiti dai migliori sommelier della nazione.

L’ultima settimana di Settembre vive il tradizionale Santa Fe Wine & Chile Fiesta, un appuntamento annuale di cinque giorni che celebra i migliori vini che Santa Fe ha da offrire. Partecipano oltre 60 ristoranti partecipanti e 90 aziende vinicole partner. Ospiti , esperti e amanti e visitatori “gourmet” arrivano da tutto il mondo per questa festa unica nel suo genere.

DOVE DORMIRE 
La Posada Resort e Spa
Per un soggiorno davvero magico. Sorge laddove nel 1882 c’era la lussuosa residenza del mercante Abraham Staab. Fa parte della Internazionalmente conosciuta, offre abitazioni, “casitas” e suites con uno scoppiettante caminetto, una SPA rinomata per la filosofia dei trattamenti e una splendida piscina

Ve l’avevo promesso… Siete pronti a sfidare la sferzata di una vivacissima salsa al chile?
Ecco come prepararla a casa e far rimanere i vostri ospiti… a bocca aperta!

RED HOT CHILI SAUCE

Ingredienti

  • 20-25 baccelli di peperoncino rosso del Nuovo Messico essiccati,.Potete scegliere quelli meno o più piccanti oppure una combinazione
  • 4 tazze di acqua o brodo di pollo (uso suddiviso)
  • 2 cucchiai di olio vegetale
  • 1 cipolla media, tritata
  • 3 spicchi d’aglio tritati
  • 1 o 2 cucchiaini di origano messicano essiccato sbriciolato o maggiorana
  • 1 cucchiaino di sale, o più a piacere

Prepaazione

  1. Tostare i baccelli di peperoncino interi essiccati in una padella pesante a fuoco medio finché non sono caldi e rilasciano la loro fragranza, da 1 a 2 minuti per lato.
  2. Rimuovi immediatamente i peperoncini dalla padella. Quando è abbastanza freddo da maneggiarlo, spezza ogni baccello di peperoncino in più pezzi (indossando guanti di gomma o di plastica se la tua pelle è sensibile), scartando il gambo e i semi.
  3. Metti metà dei pezzi di peperoncino in un frullatore e versa metà dell’acqua o del brodo. Purea fino a quando non è quasi liscia ma con alcune macchioline di peperoncino ancora visibili nel liquido.
  4. Riscaldare l’olio in una pentola capiente a fuoco medio. Aggiungere la cipolla e l’aglio e rosolare per diversi minuti fino a quando la cipolla è molle.
  5. Versare la miscela di peperoncini frullati, quindi aggiungere l’origano e il sale.
  6. Frullare i restanti peperoncini con l’acqua rimanente e versarli nella salsa nella padella. Ridurre il fuoco a medio-basso e cuocere a fuoco lento per un totale di 20-25 minuti.
    7. Dopo circa 15 minuti, assaggia la salsa e regola i condimenti. Quando sarà pronta, la salsa sarà cotta abbastanza da ricoprire densamente un cucchiaio ma comunque cadrà facilmente. Utilizzare caldo o refrigerare per un uso successivo

INFO
https://www.santafe.org/

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’
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CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese by birth, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world. For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights. Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ”
non touristy tourist ” style 

Are you ready to challenge the kick of a lively chili sauce?
Here’s how to prepare it at home and leave your guests… amazed!

RED HOT CHILI SAUCE

Ingredients

20-25 dried New Mexico red chili pods. You can choose milder or hotter, or a combination
4 cups water or chicken stock (split use)
2 tablespoons of vegetable oil
1 medium onion, chopped
3 minced garlic cloves
1 to 2 teaspoons crumbled dried Mexican oregano or marjoram
1 teaspoon salt, or more to taste

Preparation

Toast the dried whole chile pods in a heavy skillet over medium heat until hot and releasing their fragrance, 1 to 2 minutes per side.
Immediately remove the chiles from the pan. When cool enough to handle, break each chili pod into several pieces (wearing rubber or plastic gloves if your skin is sensitive), discarding the stem and seeds.
Place half of the chili pieces in a blender and pour half of the water or broth. Puree until almost smooth but with some pepper flecks still visible in the liquid.
Heat the oil in a large pot over medium heat. Add the onion and garlic and saute for several minutes until the onion is mushy.
Pour in the blended chile mixture, then add the oregano and salt.
Blend the remaining chiles with the remaining water and pour them into the sauce in the pan. Reduce the heat to medium-low and simmer for a total of 20 to 25 minutes.
7. After about 15 minutes, taste the sauce and adjust the seasonings. When ready, the sauce will be cooked enough to thickly coat a spoonful but still fall easily.
Use hot or refrigerate for later use

INFO
https://www.santafe.org/




AFRICA 1:1 a Ca’ Pesaro in un viaggio alla scoperta dell’Africa

La nostra rubrica d’arte torna con un evento che vi porterà con vista e cuore in un luogo tanto lontano quanto caldo e accogliente: l’Africa. A Venezia infatti, nella meravigliosa Ca’ Pesaro, la mostra l’Africa 1:1 Lab ospiterà cinque giovani artisti provenienti da Kenya, Uganda, RDC e Zimbabwe. La residenza culminerà in una grande mostra site-specific, che sarà inaugurata il 20 maggio 2023. Il progetto si svolge in concomitanza con la XVIII Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, a cura di Lesley Lokko. Gli artisti partecipanti sono Option Nyahunzvi (n. 1992 Zimbabwe), Pamela Enyonu (n. 1985 Uganda), Alexandre Kyungu (n. 1992 RDC), Maina Boniface (n. 1987 Kenya) e Ngugi Waweru (n. 1987 Kenya). La residenza ha lo scopo di ispirare curiosità, creatività e apprendimento tra gli artisti, fornendo loro l’accesso alla vasta collezione d’arte di Ca’ Pesaro. Attraverso la risposta contemporanea degli artisti, il progetto mira a incoraggiare nuovi scambi culturali e il dialogo a Venezia. Ecco una breve presentazione degli artisti che saranno protagonisti di questo meraviglioso progetto:

Option Nyahunzvi (b. 1992, Zimbabwe)

Option Dzikamai è nato ad Harare, Zimbabwe, nel 1992, ed è cresciuto a Rusape, Zimbabwe. Ha iniziato a disegnare in tenera età e presto ha sviluppato una versatilità che gli permette di esprimersi elegantemente quando stampa, dipinge o usa mezzi misti. L’artista è interessato all’impatto della tecnologia sulla gioventù urbana nelle township e il suo linguaggio visivo introduce un dialogo sull’attuale Zimbabwe, la sua tradizione e cultura, le difficoltà e una qualità di magia naturale che permea la vita personale dei suoi abitanti.

AFRICA 1:1 a Ca’ Pesaro in un viaggio alla scoperta l'Africa
Participating artist in the Africa 1:1 Lab. Courtesy of AKKA Project e Africa First. Credits: Chris Dennis Rosenberg Kimbugw

 

Pamela Enyonu (n. 1985, Uganda)

Pamela Enyonu è nata nel 1985 a Kampala, in Uganda, dove attualmente vive e lavora. Lo stile di Pamela si ispira alle storie, ai materiali e al processo che serve per trasformarli in opere d’arte. Le sue opere presentano una qualità tattile e tridimensionale che ha riccamente stratificato le texture esplorando narrazioni su genere, identità, empowerment e consapevolezza di sé. Pamela è particolarmente interessata alle esperienze “non abbandonate” che occupano l’intersezione di empowerment, salute mentale e identità. Si impegna continuamente con le diverse comunità attraverso collaborazioni, workshop e seminari. Recentemente, alcune delle ultime opere di Pamela sono state acquisite da Africa First e sono diventate parte della sua collezione privata di arte africana contemporanea.

AFRICA 1:1 a Ca’ Pesaro in un viaggio alla scoperta l'Africa
Participating artist in the Africa 1:1 Lab. Courtesy of AKKA Project e Africa First.
Credits: Chris Dennis Rosenberg Kimbugw


Alexandre Kyungu (n. 1992, RDC)

Alexandre Kyungu Mwilambwe è nato nel 1992 a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, dove attualmente vive e lavora. Ha studiato arte all’Accademia di Belle Arti di Kinshasa, è co-fondatore di Vision Total Group e lavora in collaborazione con Kin Art Studio (KAS). Kyungu combina pittura, disegno, scultura e installazione nella sua pratica artistica. Il suo mezzo preferito è la “porta” che, per lui, è sinonimo di apertura, incontro e scoperta in una società sempre più universale. Il suo lavoro è costruito intorno a domande relative allo spazio urbano, esplorando i parallelismi tra mappatura urbana e scarificazione del corpo. Il suo lavoro funziona come un “saggio cartografico”, in cui cerca di costruire un mondo nuovo e globale fondendo e giustapponendo le mappe di diverse città. È un modo per lui di interrogarsi sulla città, di cancellare i confini tra i popoli, e dare vita ad un unico territorio nell’immaginario spazio della sua opera.

AFRICA 1:1 a Ca’ Pesaro in un viaggio alla scoperta l'Africa
Participating artist the Africa 1:1 Lab. Courtesy of AKKA Project e Africa First.
Credits: Chris Dennis Rosenberg Kimbugw

Maina Boniface (n. 1987, Kenya)

Maina Boniface è nato nel 1987 a Nanyuki, in Kenya, e attualmente vive e lavora a Nairobi. Maina è un artista curioso che ha iniziato come un creatore barella-bar per gli artisti per sostenere la sua carriera artistica. Il suo lavoro, dal 2009, è stato figurativo e si è evoluto nella ricerca di affrontare vari temi: la satira sociale-politica, la musica, i conflitti nel comportamento umano e la salute mentale. Si ispira alle reazioni umane e ai suoi incontri quotidiani, che mostra con le sue figure surrealiste, e attualmente sta sperimentando una combinazione di astrattismo e surrealismo. Le figure e le forme nel suo lavoro sono distorte, a volte esagerate per sposare l’umore che trasuda l’opera. La curiosità di conoscere e cercare di capire come le cose e le persone coesistono fa emergere un percorso di discussione tra l’opera e lo spettatore, lasciando così un senso dell’indefinito e spazio per ulteriori interpretazioni. Anche se un artista solitario, lavora prevalentemente con acrilici, anche se non è timido di esplorare altri mezzi per affrontare temi di interesse e tecniche. 

AFRICA 1:1 a Ca’ Pesaro in un viaggio alla scoperta l'Africa
Participating artist the Africa 1:1 Lab. Courtesy of AKKA Project e Africa First.
Credits: Chris Dennis Rosenberg Kimbugw

Ngugi Waweru (n. 1987, Kenya)

Ngugi Waweru è un artista multimediale nato nel 1987 a Mukuru, Kenya, ma è cresciuto a Nairobi, dove attualmente vive e lavora. A differenza della maggior parte degli artisti, che catturano la loro attitudine artistica negli anni della scuola primaria, Ngugi è un artista autodidatta che lavora principalmente con stampe xilografiche e pittura mista su tela. Ha sperimentato con l’arte solo dopo aver osservato i suoi amici che si erano già laureati in un college d’arte praticando l’arte. Avendo già coltivato una passione e un’abilità in arte, Waweru ha deciso di abbracciarlo a tempo pieno. Cresciuto nel più grande insediamento informale di Nairobi, Ngugi si è aggrappato all’arte come recluso dal crimine della droga e dalla disoccupazione. Insieme ai suoi amici, fondò il collettivo Wajukuu Arts attraverso il quale insegna ai giovani dell’insediamento fino alla data.

AFRICA 1:1 a Ca’ Pesaro in un viaggio alla scoperta l'Africa

Participating artist the Africa 1:1 Lab. Courtesy of AKKA Project e Africa First.
Credits: Chris Dennis Rosenberg Kimbugw

L’Africa è un paese che noi di Weekend Premium amiamo, a cui non a caso è dedicata una poesia vincitrice del nostro concorso “Poesie di viaggio“. Si intitola “Finis terrae” ed è stata scritta Tiziana Monari: un emozionante affresco dell’Africa, delle sue notti tempestate di stelle, dei suoi paesaggi tratteggiati dalle linee sinuose delle dune nel deserto, delle sue genti dalla cultura affascinante, così lontana dalla nostra. Vi invitiamo a leggerla per potervi immergere con la fantasia nei caldi ed emozionanti paesaggi d’Africa.




ARTE IN STREAMING: 5 IDEE NETFLIX DA NON PERDERE

Di Benedetta D’Argenzio

La quarantena non è ancora finita e sembra che l’hashtag #iorestoacasa sarà nostro compagno ancora per un po’. Questo però non ci deve scoraggiare a resistere e divertirci in casa come possiamo. A proposito, se avete già finito le serie tv e i film da vedere, ecco qui una lista di proposte che gli amanti dell’arte sicuramente si saranno persi. Ce n’è di tutti i tipi!

VELVET BUZZSAW

Un film che unisce il mondo dell’arte e quello dell’horror per creare un connubio di eleganza e angoscia. Strano vero? La regia di Dan Gilroy ha puntato tutto proprio su questo insolito accostamento che sconvolge la personalità dello spettatore. Il thriller infatti è proprio ambientato a Los Angeles all’interno di lussuose gallerie che racchiudono misteri di artisti scomparsi. Una storia sull’arte contemporanea che vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine.

FRIDA

La vita della famosa artista messicana viene narrata da Julie Taymor tramite un adattamento cinematografico del famoso romanzo biografico di Hayden Herrera. Dagli anni della giovinezza alla morte Frida Kahlo viene raccontata negli amori, nei tormenti e nelle sofferenze. Un ritratto di una donna indistruttibile nell’animo e nel corpo, attaccata selvaggiamente alla vita e desiderosa di scoprire il proprio destino. Una figura che va al di là di schemi sociali e limiti imposti dalla tradizione. È possibile vedere questo film straordinario anche sulla piattaforma Google Play.

IL PENSIERO CREATIVO

In questo caso si parla di un documentario che vi accompagna per mano nel buio mistero della nostra psiche con l’ausilio della neuroscienza. David Eagleman, protagonista e neuroscienziato, ci porta alla scoperta del processo creativo riportando esempi concreti di professionisti di diversi settori. Un’esperienza rivelatrice grazie alla quale potrete capire come attingere al processo neuronale nascosto dietro allo sviluppo creativo. Stimolate la vostra creatività!

BURDEN

Un secondo documentario che, nuovamente, vi accompagnerà all’interno del mondo creativo. Questa volta però sarà approfondito quello di Chris Burden;un artista statunitense scomparso qualche anno fa, che ha portato ad un livello superiore performance provocatorie e pericolose. La sua storia viene raccontata attraverso filmati ed immagini del secolo scorso, ma anche la voce di molti artisti colleghi che raccontano sotto un punto di vista personale le sue iniziative d’avanguardia. Da non perdere!

ABSTRACT: THE ART OF DESIGN

Se cercate una serie tv coinvolgente e corta Abstract fa al caso vostro. È divisa in due stagioni che raccontano come il mondo del design abbia plasmato ogni aspetto della nostra vita. Non si tratta di un’unica storia, ma di tante storie di diversi artisti che tramite la loro arte si raccontano (da Christoph Niemann a Neri Oxman). Personalità e creatività diverse accomunate dalla stessa passione: il design. Che aspettate?

Buona visione!




Firenze: culla del rinascimento e non solo

La “culla del Rinascimento” svela sotto Palazzo Vecchio i resti del teatro romano, risalente alla fase coloniale della città: riportati alla luce il vomitorium, corridoio centrale accesso per gli spettatori (stimabili tra gli 8 e i 10mila), databile tra il I e il II secolo d.c., e il margine interno dell’orchestra, riservata alle autorità.

Museo Stefano Bardini

Visitabili gli ambienti decorati e affrescati del negozio originario, museo e sede di produzione dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella: nata nel 1221, con l’utilizzo da parte dei Frati domenicani di erbe per unguenti medicamentosi, dal 1612 apre al pubblico e nel 1886 diviene laica e di richiamo internazionale. Notevoli gli ambienti del Museo Stefano Bardini, antiquario che nel 1922 donò alla città il museo di famiglia, con pregevoli opere di Donatello, Pollaiolo, Beccafumi. Oltre a Boboli, da vedere i giardini Bardini, Corsi e Torreggiani.

Info: www.comune.fi.it




Roma archeologica: camminare sulle mura e sotto il suolo

L’Urbe non annoia mai, ma se si mira a un giro alternativo da non perdere è la “passeggiata sulle mura”, il camminamento di 400 metri tra Porta S.Sebastiano e via Cristoforo Colombo, parte delle Mura Aureliane, volute dall’imperatore Aureliano per difendere Roma dai barbari. Riaperta al pubblico la prima prigione di stato dell’antica Roma, il Carcer Mamertinum, un complesso di ambienti alle pendici del Campidoglio, databili dall’età regia e per tutta l’età repubblicana.

Mura Aureliane

La tradizione medievale vuole che il luogo sia stato prigione degli apostoli Pietro e Paolo, che convertirono e battezzarono i loro carcerieri. Ancora da visitare il Mitreo sotterraneo a nord est del Circo Massimo, risalente al III secolo; interessanti i sotterranei di S.Lorenzo in Lucina, che permettono di osservare un’insula, uno dei grandi condomini che sorgevano nelle zone più affollate della Roma imperiale.

Info: www.comune.roma.it




ESTATE IN MONTAGNA: In Trentino tra arte e natura

Immersa in un paesaggio alpino bucolico, si arriva ad Arte Sella attraversando boschi e prati e visitando l’esposizione permanente dedicata all’Art in Nature, nata nel 1986 e gestita ancora oggi dall’omonima associazione culturale, che offre un percorso artistico nella natura. I progetti che Arte Sella produce e sostiene si inseriscono in un processo creativo in cui l’artista abbandona il ruolo di protagonista e si affianca alla natura, sua alleata nella creazione e nella conservazione dell’opera. Ciascun artista sceglie insieme alla direzione artistica il luogo in cui collocare la propria opera, senza apportare modi che radicali del territorio, ma rispettandolo e agendo in sinergia e in sintonia con esso. Una volta individuato lo spazio e ideato il progetto, l’artista crea e consegna la sua opera alla natura, utilizzando materiali naturali affini al luogo; la mutazione del lavoro è continua, costante e sottomessa alle condizioni atmosferiche e allo scorrere delle stagioni.

Lee Jaehyo

Arte Sella è costituita da due percorsi espositivi, geograficamente vicini e concettualmente legati. Ogni anno il direttore artistico di Arte Sella Emanuele Montibeller seleziona ed invita alcuni artisti a trascorrere un periodo di residenza presso Malga Costa, da cui scaturisce nel periodo successivo l’idea progettuale che verrà in seguito concretizzata. Nascono così, da condivisione, confronti e discussioni, le opere di Arte Sella. Nel corso di questi trent’anni, numerosi artisti di fama nazionale e internazionale si sono avvicendati ad Arte Sella. Circa cinquanta opere sono visibili lungo i percorsi e cambiano con il trascorrere delle stagioni, tra cui l’imponente Cattedrale Vegetale, realizzata nel 2001 dall’artista Giuliano Mauri e divenuta nel tempo uno dei simboli di Arte Sella.

 

DA NON PERDERE

Domenica 15 luglio alle ore 14.00 viene inaugurata una nuova opera ad Arte Sella: una nuvola inaspettata nel bosco della Val di Sella, una massa eterea sospesa tra gli alberi e mossa dal vento. L’opera vive letteralmente in funzione di come la natura ne modifica la forma, gocce d’acqua che si insinuano nella sua struttura o neve che ne muove le masse. Il cambiamento continuo mette in relazione il visitatore con i ritmi della natura, operando un continuo mutamento nella percezione del luogo, delle sue forme e della sua essenza. Ad accompagnare la presentazione della nuova opera ci sarà la performance di danza in collaborazione con Operaestate Festival.

Info www.artesella.it




Al Forte di Bard: i paesaggi di Cartier-Bresson

Henri Cartier-Bresson, un pioniere del foto-giornalismo.

Al Forte di Bard, dal 17 giugno fino al 21 ottobre, andrà in scena la mostra: Landscapes/Paysages, realizzata in collaborazione con con Magnum Photos International e Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi, dedicata al più grande fotografo del ‘900.

Saranno presenti 105 immagini in bianco e nero, personalmente selezionate da Henri Cartier-Bresson, scattate tra gli anni Trenta e gli anni Novanta in diversi continenti, tra cui America, Europa e Asia.

Le fotografie presenti alla mostra sono divise per tema: alberi, neve, nebbia, sabbia, tetti, risaie, treni, scale, ombra, pendenze e corsi d’acqua. A proporre una “promenade” tra paesaggi urbani e paesaggi rurali.

Ciascuna fotografia è rappresentazione di quell’istante decisivo’ che per il maestro è il “riconoscimento immediato, nella frazione di un secondo, del significato di un fatto e, contemporaneamente, della rigorosa organizzazione della forma che esprime quel fatto”.

Non a caso questo artista venne rinominato dalla critica come “occhio del secolo”.

Per informazioni:

Associazione Forte di Bard
0125 833811 info@fortedibard.it

Prenotazione visite
0125 833818 prenotazioni@fortedibard.it




Volterra, weekend tra storia e sapori

Un passato antico e glorioso, mura imponenti, paesaggi mozzafiato e sapori ineguagliati fanno di Volterrauno dei borghi più belli della Toscana. Nella stagione autunnale i boschi abbondano di funghi e tartufi, ma anche di selvaggina, ingrediente dei piatti più rinomati, come il cinghiale in salmì, le pappardelle di lepre e gli spiedini. Da non perdere anche la trippa e la zuppa alla volterrana, i salumi, i formaggi pecorini freschi e i dolci, tra cui il panfortei cantuccini e gli ossi di morto.

PRIMO GIORNO: il centro di Volterra, tra chiese e antichi palazzi.

La nostra visita al borgo parte dalla centrale Piazza dei Priori, su cui si affaccia il Palazzo dei Priori, il municipio più antico di tutta la Toscana, e Palazzo Pretorio con la Torre del Porcellino. Percorriamo via Turazza fino a Piazza San Giovanni, dove si trovano la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero del XIII secolo. Al suo interno sono conservate opere di Andrea della Robbia e Mino da Fiesole. Il battistero spicca per la facciata decorata in marmo bianco e verde.

 

 

In via Sarti 1, all’interno di Palazzo Minucci Solaini, si trovano la Pinacoteca e il Museo Civico (orario invernale 10-16.30; intero € 8, ridotto € 6). Nella prima si può ammirare la famosa Deposizione di Rosso Fiorentino, la Pietà di Francesco Neri da Volterra e una pala del Ghirlandaio. Nella casa torre del palazzo è ospitato invece lo splendido Ecomuseo dell’Alabastro, che racconta la storia dell’antica tradizione, nota fin dai tempi degli Etruschi, della lavorazione di questa pietra. Nelle vicinanze, si trovano anche il Museo Guarnacci, che espone una collezione di opere in alabastro del periodo etrusco, e la residenza storica di Palazzo Viti.

SECONDO GIORNO: Le antiche vestigia

Il secondo giorno è dedicato alla visita dell’Acropoli etrusca (sab-dom 10-16, intero € 5, ridotto € 3) che si -trova all’interno del Parco Archeologico Enrico Fiumi. Qui si possono trovare i resti di una cisterna romana, di una piscina e di due templi risalenti ai II e III secolo a.C. Sulla collina, in posizione dominante, si staglia l’imponente sagoma della Fortezza Medicea, costruita nel 1474 dopo la conquista della città da parte di Firenze. Oggi ospita una prigione e non è visitabile all’interno.

 

 

È collegata al centro storico dall’arco di Porta a Selci. Chi ha tempo può regalarsi una passeggiata lungo le mura medievali ammirando le sei porte di accesso, tra cui Porta dell’Arco, la più antica, Porta San Francesco con traccia degli affreschi originali, e Porta San Felice, da cui ammirare lo splendido panorama della campagna. Appena fuori da Porta Fiorentina si trova l’Anfiteatro Romano (sab-dom 10-16; intero € 5, ridotto € 3) del I sec d.C, tra i meglio conservati d’Italia. Dietro il teatro ci sono anche i resti delle terme e del foro.

INFO: www.volterratur.it

LA RICETTA: ZUPPA ALLA VOLTERRANA

Ingredienti per 4 persone

  • ½ cavolo
  • 2 carote, 1 cipolla e 1 gambo di sedano
  • un mazzetto di bietole
  • salsa di pomodoro
  • prezzemolo a piacere
  • 2 patate
  • Cotenna di maiale
  • 2 scatole di fagioli cannellini
  • Sale e pepe
  • Olio EVO
  • Pane toscano a fette

Lavate e spezzettate le verdure. In un tegame capiente soffriggete la cipolla, il prezzemolo, le carote e il sedano a pezzetti in olio extravergine di oliva. Aggiungete anche le bietole e le patate, un cucchiaio di salsa di pomodoro, il sale e il pepe e la cotenna. Ricoprite il tutto con acqua e cuocete a fuoco medio per circa un’ora. Aggiungete anche i fagioli cannelli, allungate con un bicchiere d’acqua e fate bollire per altri 15 minuti. Nel frattempo, affettate il pane toscano, mettete le fette in una zuppiera e irroratele con olio di oliva. Vuotate le verdure ancora fumanti e fate riposare per farle assorbire dal pane.

 

COME ARRIVARE  

In auto: da Nord A15 Parma – La Spezia, in direzione La Spezia. Uscire a La Spezia poi A12 Genova-Livorno con direzione Livorno, uscire a Pisa Centro, poi prendere la SGC Firenze-Pisa-Livorno, direzione Firenze, uscita Pontedera, e SS439 per Volterra. In alternativa: A1 Bologna-Firenze, uscita Firenze Impruneta, SGC Firenze -Siena, uscita Colle Val d’Elsa Nord e SS68 per Volterra. Da Sud: A1 Roma-Firenze, uscita Val di Chiana, poi SS326 in direzione Siena, Superstrada Siena-Firenze in direzione Firenze, uscita Colle Val d’Elsa Sud e SS68 per Volterra.

DOVE MANGIARE  

*Le Cantine del Palazzo, via dei Sarti 39, Volterra, tel 0588/80033, www.lecantinedelpalazzo.it ..

*Ristorante Enoteca del Duca, via di Castello 2, Volterra, tel 0588/81510, www.enoteca-delduca-ristorante.it

DOVE DORMIRE   

*Volterra In***, via Porta all’Arco 41, Volterra, tel 0588/86820, www.hotelvolterrain.it.

*Hotel Villa Rioddi***, loc Rioddi, SP Monte Volterrano, tel 0588/88053, www.hotelvillarioddi.it




Milano: mostra fotografica di Michael Wolf alla Fondazione Stelline

Life in cities: Michael Wolf

Dal 10 maggio al 22 luglio alla sede espositiva di Corso Magenta 61, la prima mostra italiana dedicata a un grande artista visivo e fotografo: Michael Wolf.

In passato Wolf ha ottenuto autorevoli riconoscimenti internazionali, come due World Press Photo e arrivando alla selezione finale dell’ultima edizione del Prix Pictet, uno dei più importanti premi di fotografia dedicato alla sostenibilità ambientale.

                                                                                          Paris rooftop, Paris

Life in cities è una retrospettiva che mette in relazione la densità urbana con l’architettura umana. Alla mostra sarà possibile ammirare 150 tra le opere più celebri del grande artista tedesco.

                                                                          Architeture of density, Hong Kong

La notorietà raggiunta dai suoi progetti fotografici, che colgono astrazioni dell’architettura cittadina e prospettive vertiginose della sua implacabile espansione, continua a essere oggetto di pubblicazioni ed esposizioni.

L’obbiettivo della mostra è mettere in luce la relazione tra la struttura architettonica e sociale delle città. Di fatti gli scatti e i progetti riescono a cogliere a pieno le complessità strutturali del paesaggio urbano con quelle umane: per esempio la serie dedicata ai tetti di Parigi.

                                                                             Informal solutions, Hong Kong

L’esposizione è curata da Wim van Sinderen e Alessandra Klimciuk.

Per maggiori informazioni: Fondazione Stellinecorso Magenta 61,Milano fondazione@stelline.it




Puglia Segreta: a Gravina la “Sistina della pittura rupestre”

Bagnata da due mari, definita dal National Geographic la “regione più bella del mondo”, la Puglia non smette di stupire per la varietà di segreti che custodisce. Amata da greci, romani, bizantini, oltre alle sue mete più note e al patrimonio paesaggistico, svela cattedrali romaniche che ammaliano per la purezza, vasi greci unici al mondo, anfiteatri romani e parchi archeologici, fortezze medievali, ma anche i segni delle civiltà antiche rupestri, ipogei dedicati alla Dea Madre e dolmen millenari patrimonio dell’Umanità UNESCO.

A 350 metri sul livello del mare, tra il pre-Appennino lucano e la Murgia, sorge la città antica di Gravina, in parte estesa sulle sponde di un crepaccio profondo che ricorda i canyon, scavato nella roccia calcarea dal torrente Gravina. Nello scenario paesaggistico del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, di cui Gravina ospita la sede, questo comune dalla storia antica conserva architetture e testimonianze uniche.

Dopo un susseguirsi di anfratti, affacciata alla spaccatura rocciosa, la chiesa rupestre di San Michele alle Grotte è una delle più interessanti dell’area e la prima cattedrale del comune: l’edificio in tufo ha pianta quadrangolare a cinque navate, sorrette da 14 pilastri in pietra naturale. Sulle pareti della chiesa, che ospita numerose opere tra cui una tomba medievale, sono visibili residui di affreschi del XIII secolo come il grande Cristo Pantocratore tra i santi Paolo e Michele, mentre nella grotta attigua si trovano teschi e ossa che sono leggendariamente attribuiti ai martiri dell’attacco saraceno del 999.

Tesoro di rara bellezza, tanto da essere denominata “La Sistina della Pittura Rupestre”, è la cripta di San Vito Vecchio, i cui preziosi affreschi, strappati per salvaguardia ed esposti all’esposizione Universale di Bruxelles nel 1958, poi a Roma, Atene e Bari, sono ora custoditi presso la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi che ne ha ricostruito l’ambiente originario. Il complesso, fra i meglio conservati del patrimonio di pittura a fresco pugliese di età medievale, è dominato dalla maestosa figura del Cristo Pantocratore in mandorla circondato da angeli, seduto su un trono la cui spalliera concava, decorata con cerchi di perline, segue l’andamento dell’abside, il cui profilo esterno presenta un vivace motivo decorativo di ascendenza islamica.

Cripta di San Vito Vecchio

Per maggiori informazioni visitare il sito http://fondazionesantomasi.it e Pro Loco Unpli Gravina www.prolocogravina.it

 

DOVE MANGIARE:

TRATTORIA ZIA ROSA, Via Marconi, 18, 70024 Gravina in Puglia (Ba), 0803257842 www.trattoriaziarosa.it

Nel centro storico di Gravina, permette di assaporare i tipici profumi di un passato lontano, rivisitati in chiave moderna in un ambiente elegante.

 

OSTERIA SANT’AGOSTINO, Corso Vittorio Emanuele 12, 70024 Gravina in Puglia (Ba), Tel. 3391854418

Qui si gustano i veri sapori della Murgia: da non perdere la pasta fresca fatta a mano.

 

DOVE DORMIRE:

PRINCIPE RELAIS, Via XX Settembre 8, 70024 Gravina in Puglia (Ba), tel. +39 080 914 0330 principerelais.it

In un edificio di inizio Novecento completamente ristrutturato sorge Principe Relais, per un soggiorno di relax ed eleganza nel centro storico, con SPA annessa

 

B&B FONDO VITO, Vico Fondo Vito n.1, 70024 Gravina in Puglia (Ba), tel. +39 345 03 41 710, fondovito.it

A pochi metri da San Michele alle Grotte sorge il b&b Fondo Vito: per un’esperienza autentica in una caratteristica casa del rione medievale.

 




Reggio Emilia, la XIII edizione di Fotografia Europea è dedicata alle “Rivoluzioni”

“Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie”, è questo il tema della XIII edizione di Fotografia Europea, che inaugurerà a Reggio Emilia, il 20 aprile e si potrà visitare fino al 17 giugno. Promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani, insieme al Comune di Reggio Emilia e alla Regione Emilia Romagna, il festival è interamente dedicato alla forma ‘d’arte che più delle altre, interpreta e comunica la complessità della società contemporanea.

Ricchissimo il programma, che prevede mostre, conferenze, spettacoli, attività formative, animati dai protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, che saranno ospitati nelle istituzioni culturali e negli spazi espositivi della città, alcune delle quali aperte al pubblico solo in occasione del festival. Sarà quindi una splendida occasione per conoscere i luoghi più suggestivi e “inaccessibili” della città emiliana.

A Palazzo Magnani, Sex & Revolution

Il percorso ideale attraverso il programma del festival prende il via da Palazzo Magnani, che ospita la mostra SEX & REVOLUTION! Immaginario, utopia, liberazione (1960 – 1977) che indaga a genesi delle trasformazioni nel modo di concepire e vivere la sessualità tra gli anni Sessanta e Settanta attraverso più di 300 reperti d’epoca, tra sequenze cinematografiche, fotografie d’autore, fumetti, rotocalchi, locandine di film, libri, musica e molto altri. Tra i pezzi degni di nota, alcuni scatti di importanti fotografi, tra cui Angelo Frontoni e Paola Mattioli. Cinque le sezioni, attraverso le quali si approfondisce la rivoluzione sessuale e socio culturale.

Palazzo Da Mosto, una location per tre mostre

Ben tre progetti espositivi si potranno ammirare nella splendida location di Palazzo da Mosto. Il primo, Transitions, presenta oltre 120 opere che ripercorrono i primi vent’anni della carriera del fotografo americano Joel Meyerowitz, tra i primi a fare del colore un elemento essenziale del suo linguaggio artistico negli anni Sessanta e Settanta. Tra i protagonisti della street photography, Meyerowitz vive nel nostro paese per diversi mesi all’anno.

Rivoluzioni, Ribellioni, Cambiamenti, Utopie. 101 photobook dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma è invece il titolo della seconda mostra, che si propone di rileggere alcuni dei momenti cruciali della storia del Novecento attraverso una serie di volumi fotografici più significativi in relazione ai temi della rivoluzione, della protesta e delle utopie sociali e religiose, tra cui gli straordinari volumi prodotti dai regimi totalitari del Novecento.

In/Finito. Un progetto di danza e fotografia per spazi urbani, naturali o storici è, infine, il titolo del terzo progetto che presenterà alcuni scatti inediti del grande fotografo di moda Toni Thorimbert. per mettere a confronto la dimensione, effimera per definizione, della performatività del corpo con la sua rappresentazione fotografica, che fissa per sempre un singolo istante.

I Chiostri di San Domenico ospitano l’Iran

È il paese ospite di Fotografia Europea 2018 e sarà presente con la mostra mostra Genesis of a Latent Vision: a Window onto Contemporary Art Photography in Iran, curata da Reza Sheikh. presenta le immagini di nove autori iraniani, tra cui Ahmad Aali, Shadi Ghadirian, Gohar Dashti, che testimoniano l’evoluzione della fotografia iraniana, da una documentazione sociale a un approccio concettuale. L’omaggio al paese mediorientale, continua con una serie di scatti di Walter Niedermayr (Bolzano, 1952) realizzati in Iran tra il 2005 e il 2008 che indagano un territorio dalla storia millenaria in cui coesistono tracce dell’antica Persia e dell’industrializzazione, dell’influenza occidentale e della rivoluzione islamica.

Mishka Henner e Francesco Jodie alla Banca d’Italia

Anche per questa edizione, la Banca d’Italia sarà la location dove troveranno spazio progetti inediti, commissionati specificatamente per il festival. Il fotografo belga Mishka Henner, che nel 2013 ha ricevuto il prestigioso CP Infinity Award for Art in New York, ha ideato un progetto-installazione di grande impatto visivo ed emozionale dal titolo Seven seas and a river, che immerge il visitatore in una dimensione inaspettata, tra le onde di mari e oceani, senza comprendere fino in fondo a che cosa sta assistendo. Per la sua realizzazione, Henner ha passato al setaccio sul web migliaia di webcam anonime puntate su tratti di costa e ne ha selezionate sette, dal Pacifico all’Atlantico, dall’Adriatico ai Caraibi, passando per Thailandia, Islanda, Artico e Quebec.

Francesco Jodice, invece, ha pensato un progetto articolato nel corso di un intero anno per mantenere viva l’attenzione sul Festival anche dopo la sua conclusione. Attraverso workshop e incontri presenterà il suo lavoro “in fieri” coinvolgendo la città e gli appassionati. I suoi lavori saranno esposti nell’edizione 2019 di Fotografie Europea.

Allo Spazio San Rocco e alla Sinagoga, immagini dal mondo

Cinema, fotografia e video arte uniscono il progetto artistico Braguino o la comunità impossibile di Clément Cogitore, ospitato allo Spazio San Rocco. Nel 2016, l’artista francese si è recato a Braguino, nella taiga siberiana a 700 km da ogni presenza umana, per scoprire le motivazioni della scelta di uomo, Sacha Bragin, che ha scelto di vivere in uno dei luoghi più sperduti e isolati della terra con la sua famiglia da più di trent’anni, auspicando di costruire un modello di vita autosufficiente.

Spostandosi alla Sinagoga, spazio espositivo di grande suggestione e valore storico, si può invece visitare Iconic China di Luca Campigotto, che racconta attraverso le immagini il suo lungo viaggi in Cina, dalla ricerca di un passato mitico al presente caotico delle megalopoli.

Allo Spazio Gerra il Fotoromanzo in mostra

È una storia tutta italiana, che per trent’anni è stato un fenomeno culturale di massa, una delle tante piccole -grandi rivoluzioni che, per la frivolezza e l’apparente ingenuità sentimentale che esprimeva, è stata generalmente sottovalutata sia dagli storici che dagli uomini di cultura. Stiamo parlando del Fotoromanzo, che è anche il titolo della mostra allestita presso lo Spazio Gerra, dove si potranno ammirare, oltre a fotografie e materiali provenienti da diversi archivi pubblici e primati, anche cineromanzi e materiali del Fondo Zavattini della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

Incontri, workshop e spettacoli

Nelle giornate di apertura del festival, 20, 21 e 22 aprile e nei fine settimana successivi fino al 17 giugno, il programma prevede un ricco calendario tra incontri, conferenze, workshop, visite guidate gratuite e spettacoli per scoprire il mondo della fotografia e approfondirne gli aspetti.

Tra gli incontri, molto atteso l’appuntamento con il sociologo e giornalista bielorusso Evgenij Morozov, esperto di nuovi media e dei loro effetti sulla società, per una visione rivoluzionaria della tecnologia. Sabato 21 aprile, l’attrice Catherine Spaak dialogherà con Pietro Adamo, curatore della mostra “Sex&Revolution! Immaginario, utopia, liberazione (1960 -1977)” per approfondire tutti quegli aspetti che hanno caratterizzato la rivoluzione sessuale al cinema.

Pensiero stupendo. Music, sex, revolution è lo spettacolo in programma venerdì 21 aprile, alla sera, in piazza San Prospero. Protagonista Nina Zilli sul palco con una personale selezione musicale ispirata alle icone femminili della rivoluzione sessuale accompagnata da videoproiezioni sul tema.

INFO

Fotografia Europea 2018 -XIII Edizione

Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie

Reggio Emilia 20 aprile-17 giugno

Tel 0522/444446

www.fotgrafiaeuropea.it

www.palazzomagnani.it

Biglietti: intero € 15, gratis per minori di 12 anni; mostra Sex&Revolution € 10. Apertura gratuita ven 20 aprile dalle 19 alle 21.

Orario: giornate inaugurali, ven 20 aprile 19-23; sab 21 aprile 10-23; dom 22 aprile 10-20. Fino al 17 giugno ven-sab-dom 10-20.

 




Fondazione Stelline di Milano presenta NYsferatu: Symphony of a Century

Nei giorni che Milano dedica alla fiera internazionale d’arte MiArt e poi durante la Milano Design Week, un appuntamento imperdibile alla Fondazione Stelline. Per l’occasione l’artista Andrea Mastrovito presenterà un progetto speciale per creare una potente e commovente dichiarazione sugli orrori dell’ignoto e la stimolante ricerca della libertà.

Durante otto giorni sarà possibile assistere alla proiezione di: NYsferatu: Symphony of a Century, un raffinato film d’animazione, metafora della vita di oggi, tra violenza, paura e un senso di malinconia che fanno da sfondo, prodotto da More Art, organizzazione non-profit con sede a New York.

In questa sua opera l’artista reinventa il capolavoro del regista tedesco Friedrich Willhem Murnau (adattamento del “Dracula” di Bram Stoker) mettendo in scena uno spettacolare film muto animato da 35 mila disegni, realizzati negli ultimi tre anni insieme a 12 disegnatori dell’Accademia Carrara e di Brera.

I disegni inoltre vengono utilizzati  per esaltare la paura e il dramma contemporaneo, ambientando l’opera tra l’odierna Siria e una New York martoriata da tensioni sociali e violenze.

Il film ha partecipato al Festival del Cinema di Roma come “evento speciale”, dopo essere stato presentato a New York in varie sedi, dal Queens Museum a Central Park, da Magazzino Italian Art al Cantor Film Center.

Inoltre alla mostra saranno esposte una serie di nuove opere e una ricca selezione di disegni tratti dal film, tra cui bozze, poster e locandine che hanno accompagnato la proiezione del film.

«Disegnare è la lingua più elementare dell’umanità», ha dichiarato Mastrovito. «Ecco perché cerco di capire e descrivere il mondo in cui viviamo oggi attraverso migliaia di disegni e allusioni visive. Molto spesso il miglior mediatore tra il mondo delle idee e il mondo reale è una semplice matita». Sito di Andrea Mastrovito

NYSFERATU: Symphony of a Century

  • 11 – 18 aprile 2018, ingresso libero dalle h. 14.00 alle h. 21.00

Orari proiezioni: (durata 65 minuti): h. 14.00, 15.10, 16.20, 17.30, 18:40, 19.50 (Fino a esaurimento posti)

  • Venerdì 13 aprile 2018, h. 18.00

Art Talk & Proiezione: con Andrea Mastrovito, Micaela Martegani e Stefano Leonforte, Modera Alessandra Klimciuk

Per informazioni:

Fondazione Stelline, c.so Magenta 61, Milano    Info: fondazione@stelline.it | www.stelline.it




Eventi culturali e mostre: Aprile 2018

Imperdibili eventi culturali e mostre in programma per il mese di Aprile, eccone alcuni che abbiamo deciso di consigliarvi..

MILANO
Da lunedì 9 aprile nel capoluogo lombardo, inizia una settimana dedicata all’arte moderna e contemporanea, con visite guidate, aperture speciali e diverse mostre sparse sul territorio milanese, con il coinvolgimento di fondazioni, gallerie ed enti pubblici e privati. Il tutto ruoterà attorno alla fiera internazionale miart.
Per l’occasione le sedi aperte saranno: Palazzo Reale, Fondazione Prada, Castello Sforzesco, PAC ed infine la Triennale e il Museo delle culture, con aperture serali e notturne. Saranno presenti sia artisti italiani come Giovanni Boldini e Franco Mazzucchelli,  sia artisti stranieri come Sol Lewitt, Teresa Margolles, Frida Kahlo e molti altri…

Le mostre affrontano diverse tematiche narrando di epoche e mondi passati, come Post Zang Tumb Tuuum, che descrive arte, vita e politica in Italia dal 1918 al 1943. Arte contemporanea del Medio Oriente e Nord Africa, progetto del Guggenheim Museum ed infine Italiana, che segue il progressivo affermarsi nel mondo del made in Italy attraverso la moda.

Per maggiori informazioni visita: www.comune.milano.it

PAESTUM (SALERNO)
Segnaliamo un’importante iniziativa a Paestum (Sa) presso il parco archeologico. Lunedì 9 aprile si terrà la Giornata Mondiale dell’Autismo.
E’ possibile che un’opera d’arte riesca a liberare le persone da impedimenti e barriere mettendole in contatto tra loro? Possono un museo ed un’area archeologica essere luoghi di apertura in cui ciascuno abbia l’occasione di esprimersi?

Nel corso della mattinata saranno proiettate alcune sequenze tratte dal film “Il mio piccolo genio” di Jodie Foster, sarà presente un pannello multimaterico su base di legno con materiali di riciclo dal tema “Conversazione”, realizzato da studenti con disturbo dello spettro autistico dell’ITT “Focaccia” di Salerno. Inoltre verranno piantati bulbi di Iris, fiore caro a Van Gogh artista autistico, come segno di speranza e di impegno costante del Parco Archeologico di Paestum ad ampliare l’accessibilità materiale e culturale.

www.museo.paestum.beniculturali.it

SIRMIONE (BRESCIA)
Dal 15 aprile una splendida mostra fotografica per rivivere il mito della Freccia Rossa. L’allestimento, intitolato HEROES – 1000MIGLIA 47-57, racconta gli ultimi anni della mitica Freccia Rossa, tra il 1947 e il 1957, anni in cui le vetture in gara raggiunsero velocità inimmaginabili.

L’ evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale, con la partecipazione di CARS e lo speciale patrocinio di 1000Miglia ed espone 70 fotografie, alcune delle quali assolutamente inedite.

HEROES” sarà allestita a Sirmione dal 14 aprile al 1° luglio 2018, presso Palazzo Callas Exhibitions, Piazza Carducci. L’inaugurazione avverrà sabato 14 aprile alle 17:30.

GAETA (LATINA)
Nelle giornate del 15 e 29 aprile (a maggio il 13) “I Tesori dell’Arte”, grazie alla disponibilità dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, organizza le visite teatralizzate “Ti Mando a Gaeta” con la regia di Gianni Villani, gli attori Maurizio Rata, Laura Fiordaliso e Giovanni Muto.
Sarà un vero e proprio viaggio nella storia ed un’occasione per scoprire l’antico carcere militare di Gaeta.

Per informazioni si può contattare il numero 3898256341 (anche tramite WhatsApp) o scrivere all’indirizzo mail prenotazioni@tesoriarte.it




Un weekend al museo

Quattro città, quattro grandi mostre che confermano la passione del nostro bel paese per l’arte, in tutte le sue sfumature, bellezza e contraddizioni. I temi sono quelli della fragilità umana, della dissolutezza, del sogno, del pensiero rivoluzionario, della nascita del genio e dello studio che spesso si nasconde dietro a quell’opera d’arte che, nella sua visione finale comunica solo l’istinto. 

A Torino, un weekend con Mirò

Fino al 14 gennaio 2018, a Palazzo Chiablese di Torino si può visitare la straordinaria esposizione Mirò! Sogno e colore, dedicata a uno dei massimi interpreti del Novecento. Si potranno ammirare ben 130 opere del genio catalano (Barcellona, 1893 – Palma di Majorca, 1983), tutti oli di grande formato, provenienti dalla Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca, che conserva la maggior parte delle opere che l’artista creò nei trent’anni trascorsi sull’isola. È il periodo in cui Mirò si dedica alla pittura quadridimensionale, alle scenografie, alle grandi sculture e alla mail art, ma riflette anche le atmosfere della Maiorca degli anni Sessanta e Settanta. I temi sono quelli prediletti dal pittore: le figure femminili, gli uccelli, i paesaggi monocromi. In esposizione anche i lavori degli ultimi anni, quelli della pittura materica, realizzati con le dita e con il colore steso con i pugni spalmando gli impasti su compensato, cartone e materiale di riciclo. Tra i capolavori la Femme au clair de lune (1966), Oiseaux (1973) e Femme dans la rue (1973)

INFO

Mirò! Sogno e colore, Palazzo Chiablese, Piazzetta Reale, Torino

Orario: lun 14.30 – 19.30; mar-mer-ven-sab-dom 9.30-19.30

Ingresso: intero € 14, ridotto € 12. Sconti per gruppi, famiglie e minorenni.

www.mostramirotorino.it

DOVE DORMIRE

*Turin Palace Hotel****, via Paolo Sacchi 8, Torino, tel 011/0825321, www.turinpalacehotel.com Davanti alla Stazione di Porta Nuova, dispone di 127 camere suddivise in sei piani di un palazzo storico del 1872, recentemente ristrutturato e con ambienti impreziositi da opere di artisti torinesi. Doppia superior da € 189.

*Hotel Victoria****, via Costa 4, Torino, tel 011/5611909, www.hotelvictoria-torino.com

Nelle vicinanze di Piazza San Carlo e di via Roma si affaccia sui giardini della Borsa Valori. Ai comfort di alto livello si aggiunge la particolare cura dell’arredamento delle camere e degli spazi comuni, oltre a un centro benessere per il relax degli ospiti. Doppia da € 240.

Vicenza, a tutto Van Gogh

Inaugura il 7 ottobre nella meravigliosa location della Basilica Palladiana di Vicenza la mostra Van Gogh: tra il grano e il cielo, che si potrà visitare fino all’8 aprile 2018.  Grazie al supporto del Kröller-Müller Museum in Olanda saranno in esposizione ben 43 dipinti e 86 disegni del genio olandese.  L’intento è quello di permettere agli spettatori di entrare nel laboratorio dell’anima di Van Gogh, guidati dall’impagabile supporto fornito dalle lettere che il pittore stesso inviava al fratello Théo e ad altri destinatari. Le lettere, quindi, come filo conduttore della mostra: a partire dalle prime, legate all’attività artistica, fino a quella conclusiva, trovatagli in tasca quando era ormai troppo tardi, nel 1890, a Auvers-sur-Oise. Particolarmente ampia nel numero delle opere, la mostra darà, oltre che alla pittura, una determinante attenzione al disegno. Occasione unica, dal momento che i disegni non sono mai esposti e restano visibili solo per poco tempo nelle esposizioni temporanee. L’ allestimento innovativo  unisce la bellezza di così tante opere alla ricostruzione della vita di Van Gogh, resa in un vero e proprio film della durata di un’ora, che verrà proiettato a ciclo continuo in una sala al termine del percorso nella Basilica Palladiana.

INFO

Van Gogh: tra il grano e il cielo, Basilica Palladiana, Piazza dei Signori, Vicenza

Orario: lun-gio 9-18; ven-dom 9-20. Chiuso il 24/12

Biglietti: intero € 14, ridotto € 11; 6-17 anni € 8 (con prenotazione + 2€)

www.lineadombra.it

DOVE DORMIRE

*Alfa Fiera Hotel****, via Oreficeria 50, Vicenza, tel 0444/565455, www.alfafierahotel.it

A 500 metri dall’uscita autostradale Vicenza Ovest offre ampio parcheggio, centro fitness e wi fi gratuito in tutta la struttura. Doppia da € 69

Milano, a Palazzo Reale per Toulouse Lautrec

Dal 17 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018, Palazzo Reale di Milano celebra Henri de Toulouse-Lautrec con a grande mostra monografica Toulouse-Lautrec. Il mondo fuggevole tesa a delineare il percorso artistico dell’artista bohémien per eccellenza. L’esposizione, articolata in sezioni tematiche, condurrà il visitatore alla scoperta del fascino e dell’importanza dell’opera di questo pittore che seppe costruire un nuovo, provocatorio, realismo senza aderire mai ad una scuola. Il percorso artistico di Toulouse-Lautrec, di origine aristocratica ma testimone come nessun altro della Parigi dei bassifondi e delle case chiuse, viene narrato con delicatezza in questa mostra che viaggia dalla pittura alla grafica, dalle stampe giapponesi alla fotografia. In mostra saranno esposte oltre 250 opere di Toulouse-Lautrec, con ben 35 dipinti, oltre a litografie, acqueforti e la serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati dall’artista.

INFO

Lautrec. Il mondo fuggevole, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12

Orario: lun 14.30 – 19.30; mar, mer, ven e dom 9.30-19.30; gio e sab 9.30 – 22.30

Biglietti: intero € 12, ridotto € 10.

www.palazzorealemilano.it

DOVE DORMIRE

Hotel Dei Cavalieri Milano Duomo****, Piazza Missori 1, Milano, tel 02/88571, www.hoteldeicavaieri.com. Storica struttura a 300 m da Piazza Duomo, e vicino Teatro alla Scala e via Montenapoleone. Doppia da € 158.

*Hotel Gran Duca di York***, via Moneta 1, Milano, tel 028/874863, www.ducadiyork.com Piccolo e romantico albergo recentemente rinnovato, ricavato in un antico palazzo del 700,  pochi passi dal Duomo e dalle vie dello shopping. Doppia da € 17

A Bologna “I rivoluzionari del 900”

Una straordinaria mostra dedicata a Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del 900 sarà  a inaugurata il 16 ottobre e fino al l’11 febbraio nella cornice di Palazzo Albergati. L’esposizione vuole raccontare un periodo di creatività straordinaria. Le opere esposte, più di 200, provengono dall’Israel Museum di Gerusalemme. Il percorso espositivo metterà in luce il legame fondamentale tra Dadaismo e Surrealismo, in cui il secondo diventa un proseguimento ideale del primo. Tra le opere più celebri che si potranno ammirare c’è .H.O.O.Q., ovvero la “Gioconda con i baffi” di Duchamp, la pietra sospesa di Magritte del suo Le chateau de Pyrenees o un Surrealist Essay di Dalì del 1934, uno degli incubi straripanti di simboli dell’eccentrico artista catalano. C’è anche Main Ray, scultura di Man Ray che rende statica e antica una mano che sembra lanciare una pallina.

INFO

Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del 900, Palazzo Albergati, via Saragozza 38, Bologna.

Orario: lun-dom -10-20

Ingresso: intero € 12, ridotto € 10. www.palazzoalbergati.com

DOVE DORMIRE

*HC3 Hotel****, via dell’Arcoveggio 46, Bologna, tel 051/373632, www.hc3.it . Business Hotel situato in prossimità della Fiera di Bologna con camere finemente arredate, accoglienti e tecnologicamene avanzate. A disposizione uno spazio fitness e hall con spazio multifunzione. Doppia con colazione da € 69.

*Albergo Al Cappello Rosso****S, via De Fusari 9, Bologna, tel 051/261891, www.alcappellorosso.it. Ad appena 50 metri da Piazza Maggiore, dispone di 33 camere tra cui superior, junior suite, appartamenti, camere d’artista, business room, lady room, petfriendly room, camere per allergici e diversamente abili, curate in ogni dettaglio per offrire il massimo comfort. Doppia da € 160.




Weekend in Sicilia all’Allegroitalia Siracusa Ortigia: il valore dell’arte ricordando Archimede e Caravaggio

Quest’isola così piccola eppure così importante è il cuore di Siracusa. Fu qui all’Ortigia che approdarono gli antichi Greci, qui che Archimede difese i siracusani dall’Assedio dei Romani con i suoi specchi ustori, qui che passò anche Caravaggio (si conserva nella chiesa di Santa Lucia, la sua opera “Il seppellimento di Santa Lucia”), è qui che tanti registi hanno girato scene dei loro film, è qui che si trova la fonte d’acqua dolce Aretusa, l’unico posto al mondo dove nasce il papiro oltre che sulle sponde del Nilo. È l’Ortigia Patrimonio Unesco.

Ed è qui che è stato inaugurato, appena ad aprile, l’Allegroitalia Siracusa Ortigia, in una bellissima dimora del ‘700, che è stata totalmente restaurata ricavando 28 suite. Dislocate su due piani, si affacciano sull’incantevole Golfo di Ortigia e sono tutte state progettate rispecchiando l’antica tradizione della lavorazione del Tufo di Siracusa.

Soggiornare presso l’Allegroitalia Siracusa Ortigia significa vivere una vera e propria esperienza sensoriale, immergendosi nelle abitudini, nei colori e nei profumi di un luogo unico al mondo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La terrazza, con solarium e bar, offre la possibilità di ammirare scorci mozzafiato. E proprio per celebrare Ortigia e la Sicilia, Allegroitalia ha pensato a un’iniziativa volta a valorizzare l’estro creativo dei talenti emergenti: gli artisti che vorranno donare una loro creazione ad Allegroitalia, vi avranno un soggiorno gratuito di una notte.

ALLEGROITALIA SIRACUSA ORTIGIA

Via G.B. Alagona 55, 96100 Siracusa

Tel. 011.5512727




Napoli, Palermo e Nuoro: una mostra dietro l’altra

NAPOLI

Una città complessa e dalle mille sfaccettature ma pur sempre un luogo dalla incredibile bellezza. Goethe, un viaggiatore al di sopra di ogni sospetto, quando vi passò nel 1787, non potè non riportare ciò che la gente ripeteva “Vedi Napoli e poi muori“. Sì, perché quando ci si allontana da Napoli, dopo averla vissuta per qualche giorno, rimane come un senso di malinconia. Ma le immagini rimangono. Il romantico lungomare, Castel dell’Ovo, Capodimonte, Mergellina, Spaccanapoli, la città sotterranea, il Monastero di Santa Chiara, il Cristo Velato di Sammartino nella Cappella San Severo.

 

FINO AL 28 MAGGIO – I TESORI NASCOSTI. TINO DI CAMAINO, CARAVAGGIO, GEMITO

Allestita nella Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, riaperta dopo 20 anni proprio in occasione di questa mostra, presenta oltre cento opere tra dipinti e sculture. Racconta, nel cuore antico di Napoli, lo svolgimento della storia dell’arte italiana dal Medioevo al Novecento per valorizzare un patrimonio artistico “nascosto”, perché non esposto nei musei pubblici. www.itesorinascosti.it

DOVE MANGIARE

Ristorante La Cantinella

Straordinarie materie prime per piatti della tradizione rivisitati dalla fantasia e dalla passione del proprietario. www.lacantinella.it

DOVE DORMIRE

Hotel San Pietro

Un incantevole 4 stelle in pieno centro storico. Eleganza, cortesia e comodità. Wi fi gratuito in tutto l’hotel. www.sanpietrohotel.it

 

 

PALERMO

Un insieme di culture e tradizioni diverse, bella ed immensa. Palermo, con le sue cupole arabe, le chiese dal gusto barocco, i palazzi in stile liberty, i teatri neoclassici, settecenteschi spazi verdi, e poi i colorati e brulicanti mercati storici, un patrimonio culturale, artistico e architettonico immenso. Si può esplorare il centro a piedi, perdendosi e ritrovandosi tra strade e viuzze, oppure muoversi con i mezzi di superficie o noleggiare un calesse per una visione d’insieme. Vivamente sconsigliato girare in auto.

 

DAL 3 MARZO ALL’11 GIUGNO – TURI SIMETI. OPERE GRANDI

Il Polo Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso di Palermo presenta la personale di Turi Simeti, uno degli artisti più significativi emersi negli anni Sessanta e protagonista della cultura visiva siciliana insieme ad artisti come Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra, Emilio Isgrò e Renato Guttuso. In mostra una ventina di opere realizzate fra il 2015 e il 2016.

www.palazzoriso.it

DOVE MANGIARE

Villa Costanza

Una location accogliente ed elegante. Gli ingredienti sono scelti con cura, molti bio e a Km0, per esaltare le eccellenze del territorio. Da provare la pizza con le carrube. www.villacostanza.com

DOVE DORMIRE

Politeama Palace Hotel Sorge in una delle vie più ammirate del centro storico di Palermo. Un elegante hotel che offre il fascino della regione arricchito da un tocco di modernità. www.hotelpoliteama.com

 

 

NUORO

Abitata fin dall’antichità, come testimoniano le domus de janas e i nuraghi, è immersa nella splendida valle del Monte Ortobene. Di particolare interesse è il Museo Etnografico, le cui sale espongono capi di abbigliamento tradizionale, maschere carnevalesche della Barbagia, pane e dolci. Il Museo Man di Nuoro ha sempre una vasta proposta di mostre ed eventi e riveste un ruolo sempre più importante nel contesto culturale della Sardegna. www.museoman.it

 

IN CARTELLONE AL MAN FINO AL 21 MAGGIO:

  • BERENICE ABBOTT. Topografie. L’antologica di una delle più originali e controverse protagoniste della storia fotografica del Novecento.
  • JENNIFER WEST. Action Movies, Painted Films and History Collage. Dieci lavori che segnarono la svolta dell’artista americana per la prima volta in Italia.
  • LCR#3-PRELUDIO. Leonardo Boscani/Golden Zimmer Riflessioni sulle contraddizioni sociali, politico-economiche della società occidentale e sui flussi migratori.

DOVE MANGIARE

Brewpub Trulla

Birre artigianali e degustazione di piatti tipici e sfiziosi. Ottima la carne d’asino e il cinghiale. www.facebook.com/TrullaBrewPub

 

DOVE DORMIRE

Ermosuras A soli dieci minuti di auto dal centro di Nuoro, una moderna azienda agricola, curata nei minimi dettagli, che offre camere climatizzate, un ristorante tradizionale, connessione WiFi gratuita. In loco si possono acquistare olio d’oliva e frutta di produzione propria. www.ermosuras.com