Straordinario weekend “spezzino” dove il bello e il gusto si incontrano. Benvenuti nell’incantevole Golfo dei Poeti !

di Cesare Zucca —

(in italian and english)

Un tempo era chiamato Golfo di Venere.

Di certo il suo fascino è paragonabile alla Dea della Bellezza che la leggenda dice essere nata proprio nel mare. La storia racconta che la modella che posò per il celebre dipinto del Botticelli fosse Simonetta Vespucci, una bellissima nobildonna del luogo, di cui il pittore si era innamorato e aveva dipinto sullo sfondo del Golfo.

Leggenda o realtà, di certo questo Golfo ha ispirato grandi artisti, sommi poeti e personaggi storici che scelsero di vivere nei suoi affascinanti borghi.
Nel 1762 Giacomo Casanova, provenendo via mare da Genova volle sostare a Lerici nel 1762. mentre l’intrigante Contessa di Castiglione, prima “influencer” nel Risorgimento Italiano, abitava in un lussuoso palazzo nel cuore di Spezia.


Del Golfo scrissero i poeti Lord Byron, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, le scrittrici George Sand e Virginia Woolf, gli scrittori Charles Dickens, David Lawrence, Percy Bysshe Shelley e sua moglie Mary, autrice di “Frankestein”.
Non mancano grandi musicisti: Felix Mendelssohn rimase incantato dal Golfo, mentre Richard Wagner soggiornò a La Spezia dove trovò ispirazione per il preludio de L’Oro del Reno.

Il monumento a Wagner a La Spezia

Tanti nomi illustri,  fino ai giorni nostri, da Mario Soldati a Pier Paolo Pasolini, a Indro Montanelli al Premio Nobel Eugenio Montale, senza tralasciare il Futurista Filippo Tommaso Marinetti vero artista “punk”dell’inizio ‘900, che lo definì Golfo delle meraviglie, influenzadone stili e architetture. In suo onore, nella Piazza Brin, spicca la Fontana Futurista, quasi in totem allegorico che sorge da un mare psichedelico…

Alle estremità del Golfo troviamo Porto Venere il cui nome derivava dalla dea Venere che, secondo la tradizione, sarebbe nata dalla spuma del mare. Dal lato opposto sorge Lerici, suggestivo borgo verticale, colorato di toni gialli e arancioni.

Lerici

Trai borghi più suggestivi Tellaro e Fiascherino, considerati tra i più belli d’Italia. Prendendo la strada panoramica, che si snoda tra gli uliveti, giungiamo a Montemarcello, minuscolo centro medievale di rara eleganza, dove semba che il tempo si sia fermato.

Tellaro
Tellaro

Se ami camminare, suggeriamo il sentiero che da Montemarcello scende a Punta Corvo. Un susseguirsi di calette incantate, raggiungibili a piedi o in battello, dove potrairilassarsi con una splendida vista sul mar Ligure.

Al centro del Golfo primeggia La Spezia, uno dei principali arsenali della Marina Militare italiana e importante porto mercantile. Nel paesaggio si susseguono borghi, chiese e castelli medievali sul mare, spiagge di sabbia e case color pastello.

Una suggestiva visione del porto di Spezia, tra mare e monti

Qui si svolgono due importanti manifestazioni sportive: il Palio del Golfo, gara di remi fra le 13 borgate del Golfo e la Coppa Byron di nuoto in mare aperto, mentre ogni 13 Settembre, si festeggia il Patrono San Venerio con un suggestivo pellegrinaggio fino al suo santuario sull’isola del Tino.

Passeggiando per il centro della città scoprirete palazzi, portali, vetrate e fregi in stile liberty, mentre l’impronta futurista, presieduta dal fondatore Marinetti, si manifesta in rigorosi edifici, tra cui il Palazzo delle Poste che all’interno conserva il dinamico Mosaico delle Comunicazioni.

Mosaico delle Comunicazioni

Merita una visita il Castello di San Giorgio, fortezza situata sulla collina del Poggio a dominio del golfo della Spezia e testimone della vicende storiche della città. All’interno ospita il Museo Archeologico “U. Formentini” che comprende reperti dalla Preistoria al Medioevo. .

Non mancano opere contemporane (piuttosto contestate) come il susseguirsi delle arcate di Daniel Buren, artista francese famoso per le sue installazioni e la Fontana del Dialogo che per la sua forma tondeggiante viene scherzosamente soprannominata “Fontana del sedere” E devo ammettere che il richiamo c’è…

Paradiso dei ciclisti
Gli appassionati delle due ruote potranno scoprire paesaggi incantevoli che vedono susseguirsi borghi marini e porticcioli, chiese e castelli medievali a picco sul mare, spiagge di sabbia e case color pastello. Sui percorsi della GF Tarros-Montura per assaporare le bellezze delle Cinque Terre e del litorale spezzino. Le salite sono spesso dure, ma  natura e panorami premiano lo sforzo… Una volta arrivati potrete visitare il paese e fare una degustazione di cibo in riva al mare per poi continuare l’avventura nell’entroterra.

A Spezia esisite perfino il Museo del Ciclismo “Adriano Ciuffini” https://museo-del-ciclismo-adriano-cuffini.business.site/?utm_source=gmb&utm_medium=referral …che ospita  oggetti, giornali, manifesti e una straordinaria collezione di maglie rosa indossate dai campioni del ciclismo.

Il Museo del Ciclismo a La Spezia

Una chicca: Biassa

Scopriamo questo piccolo borgo di soli 600 residenti, un saliscendi di vicoli in sasso e case in pietra, alcune ancora con gli arredi dei nonni. La storia di Biassa è strettamente legata a quella di Tramonti, terra sul crinale a strapiombo sul mare, caratterizzata da muretti a secco e piccoli poderi coltivati a vigneti.

Questo territorio ha trovato uno dei maggiori cantori in Giancarlo Natale, narratore della fatica impervia, della tenacia secolare, ma anche della gioia di abitare questo borgo. Un luogo magico e fuori del tempo, dove il regista CarloAlberto Biazzi ha recentemente ambientato la storia del suo nuovo cortometraggio Al di là del mare, un racconto poetico e drammatico girato tra Biassa e Lerici, passando per i boschi del colle del Telegrafo.

Al di là del mare narra di un bambino che perde il padre e, attraverso i racconti favolistici del nonno, riesce a trovare il coraggio di andare a cercarlo. Ambientato nell’immediato dopoguerra, il film è un omaggio alla memoria e all’importanza del rapporto fra generazioni.

Girato nel borgo di Biassa, “Al di là del mare” racconta l’importanza dei sogni, dei ricordi, delle speranze e del perdono.

La cucina del Golfo

La gastronomia “spezzina”, ricca di sapori, profumi e piatti genuini, è la viva testimonianza della vita marinara e contadina. Una cucina schietta, basata su ingredienti poveri sapientemente mischiati tra di loro: crostacei, verdure ed erbe spontanee e, naturalmente, il pesce che caratterizza le diverse località, come il polipo di Tellaro, condito con prezzemolo tritato, aglio e olio d’oliva, mentre nel centro del golfo, Spezia risponde con i gianchetti o bianchetti, bolliti appena appena e accompagnati con olio d’oliva.

Trattorie, locande, osterie e … un tocco gourmet

La Pia, Spezia
Il suo farinotto è un’istituzione cittadina dal 1887 che la Signora Pia apri per la vendita di farinata, di focaccia e castagnaccio; cibo per la “povera gente”: operai, manovali, carrettieri, artigiani di cui la città ne era piena.
Con le sue ricette semplici e autentiche come “’n toco de fugaza, na feta de faina’ o nafeta de patona” la Pia inizia la sua escalation e oggi è presente in ben 4 punti vendita: al Centro Kennedy, a Sarzana, al Porto Mirabello, a Monterosso e si lancia all’estero per conquistare Londra.

La leggendaria farinata della Pia

Osteria da Gianni , Spezia 
Osteria al 100%, dall’ insegna vintage, alle  tovaglie di carta. Meta ideale per gustare la zuppa “spezzina” per eccellenza : la meshuà con ceci, fagioli cannellini e farro, irrorata dal delicato olio extravergine olio locale, frutto delle varietà Razzola e Pignola

Da Gianni: la meshuà

La Locanda del Gallese, Biassa
Piatto storico: i panigacci, cialde di farina che vengono cotte in forno nei tipici testi di terracotta, preparati anche come accompagnamento da portare in tavola, ma che abbinati a salumi, formaggi bianchi, sughi e ragù possono diventare delle vere e proprie portate principali.

i panigacci

La Chioccia d’Oro, nell’ antica città di Luni , anticamente Portus Lunae, a due passi dall’ imponente Anfiteatro Romano il cui fronte esterno era parzialmente rivestito in marmo definito dai Romani “manto di Luna sulla terra” e, grazie alle ricostruzioni che troviamo nel Museo ad immaginare lo splendente gioiello architettonico splendente di marmo che era Portus Lunae.

L’anfiteatro di Luni rappresenta il calco in miniatura dei grandi anfiteatri di epoca classica e conserva basi in muratura per statue, affreschi e suggestivi mosaici

La Chioccia d’Oro propone una cucina casalinga, ricette tradizionali prevalentemente di terra, pasta fatta in casa come trofie, ravioli, pappardelle condite al sugo di cinghiale, oppure al cavolfiore e speck, coniglio alla cacciatora, maialino e arrosto di vitella…tutto di produzione propria, e si sente…

Le carni e lev erdure Km.0 della Chioccia d’Oro

Trattoria I Contadini, Spezia
Popolare, affollato e squisita cucina locale. In stagione, i cuochi Massimiliano e Paolo Vannucci propongono delle vere e proprie Giornate della Sardina, che viene cucinata in tanti modi diversi, in frittura, nei tortini, oppure ripiena al forno. Nel menu spiccano i ravioli “alla spezzina” con ripieno di carne di manzo, maiale, salsiccia, bietola e timo, i tagliolini ai frutti di mare e la tradizionale torta di riso salata.

Piatti della tradizione “spezzina” a I Contadini

Cavallo di battaglia: i muscoli ripieni (e non chiamateli “cozze”…) Stiamo parlando di un piatto tradizionale della cucina spezzina, un saporito sugo di pomodoro in cui si coccolano i mitili allevati nei numerosi vivai del golfo e che da queste parti si chiamano rigorosamente ‘muscoli’.

Massimilano e Paolo Vannucci, al timone della Trattoria I Contadini e il loro irresistibile piatto di “muscoli”

Lasciamo i ristoranti ruspanti per scoprire Andree locale gourmet nel cuore di Spezia, giustamente segnalato dalla Guida Michelin.
Un tuffo in un ambiente elegante, tra le storiche mura di un palazzo medioevale, anticamente Monastero di S. Andrea, oggi personalizzato da un design raffinato e dettagli curatissimi. La cucina dello Chef Andrea M Besana è capace di coniugare materia prima stagionale e ricette tradizionali, con le tecniche contemporanee.  “Non tanto cucina locale, precisa Andrea, ma piuttosto cucina “con” il prodotto locale.”

Chef Andrea Besana e il suo riso e acciughe salate, broccoli, pinoli, pomodori confit

Tra i primi piatti top, il riso con acciughine salate e quei pinoli che “raccoglievo dai pini, quand’ ero bambino” ricorda sorridendo lo Chef, le linguine Felicetti con cappesante, due tipi di zucca, butternut e delica per una dolcezza bilanciata con l’intenso gusto del formaggio “torta della Val di Vara”, mentre l’aroma  è affidato a polvere di timo.

Nei piatti di Besana tutto può succedere , la trota della Lunigiana incontra il caco

Andrea rivela una mano attenta e leggera sia nel delicatissimo baccalà con patate fatte cuocere nel suo latte oppure nell’ insolita scelta di valorizzare la trota della Lunigiana che arricchisce con cime di rape, patate all’olio e un imprevedibile schizzo di cachi, esempio di quanto Andrea rispetti il territorio e ami riproporlo in veste nuova.

Andrea è di origine novarese, quindi un nativo del” triangolo del riso” anche nei dolci. Con un tenero “amarcord” della sua fanciullezza, ci riporta al tradizionale il riso e latte di mamma e nonna “Un cibo rassicurante, aggiunge Andrea, un abbraccio, una zona di tranquillità e conforto, che ho voluto rafforzare con un sorbetto alla camomilla e una cialda al cacao”

Il dessert “relax”di riso e latte con sorbetto alla camomilla

e nel calice ?….

Naturlamente un ottimo vermentino!…
Ma facciamo un passo indietro nella storia, torniamo a Luni, dove furono gli Etruschi a iniziare la coltivazione della vite, seguiti dai Liguri, dai Romani fino a oggi. Da cinque generazioni quest’arte viene portata avanti dalle Cantine Lunae dal suo fondatore, Paolo Bosoni e da suo figlio Diego nel segno della tradizione di famiglia, con la creazione di alcuni dei migliori vini bianchi, rossi e vermentino dell’intera regione.

Vini eccellenti da cinque generazioni… e la storia continua: Paolo Bosoni e suo figlio Diego.

All’interno della Cà Lunae sono presenti anche altre due aree, quella della cantina, una vera e propria enoteca del Bosoni Lunae dove si possono trovare i migliori vini della produzione

Dalla produzione Lunae, l'Albarola, Il Nektar e ll Niccolo V. A destra il Vermentino Lunae, una delle punte di diamante della cantina di Paolo Bosoni
Dalla produzione Lunae, l’Albarola, Il Nektar e ll Niccolo V. A destra il Vermentino Lunae, una delle punte di diamante della cantina di Paolo Bosoni

e il Museo dove si può conoscere il percorso che ha portato le cantine Lunae al successo odierno, pwr finre in un suntuoso wine shop dove si  potrà degustare la produzione e acquistare prodotti esclusivi.

Dove dormire

Ville Relais sulla prima collina fuori Spezia, in una splendida posizione panoramica sul versante occidentale del Golfo, a pochi km dalle 5 Terre, Lerici, Portovenere e dalla stessa città, dominante sopra il borgo di pescatori di Cadimare, ristorante curato da Chef Besana, quindi una garanzia.

Le Ville Relais

Pietra di Mare
Guest House nel cuore del borgo Biassa. La scoprirete dopo … 120 gradini comunque piacevoli che attraversano il paese. Pietra di Mare offre diversi alloggi, tutti curati con amore e confort, a cominciare dai dolcetti e caffè in camera, al terrazzo con vista o il balcone che domina il borgo ed uno specchio di mare del golfo della Spezia, delimitato alle sue spalle dalla cornice delle Alpi apuane con le loro famose cave di marmo bianco. Incantevole!

Pietra di Mare

La Casina Rossa
Cinque accoglienti camere sul terrazzo della Trattoria I Contadini e gestite dall’ inarrestabile “affittacamere” Sabrina Vannucci che, con l’ identica passione con cui cura la Trattoria, gestisce questi spaziosi alloggi forniti di ogni confort, incluso una spettacolare doccia” panoramica” per due persone e il sorprendente spritz di benvenuto, accompagnato dalle squisite tartine di acciughe e mousse di stoccafisso e cernia. Mmmmmmm…

Quando il viaggio inizia alla grande: lo spritz di benvento della Casina Rossa

La Casina Rossa ospita un conosciuto ristorante che propone i piatti caratteristici spezzini tra cui gli spettacolari muscoli ripieni, forse la ricetta di pesce più rappresentativa del Golfo. Al timone troviamo due fratelli, Massimiliano e Paolo Vannucci, a cui non ho potuto fare a meno di ” rubare” la ricetta di questo piatto iconico.
Buon appetito e auguri di Buone Feste dallo sbalorditivo Presepe di Manarola.
Un’ opera progettata e costruita da Mario Andreoli. Copre l’intera collina con chilometri di cavi elettrici e centinaia figure a grandezza naturale che danno vita allo spettacolare presepe, considerato il più grande del mondo.

Il Presepe luminoso di Manarola

Ecco la ricetta !
MUSCOLI RIPIENI IN STILE “SPEZZINO”


Ingredienti per 10 persone

5 kg muscoli
1,5 kg mortadella
150 grammi formaggio grattugiato
7 uova
4 cucchiai di prezzemolo
1 cipolla piccola bionda
olio
3 lattine da 500 grammi di passata di pomodoro
2 panini
aglio
Preparazione
Mettere in un tegame capiente un po’ d’olio, aggiungere la cipolla tritata finemente, tre cucchiai di prezzemolo e fare rosolare.
Aggiungere il pomodoro e farlo cuocere per curca 30 minuti . I
Nel frattempo pulire i muscoli, togliere il baffo esterno e con l’aiuto di un coltello li aprirli e metterli in un colino.
Mettere la mortadella nel mixer e tritarla finemente.
Mettere in un recipiente, aggiungere uova, formaggio grattugiato e il pane bagnato nell’acqua ben strizzato, il restante aglio e prezzemolo.
Impastare con le mani per amalgamare bene.
Riempire i muscoli facendo attenzione che non si aprano.
Una volta terminato, metteteli nel tegame con il sugo e fateli cuocere per una quarantina di minuti.

INFO
ProLoco Biassa
Luni Turismo
Comune La Spezia
Coordinamento

For the english version, just Click Next>

It was once called the Gulf of Venus.

Certainly its charm is comparable to the Goddess of Beauty that the legend says was born in the sea. The story goes that the model who posed for Botticelli’s famous painting was Simonetta Vespucci, a beautiful local noblewoman, whom the painter fell in love with and painted in the background of the Gulf.

Legend or reality, this Gulf has certainly inspired great artists, great poets and historical figures who chose to live in its fascinating villages. In 1762 Giacomo Casanova, coming by sea from Genoa, wanted to stop in Lerici in 1762. while the intriguing Countess of Castiglione, the first “influencer” in the Italian Risorgimento, lived in a luxurious building in the heart of Spezia.


The Golfo is feattured in poems by Lord Byron, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, the writers George Sand and Virginia Woolf, the writers Charles Dickens, David Lawrence, Percy Bysshe Shelley and his wife Mary, author of “Frankestein”. There is no shortage of great musicians: Felix Mendelssohn was enchanted by the Gulf, while Richard Wagner stayed in La Spezia where he found inspiration for the prelude of Das Rheingold.

Il monumento a Wagner a La Spezia

At the end of the Gulf we find Porto Venere whose name derives from the goddess Venus who, according to tradition, was born from the foam of the sea. On the opposite side rises Lerici, a suggestive vertical village, colored in yellow and orange tones.

Lerici

Among the most suggestive villages you ‘ll discover Tellaro and Fiascherino, considered among the most beautiful in Italy. Taking the panoramic road, which winds through the olive groves, we reach Montemarcello, a tiny medieval center of rare elegance, where time seems to have stopped.

Tellaro
Tellaro

f you love walking, we suggest the path that goes down from Montemarcello to Punta Corvo. A succession of enchanted coves, reachable on foot or by boat, where you can relax with a splendid view of the Ligurian Sea.

La Spezia stands out right In the center of the Gulf. Spezia is one of the main arsenals of the Italian Navy and an important merchant port. In the landscape there are villages, medieval churches and castles on the sea, sandy beaches and pastel-colored houses. Two important sporting events take place here: the Palio del Golfo, a rowing competition between the 13 villages of the Gulf and the Byron Cup for swimming in the open sea, while every 13 September, the patron saint of San Venerio is celebrated with an evocative pilgrimage to his sanctuary on the island of Tino.

To be seen
Palazzo delle Poste
Mosaic delle Comunicazioni.

Mosaico delle Comunicazioni

Castle San Giorgio,

Daniel Buren arcades
Fontana del Dialogo

A cyclist’s paradise Two-wheel enthusiasts will be able to discover enchanting landscapes that see a succession of seaside villages and marinas, medieval churches and castles overlooking the sea, sandy beaches and pastel-colored houses. On the routes of the GF Tarros-Montura to savor the beauties of the Cinque Terre and the coast of La Spezia. The climbs are often tough, but nature and views reward the effort … Once you arrive, you can visit the town and have a food tasting by the sea and then continue the adventure inland.

In Spezia there is even the “Adriano Ciuffini” Cycling Museum …featuring memorabilia, , newspapers, posters and an extraordinary collection of the Maglia Rosa worn by cycling champions.

Il Museo del Ciclismo a La Spezia

Biassa, a gem
We discover this small village of only 600 residents, an ups and downs of stone alleys and stone houses, some still with the furnishings of their grandparents. The history of Biassa is closely linked to that of Tramonti, a land on the ridge overlooking the sea, characterized by dry stone walls and small farms planted with vineyards.

This territory has found one of the greatest singers in Giancarlo Natale, narrator of the arduous toil, of the secular tenacity, but also of the joy of living in this village. A magical and timeless place, where the director CarloAlberto Biazzi recently set the story of his new short film Al di là del mare, a poetic and dramatic story shot between Biassa and Lerici, passing through the woods of the Telegraph hill.

Al di là del mare (Beyond the sea) tells of a child who loses his father and, through his grandfather’s fairy tales, manages to find the courage to go looking for him. Set immediately after the war, the film is a tribute to memory and the importance of the relationship between generations.

Girato nel borgo di Biassa, “Al di là del mare” racconta l’importanza dei sogni, dei ricordi, delle speranze e del perdono.

The cuisine of the Gulf
The “La Spezia” gastronomy, rich in flavors, aromas and genuine dishes, is the living testimony of seafaring and peasant life. A straightforward cuisine, based on poor ingredients wisely mixed together: shellfish, vegetables and wild herbs and of course, the fish that characterizes the different locations, such as the Tellaro octopus, seasoned with chopped parsley, garlic and olive oil, while in the center of the gulf, Spezia responds with gianchetti or whitebait, just slightly boiled and accompanied with olive oil.
 

Trattorie, locande, osterie e … un tocco gourmet

La Pia, Spezia
Her farinotto has been a city institution since 1887 that Mrs Pia opened for the sale of farinata, focaccia and chestnut cake; food for the “poor people”: workers, unskilled workers, carters, artisans the city was full of. With her simple and authentic recipes such as “‘n toco de fugaza, na feta de faina’ or nafeta de patona” Pia begins its escalation and today is present in 4 stores: at the Kennedy Center, in Sarzana, at the Port Mirabello, in Monterosso and launches abroad to conquer London.

La leggendaria farinata della Pia

Osteria da Gianni , Spezia 
A real tavern, from a vintage sign to paper tablecloths. Ideal destination to taste the “spezzina” soup par excellence: meshuà with chickpeas, cannellini beans and spelled, sprinkled with the delicate local extra virgin olive oil, fruit of the Razzola and Pignola varieties

Da Gianni: la meshuà

La Locanda del Gallese, Biassa
Historic dish: panigacci, flour wafers that are cooked in the oven in the typical terracotta textures, also prepared as an accompaniment to bring to the table, but which combined with cold cuts, white cheeses, sauces and ragù can become real main courses.

i panigacci

La Chioccia d’Oro, in the ancient city of Luni, formerly Portus Lunae, a stone’s throw from the imposing Roman Amphitheater whose external front was partially covered in marble defined by the Romans “mantle of the Moon on the earth” and, thanks to the reconstructions that we find in the Museum, to imagine the resplendent architectural gem resplendent of marble that was Portus Lunae.

L’anfiteatro di Luni rappresenta il calco in miniatura dei grandi anfiteatri di epoca classica e conserva basi in muratura per statue, affreschi e suggestivi mosaici

Le carni e lev erdure Km.0 della Chioccia d’Oro

Trattoria I Contadini, Spezia
Popular, busy and exquisite local cuisine. In season, the chefs Massimiliano and Paolo Vannucci offer real Sardine Days, which are cooked in many different ways, in frying, in pies, or stuffed in the oven. On the menu stand out the “La spezzina” ravioli filled with beef, pork, sausage, chard and thyme, tagliolini with seafood and the traditional savory rice cake.

Piatti della tradizione “spezzina” a I Contadini

Top dish: stuffed muscoli. (they areactually “mussels”, but here they are called “muscles”) We are talking about a traditional dish of La Spezia cuisine, a tasty tomato sauce in which the mussels raised in the numerous nurseries of the gulf are pampered and which in these parts are called strictly ‘muscles’.

Massimilano e Paolo Vannucci, al timone della Trattoria I Contadini e il loro irresistibile piatto di “muscoli”

Andree gourmet restaurant in the heart of Spezia, rightly reported by the Michelin Guide. A dip in an elegant environment, within the historic walls of a medieval building, formerly the Monastery of S. Andrea, now personalized by a refined design and well-kept details. The cuisine of Chef Andrea M Besana is capable of combining seasonal raw materials and traditional recipes, with contemporary techniques. “Here isn’t much about cooking the local cuisine, Andrea specifies, but rather cooking”with” the local products”.

Chef Andrea Besana e il suo riso e acciughe salate, broccoli, pinoli, pomodori confit

Among the top first courses, rice with salted anchovies and those pine nuts that “I collected from the pines when I was a child” the Chef remembers smiling, Felicetti linguine with scallops, two types of pumpkin, butternut and delica for a balanced sweetness with the intense “Torta della Val di Vara” cheese, thyme powdered.

Nei piatti di Besana tutto può succedere , la trota della Lunigiana incontra il caco

With a tender “remembering” of his childhood, Andrea brings us back to the traditional rice and milk of mother and grandmother “A reassuring food, adds Andrea, a hug, a comfort zone, which I wanted to strengthen with a chamomile sorbet and a cocoa waffle “

Il dessert “relax”di riso e latte con sorbetto alla camomilla

What in the glass?
Of course an excellent Vermentino! …
But let’s take a step back in history, let’s go back to Luni, where the Etruscans began the cultivation of the vine, followed by the Ligurians, the Romans until today. For five generations this art has been carried on by Cantine Lunae by its founder, Paolo Bosoni and his son Diego in the name of family tradition, with the creation of some of the best white, red and Vermentino wines of the entire region.

Vini eccellenti da cinque generazioni… e la storia continua: Paolo Bosoni e suo figlio Diego.

Dalla produzione Lunae, l'Albarola, Il Nektar e ll Niccolo V. A destra il Vermentino Lunae, una delle punte di diamante della cantina di Paolo Bosoni

From the Lunae production we like to point out the Albarola, Nektar and Niccolo V. and obviously the Vermentino Lunae, one of the spearheads of Paolo Bosoni’s cellar. Visit
the Museum where you can learn about the path that led the Lunae cellars to today’s success, pwr finre in a sumptuous wine shop where you can taste the production and buy exclusive products

Dove dormire

Ville Relais on the first hill outside Spezia, in a splendid panoramic position on the western side of the Gulf, a few km from 5 Terre, Lerici, Portovenere and the city itself, dominating over the fishing village of Cadimare, a restaurant run by Chef Besana, therefore a guarantee .

Le Ville Relais

Pietra di Mare
Guest House in the heart of Borgo Biassa. You will discover it after climbing 120 steps that cross the village. Pietra di Mare offers different accommodations, all treated with love and comfort, starting with sweets and coffee in the room, the terrace with a view or the balcony overlooking the village and a stretch of sea of the Gulf of La Spezia, bordered behind it by the frame of the Apuan Alps with their famous white marble quarries. Enchanting!

Pietra di Mare

La Casina Rossa
Five cozy rooms on the terrace of the Trattoria I Contadini and managed by the unstoppable “landlady” Sabrina Vannucci who, with the same passion with which she takes care of the Trattoria, manages these spacious accommodations equipped with every comfort, including a spectacular “panoramic” shower for two. people and the surprising welcome spritz, accompanied by delicious anchovy canapes and stockfish and grouper mousse. Mmmmmmm .. .

Quando il viaggio inizia alla grande: lo spritz di benvento della Casina Rossa

La Casina Rossa houses a well-known restaurant that offers characteristic La Spezia dishes including the spectacular stuffed “muscles” (don’t call them “mussels”), perhaps the most representative fish recipe of the Gulf. At the helm we find two brothers, Massimiliano and Paolo Vannucci, who I couldn’t help but “steal” the recipe for this iconic dish.
Finally we send to you the best wishes for Happy Holidays from the stunning Manarola Nativity scene.
A work designed and built by Mario Andreoli. It covers the entire hill with miles of electrical cables and hundreds of life-size figures that give life to the spectacular nativity scene, considered the largest in the world.

Il Presepe luminoso di Manarola

STUFFED MUSCLES , ” ALLA SPEZZINA” STYLE
Ingredients for 10 people
5 kg muscles
1.5 kg mortadella
150 grams grated cheese
7 eggs
4 tablespoons of parsley
1 small onions blonde
oil

3 cans of 500 grams of tomato sauce
2 sandwiches 
garlic
Preparation
Put a little oil in a large pan, add the finely chopped onion, three tablespoons of parsley and brown. Add the tomato and cook for 30 minutes.
In the meantime, clean the muscles, remove the external mustache and with the help of a knife open them and put them in a colander.
Put the mortadella in the mixer and chop finely.
Put the remaining garlic and parsley in a bowl, add the eggs, grated cheese and the bread soaked in water, well squeezed. Knead with your hands to mix well.
Fill the muscles making sure they do not open.
Once finished, put them in the pan with the sauce and cook for about forty minutes.