Il weekend dopo Ferragosto? Tra cantine, sapori e feste medievali

Nel weekend che segue il Ferragosto molti di voi saranno in vacanza, ma anche chi è già tornato o ha programmato le ferie per settembre può approfittare del “ponte” per godersi un lungo fine settimana di riposo e scoperta, tra sagre, feste medievali ed eventi di ogni tipo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Questi sono quelli che abbiamo selezionato per voi.

A Villeneuve (AO) per la Fiha di Barmé

Venerdì 16 agosto, a Villeneuve, a 10 km da Aosta, si tiene la XIII edizione della Fiha di Barmé, nata per fare conoscere al grande pubblico una secolare tradizione valdostana. I barmé infatti, sono le cantine tradizionali di questo delizioso borgo montano, scavate nella roccia e, proprio per il loro microclima, assai adatte alla conservazione dei vini.

In occasione della manifestazione ventuno cantine disseminate tra strade e vicoli del borgo apriranno le proprie porte ai visitatori, offrendo loro assaggi delle proprie etichette accompagnato da sfiziosi stuzzichini.

Lungo la via principale, poi, saranno presenti le bancarelle del tradizionale mercatino che propone oggetti di artigianato locale, dal legno intagliato ai fiori secchi, dal cuoio agli oggetti d’arredo e mobili decorati. Nei pressi del campanile, poi, sono allestiti gli stand con specialità gastronomiche valdostane, tra formaggi, prodotti da forno, miele e dolci.

Non mancheranno nemmeno animazioni e intrattenimento per i più piccoli, mentre, la sera ci si sposta nel tendone allestito in occasione di una grande cena conviviale accompagnata da buona musica. Dalle ore 15.

INFO: www.prolocovilleneuve.com

In Valsassina (LC) c’è la Sagra delle Sagre

Torna il Valsassina, tra Barzio e Pasturo, in località Fornace, la Sagra delle Sagre, che quest’anno celebra la 54° edizione. La manifestazione si tiene fino al 18 agosto e come ogni anno, coniuga la possibilità di conoscere e gustare le specialità della zona a quella di scoprire i meravigliosi paesaggi, tra itinerari, paesaggi mozzafiato e rifugi immersi nel verde, il tutto accompagnato da buona musica.

Durante i giorni della manifestazione, sulle bancarelle dei circa 110 espositori si potranno trovare specialità gastronomiche della Valsassina, prodotti artigianali e dell’industria locale, tra cui coltelli, forbici artigianali di Premana, formaggi, accessori in pietra o rame. Ogni anno viene poi assegnato il Premio Sagra a chi si è distinto nell’area valsassinese.

Domenica 18 agosto, durante la serata conclusiva verranno estratti i vincitori della ricca lotteria, che viene organizzata da più di cinquant’anni per devolvere i proventi in beneficienza. Gran finale con spettacolo pirotecnico.

INFO: www.sagradellesagre.it

A Castelnuovo Magra (SP) c’è Pop Eat

Nel centro storico di Castelnuovo Magra, nel weekend del 17 e 18 agosto si tiene la IV edizione di Pop Eat – Nutriamo il borgo, che abbina la cucina tradizionale della Lunigiana e della Liguria alle arti visive e alla convivialità.

Giardini, locali sfitti ed atri del centro storico ospiteranno angoli del gusto con degustazioni di piatti della tradizione culinaria locale. Tuttavia, gli stessi spazi sono anche la sede di mostre fotografiche, di grafica e pittura, mentre le vie, le piazze e i giardini del borgo ospiteranno laboratori per bambini, incontri, dibattiti e workshop. Durante le due serate, poi saranno organizzati aperitivi musicali, concerti e performance originali.

Presso la Torre del Castello dei Luni, poi si può visitare la mostra dedicata al tema dell’edizione di quest’anno “La strada, la lotta, l’amore” che vede in esposizione opere di tre grandi maestri della fotografia italiana: Tano d’Amico, Letizia Battaglia e Uliano Lucas.

E sarà sempre il tema della strada a ispirare artisti, performer e cantanti, ma anche il “cibo di strada” da gustare passeggiando per le vie del borgo. Orario: dalle 17 alle 23.30.

INFO: www.popeatnutriamoilborgo.it

A Castel di Casio (BO) un weekend nel Medioevo

Il 16 e 17 agosto torna a Castel di Casio, nel bolognese, la Rievocazione Medievale, arrivata alla sua 31° edizione. Organizzata dalla Pro Loco, ogni anno la manifestazione attrae migliaia di turisti che affollano il centro storico della cittadina alla ricerca di emozioni e suggestioni “d’altri tempi”.

Per due giorni, invece, le vie del centro saranno affollate da mercatino, banchetti, artisti e figuranti in costume d’epoca. Nell’accampamento della Compagni d’Arme e di Spade dei Legiones in Agro Boiorum si potranno invece ammirare armi e abiti romani e galli, oltre ad assistere a combattimenti tra le due legioni.

In quello della Compagnia di San Giorgio e il Drago, invece, cavalieri e soldati si esercitano nell’uso delle armi, mentre le donne arrostiranno cacciagione e illustreranno ai presenti le tradizioni medievali.

I segreti del baco da seta, dall’allevamento ai prodotti finiti si potranno scoprire nei laboratori didattici della Compagnia del Sipario Medievale, mentre i Mercanti Ravignani saranno a disposizione per illustrare gli antichi mestieri del mercato medievale e i Dolciniani coinvolgeranno i presenti nell’antica arte della tintura al tino.

I Falconieri del Granducato di Toscana consentiranno di ammirare i loro magnifici rapaci, tra gufi, falchi e poiane e offriranno spettacoli di falconeria, mentre la Contrada Borgo San Luca di Ferrara si esibirà nel corteo finale con gli sbandieratori e squilli di trombe.

INFO: www.prolococasteldicasio.com/

A Rosolini (SR) si celebra l’Arancino Siciliano

Dal 13 al 18 agosto, a Rosolini, in provincia di Siracusa, si celebra l’Arancino con la sagra dedicata a uno dei cibi “di strada” più celebri della Sicilia. Nella splendida cornice del borgo feudale, le cui origini risalgono al XV secolo, ai buoni sapori siciliani si alternano spettacoli e concerti. L’evento si svolge presso il parco Giovanni Paolo II, ogni giorno gli stand apriranno alle ore 18.

Venerdì 16 agosto, il programma prevede il concerto di Mario Incudine, mentre il 17 agosto sarà la volta di Gianni Lattore & I Respinti. Domenica 18 agosto, infine, il programma prevede il concerto di Carlo Kaneba e Paolo Meneguzzi.

INFO: www.siracusaturismo.net




Artisti di strada, film, libri e buoni sapori. Ecco dove andare nel weekend

Nel primo weekend di agosto, quello del 3 e 4, molti di voi saranno in vacanza. Perché allora non approfittarne per vedere anche il lato culturale, mangereccio, oppure storico della regione, del paese o del borgo vicino al quale vi trovate? Ecco una selezione di eventi da non perdere, pensati per voi.

A Lonato del Garda (BS) per “Artisti di strada e incanti dal mondo”

La splendida Rocca Viscontea di Lonato del Garda (BS) sarà la suggestiva location della VI edizione del Festival “Artisti di Strada e incanti dal mondo”, in programma dal 1° al 4 agosto. L’edizione 2019 sarà dedicata, in particolare, al Circo contemporaneo e prevede la presenza di compagnie e artisti italiani noti in tutto il mondo per la qualità delle loro performance.

Nell’anno in cui si celebrano i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, poi, non poteva mancare in cartellone un omaggio dedicato al genio rinascimentale. “Leonardo, il peso e la piuma” è infatti il titolo dello spettacolo proposto da Nicola Bruni e Cecilia Fumanelli, che racconta la storia di un genio che ha fatto della vita un gioco, ma anche studio e ricerca, attraverso esibizioni di giocoleria, canto, danza, comicità, mimo.

A Lonato arriva anche il Circo Zoé, una delle più prestigiose compagnie di Circo Contemporaneo italiane, che propone il suo spettacolo “Naufragata”, tra virtuosismi e acrobazie.Ci saranno anche il Circo El Grito, fondato dall’acrobata uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e dall’artista italiano Giacomo Costantini con lo spettacolo Scratch and stretch, e la compagnia Caduti dalle nuvole con la performance Gleam.

Non mancheranno nemmeno gli spazi e gli spettacoli dedicati ai più piccoli e punti ristorazione con sfizioso street food. Il festival si tiene dalle 18 alle 24, il biglietto di ingresso costa € 10 per gli adulti ed € 3 per i ragazzi fino a 14 anni.

INFO: www.lonatoinfestival.it

In Maremma ultimo weekend di Capalbio Libri

Si conclude questo weekend, nella splendida cornice del borgo medievale di Capalbio (GR) la XIII edizione di Capalbio Libri, la rassegna dedicata al “piacere di leggere”. Le letture e gli incontri si svolgono nella centrale Piazza Magenta, tra i luoghi più suggestivi della Maremma toscana.

Tra le novità di quest’anno c’è il raddoppio degli appuntamenti con gli autori, uno alle 19 e un secondo alle 21.30 con tematiche che spaziano dall’economia alla narrativa, dal sociale al benessere, dalla cronaca alla musica.

Seconda grande novità, la creazione dell’immagine simbolo del festival per la prima volta tutta “Made in Maremma” affidata all’artista capalbiese Desò, al secolo Goffredo Valle Ademollo, la cui pittura è stata definita New Pop Art.

Il programma del weekend conclusivo del festival prevese, venerdì 2 agosto, la presentazione del libro “Il rumore del mondo” (Mondadori” di Benedetta Cibrario, sul podio del Premio Strega 2019, una trama che vede la storia di una famiglia intrecciarsi con i fili dello spirito del tempo.

Secondo appuntamento della giornata, alle 21.30, quello con Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo Economico, che parlerà della sua opera Orizzonti selvaggi. Capire la paura e ritrovare il coraggio (Feltrinelli)

Sabato 3 agosto, il primo appuntamento delle 19 è dedicato al romanzo Celebrity di Andrea Kerbaker, mentre il successivo al saggio di Stefano Zenni  “Louis Armstrong. Satchmo, oltre il mito del jazz (Stampa Alternativa), in cui l’autore dialogherà con Enrico Rava, il trombettista italiano più famoso al mondo.

Domenica 4 agosto, il gran finale del festival è affidato allo spettacolo teatrale Stasera Leggo, un’anteprima nazionale dedicata al piacere di leggere. Si tratta di una pièce inedita con due voci recitanti che prevede l’interazione con il pubblico e altri ospiti sul palco per un viaggio tra il serio e il comico tra citazioni letterarie e letture che intendono trasmettere l’esperienza del piacere di leggere.

INFO: www.capalbiolibri.it

 A Serravalle di Chienti (MC) per il Montelago Celtic Festival

È uno degli appuntamenti più attesi dell’estate umbro marchigiana. Il Montelago Celtic Festival , giunto quest’anno alla XVII edizione si svolge dal 1° al 3 agosto, nella frazione di Taverne di Serravalle di Chienti (MC), con un ricco programma tra rievocazioni storiche, conferenze a tema, laboratori creativi e letterari, corsi di scrittura fantasy e concerti.

Partiamo dai concerti: sono ben 28 quelli in calendario, tra cui quello della folk metal band spagnola Mago de Oz, che vanta 100 milioni di visualizzazioni del video Fiesta Pagana. Un gradito ritorno, poi, quello del maestro gaitero José Angel Hevia Velasco, inventore della cornamusa elettronica, che sarà al festival nella triplice veste di performer, conferenziere e insegnante.

Non possono mancare poi i workshop: ben 25 quelli in programma tra corsi di musica, danza, antichi mestieri, arti pratiche, discipline celtiche e, tra le novità, la produzione di carta secondo la tradizione artigianale di Fabriano e Ancona e l’arte della tornitura del legno, che consentirà di creare una penna con le proprie mani.

Edizione d’esordio anche per i corsi di cucina gallica e tradizionale irlandese con chef professionisti per recuperare antiche ricette perfette anche per i giorni nostri. Presso la Tenda Tolkien è in programma la rassegna “Fellowship: amicizia e potere tra fantasy e realtà, con 14 appuntamenti tra incontri, dibattiti e convegni e lezioni spettacolo. È prevista anche la premiazione del corso-concorso di scrittura fantasy Montelago Storytelling 2019 in collaborazione con la Scuola Holden di Torino.

Non mancheranno nemmeno i matrimoni celtici, le rievocazioni storiche in costume e, ancora, visite guidate alla scoperta del territorio, sia a piedi che a cavallo attraverso i sentieri di Montelago Walker, e ben 90 stand tra camping, food, shopping, gastronomia, artigianato. A diposizione anche un’area camper, tende e zone riservate ai biker e alle famiglie con bambini.

INFO: www.montelagocelticfestival.it

A Maglie (LE) il Mercatino del Gusto compie vent’anni

Ha per tema la “Reputazione” la XX edizione del Mercatino del Gusto, che dal 1° al 5 agosto trasforma il centro storico di Maglie (LC) nella capitale della cultura enogastronomica e musicale della Puglia.

Ricchissimo il programma tra laboratori del gusto,l cooking show, degustazioni, le celebri Cene in Villa e il tradizionale Chilometro del Gusto che propone un’accurata selezione dei migliori produttori e artigiani dell’enogastronomia regionale. Saranno presenti trenta cantine, i cibi storici, dodici birrifici artigianali, masserie didattiche e nove chef che reinterpreteranno i piatti della cucina tradizionale pugliese.

Il tutto condito da concerti jazz, spettacoli, laboratori di pizzica e danze popolari del Sud Italia. Presso l’area Caffè Letterario, poi, saranno presentate le ultime novità letterarie con letture abbinate ai vini.

Tanti anche gli ospiti, tra cui Gianmarco Tognazzi per la Notte in Cinema (il 4 agosto alle 22.30 presso il Liceo Capece), Antonio Caprarica e Lucrezia Argentiero, che presenteranno i loro libri al Caffè Letterario, Piero Odorici Quartet, (sabato 3 agosto alle 21.30 Piazza Aldo Moro).

INFO: www.mercatinodelgusto.it

Ad Alghero (SS), continua il “Cinema delle terre e del mare”

Se vi trovate in vacanza in Sardegna, non perdetevi gli appuntamenti della rassegna Cinema delle terre e del mare – Festival itinerante per cinefili in movimento in programma ad Alghero fino al 9 agosto.

Il tutto negli scenari più belli e suggestivi della Riviera del Corallo, per rievocare, con uno sguardo al futuro, l’epoca in cui Alghero era la prestigiosa sede del Meeting Internazionale del Cinema con protagonisti come Liz Taylor e Roger Moore e registi come Francis Ford Coppola.

Ogni giorno, dalle 18, si comincia con opere indipendenti su temi sociali nella categoria Indie, per passare poi a film storici che hanno visto la Sardegna come set naturale, nella categoria Sardegna B Movie; si potranno poi conoscere le colonne sonore più famose nella sezione Soundtracks, e il cinema per ragazzi nella sezione Young Adult.  In spiaggia, dopo il tramonto, sono in programma le proiezioni della categoria Night on Earth. Non mancheranno nemmeno le tavole rotonde con ospiti e addetti ai lavori.

Venerdì 2 agosto, per esempio, sulla spiaggia Maria Pia, dalle 22, viene proiettato il film Formentera Lady , per la prima volta in Italia, del regista valenciano Pau Durà. Sarà presente il produttore David Ciurana.

Sabato 3 agosto, invece, sempre sulla spiaggia Maria Pia, è la volta di Ragazze, la vita trema, un forum a cui partecipano alcune tra le più importanti fumettiste italiane. Tra cui Cristina Portolano, classe 1986, pluripremiata per i suoi lavori di graphic journalism, Silvia Rocchi, che ha esordito con le biografie a fumetti di Alda Merini e Tiziano Terzani, e Josephine Yole Signorelli in arte “Fumettibrutti” fenomeno nato sul web che ha recentemente esordito con “Romanzo esplicito”, edito da Feltrinelli Comics.

INFO: www.umanitaria.it/cinema-delle-terre-del-mare/edizione-2019

 




A PRIOCCA, NEL SITO UNESCO LANGHE-ROERO, PER UNA COINVOLGENTE WINE EXPERIENCE CREATA DAL “MONDODELVINO”

Di Raffaele D’Argenzio

Il turismo eno-gastronomico ha sfondato fra queste dolci colline curate e coccolate. Un paesaggio dipinto dalle mani dai viticoltori, dai contadini che le amano, forse di più da quando sono diventate sito Unesco proprio per la bellezza dei loro vigneti.

A Priocca si viene per il vino, per il paesaggio, ma anche per il ristorante IL CENTRO che ha conquistato una stella Michelin con una cucina regionale che interpreta le ricette della tradizione con sapiente fedeltà, usando prodotti di qualità. Naturalmente la cantina è fornita con i migliori vini. Il prezzo va da € 43 a € 75 a persona.

UN’ESPERIENZA COINVOLGENTE CON GUSTO

Tuttavia, dal 25 maggio c’è una ragione di più per venire qui a Priocca, in provincia di Cuneo, terra di grandi vini e di valide cantine.

Il Gruppo MONDODELVINO con grande spirito d’iniziativa ha creato il museo Wine Experience (ma museo è la parola giusta?), un percorso esperienziale e culturale per la conoscenza del vino.

“Abbiamo voluto offrire all’enoturista ed al semplice curioso un’occasione particolare per scoprire l’universo del vino andando oltre la bellezza dei territori viticoli”, ha spiegato Marco Martini, CEO di Mondodelvino SpA, esplorando, attraverso l’ausilio delle moderne tecnologie digitali e multimediali, la storia millenaria… i segreti della degustazione e dell’abbinamento a tavola, in un percorso esperienziale unico nel nostro Paese… meta privilegiata nei circuiti turistici del Roero, Langhe, Asti e Monferrato per accompagnare tutti, turisti e appassionati, italiani e stranieri, in un lungo e affascinante viaggio attraverso la cultura vitivinicola nel contesto di uno tra paesaggi vitati più belli del mondo”.

Durante per percorso si acquisiscono nozioni, ci si istruisce, ma si gioca anche con tavoli tecnologici e sbuffi di aromi. Veramente esperienze suggestive. Il costo: sui dieci euro comprese tre degustazioni. Ne vale la pena. E solo alla fine, se si vuole, si possono acquistare bottiglie di buona qualità a prezzi accessibili.

IL RISTORANTE “IL CENTRO”, TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Un locale di tradizione antica, che risale al 1956, che ha fatto della tradizione e dell’innovazione la sua bandiera. Ai gusti corposi della cucina regionale il ristorante “Il Centro” affianca la creatività, supportata dai migliori prodotti locali e dal calore della gestione familiare. Tra le specialità il guanciale di manzo caramellato e fichi, i ravioli con ragù di salsiccia e fegatini di pollo. Da provare assolutamente il dolce di nocciole.

Il ristorante vanta anche una suggestiva cantina con oltre 600 etichette, che si può anche visitare. Basta scendere al piano interrato e aprire la porta di legno per trovarsi in un mondo a parte fatto di luci soffuse, un pavimento di ghiaia e un soffitto di mattoni a vista. La prima stanza ospita il Barolo e il Barbaresco, mentre al tavolo situato al centro si può anche mangiare (su prenotazione) immersi in un’atmosfera unica. Nella stanza vicino, invece, si trovano le etichette nazionali e internazionali. Infine, nel cosiddetto crutin, una specie di sancta sanctorum del vino, sono custodite le annate più vecchie e preziose.

Ristorante “Il Centro(via Umberto I 5, tel 0173/616112, www.ristoranteilcentro.com)

 




IN MOLISE: DAL BLU DEL MARE AL VERDE DEI MONTI

Con la collaborazione di Raffaele D’Argenzio

Il nostro long weekend in Molise continua. Lasciamo la piacevole Termoli, “capitale” del Molise Orientale, per addentrarci nel Molise dell’interno, quello dei monti, più green ma meno conosciuto. Il tempo non è molto e crediamo sia meglio chiedere aiuto a chi ci possa indicare alcuni dei posti più interessanti.

Il contatto è semplice e diretto: la persona giusta è Marco Zollo, che è riuscito a costruire una rete con alcune delle eccellenze molisane. Una l’abbiamo già conosciuta a Termoli, la Residenza Sveva, con il ristorante Svevia e Cala Sveva, sulla spiaggia.

A Termoli, con la “Residenza Sveva”

È uno degli alberghi diffusi più belli d’Italia, con 23 camere nel centro storico di Termoli.  La mission è quella di far vivere al turista ospite la vita del borgo come un residente.

Le vie del borgo sono i corridoi delle stanze. Gli ospiti sono principalmente italiani, ma in misura minore vengono anche dagli Stati Uniti e dall’Olanda. Il ristorante Svevia è nelle scuderie di uno palazzo del Settecento, con una cucina tradizionale ma rivisitata e di gran classe.

INFO: Piazza Duomo 11, tel.0875.706803, www.residenzasveva.com

A Colle d’Anchise con “La Piana dei Mulini” per un bagno del fiume e una corsa sui prati

Una bella cavalcata verso Colle d’Anchise, su strade ben tenute e con poco traffico, per arrivare alla Piana dei Mulini, una residenza storica interamente in pietra, edificata alla fine del 1700 come un piccolo borgo. Sorge nell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) del Parco Fluviale del fiume Biferno che inizialmente alimentava un mulino ad acqua e un centro per la colorazione delle lane. In seguito l’antico mulino divenne una centrale idroelettrica che forniva energia ai comuni della Piana fino agli anni Settanta quando, con la nazionalizzazione dell’energia, fu abbandonata.

Ciò che rimaneva di quelle rovine è stato sapientemente recuperato, riportandole al fascino unico di altri tempi. Nasce così un Albergo Diffuso, con 12 camere e un raffinato ristorante che utilizza il prodotto locale più genuino. Ma uno dei punti forza è il grande parco lungo il fiume, cui addirittura attraccano le canoe che fanno rafting. E un altro è la debordante simpatia del patron Michele Lucarelli.

INFO: Piana dei Mulini, a Colle d’Anchise, tel.0874/787330, www.lapianadeimulini.it

A Bagnoli del Trigno con il “Domus Hotel” e il Centro Phisiotermale per una vacanza salutare

Questo borgo è davvero da vedere. Aggrappato ad una grande roccia, ancora adesso è diviso fra Bagnoli di sopra e Bagnoli di sotto, con relative rivalità.  Ma una sosta la merita il Domus Hotel, creato e diretto dal dottor Franco Mastrodonato, grande esperto di medicina integrata.

È aperto tutto l’anno per una vacanza salutare, con il ristorante Calice Rosso, che offre, oltre a un’eccellente cucina locale e nazionale, opportunamente rivisitata, anche gustosi piatti salutistici a base di prodotti biologici e naturali, con piante officinali.

La presenza della Domus Medica, una vera e propria Casa della Salute, improntata all’esercizio di una Medicina Biointegrata, guidata da esperti professionisti del settore, offre all’ospite la possibilità d’inserire un periodo di vacanza e di riposo in un contesto salutistico di prevenzione e cura, usufruendo di innovative terapie naturali e percorsi personalizzati per una rapida messa in forma.

INFO: Domus Hotel di Bagnoli del Trigno, tel. 0874.870510, www.domushotelbagnoli.it

A Castel del Giudice con “Borgotufi” per mangiat tartufi e sciare a Roccaraso

A Borgotufi, albergo diffuso nel comune di Castel del Giudice, ci siamo arrivati di sera, e la visione è stata suggestiva. Ci appare come un borgo intero, esteso. Con sorpresa scopriamo che ci sono solo 25 camere, ma qui le camere sono casette, villettine.

Questo antico borgo rurale, nel Comune di Castel del Giudice, è stato restaurato e trasformato in albergo diffuso mediante un attento e accurato recupero architettonico, reso possibile grazie alla costituzione di una public company, che ha coinvolto nell’impresa cittadini, istituzioni locali e una cordata d’imprenditori originari della zona, cui il capofila è Ermanno D’Andrea, industriale milanese, ma originario di Capracotta. Si può pernottare sia in formula BB che HB e usufruire di ristorazione e del  centro benessere.

Ma Castel del Giudice è famoso per i tartufi. Pare che circa il 40% dei tartufi italiani vengano proprio dal Molise. Un’altra attrattiva è la stazione sciistica di Roccaraso che si raggiunge in una mezz’ora.

INFO: Borgotufi di Castel del Giudice, tel.0865.946820, www.borgotufi.it

A Sesto Campano con “Le Sette Querce” per vivere la natura e ammirare i castelli

Spingendoci sempre più verso ovest, si raggiunge il confine con la Campania, e qui troviamo monumenti interessanti, come gli scavi dell’Abbazia benedettina di San Vicenzo al Volturno, che pare sia stata una delle più grandi d’Italia con circa 400 monaci. “Al Volturno”, perché qui nasce il fiume più lungo del sud, sulle cui rive è passata la Storia.

Tuttavia, nelle vicinanze c’è anche Venafro, con il Castello Pandone, il Museo Archeologico e l’anfiteatro romano. E al tempo dei Romani Venafrum era famosa per i suoi ulivi che davano il miglior olio dell’impero Romano. E crediamo che questi ulivi dal colore argenteo regalino ancora un olio eccezionale. Qui la natura è rigogliosa, autentica, il paesaggio è bucolico.

Le Sette Querce non poteva che nascere qui. A idearlo e a realizzarlo è stato l’architetto Marco Peluso, nato da queste parti, che ha fatto rivivere i suoi ricordi da bambino, per regalarli alle famiglie di oggi.

Le “Sette Querce” è un villaggio rurale composto da antichi edifici, pagliai, masserie che sono stati restaurati con un profondo rispetto per l’arte, l’architettura e la storia del luogo attraverso il recupero, la conservazione e il riutilizzo di materiali originari. Pietra calcarea appenninica, legno di querce e castagni, antiche tegole in laterizio. Tutto per offrire un soggiorno accogliente con il piacere del relax e del comfort.

Chi ama la natura e il cibo tradizionale, a chilometro zero, qui si trova a proprio agio. Nei 64 ettari di prati e boschi trova animali allo stato brado, specialmente asini. Infatti anche la piscina è a forma d’asinello, ma con idromassaggio.


INFO: Le Sette Querce, Sesto Campano (IS), tel.0865.928430, www.villaggiorurale.com

 

 

 




Che gusto la Storia! Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei Locali Storici d’Italia (2° puntata)

Dormire nello stesso letto del Conte di Cavour, mangiare allo stesso tavolo di re Vittorio Emanuele, prendere un caffè dove gli esponenti delle diverse correnti letterarie discutevano di arte, letteratura, politica…e magari assaporare gusti simili. È questo il fascino dei Locali Storici, di cui la nostra bella Penisola è ricca.

Ma che cosa rende un locale “storico”? Non basta essere in attività da diverso tempo, almeno settant’anni, l’esercizio deve avere conservato gli arredi originali, o comunque che ne testimoniano le origini, i cimeli, i ricordi e la documentazione storica sugli avvenimenti sulle frequentazioni illustri. Nel nostro paese sono stati sanciti ben 220 “locali storici” con queste caratteristiche. Accendiamo allora i riflettori su alcuni di questi esercizi che hanno fatto la “storia del gusto” nell’Italia tra il Nord e il Centro

Tra Emilia e Romagna, il gusto per la storia

Nota per la sua secolare tradizione gastronomica, l’Emilia Romagna è ricca di locali storici, alcuni dei quali vantano primati “da Guinness”. Cominciamo il nostro viaggio da Colorno, in provincia di Parma, dove si trova il Ristorante Al Vedel (www.alvedel.it) le cui origini risalgono al 1780. Di questo esercizio si ha notizia nella mappe napoleoniche del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla di  inizio Ottocento dove si legge che qui si producevano e vendevano salumi.  Nel 1864, invece, nel primo censimento dopo l’Unità d’Italia, si legge che qui si vendevano anche alimentari, tra cui il pregiato Culatello di Zibello, amato da personaggi del calibro di Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Alberto Bevilaqua.

Bologna, “la grassa”, sede dell’Università più antica del mondo, fondata nel 1088 è la culla di molti locali storici, da osterie a caffetterie. Ci piace però citare in questa sede quello che oggi è il Grand Hotel Majestic (www.duetorrihotels.com ), già Hotel Baglioni, del 1913. Qui, il 20 gennaio del 1914 si riunirono i maggiori esponenti del Futurismo, da Marinetti a Balla, da Russolo a Boccioni e Carrà per discutere del nuovo assetto della cultura. Il palazzo, poi divenuto simbolo dell’ospitalità di lusso, è stato anche sede del Seminario Arcivescovile, prima di accogliere tra i suoi marmi e stucchi, celebrità come Frank Sinatra e Ava Gardner, Sophia Loren, Lady Diana e molti reali europei.

Spostandosi a Ferrara, troviamo qui “la più antica osteria del mondo”, certificata dal Guinness dei Primati. Si tratta dell’Osteria Enoteca “Al Brindisi” (www.albrindisi.net) che ha aperto i battenti nel 1100 per rifocillare gli operai che lavoravano alla costruzione della Cattedrale. Divenne osteria vera e propria nel 1435 e da qui passarono Benvenuto Cellini, Tiziano Vecellio e Torquato Tasso. L’Ariosto la cita nella sua commedia “La Lena”, mentre Niccolò Copernico soggiornò in una delle salette del primo piano mentre studiava all’Università di Ferrara. Oggi, tra queste antiche mura, si possono gustare specialità come i cappellacci di zucca accompagnati dall’ottimo vino Fontana del Bosco Eliceo.

Andiamo ora in Romagna, precisamente a Rimini, dove in Piazzale Fellini si trova il celebre Grand Hotel (www.grandhotelrimini.com) , un vero e proprio monumento nazionale, aperto nel 1908, ma reso immortale da Fellini del suo “Amarcord”. Celebre la sua suite 430, con il letto a baldacchino, che ha ospitato capi di stato da George Bush senior, a Gorbaciov, ma anche Shimon Peres e la compianta Lady Diana. Le camere conservano ancora gli arredi del Settecento, parquet e lampadari originali. Un vero gioiello Liberty che colpisce l’immaginario collettivo.

Altro gioiello Liberty, anche se in dimensioni più ridotte, lo troviamo nella provincia di Ravenna, dove si trova l’Antica Trattoria Al Gallo (www.algallo1909.it) che risale al 1909, quando il nonno dell’attuale proprietario acquistò lo “Stallatico del Gallo con Locanda e Osteria” la cui origine era ancora più antica (1866).

Sebbene distrutto dai bombardamenti nel 1944, oggi è uno splendido locale con sale, vetrate, arredi, statue e quadri di sapore dannunziano. Da qui sono passati musicisti come Rostropovich e Muti, Dubcek e Montalban, che hanno apprezzato il menù di pasta fatta in casa, pesce azzurro, tartufo e asparagina selvatica di Pineta e funghi delle colline romagnole.

In Toscana, i locali storici più “rivoluzionari”.

Firenze è ricca di locali storici, ma forse il più famoso e “rivoluzionario” è il celebre Gran Caffè delle Giubbe Rosse (www.giubberosse.it). Fin dalla sua apertura, nel 1890, è stato luogo di ritrovo di artisti e letterati, che tra fumo, spumante e assenzio si trovavano nelle sue sale con le vetrate liberty per discutere degli argomenti più vari. E non sempre le discussioni erano “pacifiche”. Famoso è lo schiaffo che Soffici ricevette nel 1910 per aver stroncato su La Voce la prima mostra dei Futuristi a Milano.

Qui si trovavano anche i redattori di Lacerba, scrittori e letterati come Papini, Prezzolini Palazzeschi e Viviani, a cui si unirono anche Boccioni, Russolo, Balla, Severini e Marinetti. Successivamente, fu luogo di relax e ispirazione anche per Vittorini, Gadda e Montale. Oggi, il Caffè continua la sua vocazione letteraria organizzando e promuovendo eventi. E proponendo un gustoso e variegato menù con piatti sempre nuovi per un pranzo veloce.

I letterati si dividevano tra il Caffè delle Giubbe Rosse e il Caffè Paszkowski (www.caffepaszkowski.it ), del 1846. Qui Papini, Soffici e Palazzeschi si sfogavano per discutere come intervenire contro l’Austria. Passò anche Cesare Battisti, che come una moderna rock star si guadagnò il suo “bagno di folla”.

Prezzolini organizzava invece le riunioni di redazione de La Voce, mentre Dino Campana tentava di vendere i suoi “Canti Orfici” passando tra i tavoli. Come direttore del Gabinetto Viesseux, Montale fu un assiduo frequentatore del locale dal 1929 al 1938. Rosai si ritirava in silenzio per disegnare. Nel 1941 il suo stile passò da liberty a decò, ma continuò a essere punto di ritrovo di artisti, letterati, politici e intellettuali.

Gli amanti del vino non possono invece perdersi una tappa a Montalcino (SI), culla del celebre Brunello. Qui si trova il Caffè Fiaschetteria Italiana (www.1888caffe.com ), noto come il “Florian di Montalcino”, fondato da Ferruccio Biondi Santi, nipote dell’“inventore” del celebre vino. In un ambiente in stile liberty, caratterizzato da divani in velluto rosso, tavolini in marmo giallo, specchi e vetrine originali d’epoca, è d’obbligo una degustazione di Brunello. Pensando che qui si sono seduti anche il principe Carlo d’Inghilterra, primi ministri, politici, attori e sportivi di tutto il mondo.

Nelle Marche c’è uno dei caffè storici più grandi d’Italia.

È il Caffè Meletti (www.caffemeletti.it) di Ascoli Piceno, attivo fin dal 1907. Il locale storico, una delle rare espressioni del liberty marchigiano, conserva ancora arredi e decorazioni perfettamente conservate. Vittorio Emanuele di Savoia ci si fermò nel 1908 e nel 1910 per acquistare l’Anisetta, il liquore a base di anice, e ne fu talmente soddisfatto da dichiarare il Caffè Meletti “Fornitore ufficiale della Real Casa”.

Tra i “VIP” che hanno frequentato il caffè ricordiamo invece Renato Guttuso, che tra questi tavoli diede vita alla rivista “l’Orsa Maggiore”, ma anche Stuparich, Zandonai, il generale Badoglio, Jean Paul Sartre, Ernest Hemingway e Trilussa, altro estimatore dell’Anisetta del Meletti. Oggi, ci si può sedere al tavolo per gustare il fritto misto all’ascolana, le olive prodotte dalla casa, ma anche i maccheroncini di Campofilone, oltre a una selezione di pasticceria tipica.

Si conclude qui la seconda puntata del nostro viaggio alla scoperta dei locali storici d’Italia. Vi diamo appuntamento alla prossima settimana, dove vi racconteremo storia, stile e sapori dei altri luoghi del gusto del Centro e fino alla capitale, Roma.