Incontrare Alessandro Borghese… è sempre un’ imprevedibile (e piacevole) sorpresa.
di Cesare Zucca——-
Ci siamo incrociati più volte e non solo in Italia, una volta è successo nelle Mauritius, dove lo Chef ha dato due cene di gala e poi ancora a New York, paladino della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio Unesco.
Chef eclettico e innovativo, senza dubbio una delle figure più autorevoli e influenti del panorama gastronomico italiano, dopo il diploma all’American Overseas School di Roma, si è imbarcato per tre anni sulle navi da crociera. Le sue esperienze culinarie sono continuate nei ristoranti di San Francisco, New York, Londra, Parigi, Copenaghen, Roma, Milano e Venezia, mentre le sue “investigazioni” gastronomiche continuano su e giù per l’Italia nel programma televisivo “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” di cui ne è autore, produttore e conduttore. Di persona Alessandro è piacevole,disponibile, ironico e frizzante proprio come appare in TV, un’intervista con lui è come ritrovare un caro amico spontaneo, raggiante e brioso.Ciao Alessandro, hai girato il mondo. Qual è il tuo ristorante preferito?
Non posso dire di avere un ristorante preferito o un piatto memorabile perché mi sorprendo ogni volta. Ho bellissimi ricordi di cene speciali a Capo Verde, in Giappone, a San Francisco, dove sono nato e dove ho vissuto indimenticabili cene romantiche con mia moglie. Sono finito in luoghi imprevedibili, come quella piccola baracca vicino alla spiaggia a Maui, nelle Hawaii, dove non solo ho gustato uno dei migliori sushi della mia vita, ma ho anche conosciuto preparazioni di cui non ero al corrente, un ricordo incancellabile.
Con “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” hai visitato tante località, quale ti rimasta nel cuore?
Tutte! Ogni località coi suoi ristoratori e con i suoi abitanti ha lasciato qualcosa nel mio cuore e ha contribuito ad arricchire la mia esperienza tra i fornelli. Ho incontrato meravigliose famiglie unite in una passione comune o giovani ragazzi che puntano a investire nella ristorazione. Dovunque il furgone nero con il logo del programma è diventato un must dei selfies… quando è parcheggiato o fermo al semaforo, dventa protagonista e sui social impazzano le foto accanto alla portiera. Vivo con immenso piacere la realtà di quei luoghi e la quotidianità degli abitanti che incontro, sono tutti nel mio cuore!Mi parli del tuo fortunato show televisivo “Alessandro Borghese 4 Ristoranti”?
Sono in onda le nuove puntate su TV8, una nuova grafica e nuove tappe per un gustoso tour in giro per l’Italia alla scoperta e riscoperta di tante identità territoriali. Viaggiamo per il Belpaese in lungo e largo cercando di dare ai telespettatori una finestra ampia e sincera sul variegato mondo della ristorazione italiana.
Tante meravigliose città, come Oltrepò Pavese, Ravenna, Sardegna, Gorizia, Lucca, Monza e Mantova e tanti ristoratori, ognuno con la propria idea di business: c’è il filosofo che della cucina ha fatto un credo, chi la pensa come fosse una poesia per il palato e chi vuole mantenere viva la tradizione di una ricetta tipica o semplicemente del suo piatto preferito. La decima edizione andrà in onda da dicembre 2024 e partiremo dalla mia adorata Napoli.
Come descriveresti la tua cucina?
Inventiva e generosa, una cucina che vuole soddisfare con gusto i palati di chi ama le cose ricercate, ma non vuole rinunciare alla tradizione e coniuga materie prime di qualità alla raffinata semplicità nella preparazione delle sue creazioni.
ll “tuo” piatto preferito?
Non è una risposta semplice, domani potrei rispondere in maniera diversa… La mia Cacio & Pepe è un piatto antico e povero di ingredienti, ma ricco di gusto. Nasce con l’antica transumanza del bestiame, ma ho voluto dargli un tocco unico e personale. Grazie ai miei viaggi e alle mie esperienze ho voluto potenziarlo aggiungendo il pepe della Tasmania, che dona al piatto un sapore davvero unico.
La “cucina TV” fa tendenza?
Certamente! Il food ha catturato l’attenzione dei network televisivi e di Internet. Oggi tutti a casa si mettono alla prova dopo aver visto qualche ricetta in tv o sul web. Era ora che nella televisione italiana ci fosse più cucina, all’estero avevano iniziato a comunicarla molto tempo prima.
Quando il food diventa “glamour”?
Quando il cibo, così come la musica, ha il dono di regalare viaggi, sogni ed emozioni, quando è condivisione e continuo scambio di esperienze e quando sfocia altri universi affini, come quello della musica, della moda, dell’immagine e sopratutto dell’ arte di cui sono un grande appassionato, infatti nei miei ristoranti e nel mio nuovo bistrot “ABKS Break Time” ospito spesso opere d’autore.
Le mode cambiano, anche nel food, Qual è secondo te il piatto che sarà sempre di moda?
La creatività. Non si tratta di un piatto tangibile, ma mi piace perché è un concetto assolutamente libero, senza fine.
Hai un sogno nel cassetto?
(sorride) Diventare una Rock Star! Inoltre mi piace molto scrivere perché quando scrivo, spesso in inglese, riordino scene, musica, volti, sorrisi e attimi, mi dispiace solo non essere ancora riuscito ad andare oltre il quinto capitolo del mio romanzo erotico… è fermo in una cartella sul desktop!
CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’
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