WEEKEND-CAR PREMIUM

In Sicilia, sulle tracce di Montalbano con la nuova Jeep Cherokee, tra paesaggi resi ancor più famosi dal simpatico Commissario

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La Sicilia non ha bisogno di presentazioni: la sua storia plurimillenaria è nota almeno al pari delle bellezze naturali. Ma vivendo nell’epoca della comunicazione di massa, più dei romanzi di Andrea Camilleri, è la loro trasposizione televisiva ad attrarre un turismo che vuole visitare i luoghi resi celebri da Commissario Montalbano. Lo fanno in tanti, lo facciamo anche noi.
Si parte da Catania – Tutto questo è portata di weekend: scegliendo come base di partenza Catania, dove chi arriva in aereo può scegliere autonoleggi di ogni categoria. Weekend Premium, testata avvezza a una buona attenzione allo stile come alla praticità, non ha esitato, scegliendo l’ultima nata di Jeep. Cherokee Model Year 2019, in allestimento Overland: sport utility spaziosa e potente, sicura e confortevole e, all’occorrenza, una vera Jeep, pronta al fuoristrada anche con tanto di marce ridotte.

La nuova Cherokee

Restyling approfondito, con nuovo aspetto anteriore per il cofano spiovente in alluminio, separato dai parafanghi, la nuova fascia dei fari led di serie e fendinebbia con finiture lucide: al centro le feritoie che caratterizzano le Jeep. Diverso anche il posteriore con aspetto più armonioso: nuovi gruppi ottici con sottile cornice di luci led rosse ad avvolgere stop e lampeggiatori. Portellone composito e ultraleggero, con la maniglia più in alto per una maggior praticità d’uso, e dotato di apertura automatica azionabile con un piede, per accedere al bagagliaio con capienza incrementata di settanta litri.

Dentro Cherokee: l’abitacolo è luminoso grazie al tetto panoramico CommandView opzionale, e mostra una maggior cura per design e comfort. Per il primo, forme scolpite e superfici morbide, finiture Piano Black e Satin Chrome sulle varie cornici; spostato il freno di stazionamento elettrico in posizione più raggiungibile. Consolle centrale ridisegnata con portaoggetti più ampi: spazio garantito per smartphone e altre necessità, strumentazione configurabile con display led Tft che visualizza informazioni utili alla guida, anche se non tutte intuitive o dai comandi lineari.

Strade di Sicilia, verso Vigata, cioè Ragusa

L’interno della Sicilia è costellata da strade importanti, scorrimenti senza incroci a raso, tratti incassati tra pareti appositamente scavate, ponti e viadotti, grandi svincoli (alcuni non si sa se portino davvero da qualche parte). Arteria spesso incredibilmente prive di traffico. Solo con qualche buca o avvallamenti dovuti alla realizzazione su terreni argillosi o franosi. L’ideale per avere “molte gomme e pochi cerchi”: che tradotto dal gergo dei fuoristradisti significa elevata spalla del pneumatico e cerchio dal diametro non troppo spinto. E con Cherokee siamo a posto, per l’avvicinamento alla zona di nostro interesse, compresa in un’area della provincia di Ragusa, osservando la cartina, appena a ovest di Capo Passero, la punta più meridionale dell’isola.

Occhio alle fiction

Senza trascurare il dettaglio che si stiano lambendo località già dichiarate Patrimonio dell’umanità Unesco, eccoci alla caccia del fascino del Commissario Montalbano, lungo itinerari inseriti oramai pianamente nei flussi turistici dell’isola.
A Ragusa, il capoluogo, citata nella fiction come Vigata, meritano comunque la visita il Duomo di San Giorgio, tra le massime espressioni dell’architettura barocca, con portale gotico catalano e facciata a torre con campanile annesso, e grande scalinata.
La Cattedrale di San Giovanni Battista con facciata barocca, la chiesa di Santa Maria dell’Itria: anch’essa, nonostante sopravvisse al tragico terremoto del 1693, fu ricostruita secondo lo stile barocco, al centro del quartiere ebraico di Ragusa Ibla.

Mangiare come Salvo Montalbano

Per un pasto nello “stile di Montalbano”, la trattoria da Calogero (che il Commissario chiama “la Rusticana”), è la meta elettiva dei suoi pasti senza vista-mare. Girovagando per città e dintorni, si trovano riferimenti televisivi come il Ponte dei Cappuccini (puntata “Il ladro di merendine”), la piazza delle Poste e la piazza del Popolo (“La voce del Violino”).

Guidando Cherokee

Assetto evoluto con affinamento delle sospensioni, motore turbodiesel Multijet II da 2,2 litri con testata in alluminio bialbero a sedici valvole, nuovo disegno per pistoni, bielle e albero motore. Maggior silenziosità e minori consumi, nuovo anche il turbo vgt integrato nel collettore di scarico. Ottimo il cambio automatico a nove rapporti con palette al volante.

Altre Vigata – Proseguendo verso sud, Modica è un’alternativa di Vigata, con molte immagini riprese nelle varie stagioni della fiction. Palazzo Polara, il Duomo di San Giorgio, la scalinata verso la casa del medico legale (il Dottor Pasquano, quello dei “cabbasisi”) e, anche se il Commissario non sembra essersene mai interessati, da non perdere la Cioccolateria Bonaiuto. La più antica della città, offre la pasta di cioccolato amara, base per la lavorazione e la realizzazione dei dolci di cioccolato tipici.

Gli altri set

Scicli è la terza alternativa dei set: i luoghi più ripresi sono il Palazzo Comunale (il Commissariato nella fiction) e il Palazzo Iacono (la Questura di Montelusa).
Rotta a 180°, diritti a sud per Sampieri, sul mare: qui ci aspettano la scogliera del Pisciotto, dove si trova la Mànnara, luogo malfamato spesso teatro di eventi della Serie. Le rovine della grande Fornace Penna sono tuttora spettacolari.

La nuova Cherokee : è il momento di dedicare qualche attenzione alla compagna del weekend, l’ultima nata in Casa Jeep: ecco la scheda sintetica.
Lunghezza 462 cm, larghezza 186 cm, altezza 171 cm. Motore a gasolio a quattro cilindri da 2.174 cc, potenza 195 cavalli a 3.500 giri, coppia massima 450 Nm a 2.000 giri, cambio automatico a nove rapporti, trazione integrale con marce ridotte. Le prestazioni: accelerazione 0-100 Km/h in 9,3 secondi, velocità massima 200 km/h, consumo medio: 6,9 l/100 km, emissioni di CO2 179 g/km. (www.jeep-official.com)

Punta Braccetto

Lasciamo Punta Secca sempre seguendo la costa, arrivando a Punta Braccetto, dove le qualità fuoristradistiche di Cherokee sono utili quando usciamo dall’abitato, dirigendoci verso la Riserva Naturale Integrale di Cava Randello. Che attraversiamo rispettosamente, guidando fuori asfalto per raggiungere la meta di questa prima tappa: Donnafugata Golf Resort, il cui nome anticipa il tema della seconda giornata. Golf, appunto, quindi la famosa etichetta di vini, e l’omonimo Castello. Nella seconda tappa, a seguire tra breve.