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Sulla Cupola di San Gaudenzio a Novara, tra il cielo e la storia

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Di Raffaele d’Argenzio

L’architetto Alessandro Antonelli è noto per la Mole Antonelliana di Torino, ma non tutti sanno che c’è la sua mano anche dietro la meravigliosa e Cupola di San Gaudenzio, il simbolo di Novara, che vanta il primato di edificio in muratura più alto d’Europa. Misura infatti ben 121 metri che arrivano a 126 se si considera anche la statua del Cristo. Si tratta di un’opera unica nel suo genere, geniale e titanica, che si intravede anche a venti chilometri di distanza. Infatti, svetta altissima, disegnando un inconfondibile skyline della città.

Ecco perché salire sulla cupola, gradino dopo gradino, tra contrafforti e affacci da cui ammirare scorci mozzafiato, è un’esperienza davvero unica tra cielo, storia ed emozioni. A Novara è possibile salire sulla cupola di San Gaudenzio, patrono della città, fino al prossimo 1° novembre, grazie alla terza edizione dell’iniziativa che prevede le visite ogni venerdì, sabato, domenica e festivi.

La salita e la visita alla Cupola

Già la preparazione è di per sé un’avventura. Si viene infatti dotati di elmetto e imbrago di sicurezza. Il primo percorso, accessibile a chi ha più di 14 anni, consente di arrivare fino alla guglia, a 100 metri di altezza e ammirare scorci incredibili. Si dice che, nelle giornate terse, la vista può spaziare fino ai grattacieli di Milano o al Monte Rosa.

Più facile, invece, il percorso della cupola, adatto anche ai bambini dai 6 anni in su, che si ferma sulla balconata interna a 75 metri, e offre altresì magnifiche vedute e spettacolari prospettive sull’architettura dell’edificio e all’interno della basilica di San Gaudenzio.

Intanto, si ascoltano storie, leggende e notizie sul cantiere, sul suo architetto, in un viaggio emozionante tra storia, arte, architettura e bellezza. Si ammira anche dall’alto anche un’inedita prospettiva di Novara, città dalla forte identità ottocentesca. Appartengono all’epoca, infatti, il monumentale quadriportico che porta al Duomo di Santa Maria Assunta e al suo Battistero, i Bastioni della Barriera Albertina, il Teatro Coccia e Casa Bossi, nel suo rifacimento neoclassico dello stesso Antonelli.

Antonelli e la sua Cupola

Alessandro Antonelli è un novarese doc. Nasce infatti a Ghemme nel 1798, anche se ha poi studiato all’Accademia di Brera a Milano, per poi laurearsi come ingegnere architetto a Torino. A lui viene affidato il progetto della cupola, il cui cantiere rimase aperto per quasi quarant’anni. Il progetto presentato da Antonelli risale infatti al 1841 mentre i lavori si conclusero nel 1878 quando venne ultimata la guglia e sulla sua sommità venne posizionata la statua del Cristo Salvatore, alta quasi 5 metri, il cui originale in rame e ricoperta di foglie d’oro, si trova attualmente all’interno della basilica. È stata sostituita infatti con una copia in vetroresina.

L’epoca del cantiere è la stessa della costruzione della Torre Eiffel a Parigi e dei primi grattacieli negli Stati Uniti. Tuttavia, mentre nel resto del mondo le opere monumentali impiegavano materiale come la ghisa, il ferro e il calcestruzzo armato, molto costosi. Il capolavoro di Antonelli, invece, consiste anche nell’avere utilizzato solo materiali locali, come il mattone, ma impiegati in maniera rigorosa ed efficiente. Inoltre, ideò una tecnica davvero innovativa per l’epoca.

Basti pensare che la struttura del sopralzo è pesantissima: ben 5572 tonnellate, ma è pensata come una sorta di telaio formato dall’incrocio di pilastri e archi, mentre le finestre, le pareti e i loggiati costituiscono una sorta di rivestimento leggero. A testimoniare il forte legame con la città e la cittadinanza, poi, basti pensare che i finanziamenti per la costruzione della cupola di San Gaudenzio, che sovrasta la chiesa seicentesca, arrivano dal dazio del sesino, una tassa sulla carna di manzo, ma anche da tributi, lasciti e sottoscrizioni popolari.

La salita alla Cupola è diventata poi una delle maggiori attrattive di Novara, con più di 15 mila visitatori in tre anni, provenienti, oltre che dalla città, dalle vicine Milano e Torino, ma anche dal resto d’Italia e dall’estero.

INFO

Per prenotare la visita www.kalata.it o info@kalata.it Biglietti: percorso della guglia intero € 17, ridotto € 15. Percorso della cupola intero € 12, ridotto € 10.