di Isa Grassano
«La prima volta che l’ho vista, ho perso la testa, perché era semplicemente perfetta… ». Così ha più volte ripetuto il regista Mel Gibson, attratto dalla città di Matera tanto da girarvi The Passion. Il divo americano è rimasto stregato dal fascino della città antica, che sembra una succursale della Cappadocia, dove ha trovato un’atmosfera inutilmente cercata altrove. E come dargli torto. La stessa cosa era capitata a Pier Paolo Pasolini quando, nel 1964, fra le grotte dell’altipiano, aveva ricostruito “Il Vangelo secondo Matteo”.
Capiterà anche a voi, io perdo la testa ogni volta torno nella mia città d’origine. Torno e ogni volta mi emoziono. Rapita dal suo magnetismo, da quella vertigine culturale che si prova guardando i Sassi (patrimonio Unesco dal 1993). E s’intuisce immediatamente il perché Matera ha sbaragliato la concorrenza ed è stata nominata capitale della cultura, in una simbiosi perfetta tra architettura e natura, tra forma e materia, tra antico e moderno.
foto Lucrezia Argentiero
Il 19 gennaio, giorno dell’inaugurazione da capitale per tutto il 2019, inaugurazione accompagnata dalle musiche delle bande popolari, 131 provenienti da tutti i comuni della Basilicata, 20 dalle Regioni d’Italia e 27 da tutta Europa. Un ricco programma (consultabile su www.matera-basilicata2019.it), circa 300 eventi, quattro grandi mostre (sulla civiltà rupestre, sul Rinascimento Mediterraneo, sulla scuola Pitagorica e sull’Antropocene). Vale la pena munirsi del Passaporto 2019 (al costo di 19 euro), uno speciale biglietto di ingresso, per usufruire del ricco cartellone annuale e sentirsi “cittadini temporanei” e non turisti.
foto Lucrezia Argentiero
Da dove iniziare? Dallo stesso percorso che consiglio ai miei amici. La partenza è da piazzetta Pascoli (per chi arriva da Matera Sud) con il colpo emozionante su questo groviglio di rioni pietrosi. Piccola e raccolta, prende il nome dal vecchio liceo classico “Emanuele Duni” (lo stesso che ho frequentato io) in cui il poeta romagnolo insegnò per due anni, latino e greco. Andateci al tramonto, quando cominciano ad accendersi le prime lucine e le pietre chiare dei Sassi si colorano delle mille sfumature di rosso e arancio.
Date poi un’occhiata al vicino palazzo Lanfranchi, uno dei più bei palazzi seicenteschi con la sua facciata asimmetrica. Le sale sono intitolate a Carlo Levi, lo scrittore che ha contribuito a far uscire Matera dall’isolamento, descrivendo nel suo romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” la disastrosa condizione di vita della gente ammassata nei Sassi.
Ospita il museo di arte medievale e moderna della Basilicata, e dal 19 aprile al 29 settembre ospiterà anche l’esposizione “Rinascimento visto da Sud. Matera e l’Italia meridionale nel mediterraneo tra ‘400 e ‘500“. Più di 180 preziose opere d’arte, rarissimi oggetti e documenti storici. Uno dei numerosi eventi di Matera Capitale. Dinnanzi, si può ammirare anche la Goccia di Azuma, realizzata dal famoso scultore e pittore giapponese, artista Kenjiro Azuma.
Percorrendo via Ridola, vale la pena dare uno sguardo alla Chiesa del Purgatorio, in stile tardo barocco, arricchita da teschi e scheletri. Poco più avanti, la strada apre su Piazza San Francesco d’Assisi, con la chiesa omonima, la cui facciata, preceduta da un’ampia scalinata, si impone per il riecheggiare del barocco leccese, anche se in forme più sobrie.
Proseguite poi, attraversando piazza del Sedile (qui spicca il palazzo sede del Conservatorio Musicale) verso la Cattedrale. Lungo la strada si aprono altri meravigliosi scorci sui rioni pietrosi. Impossibile non fermarsi per scattare decine di fotografie o selfie. E dopo pochi metri arriverete nel cuore della Civita, il nucleo più antico (i Sassi si dividono in Barisano a Nord e Caveoso a Sud e in mezzo la Civita).
foto Lucrezia Argentiero
Mi affaccio sempre dalla terrazza per restare ogni volta incantata da tanta struggente bellezza. Entrate in Chiesa, un tripudio di ori e di decorazioni. Cercate l’affresco della Madonna della Bruna del XIII secolo (la Protettrice della città che si festeggia il 2 luglio).
Di fianco alcuni dei più importanti palazzi, come palazzo Gattini, già residenza della più antica famiglia nobiliare materana, trasformato in un hotel di lusso con tanto di Spa, aperta anche agli esterni. Fermatevi qui per la notte.
O nella vicina struttura Le Monacelle, L’intero complesso segue il filo conduttore dell’amore per i materiali legati alla terra. I colori predominanti sono il calore dell’ocra e del bianco panna. Dopo questo primo giorno a Matera, vi diamo appuntamento a domani, dove andremo alla scoperta delle tracce di Dalì.
L’autrice
Isa Grassano, lucana doc, vive a Bologna. Scrive di turismo, attualità, libri, personaggi e storie vere, per Viaggi e Venerdì di Repubblica, Donna Moderna, Io Donna, Marco Polo e sul suo blog amichesiparte. Tiene corsi di formazione per giornalisti ed è autrice di libri. L’ultimo è Forse Non Tutti Sanno che in Italia (Newton Compton). È coautrice della recente antologia Lettere alla Madre (Morellini). Il suo segreto? L’ottimismo dei folli e la tenacia dei muli.
DOVE DORMIRE
*B&B “Il Cantagallo”, via Taranto 4/i. Tel. 3277823064, www.ilcantagallo.it. Cucina accessoriata, terrazzo con gazebo e posto auto sono i punti forti di questo bed and breakfast ricavato in un appartamento mansardato. Prezzo medio: 65 € per la coppia
*B&B “L’Affaccio”, Via Santa Cesarea, 4 Matera, Tel. 329.2039091, www.laffaccio.com. Un bed and breakfast ricavato in un palazzotto dei primi anni del 900. Ideale per gli amanti dell’arte: alle pareti le opere dell’artista Angela Difonzo, de la “Mani nell’arte”, una piccola bottega e galleria d’arte a pochi metri, dove trovare originali oggetti fatti a mano. Doppia da 70 euro.
*Hotel “Le Monacelle” 4*. . Via Riscatto, 9. Tel. 0835.344097, www.lemonacelle.com. Camere raffinate, una diversa dell’altra e una terrazza belvedere che affaccia sulla Murgia e sul torrente Gravina. Ha una piccola chiesetta dove a volte Mel Gibson si ritirava per pregare. Doppia 96 euro
DOVE MANGIARE
*La Lopa. via Bruno Buozzi, 13, tel. 0835 16 51 370, www.lalopa.com. Cucina a km zero, di eccellenza e prodotti provenienti dalla dolomite lucane. Nel locale, un vero e proprio Sasso recuperato, si organizzano anche eventi didattici e laboratori di pasta fatta in casa.
*“L’abbondanza Lucana”, via Bruno Buozzi, 11 | tel. 0835 33 45 74. Un viaggio fra gusto, cultura e antichi sapori. Pasta artigianale, peperoni cruschi, la salsiccia sbriciolata, sono alcune delle selezioni gastronomiche volute da Francesco Abbondanza.
*“Le Bubbole” Di Palazzo Gattini, via San Potito, 57, tel. 0835 19 70 562, www.palazzogattini.it. Gestito da Pietro Demuro, all’interno dell’hotel di lusso Palazzo Gattini, offre una cucina “espressa” con materie prime eccellenti. Stagionalità, qualità, creatività, ricerca e tradizione sono gli ingredienti di ogni ricetta. Tra le specialità, Darna di baccalà cotta a bassa temperatura, humus di ceci e cipolla rossa croccante.
Mani nell’Arte, la creatività di Angela Difonzo
DOVE COMPRARE
*Tittà Art Couture, via delle Beccherie, www.tittajewels.com. La botteguccia più piccola (solo 7 metri quadri) in via delle Beccherie. Claudia Perdicchia crea gioielli in cui convive la tecnica del mosaico, del ricamo, dell’infilatura delle pietre dure. Spesso con un richiamo alla tradizione, come il cucù.
*Il Bottegaccio, Via Madonna dell’Idris, 10, www.ilbottegaccio.it. Nel cuore del Sasso Caveoso, Mario Daddiego realizza a mano il meglio dell’artigianato tipico tra cui le “pupe”, bambole in terracotta e vestiti decorati nei colori più disparati e che riprendono la tradizione popolare. Da non perdere il timbro per il pane, che un tempo serviva a distinguere il pane nel forno a legna in comune.
*Midecò, via delle Beccherie 79, tel. 333 72 60 978, Originali souvenir: i Sassi rappresentati su tessuti, porcellane, ceramiche, vetro e dipinti a mano da Mirella Caruso.
*Lucanum, www.lucanum.it, Un gioco da tavolo per scoprire e conoscere meglio la Basilicata, fino ad arrivare a Matera. Stile Monopoly si compone di un tabellone con la mappa della regione, 8 elementi artistici, 4 punti panoramici. C’è anche un’app mobile per sfide in rete. Vince chi dimostra di conoscere meglio la storia e le eccellenze lucane (costo 20,19 euro). Disponibile presso la libreria Mondadori in piazza Vittorio Veneto.
COME ARRIVARE
In treno: Matera non è collegata con la rete FS; con Italo fino a Salerno e poi servizio sostitutivo in bus; con Trenitalia fino a Salerno e poi servizio sostitutivo Freccialink
In aereo: con le principali compagnie fino all’aeroporto di Bari Palese e poi con un servizio navetta fino a Matera
In auto: dalla costa tirrenica, immettersi nell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Seguire per Potenza. Quindi proseguire per Metaponto lungo la SS 407 “Basentana” fino alle indicazioni Matera. Dalla costa adriatica, percorrere l’autostrada Bologna-Taranto fino all’uscita Bari Nord. Proseguire per la zona industriale, per Altamura-Matera, cioè le SS 96 e poi la SS 99.
In pullman: servizio autobus extra-urbani low-cost Flixbus prenotabile direttamente dal sito (www.flixbus.it/autobus/matera).
Come muoversi: un tour con ape calessino permette di scoprire i Sassi su tre ruote. Tra questi, Ape nei Sassi (www.apeneisassi.it o telefonicamente al 329 46 58 589; range di prezzi 20 euro)