di Cesare Zucca —(Italian and English version)Galizia, Spagna. Oggi vi suggerisco una meta davvero unica per la sua suggestività, unicità e splendore: Santiago de Compostela, patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e meta finale dei “Cammini di Santiago”.Cammino Inglese parte da Ferrol passando per Pontedeume, Betanzos, San Paio de Buscas, Marantes..Cammino Portoghese parte da Tui con il percorso O Porrino, Arcade, Pontevedra, Caldas de Reis e PadronCammino Francese inizia a Sarria e lungo il cammino offre pernottamenti in hotel di charme e di categorie superiori.
L’arrivo a Santiago riserva uno spettacolo straordinario: una citta’ unica in diversi stili architettonici, giustamente dichiarata dall’UNESCO Patrimonio artistico dell’umanità, dove, nella possente Praza do Obradoiro, trionfa la Cattedrale di San Giacomo, nata 800 anni fa, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggior, apostolo di Gesù e tuttora in perfetta conservazione.
Si entra da un meraviglioso portico romanico del XIII secolo decorato con 200 statue di personaggi biblici, apostoli e profeti, mentre all’interno spicca un baldacchino in stile barocco, completamente ricoperto in foglia d’oro,
Troverete molte le visite guidate che, oltre alle meraviglie della Cattedrale, vi faranno scoprire le alture dove scoprire angoli segreti, nuove prospettive e panorami dall’alto della splendida piazza.
Scoprirete poi il centro storico, le sue chiese, i conventi di clausura, i negozi di oreficeria di argento le botteghe artigiane, i leggendari caffè, ristoranti, e pasticcerie, le piazze, come l’Obradoiro, Praterías, Cervantes, Toural…Percorrete le suggestive rúas, come quella do Franco o “do Vilar”, stradine lastricate che danno sugli splendidi edifici gotici e rinascimentali.
Essendo completamente pedonalizzata, sarà un piacere zigzagare per il centro, dalla Rua du Preguntorio, alla Caldeireiria e alla Rua da Raina, le preferite dagli abitanti della città per le innumerovoli botteghe che offrono i prodotti tipici della cucina locale e la famosa tarta de Santiago, una torta di mandorle spolverata con dello zucchero a velo fatto cadere sopra una sagoma della croce di Santiago.
La troverete in tantissimi posti, ma qual’è la migliore?Beh, a mio parere, è quella delle monache benedettine del Convento de San Pelayo. Si trova al numero 23 della Calle San Pelayo de Antealtares, si entra da una porticina e, nella penombra, attraverso una grata, una delle monache vi passerà la loro torta. Una vera delizia!
DA VEDEREMonastero di San Martín Pinario di epoca medioevale, ospita un seminario, un hotel, una residenza universitaria, un museo di arte sacra e una farmacia del XV secoloCentro Galego de Arte Contemporáneo, ospita la collezione della fondazione Arco, opere di artisti galiziani contemporanei e diverse esposizioni temporanee sulle principali tendenze artistiche attuali.Parque de la Alameda, per una passeggiata con sosta dovuta nella cappella barocca di Santa SusanaMuseo do Pobo Galego, museo etnografico che ospita mostre temporanee e permanenti sull’arte, la tradizione e la cultura galiziana.
Fame?Tuffatevi nel Mercado de Abastos, uno dei luoghi più popolari della città. Oltre 300 banchi vendono specialità locali, pesce fresco, dolci, formaggi e salumi. Chiude alle 15, però, all’interno, troverete molte bodegas dove gustare le eccellenze gastronomiche della città. Tapas di ogni tipo, tortillas, gustose empanadas, il celebre pulpo a la Gallega, oltre ai famosi crostacei galiziani che vi verranno cucinati sotto ai vostri occhi,
Fame “gourmet”?Per un’esperienza indimenticabile , dove la tradizione galiziana incontra nuove soluzioni e gusti raffinati, concedetevi una cena firmata dalla Chef stellata Lucia Freitas, al timone del suo ristorante A Tafona, un locale elegantemente essenziale, che combina suggestivi muri in pietra con una bellissima scala, un lucernario e altri dettagli raffinati.
Il suo periodo al Relais Chateau come capo pasticcere del ristorante Tápies. Questo periodo definisce la sua visione economica e strategica della gastronomia come impresa e porta all’apertura del suo primo ristorante A Tafona e in seguito LUME al Mercato Centrale di Santiago
Lucia considera i prodotti galiziani della costa e dell’orto come colonna portante della sua cucina, facendo rivivere cucine ancestrali, utilizzando ingredienti locali crendo una cucina che presta attenzione alle tradizioni e sull’evoluzione metodologica.
La sua cucina è moderna, ricca di sapore, tecnica raffinata nelle tecniche e elegante negli abbinamenti i perceves (pregiatissimi molluschi colorati) serviti con una zuppetta di riso e alghe marine, l’ostrica in crema affumicata abbinata alla sardina e la barbabietola con fiori di ibisco e ciliegie e la sua empanada liquida.
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