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Ri-partire si può, anzi di più

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di Raffaele d’Argenzio

Mi ha sempre emozionato la scena in cui il pugile colpito da un colpo duro,  inatteso,  cade, si inginocchia, resta un attimo con il ginocchio piegato ma  un attimo prima del gong si rialza, ritrova le sue energie, il suo orgoglio, riprende nelle sue mani la propria  vita, ancora pronto a lottare, ancora con il diritto di alzare i pugni al cielo per una vittoria. Ma la sua prima battaglia l’ha già vinta quando si è rialzato, quando non ha accettato di restare inginocchiato, riunendo nei suoi pugni l’ultima energia che gli era rimasta. Questa era  già una vittoria. Ecco  io voglio sentirmi come quel lottatore, voglio alzare il mio ginocchio e voglio vedere tante ginocchia rialzarsi insieme e riprendere a guardare in alto, verso il cielo.

Basta parlare di chiusure, ho sentito di di un gruppo che si è riunito al grido di IO CHIUDO, invece io penso che dovrebbero dire  IO APRO MEGLIO. Pensiamo a cosa si può fare invece di cosa non si può fare, forse sperando nel sostegno dello Stato, forse sperando di non pagare le tasse.

 

COSA RIAPRIRE SUBITO

– I PARCHI,  nazionali e regionali, dove c’è tutto lo spazio sufficiente

– I campi da golf

– I Camping con camper, o meglio ancora i Glamping.

– Monumenti come la Certosa di Padula che ha tanto spazio, la più grande d’Europa

– Tutti i Parchi  archeologici, come Agrigento, Selinunte, Paestum…

– Le zone d’Italia constatate  FREE VIRUS

Per chi non ha passaporto sanitario ( o documento simile), già da adesso  si potrebbero fare test sierologici all’ingresso, a pagamento, d’accordo con Cooperative sociali  Onlus. Il turista avrebbe anche facilità per avere facilmente il test. In 20 minuti si fa tutto.

BASTA PAROLE E SCEGLIERE IL TURISMO PREMIUM

E’ vero, ci sarà meno turismo, ma allora diciamo, urliamo, promettiamo ( e manteniamo!) che i turisti che verranno saranno  meno e proprio per questo saranno più coccolati! Ricordiamo la grandezza dei nostri siti Unesco che si devono unire all’eccellenze del gusto. Già da due mesi noi abbiamo lanciato la rubrica  Unesco con gusto.

Dobbiamo dire che ora non troveranno più folla, che la nostra sanità è migliorata, che siamo pronti ad offrire Weekend Premium.

Quando mi è capitato di andare a Firenze e a Venezia, ho trovato una calca,  di turisti sbrindellati fra quelle bellezze dal valore mondiale,  prese d’assalto da orde, che vedevo come lanzichenecchi  invasori, irrispettosi della nostra civiltà, della nostra bellezza.


E in un ristorante mi fecero pagare il 15% in più oltre il servizio.
Quello è un turismo che offende, forse è il caso di tornare a volere un turismo che si addice alle nostre capitali dell’arte mondiale. Onoriamo chi ci ha lasciato queste bellezze.
Per me appena si entra  a Firenze, Venezia , Roma, Napoli, Milano …bisognerebbe subito pagare un biglietto d’ingresso, anche solo per guardarle, per respirarne l’aria, per guardare le vetrine dei negozi in cui esporre solo prodotti artigianali e non le copie cinesi, che offendono la qualità dei nostri artigiani.

Alziamo il costo dei biglietti dei Musei, ma mettiamoci più studenti-guide che riescano a far apprezzare i tesori che esponiamo. Pochi per volta e non più calche da mercato. Anche Gesù scaccio i mercanti dal Tempio, scacciamoli anche noi dai nostri Tempi d’arte. E’ chiaro che le domeniche possono restare gratuite, ma a numero chiuso. Ed è doveroso che i musei siano gratuiti per le scuole, per gli studenti.

Cerchiamo un turismo di qualità, un turismo premium, che non significa di lusso o snob, semplicemente di qualità.