Weekend in Arte

Reggio Emilia, la XIII edizione di Fotografia Europea è dedicata alle “Rivoluzioni”

image_pdfimage_print

“Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie”, è questo il tema della XIII edizione di Fotografia Europea, che inaugurerà a Reggio Emilia, il 20 aprile e si potrà visitare fino al 17 giugno. Promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani, insieme al Comune di Reggio Emilia e alla Regione Emilia Romagna, il festival è interamente dedicato alla forma ‘d’arte che più delle altre, interpreta e comunica la complessità della società contemporanea.

Ricchissimo il programma, che prevede mostre, conferenze, spettacoli, attività formative, animati dai protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, che saranno ospitati nelle istituzioni culturali e negli spazi espositivi della città, alcune delle quali aperte al pubblico solo in occasione del festival. Sarà quindi una splendida occasione per conoscere i luoghi più suggestivi e “inaccessibili” della città emiliana.

A Palazzo Magnani, Sex & Revolution

Il percorso ideale attraverso il programma del festival prende il via da Palazzo Magnani, che ospita la mostra SEX & REVOLUTION! Immaginario, utopia, liberazione (1960 – 1977) che indaga a genesi delle trasformazioni nel modo di concepire e vivere la sessualità tra gli anni Sessanta e Settanta attraverso più di 300 reperti d’epoca, tra sequenze cinematografiche, fotografie d’autore, fumetti, rotocalchi, locandine di film, libri, musica e molto altri. Tra i pezzi degni di nota, alcuni scatti di importanti fotografi, tra cui Angelo Frontoni e Paola Mattioli. Cinque le sezioni, attraverso le quali si approfondisce la rivoluzione sessuale e socio culturale.

Palazzo Da Mosto, una location per tre mostre

Ben tre progetti espositivi si potranno ammirare nella splendida location di Palazzo da Mosto. Il primo, Transitions, presenta oltre 120 opere che ripercorrono i primi vent’anni della carriera del fotografo americano Joel Meyerowitz, tra i primi a fare del colore un elemento essenziale del suo linguaggio artistico negli anni Sessanta e Settanta. Tra i protagonisti della street photography, Meyerowitz vive nel nostro paese per diversi mesi all’anno.

Rivoluzioni, Ribellioni, Cambiamenti, Utopie. 101 photobook dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma è invece il titolo della seconda mostra, che si propone di rileggere alcuni dei momenti cruciali della storia del Novecento attraverso una serie di volumi fotografici più significativi in relazione ai temi della rivoluzione, della protesta e delle utopie sociali e religiose, tra cui gli straordinari volumi prodotti dai regimi totalitari del Novecento.

In/Finito. Un progetto di danza e fotografia per spazi urbani, naturali o storici è, infine, il titolo del terzo progetto che presenterà alcuni scatti inediti del grande fotografo di moda Toni Thorimbert. per mettere a confronto la dimensione, effimera per definizione, della performatività del corpo con la sua rappresentazione fotografica, che fissa per sempre un singolo istante.

I Chiostri di San Domenico ospitano l’Iran

È il paese ospite di Fotografia Europea 2018 e sarà presente con la mostra mostra Genesis of a Latent Vision: a Window onto Contemporary Art Photography in Iran, curata da Reza Sheikh. presenta le immagini di nove autori iraniani, tra cui Ahmad Aali, Shadi Ghadirian, Gohar Dashti, che testimoniano l’evoluzione della fotografia iraniana, da una documentazione sociale a un approccio concettuale. L’omaggio al paese mediorientale, continua con una serie di scatti di Walter Niedermayr (Bolzano, 1952) realizzati in Iran tra il 2005 e il 2008 che indagano un territorio dalla storia millenaria in cui coesistono tracce dell’antica Persia e dell’industrializzazione, dell’influenza occidentale e della rivoluzione islamica.

Mishka Henner e Francesco Jodie alla Banca d’Italia

Anche per questa edizione, la Banca d’Italia sarà la location dove troveranno spazio progetti inediti, commissionati specificatamente per il festival. Il fotografo belga Mishka Henner, che nel 2013 ha ricevuto il prestigioso CP Infinity Award for Art in New York, ha ideato un progetto-installazione di grande impatto visivo ed emozionale dal titolo Seven seas and a river, che immerge il visitatore in una dimensione inaspettata, tra le onde di mari e oceani, senza comprendere fino in fondo a che cosa sta assistendo. Per la sua realizzazione, Henner ha passato al setaccio sul web migliaia di webcam anonime puntate su tratti di costa e ne ha selezionate sette, dal Pacifico all’Atlantico, dall’Adriatico ai Caraibi, passando per Thailandia, Islanda, Artico e Quebec.

Francesco Jodice, invece, ha pensato un progetto articolato nel corso di un intero anno per mantenere viva l’attenzione sul Festival anche dopo la sua conclusione. Attraverso workshop e incontri presenterà il suo lavoro “in fieri” coinvolgendo la città e gli appassionati. I suoi lavori saranno esposti nell’edizione 2019 di Fotografie Europea.

Allo Spazio San Rocco e alla Sinagoga, immagini dal mondo

Cinema, fotografia e video arte uniscono il progetto artistico Braguino o la comunità impossibile di Clément Cogitore, ospitato allo Spazio San Rocco. Nel 2016, l’artista francese si è recato a Braguino, nella taiga siberiana a 700 km da ogni presenza umana, per scoprire le motivazioni della scelta di uomo, Sacha Bragin, che ha scelto di vivere in uno dei luoghi più sperduti e isolati della terra con la sua famiglia da più di trent’anni, auspicando di costruire un modello di vita autosufficiente.

Spostandosi alla Sinagoga, spazio espositivo di grande suggestione e valore storico, si può invece visitare Iconic China di Luca Campigotto, che racconta attraverso le immagini il suo lungo viaggi in Cina, dalla ricerca di un passato mitico al presente caotico delle megalopoli.

Allo Spazio Gerra il Fotoromanzo in mostra

È una storia tutta italiana, che per trent’anni è stato un fenomeno culturale di massa, una delle tante piccole -grandi rivoluzioni che, per la frivolezza e l’apparente ingenuità sentimentale che esprimeva, è stata generalmente sottovalutata sia dagli storici che dagli uomini di cultura. Stiamo parlando del Fotoromanzo, che è anche il titolo della mostra allestita presso lo Spazio Gerra, dove si potranno ammirare, oltre a fotografie e materiali provenienti da diversi archivi pubblici e primati, anche cineromanzi e materiali del Fondo Zavattini della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

Incontri, workshop e spettacoli

Nelle giornate di apertura del festival, 20, 21 e 22 aprile e nei fine settimana successivi fino al 17 giugno, il programma prevede un ricco calendario tra incontri, conferenze, workshop, visite guidate gratuite e spettacoli per scoprire il mondo della fotografia e approfondirne gli aspetti.

Tra gli incontri, molto atteso l’appuntamento con il sociologo e giornalista bielorusso Evgenij Morozov, esperto di nuovi media e dei loro effetti sulla società, per una visione rivoluzionaria della tecnologia. Sabato 21 aprile, l’attrice Catherine Spaak dialogherà con Pietro Adamo, curatore della mostra “Sex&Revolution! Immaginario, utopia, liberazione (1960 -1977)” per approfondire tutti quegli aspetti che hanno caratterizzato la rivoluzione sessuale al cinema.

Pensiero stupendo. Music, sex, revolution è lo spettacolo in programma venerdì 21 aprile, alla sera, in piazza San Prospero. Protagonista Nina Zilli sul palco con una personale selezione musicale ispirata alle icone femminili della rivoluzione sessuale accompagnata da videoproiezioni sul tema.

INFO

Fotografia Europea 2018 -XIII Edizione

Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie

Reggio Emilia 20 aprile-17 giugno

Tel 0522/444446

www.fotgrafiaeuropea.it

www.palazzomagnani.it

Biglietti: intero € 15, gratis per minori di 12 anni; mostra Sex&Revolution € 10. Apertura gratuita ven 20 aprile dalle 19 alle 21.

Orario: giornate inaugurali, ven 20 aprile 19-23; sab 21 aprile 10-23; dom 22 aprile 10-20. Fino al 17 giugno ven-sab-dom 10-20.