GRAN FINALE CON SANT’APOLLINARE IN CLASSE L’ULTIMA PERLA UNESCO
L’indomani, dopo una tappa al Museo MAR per vedere la collezione permanente di mosaici contemporanei e l’incredibile mostra di Riccardo Zangelmi (scultore ufficiale della Lego), mi reco alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo (VI sec.), situata vicino alla stazione ferroviaria. È la costruzione più significativa eretta da Teodorico. L’aspetto esterno è semplice e discreto, ma oltrepassata la soglia rimango senza respiro: le pareti sono interamente coperte di tessere sfavillanti appartenenti a mosaici sia di epoca teodoriciana che tipicamente bizantina.

Dedico il resto della mattina a un laboratorio di giovani mosaicisti e alla scoperta dell’arte di strada, quella dei murales, che negli ultimi anni ha dato nuova luce al centro storico e ha contribuito a riqualificare aree dismesse come la darsena. In via Pasolini c’è il lavoro che preferisco: un Dante dal profilo solenne, ma dal volto a colori, come fosse una tavolozza geometrica, realizzato da KOBRA, street artist brasiliano.
Nel pomeriggio, dopo aver riposto la valigia e i vari souvenir nell’ampio bagagliaio dell’Audi, sono lieta di rimettermi alla guida per raggiungere le due meraviglie Unesco collocate fuori città: Il Mausoleo di Teodorico (VI sec.), l’unico a non contenere mosaici, e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe (VI sec.). Il primo è un massiccio padiglione poligonale a due piani coperto dal poderoso sasso della cupola. Al piano superiore è collocata la vasca di porfido dove fu sepolto il sovrano. A me è piaciuto molto il contrasto straordinario del prato verde con il bianco della sua pietra d’Istria.
Via verso la basilica che s’innalza maestosa e solenne a circa 6 km dal centro di Ravenna. È stata definita come il più grandioso esempio di basilica paleocristiana ed è ammirata per gli splendidi mosaici policromi del suo catino absidale, con la trasfigurazione di Cristo e l’esaltazione della fede di Apollinare (primo vescovo e patrono), e per gli antichi sarcofagi marmorei degli arcivescovi disposti lungo le navate laterali.
Ancora stordita da tanta bellezza, riprendo l’autostrada direzione Milano, con la mia elegante e sicura compagna di viaggio.
DOVE DORMIRE
Hotel Diana (www.hoteldiana.ra.it), situato a pochi passi dai meravigliosi mosaici di Ravenna, garantisce ai propri ospiti un soggiorno all’insegna della tranquillità e del comfort.
Hotel NH (www.nh-hotels.it), nel cuore di Ravenna, propone camere spaziose e moderne oltre a un servizio professionale e allegro.
DOVE MANGIARE
Osteria Passatelli (www.mariani-ravenna.it), locale caratteristico ricavato in un antico cinema dove materie prime di qualità, sapori tipici e amore per il territorio si sposano per offrire un’autentica esperienza gastronomica.
Ca’ De’ Vén (www.cadeven.it), insediato in un palazzo quattrocentesco, permette di gustare momenti di tradizioni enoculinarie che ricordano tempi passati.
LA COMPAGNA DI VIAGGIO: L’Audi A6 allroad piace per il suo understatement: non è alla moda ma è efficiente, tanto in autostrada quanto nelle strade tortuose. E quando le ruote vanno fuori dall’asfalto, con un tasto si può variare l’altezza da terra: fango, neve e ghiaccio non sono un problema. È grande, ma piace l’enorme spazio interno, come piace la facilità con cui si imparano tutte le diavolerie d’assistenza che permettono di viaggiare in sicurezza.
SCHEDA:
Motore: V6 Diesel 349 Cv, con Mild-Hybrid a 48 Volt che aziona anche la turbina EAV.
Trazione: integrale permanente “quattro”. Lunghezza: 4.951. Bagagliaio: 565-1680 litri
Velocità massima: 250 km/h.Prezzo: da € 75.500