Post-it di un viaggio

Per i parchi il Corriere della Sera è con noi

image_pdfimage_print

Di Raffaele d’Argenzio

Certo è una soddisfazione avere per compagno un quotidiano di tale importanza. Quando abbiamo visto in prima pagina il pezzo di Gian Antonio Stella, ci siamo sentiti in compagnia, sulla strada giusta. È da tanto che ci occupiamo dei Parchi, delle riserve, di quelle che io chiamo “Isole verdi in un mare grigio”. È da quelle isole che deve partire ed espandersi la rivoluzione verde, che non deve essere fatta di parole e proclami, ma da fatti.

I parchi non devono essere musei verdi

Anche il Corriere, a 30 anni dalla legge che tutelava i Parchi, dice che lo Stato deve dare più fondi ai Parchi per sostenerli nella loro battaglia quotidiana, ma io voglio aggiungere che i Parchi non devono essere MUSEI VERDI tutelati, non devono avere soltanto uno scopo conservativo, ma anche, e soprattutto, promuovere lo sviluppo per il territorio in cui sono inseriti. E invece, purtroppo, per ora ci sono soltanto pochi esempi in tal senso.

Uno scorcio del Parco Nazionale della Sila

Quando la cosa più importante è l’area pic-nic

La scintilla mi venne quando, in qualche Parco, notai che la cosa che i dirigenti raccontavano d’avere fatto era quella di avere creato un’area picnic, o di aver segnato un punto dove con il binocolo si poteva vedere un muflone, un corvo o uno stambecco.

Perché accade questo? Perché spesso i parchi sono stati invasi dai politici o meglio da galoppini dei politici, che dei parchi amano soltanto le poltrone e i proclami sul verde e il ritorno del lupo o delle quaglie.

Green manager e non poltrone per politici

Invece, ci vogliono dei green manager, seguendo l’esempio che il ministro Franceschini ha dato chiamando manager anche dall’estero per i Musei (vedi gli Uffizi, Pompei e Paestum, Brera) che sappiano dare spinta ed energia a queste isole verdi da cui salpare per obbiettivi costruttivi, che sappiano anche produrre reddito ed opportunità green di lavoro per i giovani che sentono molto il problema della sostenibilità per la salvezza del proprio territorio e del nostro pianeta.

San Martino di Castrozza, le Pale di San Martino

Green Energy

La nostra sezione WEEKEND GREEN si occupa di questo da anni e continuerà a farlo sempre più profondamente I green manager non hanno certo bisogno dei nostri consigli, ma qualche esempio vogliamo suggerirlo lo stesso.

Panorama della Val di Fundres

Lo studio per produrre energia rinnovabile, la creazione di piazzole di sosta per camperisti non inquinanti, le coltivazioni di prodotti bio, salvare la biodiversità locale, riprodurre semi di piante commestibili dai sapori perduti, coltivare piante per avere buoni frutti e non frutti belli, produrre miele sia per salvare le api sia per trarne reddito.

Val Rendena, panorama delle Dolomiti del Brenta

Realizzare strutture biosostenibili per un turismo sostenibile e responsabile. Ma soprattutto trasformare l’energia dei giovani in GREEN ENERGY, creando seminari, master, e poi cooperative e opportunità di lavoro per fargli amare il proprio territorio e non farglielo abbandonare.

Giovani escursionisti con le racchette da neve