Nosy Be
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Nosy Be, l’isola madre del Madagascar

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Il Madagascar è una meta molto gettonata dagli amanti della flora e della fauna. Grazie alla sua natura incontaminata, alla  biodiversità unica, alle spiagge bianchissime e il mare turchese ricco di pesci colorati.

Nosy Be

La sua capitale, Andoany, nota anche come Hell-Ville, sorge sulla costa sud dell’isola ed è il capoluogo del distretto di Nosy Be. Si tratta del  principale centro abitato dell’isola ed è caratterizzata da edifici in stile coloniale francese e da un bellissimo e colorato mercato coperto.

Fondata nel 1841 dai francesi, Hell-Ville è una delle più antiche città coloniali del Madagascar e merita sicuramente una visita. Nel 1960, dopo l’indipendenza, il suo nome è cambiato in  Andoany, ma il vecchio nome coloniale continua ad essere utilizzato dagli abitanti. La cittadina ha un porto che è il principale dell’isola. Gli spostamenti sull’isola si fanno attraverso una estesa rete di taxi brousse.

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Per conoscerla appieno prendete un risciò, il mezzo tipico, e assaporate il vento caldo che  soffia da tutte le direzioni respirando i dolci profumi dell’aria. Avvicinatevi alla città osservando anche le zone limitrofe per comprendere la vita quotidiana degli abitanti. Lungo il percorso per raggiungere la città, tra il verde brillante della vegetazione, spiccano capanne di legno con tetti di paglia. Tante le persone in particolar modo donne con bambini lungo le strade con ceste del bucato per il consueto lavaggio lungo il fiume. Noterete la loro gioia nel vedere e scambiare qualche chiacchiera. Man mano che ci si avvicina alla città le capanne cedono il posto a edifici coloniali, bazar, officine, alberghi, negozi. Il cuore pulsante della cittadina è il suo mercato.

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Perdetevi in mezzo ai banchi e alle tante persone. Frutta, verdura, prodotti tipici, abiti, insomma si vende di tutto  dalle spezie, alle salse, al riso, alla manioca e addirittura bottiglie di plastica. La particolarità è che queste sono vuote non contengono nessun prodotto. Chi vuole comprare bottiglie vuote? Eppure qui qualcuno ne acquista.  È la perfetta disposizione delle stesse che colpisce: sono allineate in verticale in incastri perfetti.Per scoprire invece la cultura e le tradizioni Swahilie e anche le influenze indiane del XV secolo non vi resta che recarvi a pochi passi dalla capitale e visitare Marodoka, il  primo villaggio di Nosy Be. Qui c’è un’associazione, Ravinala, formata da donne del posto che combattono per preservare il patrimonio storico e naturale di Marodoka.

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Recatevi a visitare la  Casa dei Fantasmi: fu l’abitazione di Karim Djikak che era l’indiano più ricco di Marodoka il quale visse all’interno della sua casa con alcuni fantasmi che avevano il compito di proteggerlo. Nel giardino spicca il maestoso ficus secolare. Passeggiate poi nella cittadina  tra le piante di caffè e gli alberi del frutto del pane osservando le diverse piante tipiche utilizzate come medicinal e raggiungete il  cimitero indiano che conferma la presenza degli indiani in questa terra sin dal 1850.  Non perdete anche la prima moschea del Madagascar eretta intorno al 1700 e circondata dalle tombe di chi la costruì.

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A 4 km percorribili in 10 minuti da Marodoka si trova la Lemuria Land Reserve che sfoggia l’eccezionale ricchezza della fauna e della flora presenti sull’isola. Questo parco botanico e zoologico è stato inaugurato a luglio del 2010 e ospita  lemuri notturni e diurni, rane, serpenti, coccodrilli, camaleonti, pappagalli e la tartaruga più vecchia dell’isola. Presente anche una distilleria del XIX secolo ancora in funzione per l’estrazione degli oli essenziali dalla pianta dell’ylang-ylang. È sicuramente un’escursione da non perdere per osservare un eden ecologico di grande interesse. Si possono fare trekking equestri lungo i sentieri e scoprire le tante varietà di piante medicinali ed endemiche conservate nell’Orto Botanico come gli ylang-ylang che hanno dato vita a profumi conosciuti in tutto il mondo. Si può completare la visita di questa riserva visitando le piantagioni vicine e i laboratori artigiani che propongono sculture o tovaglie finemente ricamate dalle donne malgasce.

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Molto interessante anche la  Lokobe Nature Special Reserve che si trova a sud-est dell’isola e ospita camaleonti, gechi, rane, lemuri e rettili di tutti i tipi che si spostano tranquillamente tra una pianta e l’altra. Sarebbe sufficiente allungare una mano per poterli toccare ma non lo si deve fare.

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Chi ama i cavalli non deve mancare la visita all’Ambaro Ranch, gestito da un giovane francese. Il ranch mette a disposizione alcuni cavalli con i quali si pianifica un itinerario per fare escursioni nei dintorni.

Per ammirare a 360° l’isola con la sua foresta e i laghi vulcanici vi consigliamo di salire sul Mont Passot, il punto più alto di Nosy Be a 329 metri d’altezza. È un antico vulcano spento che permette attraverso la sua terrazza panoramica di vedere l’intera isola oltre il canale di Monzambico. Oggi è uno dei luoghi più visitati di Nosy Be. Tutt’intorno otto laghi di cratere che qui sono considerati sacri. Le loro acque dolci ospitano pesci unici.

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e siete affascinati dalle tartarughe non vi resta che visitare, presso Nosy Tanikely, il parco marino a protezione integrale dove è possibile nuotare con le tartarughe giganti in un mare splendido.

Un’altra tappa consigliata è Nosy Volona conosciuta anche come l’isola che non c’è. Interessante questo nome che si è guadagnata per il fatto che con l’alta marea scompare. Un bagno in queste acque regala ricordi indelebili.

Organizzate inoltre di passare una giornata intera a Nosy Iranja considerata la perla del Madagascar. Si tratta di due piccole isole collegate da una striscia di sabbia che però scompare durante l’alta marea. Visitate il villaggio di pescatori che ha mantenuto intatte tradizioni e usanze. Interagite con gli abitanti che vi mostreranno immediatamente la loro ospitalità in maniera molto calorosa.

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Vi abbiamo raccontato una piccolissima parte delle cose che questa meravigliosa terra sa regalare. Andate alla scoperta dell’isola delle spezie e ritornate in qualche modo alle origini in un luogo ancora vero e incontaminato.

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Frangipane