Di Raffaele d’Argenzio
Il Parco dell’Adamello lombardo, che confina con quello del Trentino, ci sembra un po’ riservato, timido, eppure ha contenuti importantissimi, a cominciare dalle incisioni rupestri del popolo dei Camuni. È una sorpresa sapere che è proprio questo il primo sito ad essere stato riconosciuto dall’Unesco, in Italia nel 1979. Non il Colosseo o Firenze, ma le incisioni della Val Camonica. Su questi massi levigati dai ghiacciai si legge la nostra preistoria.
Ma qui fra panorami, sentieri green, formaggi di malga, vini di montagna, laghi da bere, creste che disegnano il cielo, si sente anche l’energia lombarda, che certamente riesce anche a dare un impulso green e fattivo al territorio. Un giorno ci torneremo per farcelo raccontare. La bellezza e la storia bisogna farle vivere, o rivivere. Sì, torneremo.
Prima tappa: i parchi archeologici della Val Camonica
Anche per questo weekend alla scoperta del Parco dell’Adamello, la Ford Kuga Plug-in Hibryd “Vignale” è la nostra compagna di viaggio, che ci permetterà di girare fra questi prati verdi usando solo la trazione elettrica, quindi senza inquinare minimamente.
Prendendo l’A4, usciamo a Bergamo e poi proseguiamo seguendo le indicazioni per il Lago d’Iseo lungo la SS42 del Tonale e della Mendola. Arriviamo così in Valcamonica, dove si trovano più di 140 mila petroglifi, tra simboli e figure scalfite su 2500 rocce, che coprono un periodo di circa 8000 anni di storia, o preistoria. I temi sono legati alla caccia, alla guerra, all’agricoltura, alla navigazione, ma anche al simbolismo e alla magia. Non solo. Quella della Val Camonica è annoverata tra le più grandi collezioni di incisioni rupestri al mondo.
Si deve al geografo bresciano Walther Lang la scoperta, nel 1909, delle prime incisioni rupestri su sassi di Pian del Greppe, nei pressi di Cemmo (Capo di Ponte). In seguito, negli anni, ne emersero ben 2500, per lo più concentrate tra le cime della Concarena e il Pizzo Badile Camuno.
Per tutelare le incisioni e per renderle fruibili ai visitatori, sono stati creati nell’area otto parchi archeologici: il Parco del Lago Moro, dove si possono trovare circa 100 incisioni più antiche, attribuite al popolo dei Camuni, risalenti al Mesolitico (VIII-VI millennio a.C).
L’area più grande della Valcamonica è invece la Riserva Naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, che si estende per 300 ettari e include più di 400 petroglifi. Nel territorio di Capo di Ponte, invece, si trova il Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane, il primo a essere istituito, nel 1955, con 104 rocce incise.
Nel centro storico di Capo di Ponte si trova anche il Museo Nazionale della Preistoria della Val Camonica, nello splendido contesto di Villa Agostani. Infine, nel Parco Archeologico di Seradina-Beldolina, attraverso cinque diversi percorsi si possono ammirare le incisioni più belle, che raffigurano guerrieri e cacciatori, agricoltori e rarissime iscrizioni in etrusco settentrionale.
Il Borgo di Cevo e la Val Saviore
Con la nostra Ford Kuga Hybrid Vignale proseguiamo poi verso la Val Saviore e arriviamo a Cevo, uno dei borghi più interessanti e sostenibili del Parco, perché produce da sé energia elettrica, che riesce anche a rivendere riempendo le casse del Comune (ottimo esempio di gestione). Qui ci fermiamo per ricaricare ad una colonnina la nostra “compagna di viaggio” e per ammirare le bellezze del borgo.
A Cevo si trova anche la Casa del Parco, del 1922, nota anche come Villa Ferrari, che oggi è la sede della Comunità Montana, ma è anche albergo/ostello per i turisti. Accanto si trova anche una chiesetta del 1932, ispirata all’architettura gotico-lombarda, oggi è sconsacrata e viene usata anche per esporre mostre fotografiche.
A pochi passi un laboratorio di Fitodepurazione, con cui attraverso le piante vengono depurate le acque reflue. Per riposarsi e immergersi nella natura, ci sta bene un pic-nic nella Pineta di Cevo.
Ci fermiamo per la notte all’Hotel Sargas, che si trova nelle vicinanze di un antico acquedotto che raccoglie acqua sorgiva da un bosco di conifere proprio sopra al borgo di Cevo. La vista sulla Valcamonica è davvero spettacolare.
Secondo giorno del weekend: i cinque laghi della Val d’Avio
Ci svegliamo di buon mattino, l’aria è frizzante, fresca. Sotto lo sguardo vigile di Pizzo Badile, ripartiamo con la nostra Ford Kuga Hybrid Vignale alla volta della Val d’Avio. Questa parte del Parco dell’Adamello è caratterizzata da cinque splendidi laghi alpini, situati a diverse altezze. Alcuni sono artificiali e sono stati creati attraverso un sistema di dighe per alimentare il sistema idroelettrico della valle. A 1901 metri troviamo il Lago d’Aviolo, poi il Lago d’Avio a 1910, il Lago Benedetto, a 1944, il Lago Venerrocolo, a 2535 metri e il Lago Pantano d’Avio, a 2375.
I primi due sono di origine naturale e sono stati ampliati tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale attraverso la costruzione di dighe. Quella che alimenta il Lago d’Avio risale al 1929. Arriviamo a Vezza d’Oglio e, una volta nel centro del paese, seguiamo le indicazioni per Val Paghera-Aviolo. Dopo aver percorso circa 6 km, lasciamo l’auto nel parcheggio della vecchia teleferica dell’Enel, a 1495 metri. Ci incamminiamo quindi sul sentiero Cai 21, che si arrampica tra cascate, ruscelli e una splendida vegetazione, regalando scorci mozzafiato. Camminiamo fino a un ponte di legno che attraversa un torrente e raggiungiamo uno spiazzo dove troviamo una cartina dell’Alta Val Camonica.
Prendiamo la direzione sulla sinistra, che indica “Rifugio Aviolo”. Arrivati qui, dopo circa 100 metri, arriviamo finalmente al cospetto dello spettacolare Lago d’Aviolo, dai colori strabilianti che spaziano dall’azzurro al verde smeraldo, dove si specchiano, a seconda delle stazioni, le cime innevate o il verde delle pinete circostanti.
La compagna di viaggio: Ford Kuga Plug-in Hybrid “Vignale”
Della FORD KUGA PLUG-IN abbiamo già parlato nel nostro servizio nel Parco di Roccamonfina ma ora vi sveliamo le preziosità della Versione Vignale
La Ford Kuga plug-in hybrid che ci ha accompagnato per tutto il nostro test risulta declinata nel ricco allestimento top di gamma denominato Vignale. La Kuga declinata nell’allestimento Vignale porta in dote un abitacolo dal carattere premium che non ha nulla da invidiare – per quanto riguarda pregio e qualità dei materiali – alle solite “blasonate” teutoniche. Gli interni sono infatti impreziositi da rivestimenti in pregiata pelle, dedicati non solo ai sedili regolabili e riscaldabili elettricamente, ma anche ai pannelli porta e alla plancia.
Degna di nota è anche la dotazione tecnologica che comprende tra le altre cose l’infotainment SYNC 3 Radio DAB con sei diffusori, abbinato ad un ampio display da ben 12,3 pollici, non manca inoltre la connessione internet, grazie al FordPass Connect (modem 4G) dotato del dispositivo di chiamate d’emergenza “eCall”.
La lunga lista di accessori forniti nella dotazione della Vignale è ancora moto lunga, ma non si può tralasciare il “Winter pack” e i numerosi sistemi di assistenza alla guida come il lane Keeping Aid con nuovo sistema Road Edge Detection, oppure il Sistema monitoraggio attenzione del conducente e il Pre-collision Assist con riconoscimento pedoni e ciclisti.
Scheda tecnica
Potenza complessiva: 225 CV
Accelerazione 0-100 km/h: 9,2 secondi
Velocita massima: 200 km/h
Autonomia a trazione elettrica: 56 km (ciclo misto WLTP)
Consumo medio: 1,4 l/100 km
Emissioni CO2 ciclo misto: 32 g/km
Prezzi listino e optional
Ford Kuga Vignale plug-in hybrid 225 CV automatico: prezzo: da 46.250 euro
Optional presenti sulla vettura provata:
- Cerchi in lega 20 pollici PEARL GREY: 1.250 euro
- Ruotino di scorta: 200 euro
- Technology pack: 750 euro
- Co-pilot pack: 1.000 euro
- Tetto panoramico elettrico: 1.250 euro
- Opzione fumatori: 50 euro
- Allarme volumetrico e perimetrale: 400 euro
Totale optional selezionati: 4.900 euro
Prezzo di listino con optional: 51.150 euro
Promozione “VANTAGGI FORD”: 5.500 euro
Prezzo in promozione: 45.650 euro
DOVE MANGIARE
*Ristorante Lambich, via Nazionale 45, Fornaci (BS), tel 0364/434486, www.lambich.it,
*Ristorante Pizzeria GheBel, via Cesare Battisti 1, Ossimo (BS), tel 0364/311058, www.ristoranteghebel.it