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Nasce VISIT EMILIA: Parma, Reggio e Piacenza con Arte, Gusto e Castelli

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Intervista a Cristiano Casa, Presidente di Visit Emilia

 Di Beba Marsano

La mappa d’Italia saluta una nuova destinazione, l’Emilia. Unione delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia che, per valorizzare affinità e singole specificità, hanno fatto sistema, riconoscendosi in un unico territorio ribattezzato “La terra dello slow mix”. “Una terra da assaporare con lentezza, dove staccare la spina e lasciarsi andare alla sorpresa, tra arte, natura e gastronomia”. Parola di Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia (www.visitemilia.com) e assessore comunale a Parma con un’infinità di deleghe, tra cui Turismo, Commercio e Progetto Unesco. “Questa nuova esperienza mi sta dando l’opportunità di scoprire e far scoprire luoghi che io stesso non conoscevo; ho sempre amato viaggiare lontano, ma ad andare in giro per il mondo, si rischia di perdere i tesori dietro l’angolo”.

Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia

Per l’Emilia avete coniato il claim di “Italian food valley”…

Inevitabile. Il 30% del fatturato italiano DOP e IGP è fatto qui: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, salumi e vini piacentini, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Un patrimonio enogastronomico eccezionale, che si fa conoscere a tavola, in trattorie autentiche, dove si spende poco e sono santuari ai sapori della memoria, e con visite ai produttori, per scoprire il loro ineguagliabile know-how.

Quali le strategie di lancio per il 2022?

Veicolare il concetto di un’esperienza variegata attraverso la promozione di una pluralità di focus. Dallo straordinario circuito dei castelli, più di 50 e tutti diversi (www.castellidelducato.it), intorno ai quali intendiamo aumentare la ricettività, al tessuto di città d’arte e borghi antichi, fino alla ricchezza dell’Appennino Tosco-Emiliano, montagne stupende, adatte per il trekking e le due ruote, compresa l’e-bike, di cui vogliamo moltiplicare i percorsi. E poi il Po, un unicum, con le sue oasi naturalistiche, i tracciati di cicloturismo pianeggiante e le memorie del grande cinema, dai film di Don Camillo a quelli di Bernardo Bertolucci. E ancora le terme (abbiamo Salsomaggiore!) e il golf, altro modo slow per assaporare il territorio.

Il Castello di Torrechiara

Il target di riferimento?

Al momento un pubblico di prossimità, anche se puntiamo molto sulla Svizzera in virtù del collegamento ferroviario Bologna-Zurigo, che effettua fermate a Reggio Emilia, Parma, Piacenza. Stiamo lavorando a un volo Parma-Parigi; in fondo il nostro patrimonio di castelli può fare concorrenza a quello della Loira.

Di che cosa ha bisogno l’Emilia per farsi conoscere a livello internazionale?

Di farsi desiderare attraverso campagne emozionali legate a immagini evocative. In seconda battuta di essere identificata in uno spazio, entro precisi confini. Per questo abbiamo collocato in autostrada cartelli con la scritta Benvenuti in Emilia, che riprende il nuovo logo studiato dall’agenzia McCann.

Cristiano Casa con il logo di Visit Emilia e davanti al Teatro Regio di Parma

Quale l’elemento grafico caratterizzante?

Una dolce onda, trait d’union tra le tre province, unite da cultura e tradizioni comuni, ma anche allusione alle sinuosità del Po e delle colline.

Come si coniugano Emilia e sostenibilità?

L’Emilia è una regione a naturale vocazione green. Per tipologia di produzioni (il Parmigiano, per esempio) e offerta sportiva a contatto con la natura; una regione a misura degli amanti del trekking per i suoi Cammini, ben quattro –Via Francigena, Via Matildica del Volto Santo, Via degli Abati, Via di Linari – il cui successo è molto cresciuto dopo la pandemia.

Il duomo di Berceto, da dove passa la via Francigena

L’impegno di Visit Emilia in questa direzione?

Potenziare le ciclabili per rendere il cicloturismo fruibile in totale sicurezza; l’ultima nata è la Parma Bike & Food Valley, quasi 70 chilometri di pista tra Parma e Sorbolo attraverso i panorami della Bassa.

I grandi appuntamenti del 2022?

Soprattutto due, la grandiosa mostra sui Farnese a Parma e Piacenza e le celebrazioni per i 900 anni della Cattedrale di Piacenza, oltre al passaggio da Parma della 1000Miglia, un appuntamento fisso ormai dal 2015, che quest’anno celebrerà i 50 anni della Dallara Automobili. 

La sede di Dallara Automobili che nel 2022 festeggia il mezzo secolo

Quali sono le strade più spettacolari da percorrere in auto?

La Val Trebbia, serpente di smeraldo che Ernest Hemingway definì “la valle più bella del mondo”; la Val d’Enza, dallo sfondo dominato dalla Pietra di Bismantova, solitaria formazione geologica d’impatto visivo impressionante, e la strada che arriva al castello di Torrechiara passando per Casatico, dove si produce un’ottima Malvasia.

La Pietra di Bismantova

Con che auto ti sposti per lavoro e non?

Una 500 elettrica, perfetta per la città e le trasferte fuori porta.