Post-it di un viaggio

Napoli, oltre lo scudetto c’è di più

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Di Raffaele d’Argenzio

È vero, lo scudetto se lo meritavano, è vero hanno i conti a posto e l’hanno vinto cedendo le star e puntando di più sul gioco di squadra. È vero, l’aspettavano da 33 anni, ma allora i due scudetti arrivarono di più per la forza di una star, Maradona.

Stavolta invece è stato diverso, è frutto di una Napoli più matura, più concreta, in cui ha vinto il gioco di squadra. Ha vinto l’intera città che ha preso coscienza di essere la terza città d’Italia per importanza, d’essere stata una Capitale, di essere una delle città più belle del mondo e che può vincere uno scudetto senza San Gennaro, senza Maradona, senza Pulcinella, senza “O’Sole mio”, senza la camorra, senza contrabbando…con tanti “senza”, ma con tanti più: più turismo, più pulizia, più luce nei Quartieri Spagnoli, che ora stanno diventando una delle attrattive maggiori.

Ora Napoli deve rendersi conto che deve credere di più in se stessa, di essere la città italiana conosciuta, infatti il mondo pensa che l’Italia sia una grande Napoli, e che gli italiani siano tutti napoletani. Anche se non è vero. Anche Berlusconi oggi dice “… mi sono sempre considerato un napoletano nato a Milano”. E forse stavolta non ha tutti torti. Sì, forse molti italiani, non tutti ovvio, si sentono un po’ napoletani.

Sì, questa Napoli è eccessiva, teatrale e casinista, ma a me, e forse a voi, eppur ci piace. Anche perchè oggi ci piace anche scoprire che dietro questo scudetto c’è di più.


PS: Ci piace anche rileggere i nostri articoli sui weekend napoletani. Speriamo piaccia anche a voi.

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