Milano: luci ed eleganza nella mostra a Palazzo Morando

Attraverso il rapporto moda/gioielli, la particolare cifra dell’eleganza milanese nell’intrigante mostra “Stile Milano – Storie di eleganza” di Palazzo Morando

di Franca Dell’Arciprete Scotti

Il rapporto tra abito e gioiello dagli anni Cinquanta ai giorni nostri: è questo il mood di “Stile Milano – Storie di eleganza”, l’intrigante esposizione aperta a Palazzo Morando di via Sant’Andrea fino al 29 marzo.

Un percorso che coglie sia la crescita stupefacente di Milano, diventata l’indiscussa capitale della moda in Italia, sia la cifra tipica dell’eleganza milanese, fatta di sobrietà, capi impeccabili e dettagli preziosi.

Merito di altissimi artigiani del tessuto e del gioiello, che allora non si chiamavano ancora stilisti: Biki, Jole Veneziani, Buccellati, Cusi, Faraone, Calderoni.

I gioiellieri infatti hanno avuto un ruolo importante quanto gli stilisti e ancora oggi rappresentano dei punti di riferimento dello stile milanese. Stile Milano racconta, anche attraverso una selezione di gioielli, come le maison milanesi hanno interpretato lo stile di un’epoca e saputo delineare la propria proposta personale. Indimenticabili ad esempio nel dopoguerra i famosi fili di perle da abbinare a gonne ampie e lunghe, guanti, cappello e scarpe con i tacchi alti.

Tra le creazioni in mostra, quelle preziose di Calderoni e Damiani. Calderoni, marchio fondato nel 1840 a Milano, ha rappresentato per decenni la più prestigiosa gioielleria meneghina grazie ad uno stile e un savoir-faire unico nel suo genere riconosciuto dall’aristocrazia più esigente, ma soprattutto dalle Case Reali europee, come testimoniato dal brevetto di Fornitore della Casa Savoia, ottenuto nel 1876.

Nel 1942, Calderoni è il primo gioielliere a trasferirsi in Via Montenapoleone, la strada che diventerà simbolo del lusso e dello stile italiano nel mondo. Agli anni Cinquanta risale l’anello in oro bianco con dettagli in oro giallo che celebra la bellezza di un raro rubino birmano, taglio cuore, con ai lati due diamanti taglio navette.

Esempio dello stile tipico degli anni Sessanta e massima espressione dello stile Calderoni, la collana Vittoria: la regale bellezza di 3 smeraldi taglio cuore da oltre 21 carati viene esaltata da una lavorazione orafa particolarmente articolata e complessa.

Fondata nel 1924 a Valenza, Damiani è una Maison di gioielleria italiana divenuta nota in tutto il mondo per l’eccellenza delle proprie creazioni: un gioiello Damiani è un’opera unica, realizzata a mano da sapienti maestri orafi, che si caratterizza per il design esclusivo, la grande attenzione ai dettagli, l’eccellente qualità delle gemme. L’unica azienda orafa al mondo ad avere vinto ben 18 Diamonds International Awards, l’Oscar internazionale della gioielleria.

Punta di diamante nella gioielleria degli anni Novanta la collezione Belle Epoque il cui design si ispira alla pellicola cinematografica e alle sue Muse. Tra i gioielli della collezione, che ancor oggi non smettono di affascinare gli appassionati di gioielleria, spicca il pendente a croce in oro e diamanti con pietre preziose: rubini, zaffiri e smeraldi. Il gioiello perfetto per le Dive moderne.

INFO

“Stile Milano. Storie di eleganza”, Palazzo Morando, Via Sant’Andrea, 6

Fino al 29 marzo, www.stilemilano.it, www.civicheraccoltestoriche.mi.it