Milano, la zona Brera: non tutti sanno che……

Nel quartiere di Brera:  Artisti e dintorni

 

Franca Dell’Arciprete Scotti

 

Sapevate che Brera vuole dire “zolla” o “terreno incolto”? che tutto cominciò da una filatura di Frati Umiliati? che la grandezza di Brera deriva da Maria Teresa d’Austria e Napoleone? che via Brera oggi è la “Via dei Profumi”?

Brera era un tempo il quartiere stravagante e bohèmien.

 

 

Artisti  squattrinati e studenti  dell’Accademia si pagavano il cibo con le loro opere, spesso destinate a futuro successo.

Questo  quartiere, che si sviluppa  intorno all’imponente complesso Palazzo di Brera, è oggi una zona prestigiosa, ricca di negozi di antiquariato, gallerie d’arte, palazzi nobiliari, boutique esclusive.

 

La visita al palazzo di Brera richiede  tempo: il complesso, completato dal Piermarini alla fine del 1700 su incarico dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria,  ospita alcune tra le più importanti istituzioni culturali milanesi, la Pinacoteca con capolavori  di Mantegna, Bellini, Raffaello, Tiziano, la Biblioteca Nazionale Braidense, la celebre Accademia di Belle Arti, l’Orto Botanico, l’Osservatorio astronomico. www.lombardiabeniculturali.it

Sembra  impossibile che nel 1200, quando per la prima volta si cominciò a parlare di  questo sito, fosse una campagna fuori città: il nome Brera, infatti, deriverebbe dal termine longobardo  “braida” o “terreno incolto”.

Tutto ebbe origine da un insediamento di Frati Umiliati, che, con l’abbondanza di acqua dei Navigli, svilupparono una fiorente industria laniera.

Alla fine del 1500 fu la volta dei Gesuiti che, in un grandioso palazzo realizzato da Francesco Maria Richini, cominciarono a creare un grande polo culturale dove si insegnavano materie umanistiche, scienze e astronomia, che si studiava dai tetti del Collegio, servendosi di piccoli telescopi.

Tanto che uno dei più famosi   astronomi del  tempo, Ruggero Boscovich, fu proprio un padre gesuita.

Con la soppressione degli ordini religiosi, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria volle dare impulso al Palazzo di Brera, facendone un polo di sapienza e conoscenza con tanto di Pinacoteca e  Biblioteca, oggi Biblioteca Nazionale Braidense, in cui merita una visita il maestoso salone teresiano, con mirabili boiserie.

 

Quando arrivò vittorioso,  Napoleone Bonaparte  sognò di fare di Brera un “piccolo Louvre”, ampliando fortemente lo spazio della Pinacoteca con le famose sale napoleoniche.

E Napoleone vive ancora in veste di “Marte pacificatore” nella grande statua in bronzo al centro del cortile di Brera, copia dell’originale in marmo di Antonio Canova.

 

Oggi il progetto Grande Brera annuncia importanti novità, con l’espansione della Pinacoteca, il miglioramento dei servizi al pubblico, come caffetteria, ristorante e bookshop, lo spostamento di alcune collezioni nel vicino palazzo Citterio.

Dal complesso di Brera parte la stretta via Brera che conduce a Piazza della Scala.

È una via elegante e discreta, dove si sono insediate molte boutique raffinate perlopiù dedicate ad essenze prestigiose e di nicchia, tanto da essere definita “Via dei Profumi”.

 

 

Due  boutique tra tutte.

Campomarzio70 offre una  selezione esclusiva di profumeria artistica e cosmetica di ricerca: due piani di prelibatezze olfattive in salsa di lapislazzuli e in  più personale madrelingua arabo e russo e lo champagne corner www.campomarzio70.it

 

The Merchant of Venice, ovvero Dell’Arte Profumatoria si presenta come uno scrigno creato dal Maestro Pier Luigi Pizzi, uno dei più importanti scenografi teatrali del mondo: un’eco della nobiltà classica di antiche farmacie, con il Rosso Veneziano come dominante cromatica, un’edicola con colonne corinzie ai cui lati sono esposti i vasi di Murano della prestigiosa collezione Murano Art,  il tutto suggellato da una gigantografia di un flacone di profumo della linea Exclusive.

 

Delle pareti a specchio, con i prodotti inseriti ordinatamente sulle  mensole, mettono in risalto una mappa in serigrafia oro in cui sono raffigurate le rotte commerciali della Repubblica Serenissima a cui i profumi di The Merchant of Venice si ispirano. www.themerchantofvenice.com