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 Milano: in mostra creatività al femminile

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Grandi mostre a Milano celebrano le donne: creatività, potere, fantasia

 Franca dell’Arciprete Scotti Nel mese dedicato alla festa delle  donne, scopriamo due importanti mostre ospiti  di Palazzo Reale di Milano.Sono le mostre “Divine e Avanguardie. Le donne nell’arte russa” e “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra il ‘500 e il ‘600”.  Entrambe sono inserite nel palinsesto ‘I Talenti delle Donne”, promosse e prodotte dal Comune di Milano-Cultura e Palazzo Reale.

“Divine e  Avanguardie. Le donne nell’arte russa”

Sante e zarine, operaie e contadine,  madri di famiglia e artiste all’avanguardia: sono le protagoniste della  mostra “Divine e  Avanguardie. Le donne nell’arte russa” in corso fino al  5 aprile.Sono   90 opere provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.Sono donne protagoniste, sia come soggetto delle opere, che raccontano  la storia e la vita del popolo russo, sia come autrici. Un’epopea al femminile che attraversa epoche e stili artistici: dal  secolo  XIV al  secolo XX, dalle  icone alla pittura a cavalletto, dalla scultura alla grafica, alla raffinata porcellana.Interessante la suddivisione tematica in 8 sezioni: il Cielo, il Trono, la Terra, Verso l’indipendenza, la Famiglia, Madri, il Corpo, le Artiste.Natalja Goncharova è il nome più famoso di questo movimento artistico russo al femminile negli anni Dieci e Venti del Novecento.Catalogo Skirawww.divineavanguardie.it

“Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra il ‘500 e il ‘600”

Incredibili storie di donne talentuose e “moderne”  sono al centro della seconda mostra  “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra il ‘500 e il ‘600”, esposta fino al 6 giugno. Oltre 150 opere di 34 artiste, tra cui Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola e  Lavinia Fontana, alcune già celebri, altre meno conosciute.Figlie, mogli, sorelle di pittori, o a volte donne di religione: queste  Signore dell’Arte  mostrano  la loro grandiosa abilità compositiva e anche il ruolo rivestito nella società del tempo.

Dunque storie che ci portano indietro nel tempo.

Come  quella di Artemisia Gentileschi, figlia di Orazio, icona di consapevolezza e rivolta,  che rivaleggia con l’arte degli stessi pittori uomini dell’epoca. Della Anguissola sono esposti capolavori assoluti come la Partita a scacchi (del 1555 e proveniente dal Muzeum Narodowe di Poznan, Polonia) e la Pala della Madonna dell’Itria (1578), che è stata oggetto di un importante restauro.Interessante lo stile scelto da queste pittrici, che spesso, pur adottando le canoniche regole compositive e iconografiche, esprimono  guizzi inventivi e tocchi audaci.  Che siano ritratti o composizioni simboliche di frutti e fiori, i soggetti ritratti diventano potenti strumenti di libertà d’espressione.Main sponsor della mostra Fondazione Bracco, da sempre attenta al mondo dell’arte e della scienza, con un forte focus sull’universo femminile.Catalogo Skirawww.lesignoredellarte.it