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Weekend Milano

Milano: cultura e gusto

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Milano: cultura e gusto. Sempre all’avanguardia nelle iniziative e nelle proposte, Milano sorprende con mostre importanti  e nuovi place to be   

 

 La mostra su tre sedi dedicata a “Somaini e Milano”

Palazzo Reale, Museo del Novecento e Fondazione Somaini ospitano  tre differenti esposizioni dedicate all’artista, fino all’11 settembre

 

 

Sviluppo-di-unopera-antropomorfica
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Allestita in tre sedi, la mostra “Somaini e Milano” ripercorre l’opera di Francesco Somaini (1926-2005) a partire dagli anni della formazione e fino all’ultima stagione, esplorando i diversi ambiti della sua multiforme ricerca creativa e portando alla luce la collaborazione con i protagonisti della cultura milanese a lui contemporanei.

 

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La rassegna focalizza la ricerca sulla scultura a Palazzo Reale, approfondisce i rapporti di Somaini con gli artisti del suo tempo al Museo del Novecento e indaga il profilo internazionale dello scultore nella sede della Fondazione a lui dedicata. In piazzetta Reale l’installazione “Sviluppo di un’opera antropomorfica” (1979) funge da grande segnale dell’iniziativa.

 

Sfinge-di-Manhattan
Sfinge-di-Manhattan

A Palazzo Reale settanta opere documentano le varie fasi della sua ricerca dal 1948 al 1992, improntata alla continua innovazione a livello teorico, formale e tecnico:  dalla formazione all’Accademia di Brera all’aggiornamento alle esperienze d’Oltralpe, dall’adesione al MAC-Espace alla grande stagione informale, dalla riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano con l’avvio di diverse tipologie plastiche (sculture/architetture e installazioni binarie composte da una matrice scolpita e da una traccia figurata), fino all’ultima stagione caratterizzata dalla riscoperta del mito.

 

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Nella Sala della Lanterna è allestito un focus sulla gestazione del Monumento ai Marinai d’Italia di Milano con l’esposizione di tutti i bozzetti preparatori elaborati dall’artista.

Esposti negli spazi degli Archivi, al quarto piano del Museo del Novecento, più di cento lavori tra disegni, progetti, modelli, sculture, dipinti e fotografie che documentano la collaborazione di Somaini con autori a lui coevi. Tra questi Lucio Fontana, Ico Parisi e Giorgio Bassani, e l’architetto Luigi Caccia Dominioni con cui lo scultore avvia un collaudato sodalizio per circa un ventennio.

 

Alla  Fondazione Somaini “Oltre la scultura: la città”, a cura di Fulvio Irace e Luisa Somaini presenta un centinaio di opere tra disegni, progetti, modelli, sculture e fotomontaggi e documenta la riflessione e l’aspirazione di Somaini a modellare le città con i suoi interventi.

Una vera anticipazione sull’uso del verde come alternativa alla congestione urbana, sono gli elaborati per Milano e Parigi, dal parco per il largo Marinai d’Italia al concorso parigino del Parc de La Villette. Esposti anche progetti, fotomontaggi, disegni delle sue rivoluzionarie visioni di metropoli europee (Düsseldorf, Duisburg) che stupiscono per la radicalità delle soluzioni urbanistiche.

L’esposizione è accompagnata da un ricco programma di incontri e da percorsi in città e in Lombardia, raccolti in una mappa esplicativa, per scoprire le sculture e i mosaici sul territorio. In occasione della mostra è pubblicato da Electa il catalogo “Somaini e Milano” a cura di Fulvio Irace, Luisa Somaini e Francesco Tedeschi: un’approfondita monografia, più che un tradizionale catalogo. I tre nuclei espositivi si ritrovano in tre principali affondi storico critici, a firma di Francesco Tedeschi, Fulvio Irace e Alessandro Del Puppo, a loro volta completati da una serie di approfondimenti monografici su specifiche vicende della carriera dello scultore e opere particolarmente rilevanti come il celebre Monumento ai Marinai d’Italia.

 

Milano: cultura e gusto 

Fondazione Luigi Rovati apre  nello storico palazzo di Corso Venezia 52

Al termine di un complesso intervento di restauro, ampliamento e riqualificazione sviluppato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, apre la nuova sede della Fondazione Luigi Rovati situata nello storico palazzo di Corso Venezia 52.

Facciata-Esterna-Palazzo_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati
Facciata-Esterna-Palazzo_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati

 

Aperti il giardino con il Padiglione, la Sala conferenze, la Sala studio, lo Shop museale di Johan&Levi, il Caffè-bistrot e il Ristorante gastronomico dello chef Andrea Aprea.

Nel Padiglione sarà visitabile gratuitamente la mostra “Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo”, che illustra l’evoluzione del progetto architettonico insieme al processo ideativo della Fondazione come infrastruttura culturale.

Milano-cultura-e-gusto-Caffe-bistot_-Fondazione-Luigi-Rovati
Milano-cultura-e-gusto-Caffe-bistot_-Fondazione-Luigi-Rovat

 

Nella Sala conferenze durante tutta l’estate proseguirà l’attività culturale e scientifica con incontri e conferenze aperte al pubblico, prenotabili sul nuovo sito della Fondazione.

Aperti il Caffè-bistrot e il ristorante gastronomico guidati dallo Chef doppia stella Michelin Andrea Aprea che inizia qui una nuova esperienza imprenditoriale e creativa allargando lo sguardo dal ristorante gastronomico al nuovo concetto di caffè-bistrot.

 

AndreaAprea_LaSala_ph.MassiNinni
AndreaAprea_LaSala_ph.MassiNinni

 

Dal 1° settembre sono aperte le prenotazioni per la visita al museo. Ingresso gratuito per tutto il mese di settembre.

Il modello di infrastruttura culturale della Fondazione  va oltre la concezione tradizionale di museo in cui fruire mostre d’arte per dare vita a un luogo di pensiero, sperimentazione e condivisione: uno spazio da vivere come parte integrante del tessuto culturale della città.

L’obiettivo di tutte le attività della Fondazione è innanzi tutto quello di creare valore di impatto e utilità sociale.

Per accompagnare il pubblico verso la completa apertura del palazzo e del Museo d’arte, la Fondazione programma nel mese di luglio un ciclo di  incontri che approfondiranno alcuni degli 8 codici fondamentali, che si terranno mercoledì alle ore 18.00 presso la Sala conferenze, aperti al pubblico e prenotabili sul sito della Fondazione.

Giardino-e-Padiglione_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati
Giardino-e-Padiglione_©Giovanni-De-Sandre-per-Fondazione-Luigi-Rovati

 

 Mercoledì 13 luglio si analizza il concetto di Creazione in ambito medico-scientifico con Lucio Rovati, Presidente emerito della Fondazione e Presidente di Rottapharm Biotech, e Guido Cavaletti, Prorettore alla Ricerca dell’Università Bicocca di Milano.

Mercoledì 20 luglio si prosegue con il codice Spazio: in cui l’architetto Mario Cucinella, founder e direttore artistico di MCA – Mario Cucinella Architects, dialoga con Mario Abis, sociologo, sul rapporto tra dimensione fisica e dimensione mentale.

Mercoledì 27 luglio la storica d’arte Martina Corgnati, in dialogo con Giulio Paolucci, conservatore della Fondazione e direttore del Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, approfondiranno il codice Relazione tra archeologia e arti contemporanee.

Su www.fondazioneluigirovati.org è disponibile il calendario completo delle attività in programma.

La Fondazione Luigi Rovati sarà aperta dal mercoledì alla domenica dalle 11 alle 20.

Milano: cultura e gusto

Cybus, amarcord del gusto: la nuova bottega milanese delle eccellenze culinarie

Ambienti dal sapore vintage, ispirati a modernismo e astrattismo: la nuova bottega milanese delle eccellenze culinarie apre i battenti tra ricordo e modernità

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Le parole magiche sono “ricordo” e “modernità”. L’interior design di Cybus, gastronomia gourmet recentemente inaugurata in Corso Venezia a Milano, è stato ideato dallo studio FMDesign con l’intento di creare un innesto virtuoso tra l’estetica tradizionale di una bottega degli anni ‘60 ed elementi fortemente ispirati alla storia dell’arte e dell’architettura del 900.

A predominare è uno stile nostalgico caratterizzato dall’utilizzo di boiserie, legno cannettato e pavimento in linoleum che contribuiscono a donare all’ambiente un gusto fortemente retrò che ben si adatta all’ampia selezione di prodotti gastronomici disponibili in negozio.

Questo “tema del ricordo” viene controbilanciato da composizioni liberamente ispirate al modernismo e all’astrattismo geometrico del 900, presentato in tutte le sue sfaccettature: dal cubismo al futurismo, dal costruttivismo al suprematismo.

 

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Aperto alla fine del 2021 in Corso Venezia a Milano, Cybus è la bottega dell’eccellenza culinaria. Ideato e realizzato da Carmelo Pistone e Giovanni Lorato, Cybus è un selezionatore di prodotti alimentari, italiani e non, di eccellenza e un department store fisico per i prodotti di chef stellati, tra i quali i fratelli Cerea. Con il suo ampio banco di gastronomia, accoglie i clienti anche per quick lunch e offre un servizio di asporto e delivery a Milano, con un e-commerce dedicato al pubblico italiano arricchito da gift box a marchio Cybus.

CYBUS | Corso Venezia 29, 20121 Milano | info@cybusmilano.it |

 

 

Fabbrica del Vapore: You will find me if you want me in the garden

All’interno della programmazione estiva a cura dei laboratori di Fabbrica del Vapore apre la mostra concepita per gli spazi di Cattedrale, edificio emblematico di Fabbrica del Vapore ripensato per l’occasione come giardino interspecie grazie a una grande installazione multipla e sensibile.

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Sino al 9 ottobre Vapore d’estate abiterà diversi spazi di Fabbrica, al chiuso e all’aperto, snodandosi tra concerti, proiezioni, spettacoli e performance, mostre e attività dedicate al pubblico più giovane.

La mostra You will find me if you want me in the garden, progetto di punta della III edizione della rassegna, è frutto del lavoro sinergico di Studio Azzurro, Careof, Ariella Vidach-Aiep, Fattoria Vittadini, concretizzatosi in un progetto artistico e curatoriale collettivo e unitario.

 

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Testimone delle forme dell’abitare il presente, la mostra trasforma il potente spazio di Cattedrale in un giardino interspecie dove video, corpi, dispositivi interattivi, installazioni sonore, nuovi media, restituiscono la complessità del mondo attuale, la necessità di immaginare nuove prospettive di coesistenza, e nuove soggettività e alleanze, amplificando la riflessione sui temi che riguardano la democrazia, le pratiche di resistenza, e la definizione di spazio e di corpo, oggi alla soglia con il virtuale.

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Milano-cultura-e-gusto-Studio-Azzurro_Soffio_sullAngelo_1997

 

La mostra è concepita come un formato espanso: non solo percorso espositivo, ma habitat transumano, giardino interspecie infestante, dinamico, paesaggio di transizione dove si pratica un incontro permanente e pervadente tra dentro e fuori, tra organico e inorganico, tra corpi e tecnologia.

I tre grandi paracadute rovesciati de Il soffio sull’angelo di Studio Azzurro galleggiano, popolati di corpi proiettati che reagiscono al soffio dei visitatori.

Fabbrica del Vapore, Cattedrale, via Giulio Cesare Procaccini 4

 

Milano: cultura e gusto

Waby Restaurant: A new japanese experience in Milan

Wabi-sabi in giapponese traduce la “bellezza imperfetta”, quella del Fiore di Loto – stilizzato dallo studio Cacao Design- che rappresenta il logo del nuovo ristorante nipponico WABY Restaurant, ultimo nato nell’effervescente panorama della ristorazione internazionale milanese e situato in una traversa di Corso Como, ai piedi dei grattacieli di Porta Nuova.

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Il progetto nasce dall’idea di Matteo Zhu (Biella, classe 1996), giovane figlio di una famiglia originaria -come molte- dello Zhejiang, dedita in parte all’attività di import-export e in parte a quella della ristorazione.

L’intero progetto del ristorante è firmato da Maurizio Lai, architetto, scenografo e designer, il cui studio sviluppa soluzioni di design esclusive e personalizzate su scala internazionale, in collaborazione con una rete di produttori collaudati, secondo i principi di “design excellence”.

Da Waby restaurant non c’è uno chef che primeggia, bensì una brigata di cucina con esperienza e un progetto condiviso risultato di viaggi e consulenze nell’alta ristorazione asiatica.

Qualità senza compromessi (tonno rosso Balfegò, caviale Kaluga Amur, riso giapponese Tamanishiki – una delle varietà più pregiate, prosciutto iberico Pata Negra 5 J, solo per fare qualche esempio), una carta in cui  ai classici della cucina giapponese si affiancano le creazioni, piatti più ricercati.

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Due le note che emergono, delicatamente piccanti: quella del jalapeno (peperoncino dalla piacevole piccantezza di grado medio) e quella del shichimi togarashi, mix di spezie giapponesi, che letteralmente significa “peperoncino dai sette sapori”, una miscela composta da sette spezie (pepe di Sichuan, peperoncino rosso, zenzero macinato, alga nori, semi di sesamo bianco e nero tostato e buccia d’arancia). Specialità di Waby Restaurant è la ROBATA che significa “focolare” (nome abbreviato di robatayaki), ovvero la tecnica di cucina giapponese a carbone: una tradizione non antichissima ma senza dubbi popolare e di provincia, qui proposto nelle versioni di carne pregiata (anche Wagyu) e di pesce (astice) ma anche vegetariana (asparagi, salsa wafu e sesamo).

Punto di forza le Creazioni, raffinati signature dish che incantano il palato, come i Nori Crisps (alga nori in tempura, tonno, ricciola, togarashi e dressing al sesamo) l’Hotate Iberico (millefoglie di capasanta, jamon iberico, jalapeno coriandolo, salsa di miso, yuzu con dressing al coriandolo), il Crispy Rice (inaspettato riso croccante, crema di avocado, tartare di salmone e tonno speziato), il  delicato Sake Karashi (sashimi di salmone scottato, asparagi al vapore, uova di salmone salsa Karashi e sumiso).

WABY Restaurant, Via Carlo de Cristoforis 2, Tel. 02 8341 2987 – 3516788099

Info@wabyrestaurant.it