Milano: arte e storia al Monumentale
È il momento di visitare il Cimitero Monumentale: capolavoro di architettura, scultura, mosaici, vero museo a cielo aperto e monumento alla milanesità!
Franca Dell’Arciprete Scotti
Se è vero che in ogni viaggio alla scoperta di grandi città, bisognerebbe visitarne il Cimitero, questo è tanto più vero per Milano.
Il Cimitero Monumentale di Milano è un vero museo a cielo aperto e anche un monumento alla milanesità!
Come un giardino
Immenso, inaugurato nel 1866 per raccogliere in un unico luogo le sepolture presenti nei sei cimiteri periferici, il Monumentale fu progettato dall’architetto Carlo Maciachini come un giardino dove passeggiare.
Era l’idea inglese, rasserenante, già celebrata da Foscolo.
3 aree distinte
Il cimitero è composto da 3 aree ben distinte: una, la più vasta, dedicata ai defunti cattolici, una agli acattolici, una agli israeliti.
In questa zona un monumento commemorativo, che ricorda i circa ottocento milanesi uccisi nei campi di concentramento nazisti, è opera del gruppo BBPR, architetti illustri esponenti dell’architettura razionalista italiana, tra cui Gian Luigi Banfi, morto nel lager di Gusen nel 1945.
Un cimitero per i “benemeriti” di Milano
Fin dall’inizio, questo diventò un cimitero d’élite, riservato soprattutto a personaggi illustri che avessero dato lustro alla città meneghina.
Appena superato il cancello di ingresso si apre davanti a noi il Famedio, il “tempio della fama”, al cui interno sono sepolti alcuni dei cittadini milanesi più importanti come Alessandro Manzoni, la cui tomba occupa la posizione centrale.
Sulle sue pareti sono inoltre incisi i nomi di altre importanti figure che hanno fatto onore a Milano, ma che sono tumulate altrove, come Giuseppe Verdi, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Krizia.
Il Famedio rivela già la dimensione artistica del Monumentale, con la sua cupola ottagonale in blu acceso, in contrasto col marmo bianco delle pareti, l’apparato decorativo ricchissimo e colorato, a motivi floreali e geometrici.
Grandi artisti per grandi famiglie
La dimensione artistica prosegue all’esterno tra i viali alberati, dove si susseguono cappelle che sono veri capolavori dovuti a grandi nomi come Wildt, Vincenzo Vela, Piero Portaluppi, Lucio Fontana.
Ecco perché nel Cimitero Monumentale sono previste visite guidate gratuite, di solito affollatissime anche da turisti.
Le forme sono le più varie, come vario è lo stile stesso del Cimitero, uno stile eclettico con richiami bizantini, gotici e romanici.
Si ripercorre qui la storia della città, soprattutto della sua laboriosità e della sua fortuna industriale.
Incisi su lapidi, all’interno dei monumenti sepolcrali, i nomi delle famiglie della grande borghesia milanese, i Falck, i Bocconi, i Campari, i Bracco, i Treccani.
Presente anche l’edicola in marmo di Carrara della famiglia Toscanini, dove riposa il piccolo figlioletto del maestro, morto a soli 5 anni.
Così, mentre si passeggia guardando questi capolavori e leggendo le incisioni di nomi famosi, si scorge poco aldilà della cinta del Monumentale, il profilo avveniristico dei grattacieli di Porta Garibaldi, che lanciano il passato glorioso verso il futuro.
Il cimitero è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.00 alle 18.00 e l’ingresso è libero, fermata “Monumentale” della M5 Lilla.
All’Info Point si può ritirare gratuitamente una mappa del Cimitero con l’indicazione anche delle tombe più celebri.
Per info e prenotare visite guidate gratuite inviare una mail a dsc.visiteguidatemonumentale@comune.milano.it