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L’uva fa bene alla memoria

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Nota fin dall’antichità per la sua versatilità e come ingrediente base del vino, ma anche di succhi e salse e per preparare piatti dolci e salati, l’uva ha aggiunto di recente un’altra buona ragione per essere portata in tavola. Una ricerca effettuata dai ricercatori dell’Università di Los Angeles, infatti, ha dimostrato come una dieta che comprenda due tazze di uva al giorno, per almeno sei mesi, riduca il rischio di ammalarsi del morbo di Alzheimer.

Non solo, i benefici si estenderebbero anche al sistema neurologico, con miglioramento dell’attenzione e della memoria di lavoro, e cardiovascolare. La ragione sarebbe da ricercarsi nelle proprietà benefiche dei polifenoli, dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, in grado di ridurre lo stress ossidativo e migliorare il flusso sanguigno. Nella buccia, poi, è presente anche il resveratrolo, un altro potente antiossidante in grado di rendere il sangue più fluido.

Energizzante e purificante, l’uva contiene naturalmente zuccheri, sali minerali come zinco, potassio, magnesio e ferro, vitamine del gruppo A, B e C, oligominerali e, in misura minore, anche proteine e lipidi. Il tutto per un apporto energetico di 62 Kcal per 100 grammi. È utile anche per chi soffre di stitichezza e per depurare fegato, reni e intestino. Le uniche controindicazioni riguardano coloro che soffrono di diabete, colite e gastrite.

Esistono diverse varietà di uva. La distinzione, di solito, si fa tra uve bianche e uve nere e tra uve da tavola e uve da vino.  Tra le più conosciute uve bianche da tavola c’è l’Uva Italia, la Regina e la Vittoria, mentre, tra le nere, la Rosada e la Red Globe. C’è poi l’Uva Fragola originaria dell’America del Nord. Le uve da vino, invece, si presentano con acini più piccoli e molto vicini e compressi tra loro. Gli acini vengono anche essiccati per ottenere l’uva passa.

Versatile in cucina

In cucina, l’uva è un jolly da utilizzare come ingredienti di dolci e salati, oppure sotto forma di bevanda. Oltre al vino, infatti, si consuma il succo, analcolico, che viene utilizzato anche per preparare i sughi. Lo stesso vino, sia rosso che bianco, diventa poi l’ingrediente di salse, risotti, sughi di carne e pesce, basta cuocerlo abbastanza per fare evaporare l’alcool. Si può consumare fresca, aggiunta alla macedonia, oppure, come ingrediente di marmellate, torte e biscotti.

L’uva passa, poi, è l’ingrediente fondamentale di molti dolci, soprattutto al Nord Italia, mentre al Sud accompagna anche piatti salati, come la pasta con le sarde, il baccalà, riso, formaggi e cacciagione. È ottima anche con gli arrosti, da quello di maiale a quello di vitello, ma anche con il coniglio e il cinghiale, per addolcire il gusto “selvatico”.