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Testo e Foto di Cesare Zucca ——–
Benvenuti in Calabria, vi attendono storia, castelli, leggende, un mare più azzurro dei sogni, ulivi secolari che regalano uno degli oli più buoni al mondo, un’ eccellente eno-gastronomia, dove il peperoncino… beh, è praticamente una religione.
Greci, romani, normanni… tutti sono passati di qui lasciando un pezzetto di sé. Castelli arroccati, chiese antiche e resti archeologici spuntano un po’ ovunque.
Qui il tempo sembra essersi preso una pausa e tra un borgo medievale e una sagra di ‘nduja, scopri che la vita ha davvero più gusto. Un viaggio in Calabria significa generosi pranzi e cene dove vi verranno serviti piatti robusti e deliziosi, spesso a base della famosa cipolla rossa di Tropea, la ‘nduja di Spilinga, piccante e saporita, perfetta sul pane, i fileja, la tradizionale pasta artigianale, i fagioli surjaca,
i pomodori di Belmonte, gli quisiti formaggi, come il caciocavallo di Ciminà e il pecorino di Monte Poro, i caprini Sant’Anna, un’eccellente selezione di pesce freschissimo, gli spettacolari fritti di mare e di terra, il maialino nero, la cacciagione, un’infinita varietà di erbe selvatiche tra cui l’ineguagliabile amaranto, dolci a profusione, come il torrone di Bagnara e i cuddoriaddi, zeppole fritte con patate e, per non farsi mancare proprio nulla, una bella granita al limone o al caffè con panna (addio dieta…) e ovviamente, il peperoncino piccante.
Tante le “perle” da visitare, a cominciare dal suggestivo borgo di Pizzo Calabro, nel cuore della costa tirrenica calabrese, incastonato come una gemma tra scogliere a picco sul mare e vicoli ricchi di fascino. Qui, In un autentico dedalo di stradine acciottolate, balconi fioriti e piazzette, il tempo sembra rallentare, tra panorami mozzafiato, profumi mediterranei e storie che si intrecciano tra passato e presente.
Passeggiate lasciandovi trasportare dalla sua atmosfera rilassata, magari fermandovi all’iconico Bar Belvedere per gustare il celebre Tartufo di Pizzo un semifreddo artigianale, ripieno di cioccolato fondente e avvolto da una golosa crema gelata alla nocciola o cioccolato. Irresistibile!
Simbolo storico del borgo è il Castello di Murat, una fortezza aragonese del XV secolo che custodisce una storia avvincente: fu qui che nel 1815 fu imprigionato e giustiziato Gioacchino Murat, cognato di Napoleone e Re di Napoli. Oggi il castello ospita un museo che racconta la sua tragica fine e offre una vista spettacolare sulla costa.
A pochi passi dal centro, scavata nella roccia tufacea a ridosso del mare, si trova un luogo unico: la Chiesetta di Piedigrotta, una cappella interamente scolpita nella pietra dai marinai sopravvissuti a un naufragio, che vollero così ringraziare la Madonna.
Scendendo verso la costa ionica troviamo Capo Rizzuto dove le spiagge sono selvagge, l’acqua trasparente e la cucina? Semplicemente irresistibile.
Qui, nel weekend, non potete perdervi il famoso brunch al Salotto Aragonese, un colossale banchetto calabrese in chiave moderna. E che prezzi! A solo 25 Euro troverete di tutto: focacce alla ‘nduja, frittatine alle erbe spontanee, crostini con crema di melanzane e bottarga, primi piatti, pesce, verdure, dolci alla ricotta e spremute di agrumi locali. Un tripudio di sapori autentici, da gustare con calma, vista mare.
Proseguendo il viaggio, scoprite Le Castella, dove un meraviglioso Castello Aragonese sorge su un isolotto collegato alla terraferma da un sottile istmo e sembra fluttuare sul mare. A Le Castella. ho scoperto La Bussola un delizioso ristorantino dove lo Chef Raffaele mi ha fatto gustare un esuberante antipasto di pesce arricchito da un favoloso arancino al nero seppia, uno squisito spaghetto ai super freschi ricci di mare e un incomparabile fritto misto.
ADOTTARE UN ULIVO?
Proprio alla Bussola ho incontrato Antonio Bianco, che, oltre a essere il produttore dello squisito Olio Reale, è il creatore del progetto “Ulivo di Famiglia” che mira a coinvolgere gli appassionati direttamente nella produzione del proprio olio, per vivere un’esperienza unica, dalla cura delle piante alla raccolta delle olive, alla spremitura fino a ricevere a casa vostra l’olio del “vostri” ulivi in un’elegante bottiglia etichettata con il vostro nome!
Un approccio hands-on che non solo permette di apprezzare la bellezza e la dedizione necessarie per produrre un olio dalle eccezionali qualità organolettiche del terreno, di straordinaria complessità e gusto, creando anche un legame profondo con la terra e con il proprio prodotto.
Bravo Antonio! Vi ho incuriosito ? Vi piacerebbe “adottare” un ulivo e gustarvene il suo olio? Per iscriversi e partecipare al progetto ‘Ulivo di Famiglia’, è possibile visitare il sito mentre per conoscere i piani e i pacchetti offerti, date un’occhiata al sito di Olio Reale
Non lontano da Crotone si trova Capo Colonna, sito archeologico di grande rilevanza: qui, solitaria e fiera, si erge l’unica colonna dorica rimasta del maestoso Tempio di Hera Lacinia, testimonianza della Magna Grecia mentre sull’azzurro del mare si staglia la candida Chiesetta di Santa Maria.
Il vicino Parco Archeologico offre un affascinante viaggio interattivo nel passato, tra preziosi mosaici, resti di mura, terme e templi che raccontano la gloria delle antiche colonie greche.
Puntiamo ora su Tropea, la “perla del Tirreno”! Un borgo incantato che si affaccia su un mare turchese da cartolina, con spiagge di sabbia bianca e scogliere che sembrano sospese tra cielo e acqua.
Ma Tropea non è solo bellezza naturale: è un tripudio di storia, cultura e sapori.
Passeggiando tra le viuzze del centro storico, tra palazzi nobiliari e botteghe profumate della famosa cipolla rossa di Tropea, dolce e croccante, si arriva a uno dei luoghi più iconici della Calabria: la Chiesa di Santa Maria dell’Isola. Costruita su un promontorio roccioso, sembra galleggiare sul mare.
Lì il panorama è mozzafiato soprattutto al tramonto, quando il sole colora tutto d’oro, anche i gustosi piatti tipici del Ristorante Convivio, tra cui i fileja con pomodoro, melanzanee scamorza, oppure l’eccellente testo al forno, un pomodoro ripieno con mollica di pane,capperi, olive, patate e cipolle. Una squisitezza!
Tra i suoi cittadini illustri, Tropea celebre il divo internazionale Raf Vallone a cui è dedicato il Premio Cinematografico Tradizione e innovazione anche nei gelati, qui infatti hanno inventato il gusto alla ‘nduja e al peperoncino…li ho provati…mah, sinceramente preferisco i “classici”
Che mare meraviglioso a Tropea!
E che voglia di gustare un pescato del giorno, magari su una terrazza che si affaccia sull’azzurro. Ho scoperto Sunset Beach Club un ristorante perfettamente in sintonia con il magnifico panorama. Al timone troviamo Chef Dario Jannello, che mi confessa di essere sempe stato un “curioso in cucina”, fin dall’età di 8 anni…e i rusultati si vedono , Una cucina schietta, vivace , gustosissima.
Qui il pesce trionfa, a cominciare dalle polpette di baccalà, anche nella versione “gourmet” con patate, caciocavallo silano e chutney di pomodoro, alle croccanti alici impanate (ma quanto sono buone…) servite con maionese alla nduja.Ho poi gustato una squisita impepata di cozze e un piatto di linguine e vongole che sapeva di mare,
A pochi chilometri di distanza ci aspetta Scilla, il borgo delle leggende. Qui Ulisse affrontò il mostro marino nella mitologia e oggi il fascino resta intatto.
Il Castello Ruffo, a picco sul mare, domina il panorama. Visitandolo si respira l’aria di antiche battaglie e si gode una vista mozzafiato sulle Isole Eolie.
Ai suoi piedi si trova Chianalea, soprannominata “la Venezia del Sud”. sulla Costa Viola, chiamata cosi per le incredibili cromature porporee del tramonto e per le sfumature lilla del mare.Le case sono costruite direttamente sull’acqua, e ogni vicolo è poesia. Qui ho scoperto il piccolo ristorante Bleu de toi letteralmente in mezzo al mare… un angolo suggestivo e sorprendente dove la cucina incontra i profumi del Mediterraneo.
Per rendere questo viaggio ancora più autentico e speciale, mi sono affidato a Eimì Experience, un tour organizer che sa davvero come far scoprire la Calabria vera, lontana dai soliti circuiti turistici. Con loro ogni itinerario è cucito su misura, pensato per soddisfare le richieste personali del viaggiatore. Sia che che tu voglia perderti nei borghi silenziosi, assaggiare piatti tradizionali fatti in casa o vivere esperienze con gli artigiani locali, Eimì saprà portarti dove solo i calabresi doc arrivano. Il tutto con la tranquillità di essere sempre assistito, grazie alla presenza di autisti privati puntuali e professionali e di guide esperte, appassionate e profondamente legate alla loro terra. Un modo unico e raffinato di viaggiare, per scoprire l’anima nascosta della Calabria… e innamorarsene!
Gran Finale! Eccoci a Reggio Calabria (familiarmente Rrìggiu in dialetto reggino)elegante città sullo stretto, culla di storia e cultura. Il suo lungomare, lungo 1 Km è tra le maggiori attrazioni della Calabria, arricchito da opere d’arte , sculture e una vegetazione lussureggiante. Il Definito “il chilometro più bello d’Italia” da Gabriele D’Annunzio, è un suggestivo tratto costiero che unisce storia, arte e natura. Passeggiando lungo la promenade, si è accompagnati dalla vista dello Stretto di Messina e dalla silhouette dell’Etna in lontananza. Elemento distintivo del lungomare sono le colonne design, opera di Edoardo Tresoldi, dettaglio architettonico che richiama il patrimonio greco della città. Il Lungomare è oggi luogo di incontro, eventi culturali e passeggiate al tramonto, simbolo dell’identità reggina.
Tappa imperdibile è il Museo Archeologico Nazionale, moderno, luminoso, ricchissimo di reperti della Magna Grecia. i protagonisti assoluti sono loro: i Bronzi di Riace, due statue greche di guerrieri perfettamente conservate, ritrovate in mare nel 1972. Uno spettacolo di arte e mistero che lascia senza parole
Dopo tanto stupore, tappa d’obbligo nel mitico baracchino del Gelato Cesare, famoso in tutta Italia. Cremoso, naturale, con gusti che vanno dal fico d’India al bergamotto. ll mio cono con Pesto di Pistacchio e Branzato al caramello e burro salato era semplicemente da Oscar!
DOVE DORMIRE
Considerando che gli spostameti sono ragionevolmente brevi, ho scelto la “base strategica” da cui giornalmente raggiungere le mete da visitare per poi rientrare e godermi pace, natura, tranquillità e ottime cene: l’Agriturismo Costantino, a Maida, pochi chilometri da Lamezia Terme.
Trovo che sia il punto di partenza perfetto per chi desidera scoprire la Calabria autentica, fatta di tradizioni agricole, sapori veri e calore umano. immerso tra colline morbide e baciato dal sole.
Qui la natura non è solo uno sfondo, ma la vera protagonista: uliveti che si perdono all’orizzonte, orti rigogliosi, alberi da frutto e animali da fattoria creano un’atmosfera autentica, rurale, genuina.
Il tempo rallenta, e finalmente si respira.
Il villaggio è nato agli inizi del ‘900 conserva gli alloggi originali, situati nell’ antico casale e nelle case rurali, arredati con il gusto d’epoca, camere spaziose e luminose.
Qui tutto ruota intorno alla terra, che viene rispettata e curata con passione dalla Famiglia Costantino, capeggiata da Mariangela, custode di un sapere tramandato da generazioni.
Passeggiando tra le piante tipiche del territorio, melograni, fichi, limoni di Rocca Imperiale e ulivi centenari si percepisce la connessione profonda tra uomo e natura: è da questi ulivi che nasce l’olio extravergine d’oliva dell’azienda, protagonista indiscusso della tavola.
Un momento top all’Agriturismo è stata la lezione di cucina, dove ho imparato a preparare una delle paste più tipiche della regione: i fileja. Si tratta di una pasta lunga e arrotolata a mano con un ferro sottile, simile a un ferretto per la lana. Sembra semplice, ma richiede pazienza e cura, proprio come facevano le nonne calabresi nelle cucine di paese. Impastare acqua e farina, arrotolare la pasta e poi cuocerla al momento, magari con un sugo corposo al ragù o alla ‘nduja. Un rito magico, fatto di gesti antichi e risate condivise , grazie allo Chef Alberto Gilli, che non ha indugiato a farmeli provare in un gusttosissima versione con pomodorini, fagioli bianchi, crumble al rosmarino.
Tra i piatti top, oltre ai tradizionali scialatielli, un cremoso riso carnaroli di Sibari alle punte di asparagi, stracchino dell’Azienda Sant’Anna e croccante al pistacchio.
Non potevamo mancare le famose patate della Sila, servite su un polpo e stracciatella di mozzarella e naturalmente, nè il piatto di pasta più esportato nel mondo: i rigatoni in salsa di pomodoro con polpettine di podolica, provala silana e prezzemolo.: sono espatriati ovunque com “spaghetti meatballs” anche se quelli italiani sono di gran lunga i migliori:
Dolce finale: i piparelli, tradizionale biscotto mandorlato di Reggio Calabria, da inzuppare in un dolce moscato.
Tra storia, mare, leggende e sapori, la Calabria vi saprà regalare emozioni forti e momenti indimenticabili. Sarà un arrivederci, non un addio!
Un grazie speciale a Paola Scuticchio e Nora Kato /Eimì Experience, Maria Antonella Cauteruccio e il Team Calabria Straordinaria
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