LE MOSTRE PREVISTE PER IL 2021: anticipazioni a dir poco promettenti

L’appuntamento di oggi ha la speranza di vedere nel 2021 un anno nuovo, ricco di arte e cultura. È vero che in pochi si arrischiano a fissare date, ma prevale la sensazione che il mondo delle mostre si lasci alle spalle l’anno horribilis degli eventi mancati o preclusi. Ecco qui la tanto attesa lista delle mostre previste per il 2021!

Ecco le mostre previste per il 2021

ELENCO MOSTRE PREVISTE PER IL 2021

Vi presentiamo così un elenco promittente di mostre che, si spera, allieteranno gli appassionati il prossimo anno!

 

MILANO

Tra gli appuntamenti milanesi, quello proposto da Bottegantica spicca per novità: la galleria proporrà infatti (dal 5 marzo) una monografica dedicata al Giovane Boccioni. Focalizzata interamente sugli anni tra il 1901 e 1909, una fase dell’artista mai prima studita così attentamente.

 

TORINO

Mentre a Torino, CAMERA il Centro Italiano per la fotografia svela un programma da grande annata. A partire da marzo una doppia personale su Horst P.Horst e Lisette Model. Lui grande genio della moda, lei ironica e dissacrante street photographer. Seguirà a giugno una personale dedicata ad uno dei più importanti fotografi italiani contemporanei, Walter Niedermayr (Bolzano, 1952). Immancabili i temi dei paesaggi alpini, delle architetture e il rapporto fra spazi aperti e spazi chiusi. Per l’autunno, in occasione delle attesissime ATP Finals, che si svolgeranno a Torino dal 2021 al 2025, CAMERA mette in campo una grande personale del fotografo inglese Martin Parr che naturalmente esporrà scatti dal mondo del tennis.
Il 2021 sarà anche l’anno di apertura di nuovi musei o del rinnovo di altri. Si è già fatto cenno alla nascita della Nuova Pilotta. Dove “Nuova” non è solo un aggettivo da aggiungere ad un nome storico, ma l’idea di un museo di nuova concezione.

 

RAVENNA

Questo 2021 sarà l’Anno di Dante e due delle città dantesche per eccellenza, Ravenna e Verona: per l’occasione alleate tra loro, hanno messo in campo un calendario di eventi davvero impressionante.

Il programma di Ravenna prevede ben 4 mostre. La prima, allestita alla Classense con il titolo “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, ripercorre il VI centenario dantesco del 1921, inaugurato l’anno prima. Sino al 14 luglio, l’antica chiesa camaldolese di San Romualdo accoglierà Le “Arti al tempo dell’esilio. Si tratta di una mostra che ripercorre le tappe dell’esilio dantesco, attraverso una raffinata selezione di opere fondamentali dei più importanti artisti del tempo di Dante (come Giotto e Cimabue). Ma non solo perché comprende anche capolavori assoluti dell’oreficeria e della miniatura.
Da settembre, “Un’epopea pop” mostrerà al MAR (Museo d’Arte) la fortuna popolare della figura di Dante. Questo attraverso i secoli e i generi espressivi, dai manoscritti del Trecento fino agli articoli di merchandising. Intrecciato alla mostra, un percorso d’arte contemporanea proporrà, sui temi danteschi, opere di Richard Long, Kiki Smith, Rä di Martino e così via. Al centro del chiostro cinquecentesco il pubblico avrà l’occasione di entrare fisicamente in Sacral di Edoardo Tresoldi. Con la Galleria degli Uffizi il Comune di Ravenna ha avviato una collaborazione pluriennale ed è da essa che prende vita anche il progetto espositivo “Dante nell’arte dell’Ottocento”.

  

VERONA

Anche Verona, la città di Cangrande della Scala, ricorda Dante con un importante programma di eventi. Tra quelli espositivi spicca la mostra “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona”, allestita dal 23 aprile al 3 ottobre, alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Sei sezioni, prestiti d’eccezione per ricordare Dante, Beatrice, Romeo e Giulietta. Muniti di una apposita Mappa, si percorre poi quella che è una mostra diffusa dal titolo “Dante a Verona, fatta di storie e luoghi nella città che per Dante fu «lo primo… refugio e il primo ostello». Alla riscoperta della Verona scaligera e medievale.
Giunti al Museo di Castelvecchio, dove si conserva la statua equestre di Cangrande, nella Sala Boggian, verrà esposto l’Inferno dantesco rivissuto nelle potenti immagini dell’americano Michael Mazur (1935-2009), a vent’anni dalla loro “prima” al Castello scaligero.

 

PARMA

Gli Uffizi sono scesi in campo anche per una mostra-evento programmata dalla prossima primavera alla Reggia di Colorno (in provincia di Parma). Nei Saloni della sontuosa dimora tornerà la mitica Collezione di Porcellane dei Duchi di Parma. Tesori delle più importanti manifatture europee del ‘700, che a seguito dell’unione del Ducato al Regno d’Italia sono stati dispersi tra diverse sedi tra cui il Quirinale. Ora lo storico, seppur temporaneo, ritorno a casa.
Parma, la Nuova Pilotta affronta il 2021 presentandosi in veste ampiamente rinnovata. Tre le mostre in programma: “L’Ottocento e il mito di Correggio”, che dopo il mancato avvio a causa dell’emergenza sanitaria, aprirà i battenti a fine febbraio. Per essere seguita da Le passioni del Maggiordomo. I Fiamminghi della Nuova Pilotta che documenterà l’arrivo a Parma della pittura fiamminga e ciò che questo significò nell’arte del Ducato. Concluso il periodo espositivo, i Fiamminghi andranno a comporre una sezione del nuovo allestimento museale della Pinacoteca.
Per l’autunno Simone Verde, Direttore della Pilotta, non nasconde l’orgoglio di poter presentare a Parma, Capitale della Cultura, i tesori de “I Farnese”, spettacolare storia di una Dinastia che dell’arte ha fatto un suo simbolo.
Nella vicina Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo(sempre in provincia di Parma) l’appuntamento di maggior rilievo sarà nell’autunno con una grande retrospettiva su Mirò. Nei mesi che la precederanno, la Fondazione prevede due eventi: un focus su Modigliani e uno su Pasolini.

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Ecco le mostre previste per il 2021

ROVIGO

Rovigo di grandi mostre ne propone addirittura quattro. In Palazzo Roverella, la primavera sarà riservata ad “Arte e musica. Dal Simbolismo alle avanguardie”: un’esposizione di vasto respiro sulle molteplici relazioni tra queste due sfere espressive, dalla stagione simbolista fino agli anni Trenta del Novecento. L’autunno sarà invece riservato alla fotografia, con una originale monografica di Robert Doisneau, alla ricerca degli attimi di felicità che egli ha saputo catturare nelle sue immagini.
In Palazzo Roncale, la primavera vedrà protagonisti i sette Teatri Storici del Polesine, magnifici edifici, cuore di infinite storie. Che la mostra “Quando Gigli, la Callas e Pavarotti…I Teatri Storici del Polesine”, racconta per immagini, suoni, testimonianze.
Stessa sede, ma in autunno, “Giovanni Miani. Il leone bianco del Nilo”: per la prima volta la storia di un Indiana Jones dell’Ottocento, l’uomo a cui venne impedito di intestarsi la scoperta delle sorgenti del Nilo.

 

UDINE

Dal Veneto al Friuli per due monografiche di oggettiva qualità, dedicate ad altrettanti artisti locali per nascita ma non certo per livello ed interesse. “Giovanni da Udine tra Raffaello e Michelangelo (1487 – 1561)” è il titolo della mostra che all’artista e architetto rinascimentale dedicherà il Castello di Udine.

 

PORDENONE, TRENTO e TREVISO

Pordenone invece, nella sede dei Civici Musei, indagherà “Michelangelo Grigoletti (1801-1870)”, un necessario omaggio ad un artista che ha interpretato in modo originale l’arte dei decenni centrali dell’Ottocento, tra Italia e Ungheria. Quando anche le donne si misero a dipingere, o meglio venne loro riconosciuto il diritto di farlo, Fede Galizia fu tra le prime a ottenere riconoscimento e successo internazionali. A lei, trentina d’origine, il Castello del Buonconsiglio, a Trento, riserva la sua grande mostra estiva.
Nel campo della Fotografia è pronta ad aprire i battenti, non appena sarà consentito, a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (TV): “Steve McCurry. Icons”, una selezione di oltre 100 fotografie di uno dei più acclamati fotografi contemporanei.

Attesissimo, a Treviso, il nuovo Museo Nazionale della Collezione Salce, creato dal Mibact nell’ex chiesa di Santa Margherita. Per la sua inaugurazione il Nuovo Salce accoglierà una delle tre sezioni della ricchissima esposizione che Treviso dedicata a “Renato Casaro: L’ultimo cartellonista del Cinema. Treviso, Roma, Hollywood”. Oltre che al Nuovo Salce, la mostra sarà allestita nella seconda sede del Salce, al Complesso di San Gaetano, e al Museo Civico di Santa Caterina.

 

SANNA e SASSARI

Un altro, rilevantissimo intervento di restyling è in corso al Museo Nazionale Sanna a Sassari. Coinvolge l’intera Sezione Etnografica, ricchissima di testimonianze. A darle un volto nuovo è impegnato un “allestitore” d’eccezione, lo stilista Antonio Marras.

 

Questi sono gli eventi che fanno pensare ad un mondo dell’arte che ha deciso di guardare avanti, leccandosi le ferite, certo, ma senza chinare la testa.

Ecco qui l’appuntamento sul Natale se ve lo siete persi!