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Laos, il dolce paese

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Il Laos confina con Thailandia, Cambogia, Vietnam, Cina e Myanmar (Birmania). Ecco i motivi per cui ai fortunati viaggiatori che possono permettersi un mese di vacanza consigliamo di organizzare un viaggio che tocchi tutti questi stati del sud est asiatico perché in eguale misura meritano di essere visitati. Sono posti incantevoli ricchi di fascino, tradizioni, cultura, spiritualità e la serenità proverbiale dei laotiani non ha eguali.

Il Laos, Repubblica Popolare Democratica del Laos, è uno Stato del sud-est asiatico privo di sbocco sul mare ma ricco di fiumi e gran parte del suo territorio, quasi il 70%, è occupato da montagne e altipiani. Nell’antichità, dopo l’unificazione dei Principati Laotiani da parte del sovrano Fa Ngum il Laos era conosciuto con il nome di Lan Xang che tradotto significa “Milioni di elefanti” (in riferimento alle “macchine da guerra” del tempo). Il Paese ebbe vicende e fortune alterne a causa delle innumerevoli guerre scatenatesi con i paesi confinanti e solo nel 1500 sotto il regno di Visunarat il Regno tornò a prosperare. Fervente religioso, Visunarat fece edificare splendidi templi e fece tradurre le sacre scritture Theravada in laotiano. Dopo Visunarat il Laos conobbe ulteriori crisi e rinascite fino ai giorni nostri. Durante la guerra indocinese questo paese fu soprannominato dai giornalisti in maniera dispregiativa “Paese di un milione di insignificanti”. Il nomignolo dispregiativo però non fiaccò le brame di indipendenza della nazione che ottenne l’agognato traguardo nel 1954 con la Conferenza di Ginevra. Finalmente, dopo secoli di guerre, da alcuni anni il Laos ha finalmente trovato un suo equilibrio e ha aperto le braccia al turismo dopo l’apertura del paese ai visitatori stranieri avvenuta negli anni novanta, passando dalle 80.000 presenze straniere del 1990, agli oltre 4 milioni di arrivi attuali . Oltretutto il Laos è uno dei paesi meno contaminati dal turismo di massa. Cosa regala questo splendido paese? Con il 67% della attuale popolazione che professa la religione Buddista Theravada, il Paese propone Templi, uno in particolare quello della città d’oro di Luang Prabang, natura, foreste, mercati, villaggi rurali popolati da diverse etnie che vivono lontano dalla modernità (nei quali si può assaporare la splendida Beerlao, la birra locale), villaggi di pescatori ma soprattutto ammirerete il Mekong il fiume che attraversa per tutta la sua longitudine il paese segnando i confini con la Birmania e la Thailandia e che con la sua valle fertilissima offre le maggiori fonti di sostentamento al Paese. Da non dimenticare inoltre l’altro importante fiume, il Nam U, affluente del Mekong nelle vicinanze di Luang Prabang. Abbondantemente navigabile è diventato una importante meta turistica.

Senza ombra di dubbio la capitale, Vientiane, merita una visita. Secondo il grande poema epico laotiano Phra Lak Phra Lam che si basa su uno dei racconti di Buddha, il Principe Thattardhta fondò la città dopo avere abbandonato il regno di Muong per dispetto al padre che assegnò il regno al fratello più giovane. Il nome della città è derivato da un vocabolo pali (la lingua liturgica del Buddhismo Theravada) ed il suo significato è “La foresta degli alberi di sandalo del Re”

Abitata da oltre 200 mila persone di varie etnie, laotiani, tahilandesi, cinesi, vietnamiti, francesi, americani e anche russi Vientiane è una città che con un buon programma si può tranquillamente visitare in qualche giorno. Ma cosa in particolar modo?

IL CENTRO VECCHIO DI VIENTIANE

Le vie principali sono tre: Thanon Samsenthai, Thanon Setthathirat e Thanon Fa Ngum qui vedrete templi antichi con la particolarità che il traffico intenso non rovina l’atmosfera mistica che si viene a creare.

Per chi ama la storia e vuole cercare di comprendere il passato consigliamo una visita al museo: Centro Nazionale di riabilitazione (National Rehabilitation Centre ) Boulevard Khouvieng Vientiane 0100, Laos Numero di telefono: +856 21 218 427. In questo centro avrete la testimonianza dei danni subiti dai laotiani a causa delle mine antiuomo disseminate su tutto il territorio dagli americani durante la guerra del Vietnam. A circa 40 minuti dalla capitale è possibile visitare il Buddha Park ( Thanon Tha Deua, Vientiane, Laos Numero di telefono: +856 21 212 248). E’ un parco risalente agli anni 50 realizzato da un religioso buddista-induista al fine di unire in qualche modo le due religioni attraverso l’arte. Tante le statue da vedere e molto suggestive anche per le loro grandi dimensioni.

Ma qualora preferiste affidarvi ad un Tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi in Laos qui di seguito vi proponiamo uno dei tanti tour organizzato da  EARTH VIAGGI (http://www.earthviaggi.it) “Laos panorama” con quote a partire da € 1.940,00

1° Giorno – Partenza dall’Italia

Partenza da Milano Malpensa o Roma Fiumicino con destinazione Luang Prabang.

2° Giorno – Arrivo a Luang Prabang

Il secondo giorno avrete una giornata a disposizione per riprendervi dopo il volo intercontinentale . Ogni sera nella via principale di Luang Prabang si svolge un mercatino notturno in cui si trovano in vendita piccoli oggetti artigianali, tessuti, pietanze locali e souvenir di ogni tipo.

3° Giorno – Luang Prabang

La giornata sarà dedicata all’esplorazione della cittadina, conosciuta come la “Capitale del Buddha dorato” e dal 1995 inserita nella lista dei luoghi protetti dall’Unesco. Visiterete il Royal Palace Museum, con la sua collezione di interessanti oggetti artigianali e reperti reali: il complesso fu la residenza del re Sisavang Vatthana che salì al trono 1959 e ancor prima di suo padre Sisavang Vong. Tappa al magnifico Wat Xiengthong, uno dei templi più raffinati del Paese e celebre per il suo particolare tetto in tipico stile laotiano, risalente al XVI secolo. Andrete inoltre al santuario di Wat Mai, edificato nel XVIII secolo come monastero buddista con funzioni di cappella reale e lo stupa Wat Visoun. Sosta al Centro di Arte ed Etnologia per comprendere la varietà e ricchezza di minoranze etniche che vivono in Laos, ciascuna con propri costumi e tradizioni. A seguire breve escursione nei dintorni della cittadina per visitare i villaggi di Ban Xangkhong e Ban Xienglek i cui abitanti sono famosi per i loro eccellenti lavori tessili artigianali. Rientrati a Luang Prabang salirete sulla cima del Monte Phousi (collina di 300 metri, situata nel cuore della cittadina) per una piacevole esplorazione dei segreti dello stupa dorato e per godersi dall’alto la bellissima vista della città e del Mekong.

4° Giorno – Luang Prabang – escursione sul Mekong

Questa giornata sarà dedicata ad un’escursione lungo il grande fiume Mekong: imbarco al molo e navigazione fino al villaggio di Ban Chan, rinomato per il suo artigianato di creta.

Proseguirete in barca fino al tipico villaggio Ban Xieng Men e da qui salirete a piedi fino alla cima della collina per visitare il Wat Chom Phet, tempietto edificato dall’esercito Siamese nel 1880, ed il Wat Long Khoum, tempio usato dai reali dell’epoca per le loro meditazioni.

Proseguirete in navigazione fino al villaggio di Ban Kok Sa Moy e alle grotte di Pak Ou: Tham Ting e Tham Poum sono due cavità situate nella parte inferiore di un dirupo in pietra calcarea riempite dai fedeli con centinaia di statue di Buddha, di ogni foggia e dimensione.

Sosterete infine al villaggio Ban Xang Hai dove si apprende il processo di distillazione della famosa grappa di riso laotiana “lao lao”.

5° Giorno – Luang Prabang – Vientiane

Il 5° giorno è dedicato alla visita del Phousi Market, tipico mercatino locale dove si trovano in vendita pelle di bufalo secca, tè locale, verdure e prodotti tessili delle tribù locali.

Proseguimento via strada fino al villaggio di Ock Pop Tok dove potrete osservare il procedimento con cui la gente locale lavora la seta e successivamente brevi soste presso altri interessanti villaggi abitati da etnie Hmong e Lao Loum. Arriverete alle bellissime cascate di Khuang Si dove è possibile rinfrescarsi con una piacevole nuotata in una delle piscine naturali (portarsi costume e salviettone) e/o effettuare una passeggiata lungo i sentieri della foresta. Nei pressi della cascata è anche possibile visitare il Bear Rescue Centre cioè un’organizzazione che protegge un particolare esemplare di orso Asiatico. Pranzo pic-nic presso le cascate e rientro a Luang Prabang in tempo utile per la partenza con volo di linea per Vientiane.

6° Giorno – Vientiane

Questa giornata la dedicherete alla visita della capitale laotiana, situata al confine con la Tailandia in una vasta pianura agricola bagnata dal fiume Mekong. Sosta al più antico tempio della città, il Wat Sisaket con le sue migliaia di statuette in miniatura di Buddha e a quello che una volta era il tempio reale di Wat Prakeo, che in passato custodiva la famosa immagine del Buddha di Smeraldo (Emerald Buddha). Visita del sacro stupa di That Luang e proseguimento verso l’imponente Patuxay Monument, anche conosciuto come l’Arco di Trionfo laotiano. Sosta alla COPE, un centro di riabilitazione per persone che hanno avuto problemi con delle bombe inespolse abbandonate in Laos durante la Guerra del Vietnam. Tuttora questo è il più grande problema che il Laos moderno deve affrontare e organizzazioni come appunto la COPE aiutano i locali ad affrontare queste problematiche. Visita del Buddha Park, a circa 30 minuti dalla città, con la sua particolarissima collezione di sculture di ispirazione buddista e induista. Rientro a Vientiane e conclusione della giornata con un bel tramonto sulle rive del Mekong.

7° Giorno – Vientiane – Pakse – Boulevan Plateau

Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Pakse. Arrivo e trasferimento via strada verso il Boulevan Plateau, un fresco altopiano affacciato sulla valle del Mekong, ricco di villaggi etnici e di paesaggi naturali. Sosta ad una piantagione di tè, alla cascata di Tad Fan e ad una piantagione di caffè; il microclima locale facilita la produzione di miscele di caffè di ottima qualità, destinate per lo più all’esportazione.

Ulteriori tappe includono due villaggi di minoranze etniche: il primo, Ban Bong Neua, è un villaggio Alak, il secondo, Ban Kokphung è un villaggio Katu, etnia famosa per la tradizione di lasciare le bare sotto le case.

Arrivo nel pomeriggio a Tad Lo e sistemazione in semplice lodge presso le cascate, in un paesaggio naturale incontaminato e isolato.

8° Giorno – Boulevan Plateau – Wat Phou – Khong Island

Visiterete la cascata di Paxuam e poi proseguirete fino al bellissimo tempio pre-Angkoriano di Wat Phu, uno dei più interessanti complessi archeologici del Sud Est Asiatico. Qui si susseguono vasche celebrative, monumenti, templi e scalinate addossate alle pareti di una collina sacra, il monte Kao, la cui cima di forma fallica simboleggia il lingam.

Al termine della visita, sarete trasferiti lungo una strada parallela al Mekong fino all’area delle cosiddette Quattromila Isole.

Attraverserete in traghetto il fiume e sbarcherete a Khong Island.

9° Giorno – Khong Island – Khone Island – Champasak

Giornata dedicata all’esplorazione dell’area naturale delle Quattromila Isole, comodamente distesi a bordo di un’imbarcazione locale. Sosta all’isola di Khone, con le sue interessanti vestigia del passato coloniale francese (visita in bicicletta o, a scelta, in tuk-tuk) e alla cascata di Liphi, che forma una linea di frontiera naturale tra Laos e Cambogia. Da Khone Island riprenderete la barca fino alla terraferma per poi proseguire via strada fino alle cascate di Khone Phapeng, le cosiddette “cascate del Niagara dell’Oriente” per le sue notevoli dimensioni. In questa zona vive il rarissimo delfino di acqua dolce dell’Irrawaddy di cui se ne potrà ammirare qualche esemplare, tempo permettendo e con un bel po’ di fortuna.

Sbarcati proseguirete via strada fino a Ban Muang e da lì in traghetto sino a Champasak.

10° Giorno – Champasak – Pakse – Ubon Ratchathani – Partenza per l’Italia

Nella tarda mattinata sarete trasferiti via strada a Pakse e da qui al confine tra Laos e Tailandia.

Proseguirete fino all’aeroporto di Ubon Ratchathani in tempo utile per la partenza con volo di linea per Milano o Roma.

11° Giorno – Arrivo in Italia

Arrivo in Italia previsto in giornata.

LA CUCINA Per quanto concerne la cucina questa è meno rinomata e conosciuta dei paesi confinanti ma comunque ha una sua peculiarità. Alla base dell’alimentazione c’è il riso che viene servito cotto al vapore in piccoli contenitori di vimini a sostituire il pane. I prodotti sono vari: c’è abbondanza di pesce d’acqua dolce, verdure, carne. E’ molto spesso usato il succo di lime, la citronella, zenzero o le foglie di menta. Questo alleggerisce e rinfresca i loro piatti che risultano abbastanza leggeri. Le bevande più popolari sono la “birra Lao e il “lau-lao”, una sorta di whisky di riso.