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Lago d’Iseo: i borghi, i piatti tipici e… una remata in ‘naét’

Benvenuti sul Lago d’Iseo! Welcome to Lake Iseo, Italy!

Oggi oltrepassiamo Brescia e le rinomate terre del Franciacorta per scoprire una meta ideale per un weekend all’insegna del bello e del gusto: il Lago d’Iseo.
E’ famoso in tutta Europa da quando l’artista Christo ha creato The Floating Piers, passerelle galleggianti che collegavano la sponda bresciana del Lago d’Iseo con Monte Isola e con l’isolotto di San Paolo.

Passato l’affollato evento, il Lago è tornato alla sua tranquillità ed è ancora tutto da scoprire, anche perché il turismo di massa non vi è ancora arrivato. Vi aspettano momenti di grande bellezza, passeggiando sul lungolago, spiando il Lago da magnifici scorci o addentrandovi tra i vicoli dei suoi suggestivi borghi: Iseo, Riva di Solto, Sulzano, Lovere, Pisogne, Sarnico e Peschiera Maraglio, dove potrete assaporare i prodotti tipici di queste terre, dal saporito salame ‘Ret’ di Capriolo ai salumi di Monte Isola, al delizioso pesce di lago: alborelle, salmerini, lucci e scardole.

Borghi e buona cucina

Iseo
E’ Il borgo principale. Ogni venerdì mattina ospita il più grande mercato all’aperto. Dal lungolago, addentratevi in piccoli vicoli che vi riporteranno al Medioevo. Da vedere: Pieve di Sant’Andrea, Casa dei Palatini, la Chiesa di Santa Maria del Mercato, Palazzo dell’Arsenale e il porto turistico, dove spesso sono ancorati dei ‘naét’, tipiche imbarcazioni a forma di gondola, usate dai pescatori locali.

Riva di Solto,  borgo autentico, tranquillo, poco turistico. Da vedere: i vicoli medioevali del centro storico, il porticciolo, la Pieve di San Nicola, la Torre del Porto e l’Orrido del Bogn, caratterizato da imponenti lastroni verticali a picco sul lago, rocce a strapiombo e acqua cristallina

Riva di Solto

Sulzano, tra palazzi cinquecenteschi e meravigliosi giardini a pelo d’acqua. vi aspetta una bella passeggiata dal porticciolo fino ai margini del lago, mentre in auto potrete raggiungere il Santuario di Santa Maria del Giogo da cui potrete godere un panorama mozzafiato.

Sulzano

Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia. La scrittrice inglese Lady Mary Wortley Montagu lo ha descritto come “il luogo più romantico che abbia mai visto in vita mia”. L’accogliente nucleo storico, il patrimonio artistico, i palazzi eleganti, il lungolago, le piazze e le caffetterie invitano senz’altro a una visita. Da vedere : La Torre Civica, la splendida Basilica di S. Maria in Valvendra, la Galleria dell’Accademia Tadini che ospita opere di Antonio Canova, Tiepolo, Bellini e Hayez.

San Giovanni, Lovere

Pisogne, l‘ultimo comune a nord della sponda orientale del lago e punto di incontro tra il lago e la montagna. Da vedere: La Chiesa di Santa Maria della Neve, con un notevole ciclo di affreschi del pittore rinascimentale Girolamo Romanino, Piazza Mercato e il cuore del borgo con eleganti edifici tra cui svetta la Torre del Vescovo.

Pisogne, Santa Margarita della Neve. Un affresco del Romanino

Sarnico, vivace cittadina e patria dei cantieri nautici Riva. Da non perdere le eleganti ville liberty dell’architetto Sommaruga, visitabili in occasione di eventi. Per un selfie d’autore accovacciatevi sulle maxi panchine di Chris Bangle, ne troverete sette, ognuna di un colore diverso

Le maxi panchine di Chris Bangle,

Monte Isola, il cuore green del lago

E’ l’isola abitata più grande dei laghi europei. Qui il tempo sembra essersi fermato: nessuna automobile e una destinazione perfetta per il turismo green. Barche colorate, viuzze strette, ripide scalinate, borghi in pietra, negozietti e profumi di lago. Peschiera Maraglio è iI borgo più bello dell’ isola. Percorrendo le scalette che risalgono il versante del monte, vi potrà capitare di vedere le tipiche sardine stese al sole.


Da fare: Noleggiare una bicicletta e circumnavigare l’isola, passeggiare sul lungolago da Peschiera Maraglio verso Sensole, salire a 600 metri, in cima al monte dominato dal Santuario della Madonna della Ceriola. Panorama indimenticabile!

Monte Isola

Chi ama camminare troverà rilassanti passeggiate tra boschi e ulivi, mentre gli appassionati di  trekking si cimenteranno lungo l’Antica Strada Valeriana, un tempo cammino medievale di pellegrini e mercanti divenuto oggi un meraviglioso ’itinerario che si snoda sulla sponda orientale del lago tra Pilzone d’Iseo e Pisogne. Consigliatissima la visita in barca alle due isole minori Loreto e San Paolo, magari a bordo di un naet.

S.Paolo e un naet

Belle camminate… ma non vi è venuta fame?

Puntiamo verso Clusane, soprannominato ‘Il paese della tinca al forno con polenta’, il piatto più tipico del Lago, antica ricetta inventata dai pescatori che si dovevano accontentare di un pesce di scarto. Oggi la tinca è una celebrità! Ogni anno, a metà luglio viene festeggiata e proposta con la ricetta originale che la vuole ripiena di formaggio e spezie e cotta in pirofile di terracotta.


A Clusane ci accoglie Pierina Colosio al timone della Antica Trattoria del Gallo. Pensate che questo locale è nato come stazione di posta, con solo un paio di stanze per i viandanti e una stalla in cui far riposare i cavalli. Oggi è un must per chi vuole gustare la cucina del lago e soprattutto la famosa ‘tinca al forno’. Una  vera bontà!

Pierina Colosio dell’Antica Trattoria del Gallo ci racconta la ricetta della squisita tinca

Secondo voi, mi lasciavo scappare la ricetta originale? Eccola…

TINCA AL FORNO CON POLENTA

Ingredienti per 4 persone:
4 tinche di almeno 300 gr.
300 gr. di Grana Padano 24 mesi
300 gr. di pangrattato
prezzemolo alloro droghe alimentari (cannella, noce moscata, pepe e chiodi di garofano)
olio extravergine di oliva DOP del Sebino
300 gr. (o meno) di burro
sale qb
Preparazione:
Aprire le tinche sulla schiena e pulirle. Mescolare il pangrattato con il Grana Padano e insaporire il ripieno con un pizzico di droghe e sale; distribuirlo all’interno dei pesci e passarne un po’ anche all’esterno. In una teglia di terracotta mettere quattro fiocchetto di burro, l’olio, una presina di “droghe”, mettere sul fondo qualche foglia di alloro e olio fino a coprire l’intera superficie.
Posare le tinche, passate in precedenza esternamente nello stesso ripieno, aggiungere un mestolo d’acqua e cuocere in forno con il ripieno asciutto a 180°C per circa 60 minuti.
Servire con una polenta soda e fumante.
In abbinamento è indicato un buon curtefranca rosso, fruttato e leggero.

Tra stellati, locande e osterie, assaggiando i piatti della tradizione … e non

Se cercate la tradizione in tavola vi consiglio la Trattoria Da Gina a Rovato, capitale gastronomica del celebrato “manzo all’olio “A Montisola, deliziatevi con le specialità della Foresta e della Canogola, antica locanda a riva lago e l’ osteria Al Campel panorama mozzafiato e piatti squisiti.

Per scelte ‘gourmet’ consiglio la cucina innovativa da Cadebasi a Erbusco e un bicchiere indimenticabile Flabacco winebar di Adro, mentre i classici ritrovi per gli aperitivi sono La Dispensa e la terrazza del Viandante di Provaglio al tramonto. Se invece siete in cerca di stelle Michelin, ecco il Due Colombe di Corte Franca che serve il suo iconico piatto ‘La Patata Viola, il Gambero Rosso ed il Franciacorta’

La Patata Viola, il Gambero Rosso ed il Franciacorta

Abbiamo detto ‘Franciacorta’?…
Nel cuore di questa terra eno-generosa, troviamo l’ Azienda Agricola Mirabella Franciacorta che dal 1979 produce vini unici per carattere, tipicità, naturalità e qualità. Teresio Schiavi, cuore e fondatore di Mirabella e i suoi figli Alessandro e Alberto, sono da sempre paladini della sostenibilità, della vicinanza all’uomo e al suo benessere. Mirabella è stata tra le prime aziende ad abbracciare la viticoltura biologica (certificazione Valoritalia) segno concreto di sensibilità civica e ambientale

Dove dormire
Partiamo dal top. L’Albereta villa Liberty, Ophelia, 4 stelle appena ristrutturato e un interessante ristorante, il Romantick Relais Mirabella (romantico di nome e di fatto…) belle camere e vista spettacolare, Al Dossello suggestiva locanda di campagna

Mirabella Relais

La mia scoperta
Vi andrebbe di passare una notte in una ex fattoria, vista spettacolare sul Lago e sulla Riserva Naturale delle Torbiere, mentre a tavola vi aspetta una cucina succulenta?
Ecco l’Agriturismo Forest camere luminose e biciclette gratis per scoprire sentieri escursionistici. Troverete tanti prodotti fatti in casa:  olio, conserve, miele, stepitose marmellate (mele con zenzero, cannella e un’irresistibile crema di castagne). Oltre ai piatti tipici, nel menu troverete spettacolari taglieri con prodotti locali, esaltati dal pane fatto in casa ed accompagnati da un buon bicchiere di vino.

Delizie a tavola e in barattolo dell’Agriturismo Forest

Concludendo… cosa ne pensate di un weekend all’insegna del ‘bello e del gusto’ su e giù per il meraviglioso Lago d’Iseo ?