La nuova moda è il cibo, gli chef ormai sono diventati maestri di stile al pari degli stilisti. Le più grandi firme cercano di accaparrarsi i migliori chef per far brillare sfilate ed eventi fino a conterderseli per i loro ristoranti, infatti le griffe campeggiano anche sopra ristoranti bar e pasticcerie (ovviamente di lusso). La liaison dangereuse tra moda e cibo, produce effetti inaspettati pure sui cuochi ,che mostrano un sincero interesse per i vestiti, non soltanto per quelli che indossano ma anche per le passerelle. E per provare questa passione corrisposta tra i due mondi ,Lorenzo Cogo del ristorante El Coq di Vicenza, si è cimentato nella rappresentazione dell’abitino verde anni 60 di Ralph Lauren trasformandolo in una meringa con gelato alla viola e granita di crescione;
Andrea Berton dell’omonimo ristorante milanese, ha scelto l’abito di Chanel che chiama “mosaico” e lo reinterpreta con un piatto di rigatoni con maionese al prezzemolo, cozze, vongole e fasolari. Quindi proprio come lo stilista descrive se stesso attraverso gli abiti il cuoco lo fa con le sue creazioni. La moda e il cibo raccontano la storia del nostro paese, sono uno dei nostri biglietti da visita per eccellenza.
La cuoca e scrittrice Martha Stewart afferma che: “ Si diffonde l’idea che si è un po’ ciò che si acquista al supermercato o al mercato dal contadino, la spesa diventa un riflesso di valori e identità. Quello che c’è nella dispensa e nel piatto è diventato una forma di auto-espressione molto simile a un favoloso paio di Louboutin.”
