In viaggio con Dante. San Leo, il borgo sulla rupe

Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della morte di Dante Alighieri, vi proponiamo un “viaggio” sulle tracce del Sommo Poeta, sia nei luoghi citati nella Divina Commedia, sia in quelli che hanno fatto parte della sua vicenda umana. Dante, fiorentino, ma esule per le sue posizioni politiche, visitò gran parte del Nord Italia, citando molti luoghi anche nelle sue opere.

Questa settimana riprendiamo ancora una volta il Canto IV del Purgatorio, dove Dante cita diversi luoghi d’Italia.

Vassi in San Leo e discendesi in Noli,

montasi su in Bismantova e ‘n Cacume

con esso i pié; ma qui convien ch’om voli;

Purgatorio, Canto IV, 25-27

Dopo avervi parlato di Bismantova e di Noli, questa settimana andiamo a San Leo, in provincia di Rimini, “capitale” storica della Valmarecchia, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, dalla storia lunga e travagliata, di cui sono rimaste numerose testimonianze, tra cui la più famosa sono le “prigioni” del Conte di Cagliostro, celebre alchimista, che qui trovò la morte. Da San Leo passò anche San Francesco d’Assisi e, appunto, Dante.

Dante e San Leo

Che cosa lega il poeta fiorentino a San Leo? Sicuramente deve esserci stato, perché nel celebre verso del Purgatorio lo cita insieme ad altri luoghi “impervi” e di difficile accesso per descrivere una salita piuttosto faticosa. Probabilmente, Dante visitò San Leo durante le sue frequentazioni con Ugoccione della Faggiola, signore della vicina Casteldieci, che era stato podestà ad Arezzo.

Ritratto di Ugoccione della Faggiola

Di fede ghibellina, aveva dato filo da torcere ai Lucchesi e ai pisani, estendendo la sua minaccia a mezza toscana, arrivando a sconfiggere i Guelfi e i Fiorentini nella battaglia di Montecatini, il 29 agosto 1315. Ugoccione sosteneva la causa degli esuli e Dante ripose in lui la speranza di tornare a Firenze, speranza disattesa dagli eventi successivi. Ugoccione si spostò poi in Romagna, poi a Gubbio, fino a diventare uomo di Cangrande della Scala, signore di Verona, che per un certo periodo ospitò lo stesso Dante.

San Leo, fortezza inespugnabile

Il borgo medievale è situato su una grande rupe rocciosa, tra la Repubblica di San Marino e la Riviera di Rimini. Geograficamente “inespugnabile” per le pareti a strapiombo e le robuste fortificazioni, si raggiunge solo attraverso un’unica strada ripida, che taglia in due la montagna e conduce direttamente alla punta più alta dello sperone di roccia: la celebre Fortezza, realizzata nel XV secolo.

In origine, la città si chiamava Monte Feretrus e deriva da un insediamento romano sorto attorno al tempio di Giove Feretrio. Oggetto di contesa per la posizione strategica nel corso dei secoli, è stata conquistata definitivamente nel 1441 da Federico da Montefeltro, che la strappò ai Malatesta, signori della Val Marecchia.

La cella del Conte di Cagliostro

Nel 1631 passò allo Stato Pontificio, che ne fece di fatto un “carcere duro” per detenuti politici o “scomodi”, come il celebre Conte di Cagliostro, che vi morì nel 1795, o Felice Orsini, passato a miglior vita nel 1844.

San Leo, che cosa vedere

Oggi San Leo è un concentrato di testimonianze del suo lungo e glorioso passato. Imprescindibile una visita alla rocca, per ammirare il panorama di tutta la Val Marecchia e sul centro medievale sottostante. Qui si può vedere anche la cella dove morì il Conte di Cagliostro, dopo averci passato gli ultimi quattro anni della sua vita.

Vale la pena poi visitare la bella pieve romanica di Santa Maria Assunta, attorno alla quale si sviluppa il nucleo medievale. Originaria dell’epoca carolingia, è stata poi ricostruita in stile romanica, tra il VIII e il X secolo. Nel 1173, è stata poi eretta anche la cattedrale, in stile romanico lombardo, costruita in pietra arenaria e con elementi di epoca romana.

La pieve romanica di Santa Maria Assunta

Accanto, si trova la possente torre campanaria in stile bizantino. In Piazza Dante Alighieri si trovano invece Palazzo Della Rovere, residenza dei conti di Montefeltro prima e dei duchi di Urbino poi, oggi sede del Municipio, Palazzo Nardini, che nel 1213 ha ospitato San Francesco, mentre il Palazzo Mediceo, ospita oggi il bel Museo di Arte Sacra, che conserva dipinti, sculture e arredi dal XIV al XVIII secolo. In fondo alla piazza si trova anche la bella chiesa della Madonna di Loreto. 

Il Duomo di San Leo

Non dimenticate poi di gustare i prodotti tipici della Val Marecchia. Tipico di San Leo è il Balsamo di Cagliostro, un digestivo a base di erbe locali e liquirizia, che si produce ancora alla maniera artigianale. Tra gli altri prodotti da non perdere ci sono anche il miele, il formaggio alle foglie di noce, le ciliegie e le patate della Valmarecchia, il Mandolino del Montefeltro, un salume ricavato dalla spalla del maiale stagionata, il tartufo bianco e nero e i celebri vini di Romagna Sangiovese e Trebbiano. Tra i piatti della tradizione troviamo il coniglio al finocchio selvatico, i Tortelloni di San Leo e la pasticciata alla Cagliostro.

Un prodotto tipico di San Leo, il Mandolino dei Montefeltro

COME ARRIVARE

In auto: A14 (in direzione di Ancona per chi viene da Nord, in direzione Napoli e poi Pescara per chi arriva da Sud). Uscire a Rimini Sud. Seguire per Repubblica di San Marino, poi per Montefeltro e San Leo. Immettersi poi sulla SP per Novafeltria. A Pietracuta di San Leo svoltare a sinistra per San Leo.

DOVE MANGIARE

*Osteria la Corte di Berengario II, via Michele Rosa 74, San Leo (RN), tel 0541/916145, www.osterialacorte.it Locale con 60 coperti di cui 18 situati in un romantico soppalco. Il ristorante, disposto su tre piani e dall’atmosfera storica, tra pietre a vista e travi in legno, offre un menù di piatti tradizionali della Valmarecchia realizzati con ingredienti di produttori locali.

*Ristorante Locanda La Rocca, via Giacomo Leopardi 16, San Leo (RN), tel 0541/916241, www.laroccasanleo.it Locale ricavato in un’ex falegnameria con arredi rustici, travi a vista e pareti di pietra. Propone piatti della cucina romagnola con buona carta dei vini.

DOVE DORMIRE

*Il Castello***, Piazza Dante Alighieri 12, San Leo (RN), tel 0541/916214, www.hotelristorantecastellosanleo.com  In pieno centro storico, in un palazzo del Cinquecento recentemente ristrutturato, dispone di 14 camere, alcune con arredi originali dell’Ottocento e con vista panoramica, tutte con bagno privato, telefono e TV.

*B&B Belvedere, via Pietro Toselli 19, San Leo (RN), tel 0541/916361, www.belvederesanleo.it  A soli 3 minuti a piedi dal centro e dalla Cattedrale di San Leone, offre camere accoglienti con vista sulla valle, TV e Wi fi gratuito. Ricca colazione a buffet. Anche bar e ristorante-pizzeria. Doppia con colazione da € 60, tripla da € 75.

INFO

www.san-leo.it