La rubrica del galateo oggi riserva un’occhio di riguardo per gli amanti delle bevande a infusione, eccovi quindi il galateo del tè come non lo avete mai visto! Vi accorgerete che la sua preparazione richiede più impegno di quello che ci mettiamo solitamente: il nostro caldo compagno dei mesi più freddi può ancora sorprendervi!
Innanzitutto le sue origini vanno ricercate in Oriente, non certo in Inghilterra, dove si svolgono vere e proprie Cerimonie del Tè. La leggenda vuole che la sua creazione sia da ricondurre a un monaco buddista del VI secolo, di nome Bodhidharma, che prese la decisione di tagliarsi le palpebre per scongiurare l’ eventualità di addormentarsi durante le sue meditazioni, così crebbe la pianta del tè. Una scelta un pò drastica, direte voi, ma in Oriente la cultura dell’infuso ha una vera e propria valenza spirituale. Basti pensare che vengono allestite stanze completamente dedicate alla Cerimonia del Tè, dove l’essenzialità degli interni ben si amalgamano con l’idea del vuoto a cui la meditazione Zen aspira.Chissà cosa ci direbbero se ci vedessero quando prepariamo blandamente una tazza di tè!
Condividerlo con gli amici può diventare un momento di ritrovo senza impegno, anche per il padrone di casa: bastano degli ottimi biscotti al burro e un servizio da tè e il gioco è fatto! Molto meno laborioso di una cena, direi…Se volete dare il tocco di classe seguite i nostri consigli del galateo del tè. Prima di tutto, la teiera: fatela scaldare prima con dell’acqua calda dal rubinetto, poi versatecene dell’altra fresca da mettere sul fuoco. Non riutilizzate acqua già portata ad ebollizione, la perdita di ossigeno la rende meno indicata alla preparazione dell’infuso.
Attenzione: l’acqua non deve bollire! Basta toglierla dal fuoco quando si formano le prime bollicine più piccole, mettere il tè in infusione e lasciare riposare l’acqua per qualche minuto, dandole il tempo di “calmarsi” e di appropriarsi della fragranza delle foglie.