Le polemiche che ormai da tempo infuocano l’Italia e in modo particolare i veneziani sul passaggio di quei “palazzi galleggianti” nel bacino di San Marco per ora sembrano appianate. Infatti in teoria se oggi la nave passeggeri più grande del mondo passasse per il canale della Giudecca o di San Marco avrebbe tutte le carte in regola per passare.
Con la sentenza depositata il Tar sancisce che è illegittimo alle grande navi i limiti voluti a dicembre 2013 dalla capitaneria del Porto di Venezia, ma tutto questo in teoria appunto perché le grandi compagnie di crociera a causa dei problemi sollevati, hanno scelto altri scali per il 2015 come Grecia, Trieste o Genova. Le compagnie potranno riportare davanti a Piazza San Marco le grandi navi a partire dal 2016.
Unico modo per risolvere la questione ed evitare la deregulation è realizzare in tempo un percorso alternativo: una delle ipotesi sarebbe quella di utilizzare il canale Contorta ma per renderlo praticabile sono necessari lavori che richiedono lunghi tempi. Il Tar ha annullato lo stop alle grandi navi sulla base di tre principi chiave: il primo riguarda i rischi ambientali che i divieti di transito avrebbero dovuto contenere, i quali non sono stati qualificati e non sono valutabili perché sono solo presunti. Il secondo ha a che fare con le vie di comunicazioni alternative senza le quali il divieto non poteva essere applicato.
L’ultimo è il difetto assoluto di istruttoria, poiché non è stata svolta alcuna valutazione degli interessi pubblici e privati interessati dai divieti. Molte le razioni critiche al provvedimento: Legambiente evoca “lo spettro di incidenti” che in un ipotetico caso potrebbero essere di dimensioni inimmaginabili. Una cosa è certa, la discussione sul passaggio delle grandi navi è destinata a tenere banco ancora a lungo.