Il Mondo in Italia. In Franciacorta come nella Champagne
Nelle scorse settimane, vi abbiamo proposto uno speciale in tre puntate in cui vi abbiamo suggerito alcune mete della nostra bella Italia che assomigliano per paesaggio, storia, vocazione, ad altre mete estere. Un modo per “viaggiare” in tutto il mondo rimanendo nel nostro splendido Paese, specialmente adesso che gli spostamenti sono limitati a causa dell’emergenza Covid. Di luoghi “gemelli” ne abbiamo trovati altri, e ve ne proporremo uno ogni settimana. Cominciamo, allora, con la Franciacorta e la Champagne, che oltre a essere “sorelle”, in un certo senso sono anche rivali.
Le bollicine della Franciacorta
La Franciacorta è una regione di circa 20 mila ettari che si estende nella provincia di Brescia, in Lombardia, e ha i suoi confini ideali tra il Lago d’Iseo e l’autostrada Milano-Brescia. Nel suo territorio sono compresi 19 Comuni e ben 100 cantine, che producono Il Franciacorta, il primo spumante italiano ad avere ottenuto, nel 1995, la Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Il disciplinare di produzione è uno dei più “ferrei” che esistano. I vitigni utilizzati sono lo chardonnay, il pinot bianco e il pinot nero, in composizioni diverse. Il Franciacorta può essere bianco o rosé. Questo spumante è diventato, poi, talmente famoso che sulle bottiglia non viene più riportata la denominazione “spumante”, ma direttamente “Franciacorta”.
Che cosa vedere in Franciacorta
Il nome di questa regione vinicola può trarre in inganno. Il riferimento, tuttavia, non è alla Francia, come può sembrare, ma all’espressione latina curtes francae, cioè “corti franche”. Qui, infatti, nel Medioevo si insediarono alcune comunità di monaci benedettini, che per il loro status erano esentati dal pagamento di imposte e dazi. Da qui il toponimo.
I monaci hanno lasciato in Franciacorta diverse testimonianze del loro passaggio. Per esempio, a Rodengo Saiano si trova la splendida abbazia olivetana di San Nicola, il cui nucleo originario è anteriore al XI secolo. Ricostruito nel Quattrocento, include una chiesa centrale e tre chiostri con splendide sale affrescate.
Da non perdere, poi, una gita in battello a Montisola, al centro del Lago d’Iseo, che sembra uscita da una fiaba. Accanto, si trova anche la piccola Isola di Loreto, con la sua villa-castello, di proprietà privata. Non si può sbarcare, ma si può fotografare.
Un’altra bella escursione è quella all’interno della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, una splendida area naturale di 360 ettari fatta di specchi d’acqua limpidi e canneti dove dimorano diverse specie di uccelli. Da Provaglio d’Iseo parte un percorso ad anello di 4 km da fare a piedi per ammirare a pieno i paesaggi mozzafiato del parco.
All’interno della Riserva si trova lo splendido Monastero di San Pietro in Lamosa la cui origine è antichissima. Si pensa infatti che qui sorgesse in epoca romana un tempio dedicato a Mitra, sul quale i monaci benedettini di Cluny costruirono un monastero nel 1083. Questo luogo ha una caratteristica che lo rende unico: nelle sue architetture si possono trovare secoli di storia e di stili. Per esempio, visitando il chiostro si possono ammirare reperti di epoca romano, longobarda e carolingia, mentre nell’architettura sono presenti elementi romanici, gotici, rinascimentali e barocchi.
Non dimentichiamo, poi, che nel XVII secolo, in Franciacorta i nobili bresciano cominciarono a costruire le loro ville di villeggiatura. Alcune oggi si possono visitare, come Palazzo Porcellaga a Rovato, oppure Palazzo Torri a Corte Franca o, ancora, la Rocca di Passirano. Spostandosi invece a Cazzago San Martino si può ammirare il Castello di Bornato e Villa Orlando, in stile rinascimentale, ma situata all’interno di un castello medievale.
Franciacorta, le cantine da non perdere
Imperdibile durante un weekend in Franciacorta una visita a una o più cantine. Il punto di partenza è Erbusco, dove ha sede il Consorzio per la Tutela del Franciacorta e inizia La Strada del vino Franciacorta. Qui è possibile ricevere informazioni, reperire cartine sugli itinerari e prendere parte a degustazioni e tour guidati, oltre ad avere una lista delle cantine aderenti al consorzio.
Proprio a Erbusco si trovano due delle cantine più importanti. Cà del Bosco è caratterizzata da uno splendido cancello dell’artista Arnaldo Pomodoro, che introduce a un’area di 22 mila metri quadrati.
La cantina Bellavista comprende, oltre alla vigna, anche un albergo, un ristorante e una spa. Per chi vuole fermarsi qualche giorno in completo relax.
A Monticelli si trovano invece le Tenute La Montina con la bella Villa Baiana e il ristorante annesso, tra le cantine storiche della Franciacorta.
Come storica è anche la Cantina Lantieri , nel suggestivo borgo medievale di Capriolo, che include un agriturismo di charme, un ristorante e una piscina.
Spostandosi poi a Ome, la cantina Al Rocol vanta una tenuta di 34 ettari con agriturismo, B&B, una fattoria didattica e possibilità di fare passeggiate a piedi e in mountain bike.
Tutte le cantine offrono visite guidate con degustazioni di Franciacorta abbinato a sapori tipici del territorio, come i formaggi DOP, come il provolone, il quartirolo, il taleggio, il Grana Padano e il Gorgonzola, oppure gli squisiti salumi, tra cui il lardo aromatizzato al vino e la ret, un insaccato a base di coscia di maiale aromatizzata con aglio, rosmarino, salvia e bianco di Franciacorta.
INFO: www.franciacorta.net
…scopri nella seconda pagina la regione francese della Champagne…
In Champagne: Reims e la sua cattedrale
Una “somiglianza” e una vocazione, sia vitivinicola, sia per gli altrettanto celebri formaggi francesi, è quella tra la Franciacorta e la Champagne, la regione francese a 150 km a nord est di Parigi dove nascono alcune delle etichette più celebri del mondo. Suddivisa in quattro grandi zone vinicole, la Champagne è ricoperta per ben 34 mila ettari da vigneti. E le “capitali” indiscusse da cui partire per il nostro viaggio sono Reims e Epernay.
In un itinerario ideale che parte da Reims, imprescindibile una visita alla sua splendida cattedrale, celebre per essere stata la sede di ben 25 incoronazioni di re di Francia. La prima corona è stata quella di Luigi VIII, nel 1223, l’ultima quella di Carlo X, nel 1825. Tra quelle più celebri, quella di Carlo VII nel 1429, a cui partecipò anche Giovanna d’Arco.
I lavori per la costruzione della cattedrale, tra i più importanti esempi di stile gotico in Europa, iniziarono nel 1211 per sostituire un edificio religioso preesistente distrutto da un incendio nel 1210. I lavori si protrassero per 80 anni.
Nella Piazza della Cattedrale, potete iniziare il vostro “viaggio enologico” presso una (o entrambe) delle enoteche presenti: Cave des Sacre e Le Parvis).
Le cantine di Reims
Le cantine di Reims hanno una caratteristica che le rende uniche. Sono distribuite lungo una rete di gallerie sotterranee lunga più di 120 km, tra antichi rifugi e cave di tufo. Qui nascono le più celebri bollicine del mondo e si possono visitare grazie a tour guidati con degustazioni.
Per esempio, al 4 di Rue des Crayères si trova la Maison Ruinart, la più antica Maison de Champagne della regione. Risale infatti al 1729 ed è stata iscritta nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2015. La cantina è disposta su tre livelli sotterranei, nelle cave di gesso di epoca gallo-romana che arrivano fino a 40 metri di profondità. La visita guidata include anche una raffinata degustazione dei suoi grandi cru.
Tra le “maison” di Reims da non perdere c’è la Wranken-Pommery, al 5 di Impasse du General Gouraud, dove centinaia di migliaia di bottiglie di pregiate bollicine “riposano” in 18 km di gallerie. Qui è nato il Pommery Nature, il primo Brut millesimato della storia, frutto dell’intuizione di Madame Pommery.
È invece famosa in tutto il mondo per il suo “nastro rosso”, che è diventato il suo marchio di fabbrica, la cantina Mumm , al 34 di Rue Champ de Mars. Fondata nel 1827, da tre fratelli tedeschi, la cantina è poi stata sequestrata dai francesi durante la Prima Guerra Mondiale, poiché i suoi proprietari, nonostante vivessero in Francia da quasi un secolo, si erano sempre rifiutati di diventare francesi.
La cantina si caratterizza per il mulino a vento, all’ingresso dell’azienda. Il suo prodotto più famoso è il Cordon Rouge, appartenente al marchio Pernod Ricard. Il tour guidato include la visita alle cantine e al museo sulla produzione dello Champagne.
In Place des Droits-de-l’Homme 1 si trova invece la cantina Veuve Clicqout, famosa per i suoi champagne con l’etichetta arancione e il volto di Barbe-Nicole Clicqout, la prima donna a gestire una casa di produzione di champagne, dopo essere rimasta vedova a 28 anni. Le cantine si trovano a 20 metri di profondità e sono state fondate nel 1772. Tra i “pezzi” più celebri c’è una bottiglia del 1893 ritrovata in ottime condizioni nel 2008 nella credenza del Castello di Torosay, nell’Isola di Mull, in Scozia. I tour guidati abbinano la degustazione di champagne a ottimi formaggi locali.
Da Reims ad Ay: viaggio attraverso la terra delle “bollicine”
Uscendo da Reims, a circa un chilometro e mezzo dal centro storico, al civico 9 di Place St Niçaise, si trova un’altra celebre cantina storica di Reims, la Taittinger . Qui sono conservate più di 15 milioni di bottiglie, dislocate in galleria di epoca romana, confinanti con quelle scavate dai monaci benedettini nel XIII secolo per conservare la produzione vinicola della vicina abbazia di Saint Niçaise.
A un quarto d’ora di auto, invece, salendo sulla Montagne de Reims, si arriva alle cantine Canarde-Duchêne nel villaggio di Ludes, fondate nel 1868. Il percorso di visita inizia dai vigneti e prosegue nelle cantine, disposte su quattro livelli sotterranei, dove sono custodite 14 milioni di bottiglie di champagne.
Il viaggio alla scoperta della Champagne (e dello Champagne!) prosegue poi nelle terre del Moet & Chandon. La prima tappa può essere Chamery, dove vale una sosta la chiesa del XII secolo con il suo magnifico campanile.
A Chamery si trova un’altra celebre cantina, la Maison Feneuil-Pointillart , che effettua visite guidate con degustazioni delle sue celebri etichette, tra cui il Feneuil Pointillard – Champagne Cuvée Brut Tradition.
Il tour delle cantine in questa splendida zona costellata di vigneti prosegue alla volta di Verzanay, dove si trova l’interessante Museo della Vigna per approfondire la storia dello Champagne e le tecniche di produzione.
Attraversando la splendida foresta di faggi Faux de Verzy si arriva poi ad Ay dove si trovano altre due storiche cantine che meritano una sosta. La prima è la Maison Ayala , fondata nel 1860 e fornitrice ufficiale di champagne per i reali inglesi.
Nel villaggio di Louvois si trova invece la storica maison Bollinger, fondata nel 1829. Le preziose “bollicine” invecchiano lungo 6 km di gallerie che si snodano sotto il centro abitato. Tra le etichette più celebri c’è il “Bollinger Crystal Set” che celebra lo champagne preferito da James Bond dal 1979. Le quotazioni si aggirano sui 6000 euro a bottiglia!
Épernay, la capitale del Moet & Chandon e del Dom Perignon
Si arriva quindi nella seconda “capitale” dello champagne, Épernay. Nei suoi 110 km di cantine sotterranee nascono le celeberrime etichette Moet & Chandon e Dom Perignon, famose in tutto il mondo. Si stima che qui “invecchino” più di 200 milioni di bottiglie.
La famosa “maison” Moet & Chandon si trova in Avenue de Champagne 18 e le sue cantine, le più grandi della zona, sono lunghe ben 28 km e ospitano champagne del 1743, quando in Francia regnava Luigi XV.
Sempre in Avenue de Champagne, ma ai civici 68 e 70, si trova la Maison Eugène Mercier, fondata nel 1871 dal ventenne Eugène Mercier che ebbe il merito di promuovere lo champagne non solo come vino d’elité ma alla portata di tutti. La cantina si trova a 30 metri di profondità e vanta ben 18 km di caverne e gallerie. La visita guidata si effettua con un trenino che attraversa, oltre alle cantine storiche, anche i vigneti e gli edifici, con soste per le degustazioni.
Infine, a 6 km a nord da Épernay si trova l’Abbazia di Saint Pierre d’Hautvillers dove, attorno al 1679, il monaco benedettino Pierre Perignon selezionò i migliori vigneti per produrre lo champagne che in suo onore ancora oggi è conosciuto in tutto il mondo come Dom Perignon.
La sua tomba si trova nella chiesa dell’abbazia, mentre una sua statua è stata eretta davanti alla sede di Moet & Chandon.
INFO
www.tourisme-champagne-ardenne.com