Sembra che finalmente il rifiuto verso il fritto possa essere superato, per la gioia degli amanti di questa modalità di cottura. Il segreto sta per l’appunto nella cottura, più precisamente dipende dall’olio utilizzato. Il migliore è l’olio extravergine d’oliva. Qualche caloria in più, molte sostanze cancerogene in meno. Secondo un recente studio dell’università di Granada le verdure mantengono le loro proprietà non bollite, ma fritte: proprio questo tipo di cottura produce una maggiore quantità di acido oleico e componenti antiossidanti che aiutano a prevenire, nel lungo periodo, il cancro, il diabete e la perdita della vista.

 

 

 Il segreto del successo della frittura sta nella rapidità. Infatti il cibo fritto si cuoce molto in fretta e l’olio crea una costricina che protegge il cibo e che ne mantiene intatto il contenuto di vitamine. Paradossalmente un alimento fritto può risultare più nutriente di uno bollito. La frittura è quindi la cottura che meglio preserva le proprietà degli alimenti.
Il fritto ha inoltre potere disintossicante. L’olio caldo attiva infatti il fegato, fa secernere più bile, di conseguenza velocizza il transito intestinale, liberandolo dalle tossine.