conosci davvero la tua città
Post-it di un viaggio

I nostri prossimi weekend: conosci davvero la tua città?

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Conosci davvero la tua città? Dal momento che non possiamo viaggiare, i prossimi weekend dedichiamoli a riscoprirla.

Passerà, deve passare. Ma non possiamo aspettare che passi stando fermi in poltrona a sgranocchiare salatini, aspettando che  il forno ci sbatta sul  tavolo la solita pizza, gustosa ma banalmente solita.

Qualche tempo fa pensai che bisognava tornare ai fondamentali, da dove avevo cominciato. Mi sono chiesto: CONOSCI DAVVERO LA TUA CITTA’?

La risposta è stata che sarebbe meglio, non solo per me ma per tutti, prendere un paio di scarpe comode e scendere in strada, ricominciando da dove l’avevamo lasciata quella conoscenza: da una strada del nostro borgo, della nostra città.

conosci davvero la tua città
La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.

Siccome abito a Milano, mi sono chiesto: da quanto tempo non vedi il Duomo, questa meravigliosa opera in cui il marmo si è fatto merletto? Da tanti anni, troppi. E il Cenacolo di Leonardo? Sì, l’ho visto venti, trenta, quaranta anni fa, forse di più… Sì, quando  ero venuto a Milano da giovane turista, poi aspirante giornalista, ma dopo…

Forse il Duomo e anche i musei sono chiusi…ma Piazza Duomo non è chiusa, e adesso è ancora più bella, senza centinaia di persone che brulicano. Più autentica, immacolata, come un disegno, un quadro.

conosci la tua città
Un suggestivo scorcio dei Navigli a Milano.

È vero, anche  l’Accademia di Brera è chiusa, e non puoi rivedere Il bacio di Hayez, ma le strade del quartiere sono aperte, e anche  i Navigli sono aperti, quei Navigli che hanno visto Leonardo da Vinci lavorare alle grandi opere di idraulica.

Le scarpe sono comode, puoi camminare, e se qualche bar è aperto ricomincia dai caffè storici, quelli che hanno visto grandi personaggi sedersi ai loro tavolini. Caffè come Cova, il bar Jamaica, il Savini, Al Camparino. E  se prendi un caffè o un cappuccio, con una fetta di panettone, sentirai il sapore di Milano. Forse  è solo suggestione? Ma credici. È un gusto completo, vivo, pieno di grintosa dolcezza, di cuore  ma anche di forza. Il gusto di Milano.

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Una vista di Napoli, con il vesuvio sullo sfondo.

E se sei a Napoli, con le solite  scarpe comode, torna al Museo Archeologico, nelle cui preziose sale è incastonato  il meglio di Pompei e di Roma, e risali le scale della semi-sconosciuta  Chiesa di San Giovanni a Carbonara, con la cappella dei Caracciolo.

E se le chiese e i musei sono chiusi, sali per le suggestive scale che portano verso i Camaldoli, verso il Vomero, e poi girati e guarda. Vedrai un paradiso. E se hai tempo rifletti sul fatto che  Neapolis e New York, due città “nuove”, sono sullo stesso parallelo, il 41°.

 

san giovanni a carbonara
L’ingresso della chiesa di San Giovanni a Carbonara, a Napoli (foto Wikipedia).

Ma dovunque sei, con le tue scarpe comode e il cervello acceso, sarai un viaggiatore. Per conoscerla o riconoscerla, pensa anche tu prima all’origine del nome della tua città. Esempi? Marsala: marsa-Allah, porto di Dio; Caserta: casa-irta, perchè  la prima Caserta era su un colle…

E comincerai a viaggiare nel tempo e nella storia, e sarai turista-viaggiatore a casa tua.