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I 10 vulcani più belli e famosi del mondo

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Imponenti, affascinanti, pericolosi, misteriosi, i vulcani da sempre affascinano l’uomo. Al punto che sono spesso stati ritenuti divinità o sede degli dei. Ma quali sono i più belli e famosi del mondo per storia, mitologia, bellezza? Difficile sceglierne solo 10. Noi ci abbiamo provato. E nella TOP 10 ce ne sono ben tre italiani.

1. Vesuvio (Campania, Italia)

Al primo posto, non potevamo che mettere il “nostro” Vesuvio, che con la sua sagoma inconfondibile disegna il profilo del Golfo di Napoli. Deve la sua fama, oltre alla sua innegabile bellezza, per la tragica eruzione del 79 d.C, quando cancellò le città di Ercolano e Pompei, lasciando ai posteri un’eredità unica al mondo. La sua lava ha infatti “cristallizzato” il tempo, consentendoci di conoscere, imprigionati nella sua lava, gli antichi romani e le loro abitazioni. Rimasta sui libri di storia, l’eruzione del 79 d.C è stato il disastro naturale documentato più grave dell’epoca antica. Nei secoli successivi, per fortuna, il Vesuvio si è limitato a “sfogarsi” con piccole eruzioni più frequenti, ma meno distruttive. L’ultima risale al 1944. È alto 1285 metri sul livello del mare.

2. Monte Fuji (Giappone)

Diventato famoso anche in Occidente per la sua imponente forma conica con la punta coperta dalla neve per dieci mesi all’anno, il Monte Fuji, in Giappone, da secoli è considerata una montagna sacra. Si trova sull’isola di Honshu, nella parte orientale del Paese, a poca distanza dalla capitale, Tokyo. Ogni anno viene visitato da milioni di turisti e pellegrini che si inerpicano lungo i suoi sentieri, lungo i quali si trovano ben 25 siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e si fermano per una pausa rilassante presso qualcuna delle numerose fonti termali. La sua sagoma inconfondibile viene spesso raffigurata nei manga e nei cartoni animati giapponesi. Una delle sue raffigurazioni artistiche più famose è la Grande Onda del celebre pittore nipponico Hokusai, che gli dedicò il suo ciclo Trentasei vedute del Monte Fuji. Alto 3776 metri, ha eruttato per l’ultima volta nel 1708.

3. Kilimangiaro (Tanzania, Africa)

 Il Kilimangiaro è la montagna solitaria più alta di tutta l’Africa e, con i suoi 5895 metri è uno dei vulcani più alti del mondo. Situato nella Rift Valley, nel Distretto di Rombo, ha la caratteristica unica di creare ben cinque diverse zone climatiche, dal clima tropicale a quello glaciale. Sulla sua cima si trova poi un rarissimo ghiacciaio tropicale. Le differenti zone climatiche si possono toccare con mano durante il trekking di cinque giorni (come minimo) per raggiungere la sua cima, dove si trova il cratere, anch’esso tra i più grandi del mondo. Questo stratovulcano, tuttavia, è piuttosto tranquillo. La sua ultima eruzione, infatti, risale a ben 300 mila anni fa.

4. Etna (Sicilia, Italia)

Secondo la mitologia greca, l’Etna era la sede della fucina di Efesto, il dio del fuoco e fabbro degli dei, che nelle sue viscere realizzava strumenti di vari metalli con l’aiuto dei Ciclopi. Con i suoi 3350 metri, questo gigante è il vulcano più grande d’Europa, dal momento che il Teide, anche se geograficamente appartiene alla Spagna, fa parte della zolla africana. Piuttosto “brontolone” e attivo, regala esperienze suggestive ai turisti che si recano ad ammirarlo nelle notti siciliane. In più, la cenere e i lapilli rendono particolarmente fertile il terreno della piana di Catania. Splendida la Valle del Bove, costellata di formazioni di lava e rocce che ricordano vere e proprie sculture. Qui scendono placide le sue colate laviche. Tra le sue eruzioni più memorabili c’è quella del 1669, quando la lava arrivò fino alle mura di Catania, modificandone il territorio, e quella del 1992, che ha minacciato i paesi situati alle sue pendici.

5. Teide (Tenerife, Spagna)

 Alto 3715 metri sul livello del mare, ma 7500 se lo si misura dal fondale, il Teide domina l’isola di Tenerife, nell’arcipelago della Canarie ed è la montagna più alta della Spagna e di tutto l’Atlantico, pur appartenendo alla zolla africana. Dopo i vulcani hawaiani Mauna Kea e Mauna Loa, poi, costituisce il massiccio vulcanico più alto del pianeta. Il Teide, poi, è uno dei candidati (l’altro è Santorini) a essere ciò che resta della leggendaria Atlantide.  Infatti, fa parte di un massiccio ancora più grande, formatosi nell’arco di 170 mila anni e collassato su se stesso proprio a causa delle sue dimensioni. Già celebre al tempo dei Romani, anche oggi è un sito turistico famosissimo. I ristoranti che sorgono nelle vicinanze, poi, offrono carne e pesce cotti con il calore che esce dai suoi crateri! Inoltre, il Parco Nazionale sorto attorno al massiccio vulcanico, è il più visitato d’Europa e il secondo al mondo.

6. Mauna Kea (Hawaii)

Le sue dimensioni sono davvero impressionanti. Il Mauna Kea, sull’isola di Hawaii, è infatti un vulcano a scudo, cioè più esteso in larghezza che in altezza. Nonostante ciò, la sua altezza complessiva supera quella dell’Everest. Misura infatti 4207 metri se si considera solo la parte emersa, e ben 9968 se si considera quella complessiva, a partire dal fondale. Insieme al suo gemello Mauna Loa e al Kilauea, molto più attivi, fa parte della triade di vulcani che hanno dato origine all’isola di Hawaii, la più grande dell’arcipelago. L’isola si trova in uno dei punti più ”caldi” della Terra, attivo da più di 90 milioni di anni, che, a forza di eruzioni e attività, ha dato origine alla catena vulcanica chiamata Hawaii-Emperor, che arriva fino alla Kamchatka, in territorio russo, lunga più di 6mila km. È un vulcano molto tranquillo. La sua ultima eruzione risale infatti al 2460 a.C e oggi è sede di una stazione sciistica e sede di un osservatorio scientifico.

7. Yellowstone (Wyoming, USA)

Molti conoscono il parco omonimo, dove si trova anche il vulcano, per aver visto da piccoli il cartone animato degli orsetti Yogi e Bubu, alle prese con il ranger. Tuttavia, lo Yellowstone è anche uno dei vulcani più famosi e grandi della Terra. Anzi, è un “supervulcano”. Si tratta infatti di una caldera gigantesca. Misura infatti 55 km per 72.  Nasce su un “Punto Caldo” del Pianeta, cioè un condotto che rimane sempre fisso mentre i continenti si muovono al di sopra di esso.  Di solito, le caldere eruttano in maniera assai devastante, tuttavia, ciò avviene a distanza di centinaia di migliaia di anni. L’ultima eruzione dello Yellowstone risale infatti a 640 mila anni fa. Alto 2805 metri sul livello del mare, oggi è circondato da uno splendido parco naturale, habitat incontaminato di diverse specie di mammiferi nordamericani.

8. Laki (Islanda)

 Situato nel Parco Nazionale del Vatnajökull, nell’Islanda meridionale, si eleva per appena 812 metri sul livello del mare. Tuttavia, il Laki è un vulcano con una caratteristica davvero unica. Infatti, non erutta dal classico “cono”, ma da una fessura nel terreno, da cui sgorgano fontane di lava, spesso per lungo tempo. La sua eruzione più devastante risale al 1783, quando nella fessura si formarono ben 130 crateri che eruttarono lava e gas tossici per otto mesi, provocando decine di migliaia di morti in Islanda e in Europa settentionale. Il Laki fa parte della Dorsale Oceanica, cioè della catena vulcanica sottomarina che si estende per 60 mila chilometri sotto gli Oceani del pianeta Terra.

9. Erta Ale (Etiopia)

Un altro incredibile vulcano è l’Erta Ale, nella Rift Valley, cioè la grande fossa tettonica che sta spezzando in due il continente africano. Si pensa che, tra milioni di anni, qui si formerà un nuovo oceano. Per ora, la frattura, lunga circa 6 mila km, regala paesaggi lunari e spettrali. L’Erta Ale è un vulcano a scudo (cioè, più largo che alto), di 613 metri sul livello del mare. La sua caratteristica, unica al mondo, è che non erutta mai, pur rimanendo sempre attivo. Il suo cratere centrale, infatti, ha l’aspetto di un enorme lago di lava permanente, il più grande del mondo. L’aspetto è quello di un grande pentolone nero in ebollizione, tra bolle e sbuffi. Un lago di fuoco dal fascino indescrivibile.

10. Stromboli (Sicilia, Italia)

Chiude la nostra TOP 10 un’altra meraviglia italiana. Lo Stromboli, che dà il nome all’omonima isola nell’arcipelago delle Eolie, di fronte alle coste della Sicilia. Gli antichi Greci lo chiamavano “Il Faro del Mediterraneo” per la sua caratteristica unica di non smettere mai di eruttare. Emette lava e lapilli, infatti, da più di duemila anni. È uno stratovulcano, cioè con la tipica forma a cono, alto 924 metri sul livello del mare, che diventano 2400 se si considera anche il fondale. Meta di escursionisti e visitatori provenienti da tutto il mondo, lo Stromboli è stato anche protagonista di molti film. Imperdibile lo spettacolo della sciara del fuoco, una depressione sul lato settentrionale lungo la quale il magma scivola lentamente verso il mare, regalando un incredibile spettacolo.