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I 10 villaggi da fiaba più belli del mondo

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di Benedetta D’Argenzio

Ci avete fatto caso? In tutte le fiabe, o quasi, c’è un villaggio. Piccolo, delizioso, con casette colorate o con i tetti dalla forma particolare. In diverse parti del mondo, villaggi così esistono davvero. Alcuni sono talmente belli da togliere il fiato, altri hanno una storia così lunga e preziosa che sono entrati a fare parte della lista dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. In questa puntata della rubrica TOP 10 siamo andati alla ricerca dei 10 villaggi da fiaba più belli del mondo.

1. Shirakawa-go (Giappone)

Ha ispirato i villaggi dei cartoni animati giapponesi e, in effetti, il villaggio di Shirakawa-go è talmente perfetto da sembrare disegnato. Patrimonio UNESCO dal 1995, si trova sull’isola di Honshū e il suo nome significa letteralmente “Vecchio distretto del fiume bianco”. Si trova infatti a ridosso del fiume Shogawa, al confine tra le prefetture di Gifu e Toyama. È caratterizzato dalle case in stile gasshō-zukuri, cioè con tetti in paglia spioventi, che ricordano due mani giunte in preghiera. Grazie alla loro forma e composizione, riescono a resistere alle forti nevicate della stagione invernale.

2. Bilbury (Gran Bretagna)

Lo scrittore William Morris definì Bilbury “il più bel villaggio d’Inghilterra” e, in effetti, ancora oggi molti turisti vengono qui per ammirare i suoi fiabeschi cottage di pietra, risalenti al XIV secolo, lungo Arlington Row. Questo pittoresco villaggio si trova a 130 km a ovest di Londra, nella contea del Glouchestershire. Le abitazioni di pietra con i tetti spioventi sono ricoperte da muschi e licheni che donano loro un aspetto davvero unico. In origine, furono costruiti come ovili per i monaci, ma a partire dal XVII secolo divennero dimore per i tessitori. Oggi, a Bilbury vivono circa 600 persone e molti cottage sono stati trasformati in hotel. Tra le bellezze del villaggio anche Arlington Mill un mulino del XVII secolo, e la chiesa di St Mary, costruita nel VIII secolo e rimaneggiata nel XII e nel XIII.

3. Qaqortoq (Groenlandia)

 Il villaggio di Qaqortoq, nel sud della Groenlandia, spicca per le sue case coloratissime, che lo fanno assomigliare a una cittadina fatta di mattoncini Lego.  Il suo nome significa “la bianca” per il suo splendido paesaggio imbiancato, anche se in realtà è situato in una delle zone più calde della Groenlandia. Al punto che qui si trova l’unica fontana di tutto il Paese, alla base della quale vengono scritti i nomi dei cittadini, vivi e morti, e attualmente ospita poco più di tremila persone. Fondata dal norvegese Anders Olsen nel 1775, annovera anche un museo di storia e cultura locale. Da Qaqortoq si possono raggiungere alcune splendide attrazioni turistiche, come il lago Tasersuag e, soprattutto, Havalsey, un antico insediamento scandinavo in cui, nel XV secolo, vi furono molti roghi di streghe.

4. Hobbiton (Nuova Zelanda)

Un villaggio da favola, anzi, da film! Hobbiton, infatti, è stato realizzato come set cinematografico per la celebre trilogia di Peter Jackson “Il signore degli Anelli” e il prequel “Lo Hobbit”, ma era talmente bello e unico che è stato deciso di mantenerlo e di sfruttarlo come attrazione turistica. Si trova a Matamata, in Nuova Zelanda e i visitatori hanno la possibilità di trascorrere una vera e propria…giornata da Hobbit!

5. Alberobello (Italia)

Non poteva mancare nella nostra TOP 10 la splendida Alberobello con i suoi più di 1500 caratteristici trulli, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1996. Si trova in provincia di Bari, in Puglia ed è il gioiello della Valle dell’Itria. Alberobello ha una storia che risale alla fine del XVI secolo, quando i Conti di Conversano affidarono la gestione della zona ad alcuni contadini. Una legge del Regno di Napoli, tuttavia, stabiliva il pagamento di un tributo per ogni nuovo villaggio edificato. Allora, gli abitanti escogitarono un astuto stratagemma, costruendo i trulli, il cui aspetto doveva sembrare precario e facilmente “rimovibile” in caso di ispezione. Il primo insediamento contava circa 40 trulli, a cui ne seguì uno importante nel 1620. La tassa venne abolita nel 1797 grazie a Ferdinando IV di Borbone, ma i trulli continuarono a sorgere. Oggi, ad Alberobello, sono da non perdere il Trullo Sovrano, nella parte nord, l’unico a due piani e il Rione Monti, con i suoi mille trulli, tra cui i Trulli Siamesi dai coni fusi. Spostandosi nel Rione Monti, si trovano altri 400 trulli abitati da privati. Visitate poi il Museo del Territorio ospitato nel complesso di Casa Pezzolla, e la Casa d’Amore, del 1797. Infine, osservate il panorama dal Belvedere Santa Lucia.

 6. Gasadalur (Isole Faroe)

Sembra uscito da una fiaba nordica il villaggio di Gasadalur, che si trova sull’isola di ospitato Vàgar, nelle Isole Faroe. La sua posizione è infatti mozzafiato, sul bordo di una scogliera, circondato da montagne che lo separano dal resto dell’isola e con accanto una cascata che sfocia direttamente in mare. Gasadalur è rimasta inaccessibile alle auto fino al 2004 e l’unico modo per raggiungere il piccolo centro abitato percorrere a piedi un sentiero da un villaggio vicino, travalicando un monte di duemila metri, o farsi dare un passaggio da un peschereccio.

7. Giethoorn (Paesi Bassi)

Giethoorn, piccolo gioiello dei Paesi Bassi, nella provincia nord orientale dell’Overijessel, è conosciuta anche come la “Venezia verde” non solo per il paesaggio, ma anche per la sua vocazione “green”. Il villaggio è infatti interamente pedonalizzato e ci si sposta a piedi, in bicicletta o in barca grazie alla fitta rete di canali, che collegano piccole isole su cui sorgono le abitazioni, i sentieri e ponti, più di 176. Giethoorn è stato fondato all’inizio del XIII secolo dalla setta dei Flagellanti, in fuga dalle persecuzioni, e il suo nome originario significava “corno di capra”, poiché qui si trovavano le torbiere, in cui vennero rinvenute molte corna di capra selvaggia, che ancora oggi sono rappresentate nello stemma del villaggio. Qui vivono circa 2600 abitanti e la zona è inclusa nel territorio del Parco Nazionale Weerribben-Wieden.

8. Guatapé (Colombia)

La cittadina di Guatapé, nel distretto di Antioquia, in Colombia, è considerata la “città più colorata del mondo”. Qui tutto, dalle case, alle piazze agli edifici pubblici sono hanno colori sgargianti e vivaci. Inoltre, quasi tutte le superfici sono decorate con murales artistici dai vari soggetti e significati. Si va dalla raffigurazione dei fatti salienti che hanno riguardato la cittadina e i suoi abitanti alle credenze della comunità locale, da scene della vita agricola alle opere d’arte lasciate da artisti venuti qui proprio per lasciare il segno. Guatapé è famosa anche per El Peñon, una montagna che sovrasta il centro abitato, situata a 2100 metri sul livello del mare, dalla cui cima si gode di uno dei panorami più belli del mondo.

9. Bourtange (Paesi Bassi)

La singolare cittadina di Bourtange, si trova nella provincia di Groninga, nel nord est dei Paesi Bassi, al confine con la Germania. Annoverato tra i borghi più belli del mondo, si caratterizza per la sua forma a stella ed è stato costruito nel 1580 su ordine di Guglielmo I d’Orange per controllare l’unica strada che collegava la Germania alla città di Groningen, che all’epoca della Guerra degli Ottant’anni era controllata dagli Spagnoli. Il modo più bello per ammirare la sua bellezza e la sua singolare struttura è naturalmente…dal cielo.

10. Hallstatt (Austria)

Splendido villaggio alpino che si affaccia sulle acque del lago omonimo, Hallstaat conta poco più di 700 abitanti ma è stato inserito nei siti della lista Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la sua storia millenaria. Oltre all’insindacabile bellezza dei suoi edifici cinquecenteschi in stile alpino, separati da vicoli pittoreschi su cui si affacciano negozietti e caffè, infatti, è uno dei più antichi villaggi del mondo. Basti pensare che alcuni ritrovamenti archeologici fanno risalire i primi insediamenti al VI millennio a.C, mentre nel 1846 fu scoperto un cimitero preistorico nei pressi dell’odierno centro abitato. Qui, infatti, si trovavano ricchissime miniere di sale, che sono state utilizzate per millenni.