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I 10 giardini più belli del mondo

Valore culturale e simbolica, forza evocativa del progetto, bellezza delle piante, innovazione concettuale, capacità di stupire…Sono alcuni dei parametri che gli esperti del New York Times hanno preso in considerazione per eleggere i giardini più belli. Da una lista iniziale di 50 giardini, si è arrivati a una scrematura di 25. Ma quali sono i giardini nella TOP 10? Eccoli di seguito. Alcuni sono poco conosciuti, perle nascoste, ma di grande bellezza e valore.

1. Giardino del castello di Sissinghurst (Cranbrook, Inghilterra)

Il giardino più bello del mondo è quello di Sissinghurst, nel Kent, in Inghilterra. La storia di questo meraviglioso giardino è legata a quella della sua creatrice, la nobildonna e poetessa Vita Sackwille West, figlia unica del barone di Sackville. Non potendo ereditare titolo e proprietà, dovette lasciate la casa in cui era nata, Knole House, al cugino. Vita dovette accontentarsi della tenuta di Sissinghurt, che ereditò in semi abbandono. Tuttavia, la sua passione per la botanica e per il bello, la trasformarono in uno dei giardini più belli e famosi di tutta l’Inghilterra. Insieme al marito, il diplomatico e scrittore Lord Harold Nicolson, in trent’anni di lavori e migliorie resero questo luogo un’oasi di bellezza, storia e biodiversità, tra cui il famoso White Garden, che include le più antiche varietà di rose da giardino. Alla morte di Vita, nel 1962, la tenuta di Sissinghurts e il suo celebre giardino passarono al National Trust, di cui, oggi, è uno dei siti più visitati con più di 200 mila visitatori all’anno.

2. Great Dixter House & Gardens (Northiam, Inghilterra)

La seconda posizione è occupata da un altro giardino inglese, il , che si trova nelle campagne dell’East Sussex. La sua storia inizia nel 1910, quando l’uomo d’affari Nathaniel Lloyd, appassionato di storia e architettura, acquista una casa in abbandono a Northiam. Affida poi al suo mentore Edwin Lutyens il compito di ristrutturarla e ampliarla. Lutyens unisce tre edifici, una casa del XV secolo, una dimora contadina del XVI secolo e una nuova ala. In questo paradiso bucolico nasce e cresce Christopher Lloyd, che diverrà un famosissimo architetto paesaggista e autore di libri di successo. Sarà lui, nel tempo, a rendere Great Dixter House un laboratorio di ricerca botanica ed espressività artistica, facendone un punto di riferimento internazionale. Oggi, il complesso è gestito dal Great Dixter Charitable Trust sotto la guida di Fergus Garrett, collaboratore e grande amico di Christopher.

3.Giardino di Ninfa (Cisterna di Latina, Italia)

Sul podio, in terza posizione, un giardino italiano. È il romanticissimo Giardino di Ninfa, a Cisterna di Latina. Il suo nome deriva da un tempio romano, che sorgeva nelle vicinanze, dedicato alle Ninfe, le divinità delle acque. Di proprietà della famiglia Caetano fin dal XIV secolo, è stato prima abbandonato, poi, grazie alla passione per la botanica e l’orticoltura del principe Gelasio Caetani, circa un secolo fa è stato recuperato. Qui si trovano meli e ciliegi ornamentali, magnolie, betulle, iris e una grande varietà di aceri giapponesi. Ma è la sua vicinanza all’acqua che rende il suo paesaggio particolarmente lussureggiante, tanto da risultare quasi fiabesco. Nel Duemila è stato dichiarato Monomento Naturale dalla Regione Lazio.

4.Jacques Wirtz Private Garden (Schoten, Belgio)

 In quarta posizione troviamo il Jacques Wirtz Private Garden di Schoten, in Belgio, rifugio del grande architetto paesaggista Jacques Wirzt, diventando una leggenda del design “green”, tanto da creare lo stile che porta il suo nome. In stile europeo, ma con ispirazione giapponese, il giardino spicca per i suoi arbusti dalle forme tondeggianti, con il verde a dominare su tutto. Le sfumature e la varietà delle forme, tuttavia, lo rendono davvero unico.

5.Tempio Kokedera e giardino del muschio di Saihoji (Kyoto, Giappone)

Nella Top 10 dei giardini più belli del mondo non poteva mancare il Giappone, che conquista la quinta posizione con il giardino del Tempio di Saihoji, noto anche come Kekedera, cioè “giardino del muschio”, di Kyoto. Fondato nel XIV secolo da Muso Kukushi, un maestro giardiniere, che restaurò un tempio lasciato andare in rovina, è un luogo che sembra fuori dal tempo con più di 120 varietà di muschio che ricoprono rocce, sentieri e radici, rendendo il tutto un soffice tappeto dalle mille sfumature di verde. Lo stagno ha la forma di un “kokoro”, il personaggio del folklore locale che rappresenta il cuore e l’anima. Qui si trovano anche delle pittoresche case da te. Si può prendere parte anche a laboratori di copiatura di sutra.

  1. Royal Botanic Gardens Cranbourne (Cranbourne, Australia)

In classifica anche l’Australia con i Royal Botanic Gardens di Cranbourne , a Sud di Melbourne. Creati per conservare le varietà botaniche australiane e a scopo informativo ed educativo, si estendono per oltre 800 ettari e includono ben 22 paesaggi distinti, che spaziano dalle zone desertiche alle praterie, dalle brughiere alle zone umide ai boschi. Qui trovano il loro habitat ideale varie specie di animali autoctoni, tra cui alcune specie rare o in via di estinzione. Ma questi giardini colpiscono anche per la loro bellezza e la loro armonia.

7.Royal Botanic Garden Sydney (Sydney, Australia)

Ancora una posizione nella Top 10 per l’Australia, che occupa anche il settimo posto grazie al Royal Botanic Garden di Sidney, il più antico giardino botanico dell’Australia. È stato fondato, infatti, nel 1816 e si affaccia direttamente sul porto di Sidney. Qui si trovano eucalipti, felci giganti, palma tropicali e arbusti multicolore. Tra quelli più caratteristici, spicca l’Albero Bottiglia, il baobab australiano, tipico del Queenslan, il cui tronco è così largo da contenere tantissima acqua. Nei periodi di siccità, infatti, gli aborigeni attingevano da questi alberi per procurarsi l’acqua da bere. Presso il Cadi Jam Ora Garden, invece, si può conoscere la storia del popolo Gadigal, originario di questa terra, attraverso installazioni e specie arboree coltivate da questi aborigeni. Nella serra, invece, si possono ammirare orchidee, begonie, piante tropicali e 200 varietà di felci.

8. High Line (New York, USA)

Nella Top 10, all’ottavo posto, l’High Line di New York, un parco lungo 2,3 km, costruito dove un tempo c’era la West Side Line, una linea ferroviaria in disuso. Collega Gansevoort Street, nel Meatpacking District, al West Village, all’altezza della 34th Street, attraversando il quartiere di Chelsea. Questo splendido e rivoluzionario giardino, che porta la firma di Piet Oudolf, coniuga lo stile post industriale all’ecologia con la scelta di piante autoctone e fioriture stagionali. Oggi è una delle attrazioni più visitate della Grande Mela, ma è anche molto frequentato dai newyorchesi per fare jogging, passeggiare o rilassarsi leggendo un libro o assistendo a uno dei tanti spettacoli che si tengono in questa oasi verde.

  1. Kirstenbosch National Botanic Garden (Città del Capo, Sud Africa)

Al nono posto troviamo invece il Kirstenbosch National Botanic Garden di Città del Capo, in Sudafrica, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2004. Incastonato tra i pendii del Table Mountain National Park, è stato fondato nel 1913 per preservare la biodiversità botanica del Paese. Ospita, infatti, più di settemila piante autoctone, alcune delle quali crescono solo in questa parte del mondo. Copre un’area di 36 ettari ed è caratterizzato da sentieri che si snodano tra spiazzi erbosi e aiuole di protea e di erica. Ospita anche un piccolo bosco di mandorli amari piantati dal governatore di Città del Capo, Jan Van Reiebecck, nel 1660, per proteggere la colonia dalle aggressioni delle tribù dei boscimani.

10.Miller House and Garden (Columbus, Indiana, USA)

Chiude la TOP 10 dei Giardini più belli del mondo il Miller House and Garden di Columbus, nel Midwest degli Stati Uniti. Perfetta fusione tra architetture e spazi verdi, è stato progettato dall’architetto Eero Saarinen e dal paesaggista Dan Riley. Spicca per le linee simmetriche che si fondono con piante ornamentali, scorci pittoreschi e giochi prospettici. Il giardino ha preso forma nel 1953, grazie all’industriale americano Joseph Irwin Miller e a sua moglie, Xenia, filantropa e mecenate, che desideravano creare uno spazio in cui crescere i loro figlio, coltivare le loro passioni e ricevere gli ospiti. Quattro anni dopo, il loro sogno era stato realizzato e la casa con il suo splendido giardino ha ospitato la famiglia Miller per oltre cinquant’anni. Alla morta di Xenia, nel 2009, i figli donarono la Miller House and Garden all’Indianapolis Museum of Art, oggi Newfield, rendendolo fruibile alla comunità.

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