Sono circa un centinaio le opere di Giorgio De Chirico che, fino al prossimo 1° settembre (la mostra è stata prolungata) saranno esposte presso le Sale dell’appartamento del Doge del Palazzo Ducale, a Genova.
Erano venticinque anni che il capoluogo ligure non dedicava una mostra a De Chirico e ora, a distanza di un quarto di secolo, l’esposizione curata da Victoria Noel Johnson si propone di indagare l’animo filosofico intrinseco nelle opere dell’artista, con particolare attenzione alla componente metafisica, quella che va oltre la realtà e persino oltre la tela.
Nonostante l’evoluzione di stile, tecnica, soggetti, composizione e tonalità di colore, la metafisica rimane una costante in tutta la produzione artistica di De Chirico, che per tutta la vita si è proposto di proporre al fruitore visioni tangibili dell’intangibile.
Il percorso di visita
Si articola per grandi temi. Il primo, “Il viaggio e il ritorno”, include opere come L’ebreo errante (1917), Ulisse (autoritratto del 1922), e il Ritorno di Ulisse del 1968. Si entra poi in uno dei temi più cari e riconoscibili dell’artista, Il mondo degli esterni metafisici, con gli inconfondibili panorami urbani, raccontati attraverso le illustrazioni realizzate per Mythologie di Jean Cocteau del 1934.
Viene poi toccato il tema delle Figure, tra manichini, personaggi mitologici, archeologi e inquietanti muse. Le nature morte e le vite silenti costituiscono il materiale della sezione dedicata alla Natura, mentre nell’ultima sezione, La Tradizione, include le opere ispirate alla ritrattistica del Quattrocento e Cinquecento, tra cui i celebri autoritratti ispirati a Velasquez o a Rubens, copie ed esercizi di stile, libere interpretazioni di opere di grandi dell’arte tra cui Durer, Renoir, Raffaello, Perugino, Watteau e Courbert.
La mostra si può visitare da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30. Ingresso intero € 12, ridotto € 10. Scuole, bambini e ragazzi 6-14 anni € 4.