Gerusalemme
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Gerusalemme, la città santa con 4 millenni di storia

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Gerusalemme, una delle città più belle di Israele con due anime: una parte moderna sempre in forte espansione con i suoi abitanti ebrei a ovest e gli arabi a est, e la parte vecchia, la più bella, la più antica ma anche la più contesa quella reclamata da tutti. Nella parte vecchia ci sono quattro bellissimi quartieri: ebraico, musulmano, cristiano e armeno tutti ricchi di storia e di religiosità. Ed è di questi ultimi che vi parliamo consigliandovi i monumenti più interessanti da visitare, quelli che secondo noi, profumano di storia, cultura e contrasti.

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Una panoramica di Gerusalemme sullo sfondo La Cupola della Roccia

IL QUARTIERE EBRAICO

È abitato in gran parte da ebrei ortodossi. Molto caratteristico e molto ordinato con le sue stradine e gli edifici in pietra speciale che riflettono la luce creando bellissime scenografie di colori, tanto che la mattina il quartiere si veste di bianco e al tramonto assume colori rossastri. Insomma un quartiere molto suggestivo.

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Uno scorcio del quartiere ebraico – foto di Noam Chen

Tanti i luoghi della memoria da visitare così come le sinagoghe e due di queste in particolare ci hanno colpito per la loro bellezza: la storica sinagoga Hurva situata in un angolo incantevole dove fare  una  sosta  e osservare il viavai di gente e l’affascinante complesso della sinagoga Jochanan Ben Zakkai, il più importante luogo di preghiera della comunità ebraica.

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La bellissima Sinagoga Hurva foto di Noam Chen

È in questo quartiere che parte l’ingresso per il Monte del Tempio, conosciuto anche come la Spianata delle Moschee forse il luogo di culto tra i più sacri e contesi al mondo da ben 3 religioni diverse: ebraismo, cristianesimo e islam. Per giungere alla Spianata delle Moschee passerete da controlli rigidissimi con il metal detector. L’abbigliamento dovrà essere consono al luogo sacro ma nell’eventualità foste sprovvisti, nessun problema, addetti sul posto vi daranno  indumenti di colore azzurro da riconsegnare una volta terminata la vostra visita.

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Gerusalemme il quartiere ebraico

La spianata è circondata da alte mura ed è un luogo di forte impatto emotivo che regala grande serenità. Una volta oltrepassata la porta Bab al-Magharida, vi troverete di fronte alla moschea di Al Aqsa, la più grande di Gerusalemme con un ampio cortile gremito di fedeli. Il vostro sguardo balzerà immediatamente verso la lucente Cupola della Roccia così amata dai musulmani. Che meraviglia e che emozione regala questa maestosità.  Un edificio di forma ottagonale che risulta essere il terzo luogo islamico più sacro dopo la Mecca e la Medina il quale racchiude all’interno del santuario la Pietra della Fondazione, dove, secondo la tradizione islamica, il profeta Maometto ascese in Paradiso. La sua cupola è rivestita d’oro (ci sono voluti circa 80 kg per rivestirla) e bellissime piastrelline. L’ingresso è possibile solo attraverso il ponte di legno situato accanto al Muro del Pianto. Agli stranieri non è consentito, purtroppo, l’ingresso diretto alla Pietra della Fondazione.

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Gerusalemme un particolare della Cupola della Roccia

Di fronte invece il Sabil Qait Bey dove si dice si trovasse il Sancta Sanctorum e poi ecco Il Muro Occidentale conosciuto anche come il Muro del Pianto o semplicemente Kotel. È forse il luogo più importante e santo per la religione ebraica  in quanto si tratta del muro che ha sorretto il primo e secondo tempio di Salomone  ma è anche ciò che rimane dell’antico tempio di Gerusalemme. Il luogo che per la religione custodiva l’Arca dell’Alleanza dove ora s’innalza la bellissima Moschea islamica: la Cupola della Roccia che è una sorta di faro perché è visibile da tutti i punti panoramici della città. Il muro del pianto è quasi ipnotizzante ed è bellissimo vedere i tanti chassidim (quegli uomini tutti vestiti di nero, barba, cilindro sopra la testa da dove sbucano lunghe trecce) che  depositano, all’interno del muro, il loro foglietto con la preghiera.  Regolarmente questi biglietti con le preghiere dei fedeli vengono recuperati e sepolti nei campi limitrofi a Gerusalemme. Due sono le sezioni, una per gli uomini e una per le donne.

Gerusalemme il Muro del Pianto
Muro Occidentale unica parte superstite, dell’antico tempio di Gerusalemme

IL QUARTIERE MUSULMANO

E’ considerato il souk raggiungibile oltrepassando la Porta di Damasco (Sha’ar Dameseq) che ne segna l’entrata principale. Sarete sbalzati in un’atmosfera vivace e magica: strade affollate animate da bazar, folclore, profumi, insomma un’atmosfera che ricorda lo stretto legame tra Gerusalemme, l’oriente e l’Islam. È sufficiente passeggiare tra i suoi vicoli per scoprirlo, assaporarlo e amarlo subito. Visitate le strade coperte del mercato (l’Attarin Market e il Lahhamin Market).

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Porta di Damasco

Numerosi sono i negozietti che vendono tessuti variopinti, tra questi anche la tradizionale kefiah. La cosa che colpisce per anomalia e un pochino stona? In mezzo a venditori ambulanti, frutta e chincaglieria varia, sorgono le moschee. È dal quartiere musulmano che inizia la Via Dolorosa, la strada con le sue quattordici stazioni che percorse Gesù prima di arrivare al luogo dove fu crocefisso.

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Una stazione della Via Dolorosa foto di Noam Chen

Questa mistica via parte dalla Chiesa della Flagellazione, vicino alla Spianata delle moschee (l’accesso è dal muro del pianto nel quartiere ebraico) e per circa un chilometro , gran parte in salita, raggiunge la Chiesa del Santo Sepolcro, che incorpora il Calvario e il sepolcro di Gesù. Il quartiere è ricco di monumenti e luoghi simbolo della religione ebraica e cattolica.

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L’interno della Chiesa del Santo Sepolcro foto di Noam Chen

IL QUARTIERE CRISTIANO

Si trova nell’angolo nord-ovest della città vecchia e si sviluppa da Porta Nuova fino alla Porta di Giaffa.  Costeggia le mura a ovest mentre a est confina col quartiere musulmano all’altezza della Porta di Damasco. All’interno del quartiere cristiano percorrendo la Via Dolorosa (sono le ultime stazioni della Via Crucis) di cui vi abbiamo parlato sopra si arriva alla Chiesa del Santo Sepolcro o Chiesa della Resurrezione uno dei luoghi più sacri per i cristiani. Qui vive l’estremo credo cristiano: vedrete fedeli stesi sulla lapide del sepolcro in preghiera. Una chiesa cristiana dove si dice che Gesù sia stato crocifisso, sepolto e poi sia risorto.

«Potremmo non essere assolutamente certi che il sito del Santo Sepolcro sia il luogo della sepoltura di Gesù, ma non abbiamo un altro sito che possa rivendicare di esserlo con la stessa forza, e non abbiamo davvero motivo di respingere l’autenticità del sito.» Dan Bahat, 1986

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La Chiesa del Santo Sepolcro

All’interno del Quartiere Cristiano si trova il mercato dove vige la regola del mercanteggiare e dove è possibile con un po’ di abilità comprare di tutto a prezzi accettabili. Tante le chiese, le moschee e le scuole rabbiniche da vedere.

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Prodotti locali venduti al mercato foto di Noam Chen

IL QUARTIERE ARMENO

Confina con quello ebraico e occupa solo una piccola parte della Città Vecchia. Infatti gli abitanti sono poco più di 2.000 persone. Che bello passeggiare tra le viuzze color ocra e osservare i tanti laboratori di ceramica presi d’assalto dai turisti.  La principale attrazione di questo quartiere è la Cattedrale di San Giacomo (XII secolo) che apre le porte solo durante le funzioni pomeridiane e per ½ ora dalle 15 alle 15.30. È di bellezza sconvolgente, a parte gli intarsi in madreperla, le lampade che pendono dal soffitto e gli affreschi è meraviglioso ascoltare il suono delle preghiere in lingua armena. Secondo gli Armeni sotto l’altare principale di questa Cattedrale sono custoditi i resti di San Giacomo minore ( per la religione cattolica il santo è inumato nella Basilica dei XII Apostoli a Roma).  La comunità armena vive in un quartiere completamente circondato da mura e in questo territorio si trova il Monte Ararat, dove si narra si fosse arenata l’Arca di Noè.  Avete presente il cappuccio a punta che portano in testa i preti armeni? Sembra che la sua forma a punta simboleggi proprio il Monte Ararat.   Vicino alla Cattedrale di San Giacomo c’è un museo, il Mardigian che racchiude la storia del popolo armeno. Aperto dalle 9.30 alle 16.30, il piccolo museo custodisce testimonianze del passato, oltre a stampe, libri e qualche modesto reperto archeologico. Insomma è un quartiere ricco di atmosfera.

NEI DINTORNI

Assolutamente da non perdere Il Monte degli Ulivi, Jebel As-Zeitun, che si trova a circa 2 km uscendo dalla Porta di Damasco. Se non è una giornata caldissima consigliamo di fare il percorso a piedi (circa ½ ora) o per i più pigri 15 minuti in taxi. Andate sulla sommità del Monte per poi lentamente ridiscendere ammirando le meraviglie che il luogo regala. Il suo nome lo deve ai numerosi alberi di ulivo presenti che crescono ormai da millenni.

È un monte molto importante sia per la religione ebraica che per quella cristiana. I profeti hanno dichiarato che questo è il luogo che Dio ha scelto per il giorno del Giudizio nonché la resurrezione degli uomini retti. È il luogo che racconta l’ultima parte di vita di Gesù dal suo arresto alla sua ascensione al Cielo. Una volta raggiunta la cima visitate l’Edicola dell’ascensione, il luogo appunto dove, secondo i cattolici, Gesù è salito al cielo dopo essere risorto e apparso ai suoi discepoli. All’interno, trovate la pietra in cui è impressa l’impronta di Gesù. Camminando verso il basso del monte la chiesa bizantina del Pater Noster, costruita sulla grotta dove Gesù insegnò la preghiera “Padre nostro che sei nei cieli”. Sulle lastre la preghiera è riprodotta in ben 62 lingue. Poco più avanti, sul versante occidentale, il cimitero ebraico, enorme e ricoperto con 150.000 piccole lapidi sulle quali sono deposti tanti sassolini.

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Cimitero ebraico

Da qui potrete avere una veduta della Spianata delle Moschee spettacolare. Continuando a scendere un altro santuario, di epoca medievale, in memoria del pianto di Gesù per le sorti di Gerusalemme: la Chiesa del Dominus Flevit.

Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte“. Luca 19,41-44

E’ una piccola Chiesa quella del Dominus Flevit, con una cappella a forma di lacrima che ricorda appunto quando Gesù, accolto dalla folla gridante, “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” pianse guardando la città e profetizzandone la distruzione. Fermatevi ed ammirate il panorama sulla Cupola della Roccia rimarrete a bocca aperta.

Gerusalemme Dominus Flevit
La chiesa del Dominus Flevit (il Signore pianse) sul monte degli Ulivi

Riprendete il cammino lungo il sentiero e recatevi alla Basilica delle Nazioni nata nel 1924 con la partecipazione di diverse Nazioni. È il luogo dove per la fede cristiana Gesù pregò la sera prima del tradimento di Giuda. L’interno è qualcosa di talmente bello da non riuscire a descrivere quello sfondo blu dove si accende il cielo.

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La Chiesa delle Nazioni foto di Noam Chen

Nel soffitto sono rappresentate le nazioni che hanno contribuito alla creazione della Basilica.

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L’interno della Basilica delle Nazioni – foto di L. Bolgiani

All’esterno l’Orto dei Getsemani, con i bellissimi ulivi millenari. E’ qui che Gesù venne arrestato. Ai piedi del Monte degli Ulivi troverete la Tomba della Vergine uno dei luoghi più suggestivi che potrete vedere. Per buona parte dei cristiani d’oriente è in questo luogo che è stata sepolta Maria dopo essere morta, sepolta, risorta e poi ascesa al cielo.   Per raggiungere la Tomba di Maria una scalinata sotterranea illuminata fievolmente da lampade e lumi appesi al soffitto. Una volta giunti alla cripta una quiete assoluta e tanto amore da parte dei fedeli in pellegrinaggio.

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La Tomba della Vergine Maria foto di Noam Chen

Spostatevi a sud del Monte degli Ulivi, dove si estende il Monte Zion, una piccola altura, un luogo sacro per i cristiani per la presenza della cripta, all’interno dell’Abbazia della Dormizione, una chiesa benedettina con un alto campanile a cupola visibile da molti punti della città. È un luogo che chi ha visitato lo definisce di altissimo impatto, spirituale, mistico. È la Chiesa che ricorda l’ascesa al cielo di Maria al termine della sua vita terrena. Non molto lontano invece un luogo molto caro alla religione ebraica: la Tomba di Re David.

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Abbazia della Dormizione foto di Noam Chen

Siamo giunti al termine della nostra passeggiata per Gerusalemme. Non lasciate però questo magico mondo senza andare prima al museo Yad Vashem si tratta del memoriale della Shoah, il luogo che ricorda i sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti. In questo luogo si ricordano anche i “non ebrei” che hanno rischiato la propria vita per salvare anche un solo ebreo. Ci sono molti alberi, nel viale del Giardino dei Giusti, e 300 di questi portano nomi di italiani.

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Museo dell’Olocausto foto di Noam Chen

DOVE MANGIARE:

Vi segnaliamo alcuni luoghi dove assaggiare piatti tipici come l’hummus (mousse di ceci) e falafel (polpette di legumi) accompagnati dalla pita, il tipico pane: Abu Shukri    Al wad st. Ras Salem (vicino alla 6 stazione della  via Dolorosa), Gerusalemme 9710700, Tel. +972 2-627-1538. (quartiere mussulmano). Un altro piatto della tradizione è il Mutabaq un dolce fatto di farina, acqua, sale farcito con formaggio di capra e cosparso di limone e zucchero a velo. Credete una delizia.

Gerusalemme piatto cucina
Piatto tipico della cucina Israeliana – foto di Luciana Bolgiani

Nel quartiere cristiano segnaliamo Il ristorante Lina Restaurant Al Khanka Street | Old City, Gerusalemme 17392, Israele +972 2-627-7230

Per i cultori dell’arte culinaria che vogliono scoprire i sapori delle taverne armene invece consigliamo di cenare alla Taverna Armena, indirizzo 79 Armenian Patriarchate Rd, Gerusalemme è un ristorante all’interno di un palazzo storico che un tempo era parte di un monastero crociato. Gli arredi, i manufatti, gli oggetti in ferro battuto, le ceramiche e le stoffe all’interno vi faranno pensare per un attimo di essere entrati in un museo. Cosa mangiare?  Una buona zuppa di mazdoun (yogurt) o di pollo aromatizzata alle erbe o spiedini di pollo grigliato o altro tipo di carne serviti con riso o patate.

Cosa dire agli amici una volta tornati dal vostro viaggio di Gerusalemme? Un luogo spirituale dove convivono tranquillamente mussulmani ebrei cristiani e armeni. Unica, inimitabile e indecifrabile città.

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Un’uomo intento al suo lavoro nella magica Gerusalemme