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PREMIUM INTERVIEW Weekend con gusto

Gargano, Puglia. Due borghi, due gioielli, una foresta incantata…

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Testo, interviste, foto  di Cesare Zucca—-

(Italian and English Versions)

Oggi vi porto nello splendore del Gargano in Puglia, straordinario testimone di una regione che stupisce per la sua natura e la sua storia, dove terra e acqua si incontrano in maniera spettacolare fino agli estremi della penisola.
Le scenografiche rocce sembrano fortezze che si versano in mare, riportandoci a un paesaggio epico che ha segnato miti, leggende, scienze, tradizioni e fragranze mediterranee.
Scopriamo due gioielli: Vico del Gargano, piccolo, incontaminato borgo, dove le case diroccate raccontano storie antiche e le suggestive chiese invitano alla meditazione per poi tuffarci nel mare e nella magia di Peschici, incantevole villaggio abbarbicato sulla roccia e affacciato su un mare cristallino, senza dubbio una delle località più suggestive della Puglia.Due meraviglie collegate da un incantevole percorso green attraverso il verde lussureggiante della Foresta Umbra.
Siete pronti? Partiamo da Vico, affascinante borgo di origine medioevale Il cui centro storico si svincola tra stradine anguste, viuzze strette e minuscoli passaggi.Il più conosciuto è il pittoresco “Vicolo del Bacio” talmente stretto che è impossibile non stringervi a chi vi sta a fianco e se si tratta di una persona amata… smack, ci scappa il bacio!
Il folclore del borgo e della sua gente vi farà compagnia, dall’autista del furgoncino che, a voce spiegata, annuncia l’arrivo dell’aglio, all’allegria delle bancarelle del mercato, generoso procacciatore di verdure e frutta freschissime e di profumatissimo origano.
Qua e là vi verrà proposta la tradizionale paposcia, una croccante focaccia conosciuta sin dal XVI secolo e apprezzata per la sua squisitezza e per il modo di prestarsi facilmente ai diversi ripieni che variano dalla carne alle verdure, perfino alla Nutella (anche no….) o classicamente farcita di pecorino e olio evo.DA VEDERE
Il Castello edificato dai Normanni nel 1167, la Cinta muraria con le caratteristiche torri a base tonda e le numerose chiese, tra cui la Chiesa della Beatissima Vergine Assunta, la parrocchiale più antica di Vico, Chiesa Madre, Chiesa del Purgatorio, Chiesa di San Nicola, Chiesa di Santa Maria del Suffragio che nel 1759 aprì la sua sacrestia all'”Accademia degli Eccitati” esperti di questioni sociali ed economiche. Sembra all’interno sia custodita un frammento della santa Croce.Chiesa del Carmine ospita le statue dei Misteri, portate in processione il Venerdì Santo e infine Chiesa Matrice con il suo portale in pietra e i suoi altari, tra cui quello di San Valentino, protettore della città e speciale “testimonial” della Festa degli Innamorati del 14 Febbraio, dove il borgo si veste di fiori, cuori e arance.DA VEDERE
Move,
Museo Archeologico del Gargano, è testimone della necropoli nei pressi del Monte Pucci. Si compone di circa un migliaio di loculi, organizzati attorno ad almeno ventisei ipogei articolati in una serie di intricate gallerie che sfociano in ambienti più vasti destinati al culto stesso dei morti. Gli scavi hanno portato alla luce oggetti funerari tra cui anforette, pettini e un meraviglioso anello in oro con castone in agata blu raffigurante Diomede.

Trappeto Maratea, straordinario sito di archeologia industriale. e testimone dell’antica civiltà contadina di Vico. La sua struttura a sviluppo orizzontale ci riporta all’anno 1300 e rappresenta una vera fabbrica dell’olio garganico. All’interno del Museo sono esposti gli strumenti legati alla molitura delle olive, come le presse in legno per la spremitura, la macina ed altri strumenti utili per i lavori agricoli.

DOVE MANGIARE A VICO
Pizzicato, popolare bar del centro  e stop ideale per un drink o uno snack, non perdetevi i loro spicchi d’arancio tuffati nel cioccolato, mentre alla sera vi consiglio un ottimo cocktail da Terra Terra in una location da fiaba, per godervi il loro signature drink “Oliveto” a base di gin con olio extra vergne di oliva monovarietale coratina.Radici
La tipicità è servita! Ristorante dall’ atmosfera casual e accogliente, dove vengono serviti piatti tradizionali della cucina pugliese con un tocco gourmet. Nel menu le immancabili orecchiette. servite con vongole, pesto di fave fresche al limone, favette e cicoria e i loro troccoli alla salicornia con bottarga di cefalo e bufala fresca.A chi, come me, ama il pesce, il menu propone un un polpo scottato su crema di ceci e rosmarino, una fumante impepepata di cozze e agrumi, affumicate al legno d’olivo un meraviglioso carpaccio di ricciola, con salicornia e gel di arancia.
Qualità-prezzo e allegria in tavola.
L’Orto del Conte
Eduardo Tomaiuoli vi accoglie nel suo suggestivo ristorante/pizzeria Trappeto e nel piacevole e storico giardino dell’Orto del Conte, dove la Chef Carla Simon serve una cucina attenta, ben strutturata e ricca di sapori del territorio.
Eduardo, nel tuo menu trionfano le orecchiette, perchè?
Forse il ricordo mamma Mattea in cucina e io che di nascosto rubavo qualche orecchietta… anzi rubavo un po’ di tutto, braciole, pezzetti di capretto…Cosa “devo” assaggiare della tua cucina ?
La mia è una cucina che rispetta le tradizioni del territoio a secondo della stagionalità, ad esempio, quando è la stagione dei fiori di zucca, li servo sulle orecchiette con un caprino cacioricotta.
Pesce?
Frittelle di baccalà, gambero in tempura croccante al frutto della passione e alla nostra succosa arancia bionda. Mi incuriosiscono anche gli abbinamenti insoliti: polpo e stracciatella oppure una spigola al forno con pistacchi, mandorle, salsa di arancia. semplice, appetitosa e bella da vedere.
So che hai un “pollice verde” per carciofi e lampascioni sottolio…
Certo, una nostra prerogativa, rigorosamente fatti in casa, cosi come i nostri liquori fine pasto: il finocchetto, il laurino, il mandarinetto.

Eduardo Tomaiuoli e la Chef Carla Simon

DOVE DORMIRE A VICO
A Casa di Gaia Bnb 349 564 3368
Lo charme di una casa antica dall’arredamento classico con tocchi di vintage e meravigliosi pavimenti a mattonelle. Aspettatevi un cordiale benvenuto, stupenda accoglienza, letto comodo, bagno moderno ben attrezzato e deliziose torte cucinate dalla padrona di casa, rigorosamente fatte in casa e servite per la prima colazione. Situata nel centro storico, proprio di fronte al bar che serve una granita al limone… da Oscar!Lasciamo Vico per raggiungere Peschici.
Ci aspetta un meraviglioso percorso nel bel mezzo del Parco Nazionale del Gargano, La faggeta della Foresta Umbra si estende sul promontorio del Gargano per circa 3200 ettari, dei quali 182 sono stati riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’Umanità.

La natura ci regala tigli giganteschi, aceri, carpini, molte specie di felci, agrifogli, anemoni, viole e ciclamini nonchè moltissime specie di orchidee.
Gli amanti del trekking e della natura scopriranno splendidi sentieri e itinerari da percorrere a piedi, in bici o a cavallo e… naturalmelmente, tante oasi del gusto.
Pronti per una sosta davvero green e indiscutibilmente gourmet?
Eccoci a ELDA Hotel 4 stelle, un progetto di conoscenza territoriale che ospita un fantastico ristorante, guidato dall’intraprendente Chef Libero Ratti, paladino di una cucina creativa che mira a valorizzare la cultura gastronomica del territorio e le rinomate eccellenze agroalimentari locali. Libero adora Il caciocavallo podolico del Gargano, non beve vino, ama cucinare a casa per gli amici, improvvisando quando il frigo è mezzo vuoto, andando sul classico quando ha tutti gli ingredienti. Definisce la sua cucina: selvatica, tradizionale e identitaria, a cui io aggiungerei molto suggestiva.
Ho puntato sul menu “Walk on the Woods”, sette portate per un percorso fatto di profumi e sapori che vi porterà a un nuovo approccio con la Foresta Umbra. Spesso serviti su tronchi di alberi, foglie o funghI, i piatti variano da primi vegetariani, come lo Gnocco di Primavera fatto con patata, ortIca, salsa pecorino, fiori di sambuco, fino alla tradizionale pasta “strascinata” lavorata con salsa alla patata affumicata, rucola selvatica, dadolata di patate cotte nella cenere e salsa spicy.
Tartellette fichi e zenzero, bottarga di muggine fatta in casa, ricotta, lardo sabatino, chips baccalà, rapa e pomodoro per concludere con un suggestivo Mont Blanc di mousse di castagne, castagna glassata, meringa.
Ratti ama raggiungere l’ospite a tavola e partecipare del piacere dell’assaggio e dell’esperienza, raccontando e raccontandosi. “Amo ogni espressione d’arte, mi dice, da Basquiat, ai cartoni animati di Disney, dai canti folcloristici del Gargano alla street music. Mi piacciono i ricordi in cucina, come quell’alba in cui sorpresi nonna Antonietta, la macellaia del quartiere, mentre cuoceva il ragu della domenica, irresistibile, da “zuppettare” all’istante…”

Libero Ratti

Nel menu ho voluto inserire Il “Coniglio e l’Insalata”, continua lo Chef, forse per ripescare un ricordo di quando avevo 8 anni e mi ero affezionato a un coniglio che tenevamo in giardino. Un giorno non lo trovo più, chiedo a mamma che con un sospiro mi dice ” Guarda nel frigo”. Era lì, bello cucinato, coperto da qualche foglia di lattuga iceberg..Lasciamo questa oasi green per raggiungere Peschici, borgo terra-mare noto per il suo affascinante centro storico custodito all’interno di mura medievali, dove si snodano stradine, scalinate e pittoresche botteghe artigianali.
Il centro storico di Peschici è segnato da un arco e da una torre di avvistamento di epoca angioino-aragonese il cui ponte chiudeva il paese ad ogni calar del sole per proteggerlo dai briganti.
Scoprirete stili architettonici differenti e di diversi periodi storici, case a cupola tetti spioventi, arcate, scalinate e l’iconco Castello Normanno, le cui stanze “segrete” destinate un tempo a prigioni, sono ora aperte al pubblico e ospitano il Museo della Tortura con marchingegni vari che vanno dalla gogna alla poltrona spinosa… Vale la pena di vederlo? Direi di si, soprattutto perchè dopo questo percorso horror e tante macchine infernali… si sbuca in un rassicurante giardino fiorito da cui godere una spettacolare vista sul mare.DA VEDERE
La chiesa di Sant’Elia Profeta, che viene celebrato ogni anno il 20 Luglio con una sontuosa festa. E’ costruita con grossi blocchi di pietre marmoree e un imponente campanile “sfondato” collocato in una posizione insolita, al centro del fianco destro. La Chiesetta del Purgatorio, un continuo rimando al tema della morte, con i teschi crociati posti sulle ante del portone, sullo stipite e sulllo stesso altare che, visto dall’ingresso assume, con l’abside, le due finestre frontali e l’altare, proprio le sembianze di un teschio.IL MARE DI PESCHICI
Peschici è ricca di spiagge, sia libere che attrezzate. Le più famose sono Marina di Peschici e Spiaggia San Nicola, dalla sabbia fine e mare corallino, Spiaggia di Jalillo, caratterizzata da un grande macigno roccioso.
Per chi cerca tranquillità, la Baia di Zaiana offre un’insenatura incastonata tra alte pareti rocciose mentre la Spiaggia di Manaccora, apprezzata per il suo contesto naturalistico, è un litorale sabbioso circondato dalla natura.
DOVE MANGIARE A PESCHICI
Spiaggia o borgo?
Vi consiglio di fare tutte e due le esperienze, magari cominciando dai famosi trabucchi, un tempo utilizzati per la pesca e oggi convertiti in pittoreschi ristoranti di pesce.
Rimaniamo in spiaggia, ci attende il ristorante Eden, un angolo di paradiso ai bordi del mare. Al timone troviamo Chef Angelo Costante.

Angelo Costante

Buongiorno Angelo, com’ è nata la passione per la cucina?
Tutto è nato da picolo locale gestitito dai nonni e proseguito con i miei genitori, io sono praticamente cresciuto lì. Ai fornelli c’erano zia Mattiuccella. mamma Katia e io sgattaiolavo spesso in cucina, ricordo che amavo assaggiare aragoste e astici.
Quando è scattata la scintilla professionale ?
E’avvenuta all’ Università di Torino, dove studiavo ingegneria spaziale. Abitavo da solo, in un piccolo appartameno e ho iniziato a cucinare per me, devo dire che la cosa mi attirava sempre di più.
Cucinavi pugliese anche a Torino?
Beh, ci provavo, ma non ne ero soddisfatto. Prendi ad esempio il nostro tradizionale “pane e pomodoro”, nonostante “salissi” gli ingredienti da Peschici, non mi veniva mai uguale all’originale… forse l’aria, o l’acqua, chissà…
A proposito pane raffermo bagnato o pane fresco?
lo preferisco usare il pane fresco, anche se la tradizione dice che si dovrebbe usare il pane vecchio, bagnato nell’acqua e riciclarlo.
Il tuo olio preferito?
Olio Bio e Evo delle Tenute Donna Vittoria, monocultivar Coratina 100%, con un fruttato intenso e sentori di erba appena tagliata, carciofo, pepe e pomodoro. Perfetto per il “pane bagnato e pomodoro”


Cucini a  casa?
Beh meno di allora, mi sono abituato a uno largo spazio professionale e a casa non mi ci trovo.
Il tuoi piatti preferiti?
Un piatto della tradizione peschigiana: la seppia con le sue interiora, cucinata direttamente sulla griglia, poi tagliata a pezzetti lasciando che il nero colori tutta la seppia. Poi vado fiero del mio Risotto affumicato all’ulivo, gambero e bisque di gambero. Te lo faccio assaggiare!
Tanto pesce , vero?
Si, qui va fortissimo il pesce all griglia, se ne occupa papà, tu scegli il pesce e lui te lo cucina come piace a te, semplice no?
E a te come piace?
Adoro il branzino al sale, spolverato a crudo con una salsa di prezzemolo e limone e poi grigliatoCome definisci la cucina di Eden ?
Una cucina di contrasto, un filo tradizionale ma giovane e eclettica.La Porta di Basso
Stella Michelin, location da brivido, a picco sul mare, vista mozzafiato, servizio impeccabile sempre accompagnato da un sorriso. Al timone troviamo lo Chef Patron Domenico Cilenti, nativo di  Peschici e cresciuto nel ristorante di famiglia. Seguono esperienze internazionali che lo riportano nella sua amata città dove nel 2003 inaugura “Porta di Basso” una cucina fatta di sfumature nette, di emozioni decisi, di sapori brillanti tipici del Sud Italia, composta da prodotti interamente biologici, biodinamici o selvatici.

Domenico Cilenti

Una lunga esperienza dà vita a due menù degustazione che raccontano storie di mare e di terra, la fatica dei contadini e le attese dei pescatori. È un viaggio tra climi miti assolati del litorale adriatico, caratterizzato dal pescato e i suoi riflessi e dal colore più caldo della Foresta Umbra
La tecnica ha permesso di dare nuova vita a prodotti semplici: il pesce povero, le verdure spontanee e l’olio evo che unisce e avvolge ogni cosa.

Porta di Basso vi accoglie con un arredamento elegante e funzionale, due menù degustazione che raccontano storie di mare e di terra, la fatica dei contadini e le attese dei pescatori. servite con una mise en place semplice e accattivante. Protagonista è la natura che offre una varietà sorprendente di prodotti che si alternano nel ciclo delle stagioni e la curiosità, alimentata dal desiderio di sperimentare
Tra i benvenuti dello Chef: tartellette di pera, zenzero e bottarga di muggine, sandwich con ricotta della masseria Facenna, lardo della selezione Sabatino e menta, ostrica in tempura di nero di seppia, pomodoro di fois gras, baccalà marinato con chips di pomodoro e rape.
Trionfano i pesci: cubo all’acquasale di pomodoro, Carpaccio di branzino alla succosissima arancia bionda, Sgombro affumicato, oliva Bella di Cerignola e nocciole ai quattro sapori. Spunta la carne: tenerissimi ravioli di cinghiale di bosco e un vero tributo al mare pugliese: zuppa di pesce con rana pescatrice, san pietro, scorfano e cefalo su patate levia e sponsale.
Buongiorno Domenico, un suo viaggio indimenticabile?
Un meraviglioso viaggio in Norvegia, dove ho sperimentato la tecnica dell’affumicato, il grande rispetto della natura, la cura della freschezza dei prodotti.
Il suo rapporto con la Puglia?
Mettere nel piatto la nostra terra, il nostro mare, i visi solcati e le mani ruvide dei pescatori, con grande rispetto per il territorio e ciò che ci accompagna, dal pesce alle verdure, alla carne podolica, alle capre garganiche…
La sua cucina?
Ho imparato i gusti autentici e sani dai miei genitori, persone semplici che usavano, nell’agriturismo di famiglia, i frutti dell’orto e la pasta fatta in casa, una cucina semplice, di pochi ingredienti ma ricchissima di sapori. Una tavola che rappresenta il mio vivere nel Gargano, in Puglia, a Peschici e vivere con il cuore.
Il suo primo ricordo “gourmet”?
Il pane, acqua, sale e pomodoro che nonna Michelina ci portava sul bagnasciuga della spiaggia, indimenticabile! Lo trovi anche nel mio menu, a cena e a colazione, davvero wow.

Nel suo frigo: sempre e mai..
Sempre verdura e frutta fresca, pesce e pomodori, che adoro e che sono protagonisti nel mio menu, dall’antipasto al dolce. Mai dadi, preconfezionati e plastica.
Un piatto che preferisce mangiare se cucinato da qualcun altro?
(sorride) Beh in verità sono due: i paccheri agli scampi e i maccheroncini com melanzane , mozzarella e pomodoro di mia moglie Annalisa, sono la fine del mondo…
Un sogno nel cassetto?
Ampliare e far conoscere la mia Scuola di Cucina Diffusa, unica al mondo, presente in diverse strutture, dall’orto all’aula didattica in masseria, al trabucco, tutte entità dislocate in un territorio dove c’è una biodiversità incredibile dove la natura fa da padrona a contatto diretto con i nostri prodotti.
La scuola si rivolge a studenti diplomati in istituti alberghieri e giovani con esperienza nel campo della ristorazione, che vogliano approfondire e perfezionare le proprie conoscenze nonché indirizzare la propria tecnica alla cucina contemporanea.
Ospitiamo una volta a stagione, studenti provenienti da ogni parte del mondo come Israele, Russia, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Messico e Inghilterra. La tre giorni scolastica viene approfondita nelle masserie della Foresta Umbra dove i ragazzi imparano la produzione del caglio e dei formaggi prodotti da mucche podoliche.


E IL GELATO?
La risposta è Pina Gel
La Gelateria Pina Gel apre a Peschici nel 1984, nonna Lucrezia, già veterana nella preparazione del gelato artigianale, le dà il nome di sua figlia Giuseppina, detta Pina. Nel  2011 la Gelateria passa sotto la guida di Iginio Ventura, figlio di Giuseppina che, coadiuvato da Francesco Canestrano, ci delizia con le sue creazioni, che vanno dai gusti classici, come gianduiotto, pistacchio, nocciola e la sublime crema degli angeli di tuorli d’uovo a nuovi esperimenti e nuove creazioni.L’inarrestabile Iginio ci soprende sempre con gusti rivoluzionari, come il nuovissimo gelato dalle triple consistenze: granita al caffè. crema di mandorla, un ciuffetto di panna. Affondateci il cucchiaino, assaggiatelo e… siete in paradiso !
Grande specialita di Pina Gel sono i gusti alla frutta , intendiamoci… frutta vera, del territorio e di stagione, come more, amarene selvatiche,  lamponi, gelsi bianchi e neri.Segnatevi questo indirizzo: PinaGel Corso Umberto 1,7 Peschici e se siete nel Gargano o dintorni, occhio al suono di una trombetta: è il truck PinaGel che arriva con i suoi gelati paradisiaci.

DOVE DORMIRE
Dimore di Porta di Basso, oltre al ristorante e scuola di cucina, Chef Cilenti è anche albergatore, infatti offre le sue “dimore”: eleganti suites scavate nella roccia, che prendono il nome da alcuni ingredienti amati dallo Chef : Cannella, Menta, Rosmarino, Salvia, Timo…
Io sperimenatato la suite Zafferano, ampia 25 mq, sotto un’alta volta a botte di pietra e calce bianca con accesso da un pittoresco vicolo del borgo, composta da zona con letto matrimoniale, tavolini di marmo e applique d’ottone. La zona soggiorno ospita con ampio divano di lino bianco dinanzi ad antica cassa garganica dove le spose riponevano la dote. Ampio bagno in suite con doccia, terrazzino e un meraviglioso affaccio sul mare.
La colazione viene servita su terrazze a picco sul mare, si apre con pane fatto in casa a lievitazione naturale, olio di peranzana e pomodoro; seguono uova fresche “Biancofiore” in camicia o con capocollo e guanciale della selezione Sabatino e degustazione di formaggi freschi e stagionati accompagnati da miele di marruco e marmellate della azienda di famiglia “I fiori del orto”.
Spremute di agrumi del Gargano e centrifughe di frutti di stagione preludono a dolci fatti in casa, torte, biscotti e croissant. Gran finale con yogurt e ricotta della masseria Facenna, frutta fresca dell’orto di famiglia e piccola e golosa pasticceria.
Ecco come iniziare un’ indimenticabile giornata a Peschici!

Se cercate una soluzione qualità-prezzo , vi seganlo Il Fico d’India , grazioso Bnb a solo 1 km dal centro storico di Peschici, Il Castello è a soli 8 minuti a piedi dalla struttura mentre la spiaggia S.Maria Calena è raggiungibile in 13 minuti a piedi.
Muri chiari, accessori color del mare, un balcone e una terrazza, un giardino, aria condizionata, TV satellitare. Per chi viaggia in auto, l’appartamento offre un parcheggio pubblico nelle vicinanze.PARCO DEL GARGANO
Dai boschi ai sentieri costieri, dai paesaggi terrazzati ai laghi, devi solo scegliere il tuo modo preferito per conoscere il Parco del Gargano tra le tante attività proposte: trekking, nordic walking, orienteering, equitazione, ma anche rilassanti passeggiate per passare qualche in una natura rigogliosa e sorprendente.
Se amate perdervi tra le strade strette dei centri storici, in curiosi musei incastonati in antichi trappeti sotterranei, visitare laboratori artigianali e conoscere i custodi della storia garganica, scoprirete angoli nascosti luoghi autentici frutto dell’architettura popolare ma anche veri scrigni di storia e arte dalle influenze mediterranee.Passeggiate ed escursioni trekking, in mountain bike o a cavallo nella Foresta Umbra, visite ai borghi storici, ai monumenti, alle botteghe artigiane, laboratori di cucina tradizionale e degustazioni di prodotti tipici, camminate in riva ai laghi del Gargano o tra torri costiere e trabucchi.
Vi ho convinti?
Allora, prossimo weekend: destinazione Gargano!

Un grazie particolare a Journalist Antonella Millarte, Oil expert Sabrina Pupillo and Tonino Ventura

CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.  Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta in stile ‘Turista non Turista’
English Version

Gargano, Puglia. Two villages, two jewels, an enchanted forest…

Today I take you to the splendor of the Gargano in Apulia, an extraordinary witness to a region that amazes with its nature and its history, where land and water meet in a spectacular way right up to the ends of the peninsula.
The scenic rocks look like fortresses that pour into the sea, taking us back to an epic landscape that has left its mark on Mediterranean myths, legends, sciences, traditions and fragrances.
We discover two jewels: Vico del Gargano, a small, uncontaminated village, where the ruined houses tell ancient stories and the evocative churches invite us to meditate and then dive into the sea and the magic of Peschici, an enchanting village perched on the rock and overlooking a crystalline sea, undoubtedly one of the most evocative locations in Puglia. Two wonders connected by an enchanting green route through the lush greenery of the Umbra Forest ( Foresta Umbra)
You are ready?
Let’s start from Vico, a charming village of medieval origins whose historic center is divided between narrow streets, narrow alleys and tiny passages. The best known is the picturesque “Vicolo del Bacio” so narrow that it is impossible not to hug those next to you and if it’s a loved one… smack, let’s kiss!
The folklore of the village and its people will keep you company, from the driver of the van who, in a clear voice, announces the arrival of the garlic, to the cheerfulness of the market stalls, generous procurers of fresh vegetables and fruit and fragrant oregano .
Here and there you will be offered the traditional paposcia, a crunchy focaccia known since the 16th century and appreciated for its delicacy and the way it lends itself easily to different fillings that vary from meat to vegetables, even Nutella (not my fav…) or classically stuffed with pecorino cheese and extra virgin olive oil.
MUST SEE
The Castle built by the Normans in 1167, the city walls with the characteristic round-based towers and the numerous churches, including the Church of the Beatissima Vergine Assunta, the oldest parish church in Vico, the Mother Church, the Church of Purgatory, the Church of San Nicola , Church of Santa Maria del Suffragio which in 1759 opened its sacristy to the “Accademia degli Eccitati” experts in social and economic issues. It seems that a fragment of the Holy Cross is kept inside.

Chiesa del Carmine hosts the statues of the Mysteries, carried in procession on Good Friday and finally Chiesa Matrice with its stone portal and its altars, including that of Saint Valentine, protector of the city and special “testimonial” of the Valentine’s Day on the 14th February, where the city dresses in flowers, hearts and oranges.

TO SEE
Move, Archaeological Museum of Gargano, is witness to the necropolis near Monte Pucci. It is made up of around a thousand niches, organized around at least twenty-six hypogea divided into a series of intricate galleries which lead into larger spaces intended for the cult of the dead themselves. The excavations brought to light funerary objects including amphorae, combs and a wonderful gold ring with a blue agate bezel depicting Diomedes.

Trappeto Maratea, extraordinary site of industrial archaeology. and witness to the ancient peasant civilization of Vico. Its horizontal structure takes us back to the year 1300 and represents a true Gargano oil factory. Inside the Museum, tools related to olive pressing are exhibited, such as wooden presses for pressing, millstones and other useful tools for agricultural work.

WHERE TO EAT IN VICO
Pizzicato, the popular bar in the centre, is the ideal stop for a drink or a snack, don’t miss their orange segments dipped in chocolate, while in the evening I recommend an excellent cocktail from Terra Terra in a fairytale location, to enjoy their signature drink “Oliveto” based on gin with Coratina monovarietal extra virgin olive oil. Roots
Restaurant Radici
Typicality is served! Restaurant with a casual and welcoming atmosphere, where traditional dishes of Apulian cuisine are served with a gourmet touch. The inevitable orecchiette on the menu. served with clams, fresh broad bean pesto with lemon, broad beans and chicory and salicornia troccoli with mullet bottarga and fresh buffalo mozzarella, fresh broad bean pesto with lemon. For those who, like me, love fish, the menu offers a seared octopus on cream of chickpeas and rosemary, a steaming peppered of mussels and citrus fruits, smoked in olive wood, a wonderful carpaccio of amberjack, with samphire and orange gel, Quality-price and joy on the table.
L’Orto del Conte
Eduardo Tomaiuoli welcomes you in his charming Trappeto restaurant/pizzeria and in the pleasant and historic garden of the Orto del Conte, where Chef Carla Simon serves attentive, well-structured cuisine rich in local flavours.

Eduardo Tomaiuoli e la Chef Carla Simon

Eduardo, Orecchiette triumphs in your menu, why?
Maybe I remember mother Mattea in the kitchen and me secretly stealing some… or rather I stole a bit of everything, chops, pieces of kid…

What “should I” try from your cuisine?
My kitchen respects the traditions of the territory according to seasonality, for example, when it’s courgette flower season, I serve them on orecchiette with goat’s cheese cacioricotta…
Fish?
Cod fritters, crunchy tempura shrimp with passion fruit and our juicy blonde orange. I’m also curious about the unusual combinations: octopus and stracciatella or baked sea bass with pistachios, almonds and orange sauce. simple, appetizing and beautiful to look at.
I know you have a “green thumb” for artichokes and lampascioni in oil…
Of course, it’s one of our prerogatives, rigorously homemade, as are our after-meal liqueurs: fennel, laurino, mandarinetto.

WHERE TO SLEEP IN VICO
A Casa di Gaia
The charm of an ancient house with classic furnishings with vintage touches and wonderful tiled floors. Expect a friendly welcome, wonderful hospitality, comfortable bed, well-equipped modern bathroom and delicious cakes cooked by the hostess, strictly homemade and served for breakfast. Located in the historic center, right in front of the bar that serves a lemon granita… like an Oscar!

We leave Vico to reach Peschici.
A wonderful route awaits us in the middle of the Gargano National Park, The beech forest of the Umbra Forest extends over the Gargano promontory for approximately 3200 hectares, of which 182 have been recognized by UNESCO as a heritage of Humanity.The countryside gives us gigantic lime trees, maples, hornbeams, many species of ferns, hollies, anemones, violets and cyclamens as well as many species of orchids.
Trekking and nature lovers will discover splendid paths and itineraries to travel on foot, by bike or on horseback.
And… of course many oases of taste.
Ready for a truly green and unquestionably gourmet stop?
Here we are at ELDA Hotel 4 stars, a territorial knowledge project that hosts a fantastic restaurant, led by the enterprising Chef Libero Ratti, champion of a creative cuisine that aims to enhance the gastronomic culture of the area and the renowned local agri-food excellences. Libero loves Podolico caciocavallo from Gargano, he doesn’t drink wine, he loves to cook at home for friends, improvising when the fridge is half empty, going classic when he has all the ingredients. He defines his cuisine as: wild, traditional and identifying, to which I would add very suggestive.

Libero Ratti

I focused on the “Walk on the Woods” menu, seven courses for a journey made of aromas and flavors that will take you to a new approach to the Umbra Forest. Often served on tree trunks, leaves or mushrooms, the dishes vary from vegetarian first courses, such as Gnocco di Primavera made with potato, nettle, pecorino sauce, elderflower, up to the traditional “strascinata” pasta made with smoked potato sauce, Wild rocket, diced potatoes cooked in ash and spicy sauce
Fig and ginger tartlets, homemade mullet bottarga, ricotta, Sabatino lard, cod chips, turnip and tomato to conclude with a suggestive Mont Blanc of chestnut mousse, glazed chestnut, meringue.
Ratti loves to join the guest at the table and participate in the pleasure of tasting and experience, telling and telling his story.
“I love every expression of art, Enrico tells me, from Basquiat to Disney cartoons, from the folk songs of the Gargano to street music. I like memories in the kitchen, like that dawn when I surprised grandmother Antonietta, the neighborhood butcher , while the Sunday ragu was cooking, irresistible, to be “souped” instantly…”

“I wanted to include the Rabbit and the Salad on the menu, continues the Chef, perhaps to recall a memory of when I was 8 years old and I had become fond of a rabbit that we kept in the garden. One day I can’t find it anymore, I ask my mother who with a sigh he says to me “Look in the fridge…”.
We leave this green oasis to reach Peschici, a land-sea village known for its fascinating historic center guarded within medieval walls, where narrow streets, stairways and picturesque artisan shops wind their way.
The historic center of Peschici is marked by an arch and a watchtower from the Angevin-Aragonese era whose bridge closed the town at every sunset to protect it from bandits.
You will discover different architectural styles and from different historical periods, domed houses with sloping roofs, arches, stairways and the iconic Norman Castle, whose “secret” rooms once used as prisons, are now open to the public and host the Torture Museum with various contraptions ranging from the pillory to the thorny armchair… Is it worth seeing? I would say yes, especially because after this horror journey and many infernal machines… you emerge into a reassuring flower garden from which you can enjoy a spectacular view of the sea. TO SEE
The church of Sant’Elia Profeta, which is celebrated every year on July 20th with a sumptuous feast, is built with large blocks of marble stones and an imposing “broken” bell tower placed in an unusual position, in the center of the right side. The Church of Purgatory, a continuous reference to the theme of death, with the crusader skulls placed on the doors of the door, on the jamb and on the altar itself which, seen from the entrance, takes on, with the apse, the two front windows and the altar , exactly the appearance of a skull.
THE SEA OF PESCHICI
Peschici is full of beaches, both free and equipped. The most famous are Marina di Peschici and Spiaggia San Nicola, with fine sand and coral sea, Spiaggia di Jalillo, characterized by a large rocky boulder
For those seeking tranquility, the Zaiana Bay offers an inlet nestled between high rocky walls while the Manaccora Beach, appreciated for its naturalistic context, is a sandy coast surrounded by nature.

WHERE TO EAT IN PESCHICI
Beach or village?
I recommend you have both experiences, perhaps starting with the famous trabucchi of Peschici, once used for fishing, which have now been converted into picturesque fish restaurants.
Right on the beach, the Eden restaurant awaits us, a corner of paradise on the edge of the sea.
At the helm there is a young Chef Angelo Costante

Angelo Costanti

Good morning Angelo, how did your passion for cooking begin?
It all started from a small place run by my grandparents and continued with my parents, I practically grew up there.
Aunt Mattiuccella was at the stove. mother Katia and I often slipped into the kitchen, I remember that I loved tasting lobsters and lobsters.
When did the professional spark arise?
It happened at the University of Turin, where I was studying space engineering. I lived alone, in a small apartment and I started cooking for myself, I must say that it attracted me more and more.
Did you also cook Apulian cuisine in Turin?
Well, I tried, but I wasn’t satisfied with it. Take our traditional “bread and tomato” for example, even though I “salted” the ingredients from Peschici, it never tasted the same as the original… maybe the air, or the water, who knows…
By the way, wet stale bread or fresh bread?
I prefer to use fresh bread, even if tradition says that you should use old bread, soaked in water and recycle it. I love the Bio Evo oil produced by Tenute Donna Vittoria perfect for this dish
Do you cook at home?
Well less than then, I’ve gotten used to a large professional space and I can’t find myself at home.
Your favorite dishes?
A traditional dish from Peschici: cuttlefish with its innards, directly on the grill, then cut into small pieces, allowing the black to color all the cuttlefish. I am also proud of my smoked olive risotto, prawn and prawn bisque. I’ll let you taste it!
Lots of fish, right?
Yes, grilled fish is very popular here, dad takes care of it, you choose the fish and he cooks it the way you like it, simple right? And how do you like it?
I love salted sea bass, sprinkled raw with a parsley and lemon sauce and then grilled.
How do you define Eden’s cuisine?
A cuisine of contrast, a traditional but young and eclectic thread. La Porta di Basso
Michelin star, thrilling location, overlooking the sea, breathtaking views, impeccable service always accompanied by a smile. At the helm we find Chef Patron Domenico Cilenti, a native of  Peschici and raised in the family restaurant.

Domenico Cilenti

International experiences followed which brought him back to his beloved city where in 2003 he inaugurated “Porta di Basso”, a cuisine made of clear nuances, strong emotions, bright flavors typical of southern Italy, composed of entirely organic, biodynamic or wild products
A long experience gives life to two tasting menus that tell stories of sea and land, the toil of farmers and the expectations of fishermen. It is a journey through the mild sunny climates of the Adriatic coast, characterized by the fish and its reflections and by the warmer color of the Umbra Forest
The technique has allowed us to give new life to simple products: the poor fish, the spontaneous vegetables and the extra virgin olive oil that unites and envelops everything.

Porta di Basso welcomes you with elegant and functional furnishings, two tasting menus that tell stories of sea and land, the toil of farmers and the expectations of fishermen. served with a simple and attractive mise en place. The protagonist is nature which offers a surprising variety of products that alternate in the cycle of the seasons and curiosity, fueled by the desire to experiment
Among the Chef’s welcomes, tartlets of pear, ginger and mullet bottarga, sandwich with ricotta from the Facenna farm, lard from the Sabatino selection and mint, oyster in squid ink tempura, fois gras tomato, marinated cod with tomato chips and turnips.
The fish triumph: cube with tomato salt water, sea bass carpaccio, juicy blond orange, smoked mackerel, Bella di Cerignola olive and four-flavored hazelnuts. The meat stands out: very tender wild boar ravioli, butter with herbs and anchovies and a true tribute to the Apulian sea: fish soup with monkfish, san pietro, scorpion fish and mullet on levia and spousal potatoes.

Good morning Domenico, an unforgettable trip of yours?
A wonderful trip to Norway, where I experimented with the smoked technique, the great respect for nature, the care for the freshness of the products.
Your relationship with Puglia?
Putting our land, our sea, the furrowed faces and rough hands of the fishermen on the plate, with great respect for the territory and what accompanies us, from fish to vegetables, to Podolica meat, to Gargano goats…
What about your cooking?
I learned authentic and healthy tastes from my parents, simple people who used, on the family farm, fruits from the garden and homemade pasta, a simple cuisine, with few ingredients but very rich in flavour.

Your first “gourmet” memory?
The bread, water, salt and tomato that grandmother Michelina brought us on the shore of the beach, unforgettable!
You can also find it on my menu, for dinner and breakfast, really wow.

In her fridge: always and never..
Always fresh vegetables and fruit, fish, tomatoes which I love and which are the protagonists in my menu, from appetizers to desserts. Never dice, pre-packaged or plastic.
A dish you prefer to eat if cooked by someone else?
(smiles) Well, actually there are two: my wife Annalisa’s paccheri with scampi and maccheroncini with aubergines, mozzarella and tomato are out of this world…
A dream in the drawer?
Expand and make known my Diffused Cooking School, unique in the world, present in various structures, from the vegetable garden to the teaching room in the farm, to the trabucco, all entities located in an area where there is incredible biodiversity where nature does as a master in direct contact with our products.
The school is aimed at students who have graduated from hotel institutes and young people with experience in the catering field, who want to deepen and perfect their knowledge as well as direct their technique towards contemporary cuisine.
Once a season we host students from all over the world such as Israel, Russia, South Korea, New Zealand, Mexico and England. The three-day school is explored in depth in the farms of the Umbra Forest where the children learn the production of rennet and cheeses produced by Podolian cows.

cilentidomenico@gmail.com
AND THE ICE CREAM?
The answer is Pina Gel
The Pina Gel Gelateria opened in Peschici in 1984, grandmother Lucrezia, already a veteran in the preparation of artisanal ice cream, gave it the name of her daughter Giuseppina, known as Pina. In 2011 the ice cream parlor passed under the guidance of Iginio Ventura, son of Giuseppina, who, assisted by Francesco Canestrano, delighted us with his creations, which range from classic flavours, such as gianduiotto, pistachio, hazelnut and the sublime cream of angels of egg yolks ‘egg.

The unstoppable Iginio always surprises us with revolutionary flavours, such as the brand new ice cream with triple consistencies: coffee granita. almond cream, a dollop of cream, … Sink the spoon into it, taste it and… you are in heaven!
Pina Gel’s great specialty are fruit flavours, mind you… real, local and seasonal fruit, such as blackberries, wild black cherries, raspberries, white and black mulberries. Write down this address: PinaGel Corso Umberto 1,7 Peschici e se you are in the Gargano or surrounding area, watch out for the sound of a trumpet: it is the PianGel truck arriving with its heavenly ice creams.

WHERE TO SLEEP
Dimore di Porta di Basso, in addition to the restaurant and cooking school, Chef Cilenti is also a hotelier, in fact he offers his “dwellings”: elegant suites carved into the rock, which take their name from some ingredients loved by the Chef: Cinnamon, Mint, Rosemary , Sage, Thyme…
I tried the Zafferano suite, 25 m2 large, under a high barrel vault of stone and white lime with access from a picturesque alley in the village, consisting of an area with a double bed, marble tables and brass wall lights. The living area hosts a large white linen sofa in front of an ancient Gargano chest where brides stored their dowry. Large bathroom in suite with shower, small terrace and a wonderful view of the sea.
Breakfast is served on terraces overlooking the sea and starts with homemade naturally leavened bread, peranzana oil and tomato; followed by fresh “Biancofiore” poached eggs or with capocollo and bacon from the Sabatino selection and tasting of fresh and mature cheeses accompanied by marruco honey and jams from the family company “I fiore del orto”.
Gargano citrus juices and seasonal fruit juices are a prelude to homemade desserts, cakes, biscuits and croissants; grand finale with yogurt and ricotta from the Facenna farm, fresh fruit from the family garden and small, delicious pastries.
Here’s how to start an unforgettable day in Peschici!

If you are looking for a quality-price solution, I recommend Il Fico d’India bnb

A lovely Bnb just 1 km from the historic center of Peschici, Il Castello is just an 8-minute walk from the property while the S.Maria Calena beach can be reached in 13 minutes on foot.
Light walls, sea-colored accessories, a balcony and a terrace, a garden, air conditioning, satellite TV.For those traveling by car, the apartment offers public parking nearby.

THE GARGANO PARK

From woods to coastal paths, from terraced landscapes to lakes, you just have to choose your favorite way to get to know the Gargano Park among the many activities offered: trekking, Nordic walking, orienteering, horse riding, but also relaxing walks to spend some time in nature lush and surprising.
If you love getting lost in the narrow streets of the historic centres, in curious museums set in ancient underground mills, visiting artisan workshops and getting to know the custodians of the history of the Gargano, you will discover hidden corners, authentic places resulting from popular architecture but also true treasure chests of history and art from Mediterranean influences. Trekking, mountain biking or horseback riding in the Umbrian Forest, visits to historic villages, monuments, artisan workshops, traditional cooking workshops and tastings of typical products, walks along the shores of the Gargano lakes or among coastal towers and trebuchets.
Have I convinced you?
So, next weekend: destination Gargano!

Special thanks to Journalist Antonella Millarte, Oil expert Sabrina Pupillo and Tonino Ventura.

 

CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.
Milanese by birth, Cesare lives between New York, Milan and the rest of the world. For WEEKEND PREMIUM he photographs and writes about cities, cultures, lifestyles.art, entertainment. He likes to discover both traditional and innovative gastronomic delights. Cesare meets and interview top chefs from all over the world, ‘steals’ their recipes in a ”
non touristy tourist ” style