Gallo Matese è il Borgo Green Premium Sud

Il vincitore della sezione Borgo Green Sud dei Weekend Premium Awards è Gallo Matese, splendido borgo in provincia di Caserta il cui territorio si trova all’interno del Parco Nazionale del Matese famoso per il ritrovamento del fossile intatto di un cucciolo di dinosauro, ribattezzato affettuosamente Ciro. Nelle vicinanze, poi, si trovano anche il Parco Nazionale della Majella, e, a circa 40 chilometri, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Gallo Matese al tramonto

Gallo Matese sorge su un colle al centro di una verde vallata, in gran parte occupata da un lago dalle acque cristalline. Le sue origini, poi, sono antichissime. Ci sono tracce di un insediamento di origine sannitica, anche se Paolo Diacono sostiene che il centro fu fondato attorno al 667 d.C da una colonia di Bulgari. Il nome del borgo, invece, deriverebbe dal termine longobardo wuald, cioè “bosco”.

Due suggestivi scorci di Gallo Matese

Passeggiare nel centro storico di Gallo Matese regala emozioni senza tempo. Il nucleo di case di pietra con la piazzetta centrale si sviluppa attorno a una torre normanna, di cui non rimangono che pochi resti. Meritano una visita le belle chiese Ave Gratia Plena, di San Simeone e San Giuseppe. Tante anche le escursioni che si possono fare nei dintorni, grazie alla fitta rete di sentieri, mentre sul lago di Gallo Matese si possono praticare la pesca, gite in barca e altri sport.

Lo specchio azzurro del Lago di Gallo Matese

Non dimentichiamo, poi, la ricchezza di sapori. Su tutti spicca il caciocavallo, ma anche il pecorino, le salsicce, i prosciutti, i fagioli, l’aglio e l’ottimo pane locale. Dai boschi circostanti arrivano invece more, lamponi, fragole, funghi e tartufi.  

2° posto per Borgotufi

In seconda posizione troviamo invece Borgotufi , antico borgo rurale nel Comune di Castel del Giudice, in provincia di Isernia, recuperato e trasformato in albergo diffuso. Un’operazione che ha coinvolto nell’impresa cittadini, istituzioni locali e una cordata di imprenditori della zona. Il risultato è un complesso di casette e villettine con 60 sistemazioni, in cui si può pernottare sia in formula B&B che HB. A disposizione anche un ristorante e un centro benessere.

Scorcio notturno di Borgotufi

La zona è famosa anche per i suoi tartufi. Il 40% dei tartufi italiani, infatti, viene proprio dal Molise. Inoltre, in circa mezz’ora, si può raggiungere la stazione sciistica di Roccaraso.

La stazione sciistica di Roccaraso

Da non perdere, invece, una visita a Castel del Giudice, il Comune di cui Borgotufi fa parte. Situato a 800 metri di altezza, tra boschi e pascoli, fa parte delle Città del Bio per la sua vocazione green.

Veduta di Castel del Giudice

Nella zona più bassa della città, infatti, i terreni incolti sono stati trasformati in meleti. Dalle squisite mele biologiche si ricavano anche marmellate, composte e succhi di frutta.

Meleti bio a Castel del Giudice

Tra i gioielli che meritano una visita ci sono poi la chiesa parrocchiale di San Nicola, in stile barocco, la chiesa dell’Immacolata, il Santuario della Madonna in Saletta e la Cappella di Sant’Antonio.

3° posto per Castello di Postignano

Terzo più votato è Castello di Portignano , in provincia di Perugia, nel cuore della Valnerina. Il borgo, il cui primo nucleo è attestato tra il IX e il X secolo, è stato riportato all’antico splendore, ma sempre nel rispetto della sua storia e natura, da uno straordinario lavoro di restauro.

Veduta di Castello di Postignano

Non solo, le tecniche moderne hanno anche consentito di ripristinare case e strade secondo la normativa antisismica e di ottenere un elevato isolamento acustico e termico, con un conseguente risparmio energetico.  Inoltre, gli infissi, le finestre, i camini, le facciate e i pavimenti sono stati ripristinati con l’impiego di materiali tradizionali e naturali.  Il visitatore potrà quindi soggiornare nell’albergo diffuso, ma anche visitare case e botteghe e ammirarle proprio come dovevano essere nel Medioevo.

Il ristorante dell’albergo diffuso di Castello di Postignano

Imperdibile una vista al Castello che dà il nome al borgo, oggi un interessante museo dove poter ammirare documenti e oggetti di uso comune appartenuti ai nobili che lo hanno abitato. Tante anche le occasioni per camminate nella natura, per esempio percorrendo il sentiero che costeggia il fiume Argentina.