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Forlimpopoli festeggia i 200 anni di Pellegrino Artusi

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Forlimpopoli, l’itinerario “artusiano”

Anche se l’origine è romana, che la chiamarono Forum Populi, oggi Forlimpopoli è una cittadina che mantiene il suo profilo otto-novecentesco, tra palazzi, piazze, vie e recuperi urbanistici. Il nostro itinerario “sulle tracce dell’Artusi” non può che iniziare da Casa Artusi, un museo “vivo”, nato dalla ristrutturazione del trecentesco Convento dei Servi e della vicina Chiesa.

La struttura fa parte del network dei Musei del Gusto dell’Emilia Romagna e si presenta non come un archivio “statico”, ma come un luogo dinamico, aperto a curiosi, gastronomi, chef, cuochi e appassionati di cucina, insomma a tutti coloro che amano le tradizioni o la convivialità della tavola e che possono partecipare a corsi, seminari, incontri, scuole di cucina, ma anche presentare i prodotti delle loro aziende.

Nella Biblioteca di Casa Artusi, invece, si possono ammirare la Collezione Artusiana, che include l’archivio e la libreria di Pellegrino Artusi, tra cui tutte le edizioni de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, e la “Raccolta di gastronomia italiana, una collezione antica e moderna di libri, riviste, documenti a tema gastronomico. La Biblioteca è nata grazie a una clausola testamentaria dello stesso Artusi, che ha stabilità che tutti i libri lasciati in eredità al Comune di Forlimpopoli dovessero convergere in una biblioteca pubblica.

All’ingresso di Casa Artusi potete invece trovare la Bottega, dove potersi portare a casa come ricordo una copia della “Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene”, ma anche un telaio per fare i garganelli, le teglie per la piadina, piatti in ceramica di Faenza, grembiuli e borse, oltre a una selezione di prodotti gastronomici.

Infine, non potete mancare una sosta golosa al Ristorante di Casa Artusi, che è anche osteria ed enoteca. Il menù stagionale propone ricette della tradizione riportate nell’opera dell’Artusi, realizzate con ingredienti del territorio, come l’olio extravergine delle Colline di Romagna e di Brisighella DOP, carni di Mora Romagnola e di Razza Bovina Romagnola, Sale di Cervia, zafferano delle Colline di Faenza o frutti dimenticati di Riolo Terme, selezionati da aziende locali.

Non possono mancare, per esempio, piadina e gnocco fritto con salumi e formaggi locali. Presso l’Enoteca, invece, si può prendere l’aperitivo o fare una golosa degustazione a base dei migliori vini regionali, come l’Albana, il Sangiovese, il Trebbiano e il Pagadebit.

Da vedere in città…oltre l’Artusi

Artusi sì, ma non solo. Forlimpopoli è una cittadina ricca di spunti e testimonianze storiche, artistiche e culturali. Per rendersi conto del suo ricco e antico passato, visitate il MAF Museo Archeologico dove sono custodite alcuni interessanti testimonianze, fra cui alcune anfore romane uniche nel loro genere per il loro fondo piatto. Il museo è ospitato tra le possenti mura della Rocca Albornoziana, dal nome del suo edificatore, il cardinale Egidio Albornoz, che la fece erigere tra il 1360 e il 1365.

La Rocca si affaccia su Piazza Garibaldi, dove, sul lato opposto, si trova anche il Palazzo della Torre. Raggiungendo, invece, Piazza Pompilio si può avere un’idea della vita quotidiana ed economica di un tempo ammirando la Loggia della Beccheria e della Misura.

Se proseguite lungo via Costa, arriverete invece alla Chiesa dei Servi che, oltre al complesso museale dedicato all’Artusi, di cui vi abbiamo parlato prima, custodisce nel monastero e nella chiesa rinascimentale alcune preziose opere d’arte, tra cui spicca L’Annunciazione del Palmezzano del 1533.

COME ARRIVARE

In auto: A14 Adriatica con uscita Forlì per chi viene da Nord e Cesena Nord per chi arriva da Sud. Poi percorrere la SS 9 via Emilia seguendo le indicazioni per Forlimpopoli, che dista 8 km da Forlì e 9 da Cesena.

DOVE MANGIARE

*Ristorante Casa Artusi, via Costa 31, Forlimpopoli (FC), tel 0543/748049, www.casartusi.it Nel cuore del complesso artusiano, propone ricette della tradizione emiliano romagnola e artusiane con attenzione alla stagionalità e alla qualità delle materie prime.

*Osteria San Nicola, via Sendi 8, tel 0543/560590, www.osteriasannicola.com Ricavata in un’antica chiesa del 1573 propone un menù con i sapori della cucina tradizionale e ingredienti selezionati da filiere controllate, a Km zero o stagionali.

*Hotel Ristorante Edo, via Mazzini 10, Forlimpopoli, tel 0543/745175, www.hoteledo.net Comodo a tutte le principali attrazioni, dispone di 18 camere confortevoli. Ristorante con menù artusiano.

*Locanda alla mano, via della Repubblica 16/B, Forlimpopoli (FC), tel 0543/747108, www.locandaallamano.it . Bella e accogliente struttura con quattro camere ribattezzate con il nome delle stagioni, arredate in stile provenzale, luminose e moderne.