Le 10 Feste dei Morti più belle del mondo

La Festa dei Morti, che da noi si celebra il 2 novembre, è una ricorrenza molto sentita in tutto il mondo. Ogni paese o città ha le sue tradizioni, molte delle quali antichissime, tra religione, folklore, riti e misteri. Alcune, però, sono davvero spettacolari. Questa settimana, per la rubrica TOP 10 siamo andati alla ricerca delle 10 Feste dei morti più belle del mondo.

Un modo per sentirsi più vicini a chi non c’è più, celebrando quel legame che va al di là del tempo e dello spazio. Di seguito, vi presentiamo le Feste dei Morti più belle del mondo. Ognuna è un’esperienza da vivere in prima persona, quando si potrà tornare a viaggiare in tranquillità e sicurezza. Intanto, potrete scoprire qualche curiosità e, perché no, programmare il vostro prossimo viaggio.

1. Messico, il Día de los Muertos

È sicuramente la Festa dei Morti più famosa, al punto da essere inserita dall’UNESCO nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità e da aver fatto da sfondo al film Disney Coco. In tutto il Messico, il 2 novembre, si prepara una grande festa, con altari, decorazioni nei cimiteri, offerte. Spiccano gli splendidi e coloratissimi costumi, ispirati alla dea della Morte Catrina. Per l’occasione, si preparano il pan de muertos e i calaveras dulces, i teschi dolci, per onorare i defunti e fare festa insieme a loro.

In Messico, le Feste dei Morti più belle si tengono a Città del Messico, dove vengono organizzate anche visite guidate per ammirare le gigantesche composizioni floreali nello Zocalo, nel Parco di Chapultepec e nella piazza del quartiere di Coyoacan. Nel vicino Stato di Morelos, le città di Ocotepec e Tepoztlan vengono decorate con fiori e festoni, i cimiteri si riempiono di famiglie e le strade acciottolate sono costellate di bancarelle.

I visitatori sono invitati a prendere parte alle celebrazioni in cambio di un’offerta ai defunti. Altre località interessanti con belle tradizioni e manifestazioni sono Oaxaca, San Miguel de Allende e Guanajuato City. Infine, una curiosità: per celebrare la più famosa Festa dei Morti del Mondo, è stata realizzata una bambola Barbie in edizione limitata con il costume della dea Catrina.

2. New Orleans, la “città più stregata d’America”

In tutti gli Stati Uniti è molto sentita quella che ormai in tutto il mondo è nota come Halloween. La vigilia di Ognissanti ha assunto oggi l’aspetto di un grande carnevale macabro, con le famiglie che fanno a gara per decorare case e giardini a tema, mentre i più piccoli si divertono ad andare in giro mascherati a chiedere l’ormai classico “Dolcetto o Scherzetto”.

C’è tuttavia una città degli Stati Uniti in cui la notte di Halloween, il 31 ottobre, ha una valenza particolare. Si tratta della creola New Orleans, nota come “la città più stregata d’America”, per la sua storia di riti voodoo, stregoneria e folklore.

Per l’occasione, vengono organizzate vere e proprie sfilate, le persone si truccano e si vestono con costumi splendidi, naturalmente a tema, tra vampiri, streghe, fantasmi, lupi mannari. Si può prendere poi parte a uno dei tanti Haunted Tour, che si snodano tra i quartieri storici della città, tra cui il French Quarter, con i suoi “voodoo shops”, il Garden District, Uptown e, naturalmente, nei cimiteri storici.

3.Thailandia, il Boon Para Wate

In Thailandia, le celebrazioni per onorare i defunti, chiamate Boon Para Wate, durano tre giorni e hanno luogo, a differenza di molti altri luoghi del mondo, tra giugno e luglio. Durante il primo giorno si tengono sfilate con fiaccole accese, musica e danze, mentre durante il secondo tutte le fiaccole vengono spente per invitare alla meditazione e al raccoglimento. Si arriva quindi al terzo giorno, il momento più spirituale, quando in monaci si radunano in preghiera e celebrano l’ultima reincarnazione del Budda.

4. Cina, il giorno di Qingming

Letteralmente si può tradurre con “Il Giorno della Pulizia delle tombe” e in tutta la Cina si celebra dal 4 al 6 aprile di ogni anno. È un momento di raccoglimento e riunione di tutta la famiglia. Per l’occasione, le tombe degli antenati vengono pulite e lucidate. Sulle tavole cinesi, invece, viene servito solo cibo freddo poiché durante la ricorrenza la tradizione vuole che non si possano accendere fuochi. Qingming ha anche la valenza di “festa della luce” che segna il passaggio dall’inverno alla primavera.

5. India, il Mahalaya Amavasya

La data del “Giorno dei Morti” indiano cambia ogni anno, dal momento che si tiene il primo giorno di luna nuova del mese di settembre. Per l’occasione, in tutto il paese si tengono riti e cerimonie per evocare gli spiriti dei defunti. Nello stesso tempo, si prega la dea Durga e le si fanno offerte per tenere lontani i demoni e garantire ai defunti una vita ultraterrena serena e gloriosa.

6. Cambogia, il Pchum Ben

È l’equivalente cambogiano della Festa di Halloween e dura ben quindici giorni, a cavallo tra settembre e ottobre, secondo il calendario Khmer. Durante le celebrazioni le persone lasciano cibo e offerte fuori dalle porte delle case per sfamare o placare gli spiriti dei defunti. Si dice infatti che in questo periodo, le porte dell’Aldilà si aprano e gli spiriti dei defunti siano liberi di vagare tra i viventi.

7. Guatemala, i Barriletes Gigantes

Assai singolare le celebrazioni di Santi e Defunti in Guatemala, che si tengono i primi due giorni di novembre. Per l’occasione, si preparano dei giganteschi aquiloni, il cui allestimento dura diverse settimane e mette in competizione intere squadre. Gli aquiloni vengono poi fatti volare nelle vicinanze dei cimiteri, per rallegrare e celebrare le anime dei defunti. La tradizione è nata nella città di Santiago Sacatepéquez, che è anche quella dove la cerimonia è più sentita e dove si ammirano aquiloni spettacolari.

8. Mauritius, una festa multiculturale

Isola multireligiosa e multiculturale, Mauritius considera il 1° novembre festività nazionale, in modo che tutta la comunità possa prendere parte alle celebrazioni dell’All Saints Day e dell’All Souls Day. Sull’isola dell’Oceano Indiano, le Festa dei Morti è particolarmente sentita. Le persone si recano nei cimiteri per rendere omaggio ai defunti, puliscono le tombe e le decorano con i fiori colorati. Viene poi preparato il piatto preferito dal defunto, che si consuma insieme a un bicchiere di rum.

9. Bolivia, la Festa dei Saluti

Come in tutti i paesi dell’America Latina, anche in Bolivia le celebrazioni per onorare i defunti assumono un aspetto allegro e conviviale. I giorni dedicati alle celebrazioni sono il 1° e il 2 novembre, mentre in quelli precedenti, le donne di famiglia si danno un gran daffare per preparare torte, focacce, dolci e altre squisitezze che hanno il compito di accompagnare gli spiriti dei defunti, soprattutto quelli che sono scomparsi di recente, nel loro passaggio nell’Aldilà. Per questo motivo, la festa dei morti viene chiamata anche Festa dei Saluti.

Per l’occasione le famiglie si incontrano al cimitero, accendono i ceri, lasciano offerte sulle tombe, pregano, chiacchierano e bevono un bicchiere di liquore locale a base di mais. Il giorno successivo, dopo aver preso parte alla messa, si passa di casa in casa per salutare i parenti e mangiare tutti insieme. Il piatto tradizionale è a base di carne di pollo o manzo piccante con contorno di patate, seguito da dolci di ogni tipo.

10. Filippine, una grande festa al cimitero

Anche nelle Filippine, le celebrazioni per ricordare i defunti assumono l’aspetto di una grande festa. Per l’occasione, chi si trova lontano dalla propria città o villaggio di origine, vi fa ritorno per festeggiare insieme alla famiglia e trascorrere qualche giorno insieme. Si comincia la sera del 31 ottobre e i prosegue per i primi due di novembre.

Le tombe vengono pulite, ritinteggiate e decorate con candele e fiori. Ci si raduna poi nei cimiteri per una grande festa che ha lo scopo di riunire i vivi e i morti, tra musica, danze, chiacchiere e condivisione. Spesso la festa dura tutta la notte. Non è raro, infatti, vedere nei cimiteri sacchi a pelo e tende, ma anche attrezzature per il pic nic e il barbecue!