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Weekend in Sicilia: a Taormina, alle pendici dell’Etna, grande festa con grandi chef per il rilancio delle eccellenze del territorio vulcanico

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A Taormina c’è stata una grande festa dedicata alla cucina italiana. Vi hanno partecipato mille cuochi e ha raggiunto il suo culmine nel momento del Taormina Cooking Fest, in cui si sono svolti centinaia di show cooking. Il Cibo Nostrum è un’importante promozione del Made in Italy che ha fatto incrementare del 300% la raccolta fondi per la ricerca sul morbo di Parkinson: “…Perché Cibo Nostrum sostiene con determinazione la causa della solidarietà”, così  ha detto Rocco Pozzulo, presidente Federazione Italiana Cuochi.

Quella del giugno 2017 è stata la sesta edizione della manifestazione che si è svolta tra Zafferana Etnea (Ct), Giardini Naxos e Taormina (Me). Come già detto, il momento della festa di massimo impatto, anche a livello mediatico, è stato il Taormina Cooking Fest. Lungo tutto Corso Umberto I si sono celebrati in diretta centinaia di spettacoli davanti ai turisti.

Cibo Nostrum si è poi spostato alle pendici dell’Etna, dove, presso la cantina Cusmano è stato siglato il Patto Etneo tra cantine, cuochi, sommelier e produttori di pesce azzurro. Si tratta di un manifesto per sviluppare e rappresentare al meglio il patrimonio etneo a livello ambientale, storico e culturale. Tra il versante nord dell’Etna e il parco dell’Alcantara, dove ha sede la cantina di Cottanera, azienda vinicola della famiglia Cambria, si è svolta la festa finale. L’azienda dei Cambria misura 110 ettari in continuità, di cui circa sessanta a vigneto (Nerello Mascalese, Carricante, Catarratto). Durante la festa una degustazione ha visto sfilare vini di alta gamma, frutto di un appassionato lavoro in vigna e cantina. Nell’ordine, Metodo Classico Brut 2012 (100% Nerello Mascalese), Etna Bianco Doc Contrada Calderara 2015 (100% Carricante), Etna Rosato Doc (100% Nerello Mascalese), Etna Rosso Contrada Feudo di Mezzo (100% Nerello Mascalese). In chiusura, Etna Rosso Doc Riserva 2011 Contrada Zottorinoto (100% Nerello Mascalese) con affinamento di 24 mesi in botte di rovere francese e successivamente altri 24 in bottiglia.